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* Si crede di morire per la patria, e si muore per i capitalisti. (su un muro al confine franco-tedesco, Prima guerra mondiale) | * Si crede di morire per la patria, e si muore per i capitalisti. (su un muro al confine franco-tedesco, Prima guerra mondiale) | ||
* Guerra significa obbedienza cieca, sconsiderata stupidità , brutale insensibilità , sfrenata distruzione, e irresponsabile massacro. ([[Alexander Berkman]]) | * Guerra significa obbedienza cieca, sconsiderata stupidità, brutale insensibilità, sfrenata distruzione, e irresponsabile massacro. ([[Alexander Berkman]]) | ||
* Questi assassini, questi ladri, si fanno un nome. Raggiungono i gradi più alti, diventano senatori, vengono coperti di decorazioni, e qualcuno arriva perfino ad avere un monumento. Sono “eroi della guerra”. Senza la guerra non salirebbero. Senza la guerra rimarrebbero ignoti. Se uccidessero e rubassero fuori dal mondo guerresco sarebbero ritenuti assassini feroci e ladri volgari. ([[Camillo Berneri]]) | * Questi assassini, questi ladri, si fanno un nome. Raggiungono i gradi più alti, diventano senatori, vengono coperti di decorazioni, e qualcuno arriva perfino ad avere un monumento. Sono “eroi della guerra”. Senza la guerra non salirebbero. Senza la guerra rimarrebbero ignoti. Se uccidessero e rubassero fuori dal mondo guerresco sarebbero ritenuti assassini feroci e ladri volgari. ([[Camillo Berneri]]) | ||
* Ho speso 33 anni nei Marines, la maggior parte del mio tempo facendo l'impiegato di alta classe per grandi affari, per Wall Street e banchieri. In breve, ero un malvivente per il capitalismo. ([[Smedley Butler]], U.S. Marine Corps) | * Ho speso 33 anni nei Marines, la maggior parte del mio tempo facendo l'impiegato di alta classe per grandi affari, per Wall Street e banchieri. In breve, ero un malvivente per il capitalismo. ([[Smedley Butler]], U.S. Marine Corps) | ||
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* Occorre buttare di sella l'eroe guerresco, rompendo i cartelloni della storiografia convenzionale. Questi assassini, questi ladri, si fanno un nome. Raggiungono i gradi più alti, diventano senatori, vengono coperti di decorazioni, e qualcuno arriva perfino ad avere un monumento. Sono "eroi della guerra". Senza la guerra non salirebbero. Senza la guerra rimarrebbero ignoti. Se uccidessero e rubassero fuori dal mondo guerresco sarebbero ritenuti assassini feroci e ladri volgari. ([[Camillo Berneri]]) | * Occorre buttare di sella l'eroe guerresco, rompendo i cartelloni della storiografia convenzionale. Questi assassini, questi ladri, si fanno un nome. Raggiungono i gradi più alti, diventano senatori, vengono coperti di decorazioni, e qualcuno arriva perfino ad avere un monumento. Sono "eroi della guerra". Senza la guerra non salirebbero. Senza la guerra rimarrebbero ignoti. Se uccidessero e rubassero fuori dal mondo guerresco sarebbero ritenuti assassini feroci e ladri volgari. ([[Camillo Berneri]]) | ||
* Mentire: attività che si svolge copiosamente prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia. ([[Otto von Bismarck]]) | * Mentire: attività che si svolge copiosamente prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia. ([[Otto von Bismarck]]) | ||
* Nel momento in cui si dichiara la guerra [...] le masse [...] si convincono che loro l'hanno desiderata. Allora le masse, con l'eccezione di pochi scontenti, iniziano ad essere soggette ad un regime, forzate, disarticolate in tutta la loro vita e convertite in una fabbrica solida di distruzione [...] Una sensazione di gran ringiovanimento invade le classi significative della società , un nuovo sentire la loro importanza nel mondo [...] L'opinione pubblica [...] si converte in un blocco solido [...] La guerra è la salute dello stato. Automaticamente pone in movimento, attraverso la società , quelle forze irresistibili di uniformità , di cooperazione appassionata col governo per esercitare coercizione sui gruppi minoritari e sugli individui che sono carenti di questo ampio senso del gregge... ([[Randolph Bourne]]) | * Nel momento in cui si dichiara la guerra [...] le masse [...] si convincono che loro l'hanno desiderata. Allora le masse, con l'eccezione di pochi scontenti, iniziano ad essere soggette ad un regime, forzate, disarticolate in tutta la loro vita e convertite in una fabbrica solida di distruzione [...] Una sensazione di gran ringiovanimento invade le classi significative della società, un nuovo sentire la loro importanza nel mondo [...] L'opinione pubblica [...] si converte in un blocco solido [...] La guerra è la salute dello stato. Automaticamente pone in movimento, attraverso la società, quelle forze irresistibili di uniformità, di cooperazione appassionata col governo per esercitare coercizione sui gruppi minoritari e sugli individui che sono carenti di questo ampio senso del gregge... ([[Randolph Bourne]]) | ||
* La guerra è la condizione salutare dello Stato. Essa attiva in maniera automatica in tutta la società quelle forze irresistibili a vantaggio del conformismo, del cooperare appassionatamente con il governo al fine costringere all'obbedienza i gruppi minoritari e gli individui a cui manca il senso del branco. ([[Randolph Bourne]], ''The State'') | * La guerra è la condizione salutare dello Stato. Essa attiva in maniera automatica in tutta la società quelle forze irresistibili a vantaggio del conformismo, del cooperare appassionatamente con il governo al fine costringere all'obbedienza i gruppi minoritari e gli individui a cui manca il senso del branco. ([[Randolph Bourne]], ''The State'') | ||
* Il disordine ha già salvato la vita a migliaia di individui. In guerra basta spesso la più piccola deviazione da un ordine per portare in salvo la pelle. ([[Bertolt Brecht]], ''Dialoghi di profughi'') | * Il disordine ha già salvato la vita a migliaia di individui. In guerra basta spesso la più piccola deviazione da un ordine per portare in salvo la pelle. ([[Bertolt Brecht]], ''Dialoghi di profughi'') | ||
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* Partimmo in mille per la stessa guerra / questo ricordo non vi consoli / quando si muore, si muore soli. ([[Fabrizio De André]], ''Il testamento'') | * Partimmo in mille per la stessa guerra / questo ricordo non vi consoli / quando si muore, si muore soli. ([[Fabrizio De André]], ''Il testamento'') | ||
* Nessuna guerra di qualunque nazione, in ogni era, è stata dichiarata dal popolo. ([[Eugene V. Debs]]) | * Nessuna guerra di qualunque nazione, in ogni era, è stata dichiarata dal popolo. ([[Eugene V. Debs]]) | ||
* Io odio la guerra come può odiarla solo un soldato che l'ha vissuta, come uno che ha visto la sua brutalità , la sua inutilità , la sua stupidità . ([[Dwight D. Eisenhower]]) | * Io odio la guerra come può odiarla solo un soldato che l'ha vissuta, come uno che ha visto la sua brutalità, la sua inutilità, la sua stupidità . ([[Dwight D. Eisenhower]]) | ||
* Lo Stato in guerra si permette tutte le ingiustizie, tutte le violenze, la più piccola delle quali basterebbe a disonorare l'individuo. Esso ha fatto ricorso, nei confronti del nemico, non solo a quel tanto di astuzia permessa, ma anche alla menzogna cosciente e voluta, e questo in una misura che va al di là di tutto ciò che si era visto nelle guerre precedenti. Lo Stato impone ai cittadini il massimo di obbedienza e di sacrificio, ma li tratta da sottomessi, nascondendo loro la verità e sottomettendo tutte le comunicazioni e tutti i modi di espressione delle opinioni ad una censura che rende la gente, già intellettualmente depressa, incapace di resistere ad una situazione sfavorevole o ad una cattiva notizia. Si distacca da tutti i trattati e da tutte le convenzioni che lo legano agli altri stati, ammette senza timore la propria rapacità e la propria sete di potenza, che l'individuo è costretto ad approvare e a sanzionare per patriottismo. ([[Sigmund Freud]]) | * Lo Stato in guerra si permette tutte le ingiustizie, tutte le violenze, la più piccola delle quali basterebbe a disonorare l'individuo. Esso ha fatto ricorso, nei confronti del nemico, non solo a quel tanto di astuzia permessa, ma anche alla menzogna cosciente e voluta, e questo in una misura che va al di là di tutto ciò che si era visto nelle guerre precedenti. Lo Stato impone ai cittadini il massimo di obbedienza e di sacrificio, ma li tratta da sottomessi, nascondendo loro la verità e sottomettendo tutte le comunicazioni e tutti i modi di espressione delle opinioni ad una censura che rende la gente, già intellettualmente depressa, incapace di resistere ad una situazione sfavorevole o ad una cattiva notizia. Si distacca da tutti i trattati e da tutte le convenzioni che lo legano agli altri stati, ammette senza timore la propria rapacità e la propria sete di potenza, che l'individuo è costretto ad approvare e a sanzionare per patriottismo. ([[Sigmund Freud]]) | ||
* La guerra va bene per gli ufficiali militari, per gli ambiziosi, per gli aggiotatori... per il potere esecutivo... Questa decisione scioglie da ogni altra preoccupazione, non si deve più nulla al popolo, quando gli si dà la guerra. ([[Maximilien de Robespierre]]) | * La guerra va bene per gli ufficiali militari, per gli ambiziosi, per gli aggiotatori... per il potere esecutivo... Questa decisione scioglie da ogni altra preoccupazione, non si deve più nulla al popolo, quando gli si dà la guerra. ([[Maximilien de Robespierre]]) |