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Il periodo del Medio Evo è caratterizzato da un ideale ricorrente: ricostruire l'unità del mondo abitato smarrita con la fine dell'impero romano d'occidente. L'unificazione di tutte le genti in un solo [[impero]] era stata raggiunta grazie alla conquista dei romani e questo, secondo i teologi cristiani, era dovuto al volere di [[Dio]]. Era necessario quindi ricomporre quell'unità sotto le supreme autorità del papa e dell'imperatore, ognuna con un proprio compito: l'[[autorità ]] spirituale del papa avrebbe dovuto guidare gli uomini verso Dio e la | Il periodo del Medio Evo è caratterizzato da un ideale ricorrente: ricostruire l'unità del mondo abitato smarrita con la fine dell'impero romano d'occidente. L'unificazione di tutte le genti in un solo [[impero]] era stata raggiunta grazie alla conquista dei romani e questo, secondo i teologi cristiani, era dovuto al volere di [[Dio]]. Era necessario quindi ricomporre quell'unità sotto le supreme autorità del papa e dell'imperatore, ognuna con un proprio compito: l'[[autorità ]] spirituale del papa avrebbe dovuto guidare gli uomini verso Dio e la | ||
salvezza (paradiso); l'[[autorità ]] terrena dell'imperatore avrebbe dovuto garantire pace e benessere dei cristiani, nonché la loro difesa dagli attacchi esterni. Ma le ondate migratorie, che si susseguirono sino al X secolo, determinarono in Europa la nascita di nuove realtà locali, ciascuna delle quali rivendicava autonomia e libertà . Da qui lo sviluppo di conflitti tra forze centrifughe - cioè le signorie feudali, i [[Movimento comunalista|liberi comuni]] e gli [[nazionalismo|stati nazionali]] - contro le forze centrali dell'imperatore e del papa, che non fecero altro che favorire la frammentazione dell'Europa moderna in stati e principati autonomi. | salvezza (paradiso); l'[[autorità ]] terrena dell'imperatore avrebbe dovuto garantire pace e benessere dei cristiani, nonché la loro difesa dagli attacchi esterni. Ma le ondate migratorie, che si susseguirono sino al X secolo, determinarono in Europa la nascita di nuove realtà locali, ciascuna delle quali rivendicava autonomia e libertà. Da qui lo sviluppo di conflitti tra forze centrifughe - cioè le signorie feudali, i [[Movimento comunalista|liberi comuni]] e gli [[nazionalismo|stati nazionali]] - contro le forze centrali dell'imperatore e del papa, che non fecero altro che favorire la frammentazione dell'Europa moderna in stati e principati autonomi. | ||
Il [[potere]] negli stati feudali - all'interno dei quali comincia a prender forma una nuova classe sociale: la [[borghesia]] - è quindi decentrato e frammentato, il signore comandava in funzione della posizione [[gerarchia|gerarchica]] che occupava, tuttavia poteva farlo solo all'interno del feudo; il re esercitava il suo pieno potere solo sui territori che gli appartenevano e faticava moltissimo ad imporsi al di fuori di esso. La differenza sostanziale rispetto allo stato moderno vero e proprio sta quindi nella frammentazione del potere. Negli stati moderni si assiste invece alla centralizzazione e concentrazione dello stesso in pochissime mani. | Il [[potere]] negli stati feudali - all'interno dei quali comincia a prender forma una nuova classe sociale: la [[borghesia]] - è quindi decentrato e frammentato, il signore comandava in funzione della posizione [[gerarchia|gerarchica]] che occupava, tuttavia poteva farlo solo all'interno del feudo; il re esercitava il suo pieno potere solo sui territori che gli appartenevano e faticava moltissimo ad imporsi al di fuori di esso. La differenza sostanziale rispetto allo stato moderno vero e proprio sta quindi nella frammentazione del potere. Negli stati moderni si assiste invece alla centralizzazione e concentrazione dello stesso in pochissime mani. | ||
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Il concetto di Stato-Nazione nacque fondandosi su principi autoritari, uniti a principi legalitari che regolano i rapporti tra cittadini e [[autorità ]] statali e tra cittadini e cittadini. Secondo [[Michele Fabiani]], la differenza tra Stato-Nazione e Stato feudale (dalle cui ceneri si è sviluppato lo Stato moderno) starebbe nel fatto che «[nello stato-nazione].. non si ha più il potere di un [[Individuo|individuo]] su altri individui e su un territorio, ma il potere diretto dell'organizzazione su tutti gli individui, compresi i padroni stessi che secondo i principi di uno stato liberale devono rispettare la legge quanto i loro servi»<ref name="Stato-Nazione"> [[Michele Fabiani]], [[Il razionale e l'assurdo]], ''[http://www.anarchaos.it/wp-content/uploads/2008/08/il_razionale_e_l_assurdo.pdf]'' </ref> | Il concetto di Stato-Nazione nacque fondandosi su principi autoritari, uniti a principi legalitari che regolano i rapporti tra cittadini e [[autorità ]] statali e tra cittadini e cittadini. Secondo [[Michele Fabiani]], la differenza tra Stato-Nazione e Stato feudale (dalle cui ceneri si è sviluppato lo Stato moderno) starebbe nel fatto che «[nello stato-nazione].. non si ha più il potere di un [[Individuo|individuo]] su altri individui e su un territorio, ma il potere diretto dell'organizzazione su tutti gli individui, compresi i padroni stessi che secondo i principi di uno stato liberale devono rispettare la legge quanto i loro servi»<ref name="Stato-Nazione"> [[Michele Fabiani]], [[Il razionale e l'assurdo]], ''[http://www.anarchaos.it/wp-content/uploads/2008/08/il_razionale_e_l_assurdo.pdf]'' </ref> | ||
Lo Stato-Nazione assunse una forma organizzativa funzionale agli interessi della [[borghesia]], la quale impresse la sua impronta [[classista]] sul controllo e l'amministrazione della società . Questa istituzione favorì pure l'ascesa del [[nazionalismo]], ideologia diffusasi ai primi del '900 specialmente in [[Italia]] e in [[Francia]], che porterà alla [[repressione]] delle minoranze presenti entro i confini dello Stato (spesso giustificato con argomenti [[razzismo|razzisti]]), allo scoppio della Prima guerra mondiale e allo sviluppo del [[fascismo]]. | Lo Stato-Nazione assunse una forma organizzativa funzionale agli interessi della [[borghesia]], la quale impresse la sua impronta [[classista]] sul controllo e l'amministrazione della società. Questa istituzione favorì pure l'ascesa del [[nazionalismo]], ideologia diffusasi ai primi del '900 specialmente in [[Italia]] e in [[Francia]], che porterà alla [[repressione]] delle minoranze presenti entro i confini dello Stato (spesso giustificato con argomenti [[razzismo|razzisti]]), allo scoppio della Prima guerra mondiale e allo sviluppo del [[fascismo]]. | ||
=== Attualità dello Stato === | === Attualità dello Stato === | ||
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Sempre [[Bakunin]] spiega che lo Stato ha sempre derubato le masse popolari attraverso l'imposizione fiscale non ha mai finanziato gli interessi privati con i soldi pubblici: «Il servizio di Stato in Germania dà risultati non belli, poco gradevoli, possiamo dire persino abominevoli, però seri e efficaci. Il servizio dello Stato in Russia dà risultati similmente non belli e poco gradevoli ma quasi sempre nella forma più rozza e più sterile. Facciamo un esempio e supponiamo che a un dato momento in Germania e in Russia i governi stanzino un credito uguale, mettiamo di un milione, un milione per finanziare una qualche impresa per costruire una nuova nave, per esempio. Pensate che in Germania si ruberà ? Si ruberanno forse centomila, mettiamo anche duecentomila, ma in cambio ottocentomila saranno sicuramente destinati all'impresa che verrà ultimata con puntualità e la perizia caratteristica dei tedeschi. E in Russia? In Russia si comincerà col sottrarne mezzo, un quarto si perderà per strada per negligenza e ignoranza, per cui sarà fin troppo se con la quarta parte rimasta si riuscirà a imbastire qualche cosa di putrido, buono per la scena ma non per essere adoperato.» <ref>[[Bakunin]], [[Stato e Anarchia]]</ref> | Sempre [[Bakunin]] spiega che lo Stato ha sempre derubato le masse popolari attraverso l'imposizione fiscale non ha mai finanziato gli interessi privati con i soldi pubblici: «Il servizio di Stato in Germania dà risultati non belli, poco gradevoli, possiamo dire persino abominevoli, però seri e efficaci. Il servizio dello Stato in Russia dà risultati similmente non belli e poco gradevoli ma quasi sempre nella forma più rozza e più sterile. Facciamo un esempio e supponiamo che a un dato momento in Germania e in Russia i governi stanzino un credito uguale, mettiamo di un milione, un milione per finanziare una qualche impresa per costruire una nuova nave, per esempio. Pensate che in Germania si ruberà ? Si ruberanno forse centomila, mettiamo anche duecentomila, ma in cambio ottocentomila saranno sicuramente destinati all'impresa che verrà ultimata con puntualità e la perizia caratteristica dei tedeschi. E in Russia? In Russia si comincerà col sottrarne mezzo, un quarto si perderà per strada per negligenza e ignoranza, per cui sarà fin troppo se con la quarta parte rimasta si riuscirà a imbastire qualche cosa di putrido, buono per la scena ma non per essere adoperato.» <ref>[[Bakunin]], [[Stato e Anarchia]]</ref> | ||
L'anarchico russo si riferiva allo Stato ottocentesco, ma oggi come ieri nulla è sostanzialmente cambiato, anzi è diventato anche più corrotto e attraverso la moderna burocrazia riesce sempre ad ingannare il popolo. Per questo motivo per gli anarchici l'abolizione dello Stato è una necessità . | L'anarchico russo si riferiva allo Stato ottocentesco, ma oggi come ieri nulla è sostanzialmente cambiato, anzi è diventato anche più corrotto e attraverso la moderna burocrazia riesce sempre ad ingannare il popolo. Per questo motivo per gli anarchici l'abolizione dello Stato è una necessità. | ||
=== La necessità dell'abolizione === | === La necessità dell'abolizione === |