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Ciancabilla si trasferisce negli Stati Uniti nel 1898 e si stabilì a [[Paterson]], New Jersey, una grande roccaforte dell'anarchismo italiano. Qui diresse la ''[[La Questione Sociale]]'' ([[1895]]-[[1908]]), entrando però ben presto in conflitto con la redazione del giornale a causa della maturazione in lui di nuove idee in antitesi a quelle [[Malatesta|malatestiane]]. Dopo l'arrivo di [[Malatesta]] in America, divenendo direttore del giornale, lo costringe a trasferirsi a West Hoboken dove fonda il giornale «[[L'Aurora]]» ([[1899]]-[[1901]]) in cui pubblica e diffonde articoli di [[Jean Grave]] e [[Kropotkin]]. | Ciancabilla si trasferisce negli Stati Uniti nel 1898 e si stabilì a [[Paterson]], New Jersey, una grande roccaforte dell'anarchismo italiano. Qui diresse la ''[[La Questione Sociale]]'' ([[1895]]-[[1908]]), entrando però ben presto in conflitto con la redazione del giornale a causa della maturazione in lui di nuove idee in antitesi a quelle [[Malatesta|malatestiane]]. Dopo l'arrivo di [[Malatesta]] in America, divenendo direttore del giornale, lo costringe a trasferirsi a West Hoboken dove fonda il giornale «[[L'Aurora]]» ([[1899]]-[[1901]]) in cui pubblica e diffonde articoli di [[Jean Grave]] e [[Kropotkin]]. | ||
Proprio a questo periodo risale la polemica tra [[Malatesta]] e Ciancabilla (vedi capitolo seguente) e il suo avvicinamento al [[Kropotkin|pensiero kropotkiniano]], di cui sarà un grande propagandatore grazie alla prima traduzione italiana del classico ''[[La conquista del pane]]''. Ciancabilla si fa propugnatore di un'idea [[comunismo-anarchico|comunista-anarchica]] anti-organizzatrice fondata sui [[gruppi d'affinità ]], quella che poi negli [[USA]] sarà particolarmente diffusa da [[Luigi Galleani]] e dal gruppo di ''[[Cronaca Sovversiva]]'': | Proprio a questo periodo risale la polemica tra [[Malatesta]] e Ciancabilla (vedi capitolo seguente) e il suo avvicinamento al [[Kropotkin|pensiero kropotkiniano]], di cui sarà un grande propagandatore grazie alla prima traduzione italiana del classico ''[[La conquista del pane]]''. Ciancabilla si fa propugnatore di un'idea [[comunismo-anarchico|comunista-anarchica]] anti-organizzatrice fondata sui [[gruppi d'affinità]], quella che poi negli [[USA]] sarà particolarmente diffusa da [[Luigi Galleani]] e dal gruppo di ''[[Cronaca Sovversiva]]'': | ||
: «Non vogliamo programmi tattici, e di conseguenza non vogliamo organizzazione. Dopo aver stabilito il fine, l'obiettivo a cui teniamo, lasciamo ogni anarchico liberi di scegliere i mezzi che il suo istinto, la sua educazione, il suo temperamento, il suo spirito combattivo gli suggeriscono quello che meglio crede. Noi non formiamo programmi fissi e non formiamo piccole o grandi partiti. Ma ci raggruppiamo insieme spontaneamente, e non con criteri permanenti, secondo affinità momentanee e per uno scopo specifico e costantemente cambiamo questi gruppi non appena lo scopo per il quale ci eravamo associati cessa di essere, e quando altri obiettivi e necessità nascono e si sviluppano in noi ci spingono a cercare nuovi collaboratori, persone che nella circostanza specifica ragionano come noi... » (''Contro l'organizzazione'') | : «Non vogliamo programmi tattici, e di conseguenza non vogliamo organizzazione. Dopo aver stabilito il fine, l'obiettivo a cui teniamo, lasciamo ogni anarchico liberi di scegliere i mezzi che il suo istinto, la sua educazione, il suo temperamento, il suo spirito combattivo gli suggeriscono quello che meglio crede. Noi non formiamo programmi fissi e non formiamo piccole o grandi partiti. Ma ci raggruppiamo insieme spontaneamente, e non con criteri permanenti, secondo affinità momentanee e per uno scopo specifico e costantemente cambiamo questi gruppi non appena lo scopo per il quale ci eravamo associati cessa di essere, e quando altri obiettivi e necessità nascono e si sviluppano in noi ci spingono a cercare nuovi collaboratori, persone che nella circostanza specifica ragionano come noi... » (''Contro l'organizzazione'') | ||
L'ultimo periodo della sua vita lo svolge tra Chicago e San Francisco dove diresse la «[[Protesta Umana]]», conosce [[Gaetano Bresci]] e difende l'attentatore del presidente statunitense McKinley, l'anarchico polacco [[Leon Czolgosz]], che gli costa alcuni mesi in [[carcere]]. | L'ultimo periodo della sua vita lo svolge tra Chicago e San Francisco dove diresse la «[[Protesta Umana]]», conosce [[Gaetano Bresci]] e difende l'attentatore del presidente statunitense McKinley, l'anarchico polacco [[Leon Czolgosz]], che gli costa alcuni mesi in [[carcere]]. | ||
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== Polemica con Malatesta == | == Polemica con Malatesta == | ||
Ciancabilla scriveva nel [[1899]], sul [[stampa anarchica|giornale]] «L'Aurora» stampato a West-Hoboken nel New Jersey, mentre '''infiammava la polemica sull'organizzazione''' che vedeva diviso il [[anarchismo|movimento anarchico]] tra i sostenitori della [[libertà ]] individuale e assoluta, ed i malatestiani che svilupparono nel giornale «[[La Questione Sociale]]» la tesi della necessità di una organizzazione del movimento, che possedesse, secondo [[Malatesta]], pur ripudiando la rigida [[gerarchia|struttura gerarchica]], quel minimo di organizzazione indispensabile per condurre avanti con continuità una determinata linea politica. | Ciancabilla scriveva nel [[1899]], sul [[stampa anarchica|giornale]] «L'Aurora» stampato a West-Hoboken nel New Jersey, mentre '''infiammava la polemica sull'organizzazione''' che vedeva diviso il [[anarchismo|movimento anarchico]] tra i sostenitori della [[libertà]] individuale e assoluta, ed i malatestiani che svilupparono nel giornale «[[La Questione Sociale]]» la tesi della necessità di una organizzazione del movimento, che possedesse, secondo [[Malatesta]], pur ripudiando la rigida [[gerarchia|struttura gerarchica]], quel minimo di organizzazione indispensabile per condurre avanti con continuità una determinata linea politica. | ||
In quegli anni, infatti, gli [[anarchia|anarchici]], a differenza dei [[socialisti]], non disponevano della minima organizzazione: non avevano una federazione, non avevano tessere, non riconoscevano capi e respingevano il parlamentarismo. | In quegli anni, infatti, gli [[anarchia|anarchici]], a differenza dei [[socialisti]], non disponevano della minima organizzazione: non avevano una federazione, non avevano tessere, non riconoscevano capi e respingevano il parlamentarismo. | ||
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'''[[Malatesta]]''': | '''[[Malatesta]]''': | ||
: « L'errore fondamentale degli [[anarchici]] avversari dell'organizzazione è il credere che non sia possibile organizzare senza autorità, e preferire - ammessa questa ipotesi - la rinuncia a qualsiasi organizzazione piuttosto che accettare la minima [[autorità ]]. » | : « L'errore fondamentale degli [[anarchici]] avversari dell'organizzazione è il credere che non sia possibile organizzare senza autorità, e preferire - ammessa questa ipotesi - la rinuncia a qualsiasi organizzazione piuttosto che accettare la minima [[autorità]]. » | ||
'''Ciancabilla''': | '''Ciancabilla''': |