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Nel [[1968]] uno sfratto costringe i militanti alla chiusura del circolo ma, il [[1 maggio|1° maggio]] Pinelli è tra gli inauguratori di un nuovo circolo, in piazzale Lugano 31, a pochi metri dal "[[Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa|Ponte della Ghisolfa]]". Al nuovo Circolo si succedono cicli di conferenze e assemblee dei dei primi comitati di base unitari, i mitici [[CUB]], che segnano la prima ondata di [[sindacalismo]] di [[azione diretta]], al di fuori delle organizzazioni sindacali ufficiali. "Pino" è tra i promotori della (ri)costruzione della sezione dell'[[Unione Sindacale Italiana]] (USI), l'organizzazione di ispirazione [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalista-rivoluzionaria]] e libertaria. | Nel [[1968]] uno sfratto costringe i militanti alla chiusura del circolo ma, il [[1 maggio|1° maggio]] Pinelli è tra gli inauguratori di un nuovo circolo, in piazzale Lugano 31, a pochi metri dal "[[Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa|Ponte della Ghisolfa]]". Al nuovo Circolo si succedono cicli di conferenze e assemblee dei dei primi comitati di base unitari, i mitici [[CUB]], che segnano la prima ondata di [[sindacalismo]] di [[azione diretta]], al di fuori delle organizzazioni sindacali ufficiali. "Pino" è tra i promotori della (ri)costruzione della sezione dell'[[Unione Sindacale Italiana]] (USI), l'organizzazione di ispirazione [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalista-rivoluzionaria]] e libertaria. | ||
Dopo gli assurdi arresti degli anarchici per le bombe esplose il [[25 aprile]] [[1969]] a Milano, alla stazione centrale e alla fiera campionaria (saranno assolti nel giugno [[1971]]), Pinelli si impegna alacramente per raccogliere pacchi di cibo, vestiario e libri da inviare ai compagni in [[carcere]]. Nell'ambito della appena costituita [[Croce Nera Anarchica]], si impegna nella costruzione di una rete di [[solidarietà ]] e di [[controinformazione]], che possa servire anche in altri casi simili. | Dopo gli assurdi arresti degli anarchici per le bombe esplose il [[25 aprile]] [[1969]] a Milano, alla stazione centrale e alla fiera campionaria (saranno assolti nel giugno [[1971]]), Pinelli si impegna alacramente per raccogliere pacchi di cibo, vestiario e libri da inviare ai compagni in [[carcere]]. Nell'ambito della appena costituita [[Croce Nera Anarchica]], si impegna nella costruzione di una rete di [[solidarietà]] e di [[controinformazione]], che possa servire anche in altri casi simili. | ||
Il [[12 dicembre]] [[1969]], dopo la [[strage di Piazza Fontana]], Pinelli viene invitato a seguire i poliziotti in questura, anzi a precederli col motorino. Tre giorni dopo, il corpo di Pino veniva scaraventato giù dalla finestra di una stanza dell'ufficio politico, al quarto piano della questura. Era la fine di una vita, l'inizio di una tragica farsa, tuttora in corso. | Il [[12 dicembre]] [[1969]], dopo la [[strage di Piazza Fontana]], Pinelli viene invitato a seguire i poliziotti in questura, anzi a precederli col motorino. Tre giorni dopo, il corpo di Pino veniva scaraventato giù dalla finestra di una stanza dell'ufficio politico, al quarto piano della questura. Era la fine di una vita, l'inizio di una tragica farsa, tuttora in corso. |