Piero Gobetti: differenze tra le versioni

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:Per escludere il Proudhon dagli scodellatori della zuppa comunista, basterebbe la critica alla formula, che divenne poi il credo Krapotkintano “''da ciascuno secondo le sue forze ed a ciascuno secondo i suoi bisogni'',” formula che egli chiama una casuistica avvocatesca, poiché non vede chi potrà  fare la valutazione delle capacità  e chi sarà  giudice dei bisogni. (Cfr. ''L'Idée générale de la Révolution au dix-neuviéme siécle.'' - Garnier, Paris, 1851, p. 108).
:Per escludere il Proudhon dagli scodellatori della zuppa comunista, basterebbe la critica alla formula, che divenne poi il credo Krapotkintano “''da ciascuno secondo le sue forze ed a ciascuno secondo i suoi bisogni'',” formula che egli chiama una casuistica avvocatesca, poiché non vede chi potrà  fare la valutazione delle capacità  e chi sarà  giudice dei bisogni. (Cfr. ''L'Idée générale de la Révolution au dix-neuviéme siécle.'' - Garnier, Paris, 1851, p. 108).


:L'errore in cui è caduto il Mosca è interessante, poiché dimostra come sia sfuggito a molti studiosi della storia del socialismo questa verità : che il collettivismo dell'Internazionale ebbe un valore essenzialmente critico. Fatto che è stato negato anche da alcuni anarchici, come da Luigi Fabbri, che sostiene essere l'anarchismo “''tradizionalmente e storicamente socialista''” in quanto ha per base della sua dottrina economica “''la sostituzione della proprietà  socializzata alla proprietà  individuale''” (cfr. Lettere ad un socialista; Pensiero - 1910, n. 14, p. 213).
:L'errore in cui è caduto il Mosca è interessante, poiché dimostra come sia sfuggito a molti studiosi della storia del socialismo questa verità: che il collettivismo dell'Internazionale ebbe un valore essenzialmente critico. Fatto che è stato negato anche da alcuni anarchici, come da Luigi Fabbri, che sostiene essere l'anarchismo “''tradizionalmente e storicamente socialista''” in quanto ha per base della sua dottrina economica “''la sostituzione della proprietà  socializzata alla proprietà  individuale''” (cfr. Lettere ad un socialista; Pensiero - 1910, n. 14, p. 213).


:Basta una rapida scorsa alla storia della Iª Internazionale per smentire questa affermazione. L'Internazionale nacque in Francia, nell'atmosfera ideologica del mutualismo proudhoniano, e, come dice Marx in una sua lettera relativa al Congresso di Ginevra (1866), non aveva, nel suo primo tempo, espressa alcuna idea collettivista né comunista. Il rapporto Longuet nel Congresso di Losanna (1867) dimostra che Proudhon dominava ancora. E tale dominio si riscontra nel Congresso di Bruxelles (1868), in cui, tuttavia, si affacciò l'idea collettivista, ma in modo generico e limitata alla proprietà  fondiaria e alle vie di comunicazione. La collettivizzazione affermata nel IV Congresso, quello di Basilea (1869), fu limitata al suolo. L'influenza praudhoniana, dunque, è parallela all'anti-comunismo e all'anti-collettivismo.
:Basta una rapida scorsa alla storia della Iª Internazionale per smentire questa affermazione. L'Internazionale nacque in Francia, nell'atmosfera ideologica del mutualismo proudhoniano, e, come dice Marx in una sua lettera relativa al Congresso di Ginevra (1866), non aveva, nel suo primo tempo, espressa alcuna idea collettivista né comunista. Il rapporto Longuet nel Congresso di Losanna (1867) dimostra che Proudhon dominava ancora. E tale dominio si riscontra nel Congresso di Bruxelles (1868), in cui, tuttavia, si affacciò l'idea collettivista, ma in modo generico e limitata alla proprietà  fondiaria e alle vie di comunicazione. La collettivizzazione affermata nel IV Congresso, quello di Basilea (1869), fu limitata al suolo. L'influenza praudhoniana, dunque, è parallela all'anti-comunismo e all'anti-collettivismo.
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