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Inoltre, il termine "'''militarismo'''" è collegato anche con il "complesso militare-industriale", un mostruoso ibrido costituito da imprenditori, politici e militari responsabile di una massiccia ''escalation'' subito dopo la [[seconda guerra mondiale]], ampiamente sostenuta da vari rami del [[parlamento]] [[Stati Uniti | americano]] e dalle lobby affaristiche del paese. Un'escalation che, per inciso, ha raggiunto una delle sue vette culminanti con [[Ronald Reagan]] e George Bush, senior e junior. | Inoltre, il termine "'''militarismo'''" è collegato anche con il "complesso militare-industriale", un mostruoso ibrido costituito da imprenditori, politici e militari responsabile di una massiccia ''escalation'' subito dopo la [[seconda guerra mondiale]], ampiamente sostenuta da vari rami del [[parlamento]] [[Stati Uniti | americano]] e dalle lobby affaristiche del paese. Un'escalation che, per inciso, ha raggiunto una delle sue vette culminanti con [[Ronald Reagan]] e George Bush, senior e junior. | ||
Tra i primi ad usare il termine '''militarismo''', a metà del XIX secolo, ci furono il [[socialista]] [[Louis Blanc]] e l'[[anarchico]] [[Pierre-Joseph Proudhon]]; entrambi vedevano in quel termine l'esemplificazione dell'[[autoritarismo]] dello [[Stato]] e del [[governo]], che faceva ricorso all'[[esercito]] non solo per difendere o attaccare un paese straniero ritenuto "nemico", ma anche per reprimere e colpire il "nemico interno": la conflittualità alimentata dal malcontento delle classi diseredate e oppresse della stessa nazione. Per loro, un [[governo]] appoggiato nell'[[esercito]], cioè nella Forza e non nel Diritto, era l'antitesi della [[libertà ]] e l'ostacolo da superare per ottenere una società veramente libera ed equa. | Tra i primi ad usare il termine '''militarismo''', a metà del XIX secolo, ci furono il [[socialista]] [[Louis Blanc]] e l'[[anarchico]] [[Pierre-Joseph Proudhon]]; entrambi vedevano in quel termine l'esemplificazione dell'[[autoritarismo]] dello [[Stato]] e del [[governo]], che faceva ricorso all'[[esercito]] non solo per difendere o attaccare un paese straniero ritenuto "nemico", ma anche per reprimere e colpire il "nemico interno": la conflittualità alimentata dal malcontento delle classi diseredate e oppresse della stessa nazione. Per loro, un [[governo]] appoggiato nell'[[esercito]], cioè nella Forza e non nel Diritto, era l'antitesi della [[libertà]] e l'ostacolo da superare per ottenere una società veramente libera ed equa. | ||
L'esperienza francese del giugno [[1848]] è stata forse uno dei migliori esempi. Dopo la [[rivoluzione]] di febbraio, e prima dell'intensificazione delle proteste dei lavoratori, il [[governo]] emise un decreto che forzatamente arruolava nell'[[esercito]] molti operai che lavoravano nelle Officine Nazionali di Parigi, create in quell'anno per alleviare il grave problema della disoccupazione ma che si rivelarono dei luoghi in cui nascevano e sviluppavano pensieri rivoluzionari. Immediatamente, prima che la resistenza prendesse forma, l'[[esercito]] scese in strada a reprimere ogni forma di ribellione. L'istituzione militare, sin dalle sue origini, è stata di conseguenza utilizzata sia per neutralizzare le forze interne di opposizione che per il reclutamento e la militarizzazione forzata di potenziali sovversivi. | L'esperienza francese del giugno [[1848]] è stata forse uno dei migliori esempi. Dopo la [[rivoluzione]] di febbraio, e prima dell'intensificazione delle proteste dei lavoratori, il [[governo]] emise un decreto che forzatamente arruolava nell'[[esercito]] molti operai che lavoravano nelle Officine Nazionali di Parigi, create in quell'anno per alleviare il grave problema della disoccupazione ma che si rivelarono dei luoghi in cui nascevano e sviluppavano pensieri rivoluzionari. Immediatamente, prima che la resistenza prendesse forma, l'[[esercito]] scese in strada a reprimere ogni forma di ribellione. L'istituzione militare, sin dalle sue origini, è stata di conseguenza utilizzata sia per neutralizzare le forze interne di opposizione che per il reclutamento e la militarizzazione forzata di potenziali sovversivi. | ||
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[http://www.homolaicus.com/storia/contemporanea/germania/quadro_storico_anni20.htm Quadro storico della Germania]</ref> <ref>[http://lastoriadelgiappone.blogspot.com/2010/11/il-militarismo-giapponese.html Il militarismo in Giappone]</ref>, si rifiutavano di definire allo stesso modo [[Stato|stati occidentali]] come la [[Francia]] o la [[Gran Bretagna]]. Nonostante il riarmo che infettò più o meno tutti i paesi occidentali, prima e dopo la prima guerra mondiale, l'approccio liberale alla questione riteneva il militarismo un fenomeno molto ristretto, limitato al peso specifico dei militari nel sistema politico dello [[Stato]]. | [http://www.homolaicus.com/storia/contemporanea/germania/quadro_storico_anni20.htm Quadro storico della Germania]</ref> <ref>[http://lastoriadelgiappone.blogspot.com/2010/11/il-militarismo-giapponese.html Il militarismo in Giappone]</ref>, si rifiutavano di definire allo stesso modo [[Stato|stati occidentali]] come la [[Francia]] o la [[Gran Bretagna]]. Nonostante il riarmo che infettò più o meno tutti i paesi occidentali, prima e dopo la prima guerra mondiale, l'approccio liberale alla questione riteneva il militarismo un fenomeno molto ristretto, limitato al peso specifico dei militari nel sistema politico dello [[Stato]]. | ||
Secondo questo punto di vista, oramai superato dagli eventi storici, uno stato dove il potere militare viene completamente subordinato a quello civile, anche se ha svolto una politica estera aggressiva, o di riarmo, non era definibile militarista. E lo era solo quando il braccio militare diventava irrequieto, assumendo prevalenza rispetto al potere civile e influenzandone le decisioni politiche. Sulla base di queste congetture liberali, la [[Germania]] non era da annoverare tra gli stati militaristi: ma come definire uno [[stato]] dove, a parte alcuni ambienti piccolo-borghesi del sud, la [[borghesia]] appoggiava in tutto e per tutto i militari? Non a caso, l'[[esercito]] prussiano fu decisivo nella [[repressione]] della [[Comune di Parigi]] e per questo, per la [[borghesia]], il militarismo era considerato l'arma più efficace contro il [[socialismo]] (in tempo di pace gli effettivi erano più di 400.000 uomini). Fu approvata la legge sull'obbligatorietà del [[esercito|servizio militare]] e quella del settennato, cioè l'approvazione delle spese militari per un settennio (dopodiché occorreva la conferma parlamentare), consentendo di conseguenza una inusitata [[libertà ]] d'azione ai militari, liberi durante quel periodo da ogni controllo parlamentare. In 20 anni l'[[esercito]] aumentò del 50%, mentre la popolazione era cresciuta solo del 25%. Le classi dirigenti avevano ogni interesse a sviluppare conflitti con gli altri [[stato|Stati]], soprattutto con la [[Francia]], al fine di poter giustificare tutto quel macchinario di uomini e armamenti che dava loro enormi poteri e profitti. | Secondo questo punto di vista, oramai superato dagli eventi storici, uno stato dove il potere militare viene completamente subordinato a quello civile, anche se ha svolto una politica estera aggressiva, o di riarmo, non era definibile militarista. E lo era solo quando il braccio militare diventava irrequieto, assumendo prevalenza rispetto al potere civile e influenzandone le decisioni politiche. Sulla base di queste congetture liberali, la [[Germania]] non era da annoverare tra gli stati militaristi: ma come definire uno [[stato]] dove, a parte alcuni ambienti piccolo-borghesi del sud, la [[borghesia]] appoggiava in tutto e per tutto i militari? Non a caso, l'[[esercito]] prussiano fu decisivo nella [[repressione]] della [[Comune di Parigi]] e per questo, per la [[borghesia]], il militarismo era considerato l'arma più efficace contro il [[socialismo]] (in tempo di pace gli effettivi erano più di 400.000 uomini). Fu approvata la legge sull'obbligatorietà del [[esercito|servizio militare]] e quella del settennato, cioè l'approvazione delle spese militari per un settennio (dopodiché occorreva la conferma parlamentare), consentendo di conseguenza una inusitata [[libertà]] d'azione ai militari, liberi durante quel periodo da ogni controllo parlamentare. In 20 anni l'[[esercito]] aumentò del 50%, mentre la popolazione era cresciuta solo del 25%. Le classi dirigenti avevano ogni interesse a sviluppare conflitti con gli altri [[stato|Stati]], soprattutto con la [[Francia]], al fine di poter giustificare tutto quel macchinario di uomini e armamenti che dava loro enormi poteri e profitti. | ||
[[Image:Lumea Noua St si Lit 1895.jpg|right|thumb|200px|Immagine allegorica del militarismo [[comunista]], dove si mostra la [[libertà ]] come donna, che pone una spada, serpenti e una fiaccola in nome della [[dittatura del proletariato]]]] | [[Image:Lumea Noua St si Lit 1895.jpg|right|thumb|200px|Immagine allegorica del militarismo [[comunista]], dove si mostra la [[libertà]] come donna, che pone una spada, serpenti e una fiaccola in nome della [[dittatura del proletariato]]]] | ||
Tra le due guerre la situazione in [[Germania]] non cambiò rispetto al militarismo, portando non in lungo tempo alla nascita del Terzo Reich [[nazista]] che sfociò poi nelle aggressioni militari ad altri paesi d'Europa ed infine alla seconda guerra mondiale. | Tra le due guerre la situazione in [[Germania]] non cambiò rispetto al militarismo, portando non in lungo tempo alla nascita del Terzo Reich [[nazista]] che sfociò poi nelle aggressioni militari ad altri paesi d'Europa ed infine alla seconda guerra mondiale. | ||
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Una volta inquadrato globalmente il complesso fenomeno militare, ben lungi dal ridurlo al solo cerchio istituzionale dello [[Stato]], esso può essere esteso a tutta la sfera sociale, sulla base del quale si possono dare diverse definizioni. Michael Klare, a partire dai suoi studi sul militarismo durante la Guerra Fredda, ha proposto la seguente, che col tempo è diventata una delle più ricorrenti: | Una volta inquadrato globalmente il complesso fenomeno militare, ben lungi dal ridurlo al solo cerchio istituzionale dello [[Stato]], esso può essere esteso a tutta la sfera sociale, sulla base del quale si possono dare diverse definizioni. Michael Klare, a partire dai suoi studi sul militarismo durante la Guerra Fredda, ha proposto la seguente, che col tempo è diventata una delle più ricorrenti: | ||
:(«...) La tendenza dell'apparato militare di una nazione (che include le forze armate, le forze paramilitari, burocrati e servizi di intelligence) di assumere un controllo sempre maggiore sulla vita e sul comportamento dei cittadini, sia attraverso mezzi unilaterali (preparazione alla guerra, l'approvvigionamento di armi, lo sviluppo dell'industria militare) o con valori militari (centralizzazione dell'[[autorità ]], la [[gerarchia]], disciplina e conformismo, combattività e la xenofobia), al fine di dominare sempre più la cultura, l'educazione, [[media|mass-media]], [[religione]], politica ed [[economia]] a scapito delle istituzioni civili». | :(«...) La tendenza dell'apparato militare di una nazione (che include le forze armate, le forze paramilitari, burocrati e servizi di intelligence) di assumere un controllo sempre maggiore sulla vita e sul comportamento dei cittadini, sia attraverso mezzi unilaterali (preparazione alla guerra, l'approvvigionamento di armi, lo sviluppo dell'industria militare) o con valori militari (centralizzazione dell'[[autorità]], la [[gerarchia]], disciplina e conformismo, combattività e la xenofobia), al fine di dominare sempre più la cultura, l'educazione, [[media|mass-media]], [[religione]], politica ed [[economia]] a scapito delle istituzioni civili». | ||
[[File:No army countries.PNG|thumb|left|500px|right|[[esercito#Stati_senza_esercito|Paesi privi forze armate]]: il [[esercito#L.27esempio_del_Costarica|Costarica]] è l'esempio più emblematico di [[Stato]] sovrano non dotato di [[esercito]] e ceti militari.]] | [[File:No army countries.PNG|thumb|left|500px|right|[[esercito#Stati_senza_esercito|Paesi privi forze armate]]: il [[esercito#L.27esempio_del_Costarica|Costarica]] è l'esempio più emblematico di [[Stato]] sovrano non dotato di [[esercito]] e ceti militari.]] | ||
Tornando alla realtà del Complesso militare-industriale degli Stati Uniti, il senatore Goldwater nel [[1969]] difese la sua importanza: | Tornando alla realtà del Complesso militare-industriale degli Stati Uniti, il senatore Goldwater nel [[1969]] difese la sua importanza: | ||
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{{vedi|Antimilitarismo}} | {{vedi|Antimilitarismo}} | ||
L''''antimilitarismo''' è una dottrina e un movimento sociale che avversa la guerra e quindi le istituzioni militari, il loro sviluppo e quanto concorra all'esaltazione e alla diffusione dello spirito militaristico. Per gli anarchici l'antimilitarismo ha una valenza particolare e rappresenta la prosecuzione della lotta alla [[gerarchia]], all'[[autorità ]], allo [[Stato]] e ad ogni forma di dominio e [[discriminazione]]. | L''''antimilitarismo''' è una dottrina e un movimento sociale che avversa la guerra e quindi le istituzioni militari, il loro sviluppo e quanto concorra all'esaltazione e alla diffusione dello spirito militaristico. Per gli anarchici l'antimilitarismo ha una valenza particolare e rappresenta la prosecuzione della lotta alla [[gerarchia]], all'[[autorità]], allo [[Stato]] e ad ogni forma di dominio e [[discriminazione]]. | ||
===Antimilitarismo e anarchismo=== | ===Antimilitarismo e anarchismo=== | ||
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L'[[antimilitarismo]] è un sentimento comune a tutte le [[correnti anarchiche]], tanto di quelle [[pacifismo|pacifiste]] quanto di quelle [[insurrezionalismo|insurrezionaliste]]. Quantunque un [[antimilitarista]] non debba necessariamente essere anarchico, il movimento libertario si è storicamente sempre distinto nelle lotte contro la subcultura militare. Un esempio di lotta [[antimilitarista]] è stata quella compiuta dall'anarchico e [[obiettore di coscienza]] turco [[Mehmet Tarhan]], arrestato per essersi rifiutato di svolgere il servizio militare obbligatorio e liberato nel marzo [[2006]] dopo diversi mesi passati in [[carcere]]. | L'[[antimilitarismo]] è un sentimento comune a tutte le [[correnti anarchiche]], tanto di quelle [[pacifismo|pacifiste]] quanto di quelle [[insurrezionalismo|insurrezionaliste]]. Quantunque un [[antimilitarista]] non debba necessariamente essere anarchico, il movimento libertario si è storicamente sempre distinto nelle lotte contro la subcultura militare. Un esempio di lotta [[antimilitarista]] è stata quella compiuta dall'anarchico e [[obiettore di coscienza]] turco [[Mehmet Tarhan]], arrestato per essersi rifiutato di svolgere il servizio militare obbligatorio e liberato nel marzo [[2006]] dopo diversi mesi passati in [[carcere]]. | ||
L'[[anarchismo]] considera il militarismo in antitesi ai principi di orizzontalità, [[mutualismo|mutuo appoggio]], [[libertà ]], ''internazionalismo'' e superamento del concetto di [[patriottismo]] e [[nazionalismo]]. | L'[[anarchismo]] considera il militarismo in antitesi ai principi di orizzontalità, [[mutualismo|mutuo appoggio]], [[libertà]], ''internazionalismo'' e superamento del concetto di [[patriottismo]] e [[nazionalismo]]. | ||
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