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Nel [[1843]] Bauer, con ''Cristianesimo svelato'', spiegò come mai il cristianesimo aveva creato per l'uomo i “valori” dell'infelicità e del dolore, i quali erano per Bauer prodotti del periodo di transizione storica. Bauer assunse posizioni ateistiche e di ostilità totale nei confronti del [[cristianesimo]]. Nello stesso anno si dedicò allo studio della storia, soprattutto dell'[[Illuminismo]] e della [[Rivoluzione francese]], esprimendosi farevolmente sull'emancipazione degli ebrei ponendo però come premessa obbligatoria la loro rinuncia alla fede giudaica (vedasi il suo "La capacità degli ebrei e dei cristiani d'oggi a diventar liberi" e l'analisi che ne fa Marx in "Sulla questione ebraica"). Nel 1848, insieme con il fratello Edgar, fondò la Società democratica di Charlottenburg. | Nel [[1843]] Bauer, con ''Cristianesimo svelato'', spiegò come mai il cristianesimo aveva creato per l'uomo i “valori” dell'infelicità e del dolore, i quali erano per Bauer prodotti del periodo di transizione storica. Bauer assunse posizioni ateistiche e di ostilità totale nei confronti del [[cristianesimo]]. Nello stesso anno si dedicò allo studio della storia, soprattutto dell'[[Illuminismo]] e della [[Rivoluzione francese]], esprimendosi farevolmente sull'emancipazione degli ebrei ponendo però come premessa obbligatoria la loro rinuncia alla fede giudaica (vedasi il suo "La capacità degli ebrei e dei cristiani d'oggi a diventar liberi" e l'analisi che ne fa Marx in "Sulla questione ebraica"). Nel 1848, insieme con il fratello Edgar, fondò la Società democratica di Charlottenburg. | ||
Dopo la repressione della [[rivoluzione]] del [[1848]], i suoi orientamenti politici voltarono verso posizioni conservatrici, divenendo anche corrispondente del quotidiano americano New York Daily Tribune. Le sue posizioni restarono comunque non-ortodosse: anticipando Nietzsche, annunciò che era imminente il crollo della [[civiltà ]] e della cultura europea tradizionale, segnando un nuovo inizio di una nuova epoca, accompagnato dalla liberazione dai valori tradizionali e da ogni falsità metafisica e religiosa. | Dopo la repressione della [[rivoluzione]] del [[1848]], i suoi orientamenti politici voltarono verso posizioni conservatrici, divenendo anche corrispondente del quotidiano americano New York Daily Tribune. Le sue posizioni restarono comunque non-ortodosse: anticipando Nietzsche, annunciò che era imminente il crollo della [[civiltà]] e della cultura europea tradizionale, segnando un nuovo inizio di una nuova epoca, accompagnato dalla liberazione dai valori tradizionali e da ogni falsità metafisica e religiosa. | ||
Il disprezzo per la tradizione e la religione la caraterizzò sempre sino alla fine dei suoi giorni, rimanendo legato a personaggi radicali come [[Max Stirner]]. Alla morte di questi, il [[26 giugno]] [[1856]], Bruno Bauer fu uno dei pochi intimi che accompagnò la salma del filosofo [[Anarco-individualismo|individualista]] di ''L'Unico e la sua proprietà ''. | Il disprezzo per la tradizione e la religione la caraterizzò sempre sino alla fine dei suoi giorni, rimanendo legato a personaggi radicali come [[Max Stirner]]. Alla morte di questi, il [[26 giugno]] [[1856]], Bruno Bauer fu uno dei pochi intimi che accompagnò la salma del filosofo [[Anarco-individualismo|individualista]] di ''L'Unico e la sua proprietà ''. |