Autopsia della tesi fondatrice dell'eurocentrismo: differenze tra le versioni

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Secondo gli studiosi occidentali, la [[Grecia]] antica sarebbe la culla originaria del [[filosofia|pensiero filosofico]] e scientifico della storia dell'umanità . Per lo più abbondano nell'uso di superlativi che valorizzano la loro interpretazione storica, come per esempio '''Sir Thomas Heath''' che nel 1921 scriveva <ref name="heath">
Secondo gli studiosi occidentali, la [[Grecia]] antica sarebbe la culla originaria del [[filosofia|pensiero filosofico]] e scientifico della storia dell'umanità . Per lo più abbondano nell'uso di superlativi che valorizzano la loro interpretazione storica, come per esempio '''Sir Thomas Heath''' che nel 1921 scriveva <ref name="heath">
Cf. Sir Thomas Heath, ''L'histoire des mathématiques grecques'' ("Storia delle matematiche greche"), 1921. </ref>:  
Cf. Sir Thomas Heath, ''L'histoire des mathématiques grecques'' ("Storia delle matematiche greche"), 1921. </ref>:  
:«I greci, più di tutti gli altri popoli dell'Antichità , possedevano l'amore della conoscenza per la conoscenza; in loro questo si riconduceva ad un istinto, una passione. I greci erano una razza di pensatori (...). Ciò che hanno intrapreso, lo hanno portato al massimo della perfezione ed in questo '''non sono mai stati superati''' (sic).»
:«I greci, più di tutti gli altri popoli dell'Antichità, possedevano l'amore della conoscenza per la conoscenza; in loro questo si riconduceva ad un istinto, una passione. I greci erano una razza di pensatori (...). Ciò che hanno intrapreso, lo hanno portato al massimo della perfezione ed in questo '''non sono mai stati superati''' (sic).»


Nel [[1809]], il prussiano '''Wilhelm von Humboldt''', allora Ministro dell'educazione, decise di introdurre le Umanità Classiche Europee nell'insegnamento per stimolare i suoi compatrioti. Egli spiegò la sua scelta in questi termini <ref name="humboldt"> Cf. Humboldt - 1903-1936, III, P. 188</ref>:  
Nel [[1809]], il prussiano '''Wilhelm von Humboldt''', allora Ministro dell'educazione, decise di introdurre le Umanità Classiche Europee nell'insegnamento per stimolare i suoi compatrioti. Egli spiegò la sua scelta in questi termini <ref name="humboldt"> Cf. Humboldt - 1903-1936, III, P. 188</ref>:  
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Così, per riuscire nella loro impresa coloniale, '''generare il [[razzismo]]''' e forzare la capitolazione degli spiriti non europei, gli storici hanno dunque inventato di sana pianta una '''nuova''' «storia universale dell'umanità », scaturita dalle loro '''fantasie'''. Ed è precisamente questo che andremmo a dimostrare!
Così, per riuscire nella loro impresa coloniale, '''generare il [[razzismo]]''' e forzare la capitolazione degli spiriti non europei, gli storici hanno dunque inventato di sana pianta una '''nuova''' «storia universale dell'umanità », scaturita dalle loro '''fantasie'''. Ed è precisamente questo che andremmo a dimostrare!


In realtà gli antichi "indo-europei" non possono essere responsabili della comparsa della [[civiltà ]] sul continente europeo. È un fatto storico che è l'Africa nera ad essere la vera culla dell'umanità e della civiltà , e questo sulla base della verità dei documenti universali della storia dell'umanità !
In realtà gli antichi "indo-europei" non possono essere responsabili della comparsa della [[civiltà ]] sul continente europeo. È un fatto storico che è l'Africa nera ad essere la vera culla dell'umanità e della civiltà, e questo sulla base della verità dei documenti universali della storia dell'umanità !


Dicendo ciò, noi denunciamo pubblicamente '''una vasta impresa di falsificazione della storia dell'umanità ''', e gettiamo le basi di una società umana mondiale, maggiormente riconoscente di quella che è di diritto dell'Africa nera!
Dicendo ciò, noi denunciamo pubblicamente '''una vasta impresa di falsificazione della storia dell'umanità ''', e gettiamo le basi di una società umana mondiale, maggiormente riconoscente di quella che è di diritto dell'Africa nera!
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Esaminando metodicamente le testimonianze degli antichi europei, che erano maggiormente preoccupati della verità storica di quelli di oggi, ci si rende conto che c'è stato un popolo particolare, i cui membri erano neri, cioè il '''popolo dei Pelasgi''', localizzato nel Peloponneso, che fu il '''reale recettore''' degli elementi civilizzatori provenienti dall'Africa nera e\o dalla regione di Canaan. (Fenicia)
Esaminando metodicamente le testimonianze degli antichi europei, che erano maggiormente preoccupati della verità storica di quelli di oggi, ci si rende conto che c'è stato un popolo particolare, i cui membri erano neri, cioè il '''popolo dei Pelasgi''', localizzato nel Peloponneso, che fu il '''reale recettore''' degli elementi civilizzatori provenienti dall'Africa nera e\o dalla regione di Canaan. (Fenicia)


In effetti, per gli antichi greci, i Pelasgi rappresentano una popolazione molto antica, insediata in [[Grecia]] prima dello stesso arrivo dei nomadi Dori. Questo popolo pre-ellenico fu nominato Pelasgi dai Greci <ref name=" nom"> ''Nome dato dai Greci agli abitanti dell'Egeide prima dell'arrivo degli Ellenici". Occorse molto tempo prima che il nome degli Ellenici potesse imporsi a tutti i Greci. Quello che lo prova meglio, è lo stesso Omero: lui che ha vissuto in un'epoca ancora ben posteriore alla guerra di Troia, non ha in nessun modo utilizzato il nome nell'insieme; non lo ha applicato che ai compagni di Achille, venuto da Ftia (Antica regione della Grecia settentrionale, in Tessaglia, fondata da Eaco, nonno di Achille, e patria di Peleo e della moglie Teti) che furono, per la precisione i primi Elleni; egli impiega nei suoi poemi il termine di '''Danai''' (Letteralmente significa stirpe di Danao. Questi, nella mitologia greca, era il figlio di Belo, generato quest'ultimo da Poseidone e Libia. Suo fratello gemello era Egitto.), '''Argivi''' (sinonimo di Danai), '''Achei''' (sinonimo di Danai). Non ha del resto più utilizzato il termine '''barbari''', perché a mio avviso i Greci non erano ancora uniti, da parte loro, sotto un unico termine che vi si potesse opporre...'' (Nota dell'autore)</ref>, in ragione, dicono loro, dei loro eroi eponimi <ref>Eponimo, letteralmente "soprannominato", cioè un personaggio, reale o fittizio, che dà il suo nome ad una città , una regione, una dinastia, una fase storica, un movimento artistico ecc.</ref>, figli di Zeus o di Poseidone, secondo il racconto: '''il re Pelasgo'''<ref name="heros "> Eroe di Arcadia eponimo dei Pelasgi, i primi abitanti leggendari della Grecia.</ref> Li si considerava come un popolo autoctono ed era formato da individui aventi una pelle relativamente scura.
In effetti, per gli antichi greci, i Pelasgi rappresentano una popolazione molto antica, insediata in [[Grecia]] prima dello stesso arrivo dei nomadi Dori. Questo popolo pre-ellenico fu nominato Pelasgi dai Greci <ref name=" nom"> ''Nome dato dai Greci agli abitanti dell'Egeide prima dell'arrivo degli Ellenici". Occorse molto tempo prima che il nome degli Ellenici potesse imporsi a tutti i Greci. Quello che lo prova meglio, è lo stesso Omero: lui che ha vissuto in un'epoca ancora ben posteriore alla guerra di Troia, non ha in nessun modo utilizzato il nome nell'insieme; non lo ha applicato che ai compagni di Achille, venuto da Ftia (Antica regione della Grecia settentrionale, in Tessaglia, fondata da Eaco, nonno di Achille, e patria di Peleo e della moglie Teti) che furono, per la precisione i primi Elleni; egli impiega nei suoi poemi il termine di '''Danai''' (Letteralmente significa stirpe di Danao. Questi, nella mitologia greca, era il figlio di Belo, generato quest'ultimo da Poseidone e Libia. Suo fratello gemello era Egitto.), '''Argivi''' (sinonimo di Danai), '''Achei''' (sinonimo di Danai). Non ha del resto più utilizzato il termine '''barbari''', perché a mio avviso i Greci non erano ancora uniti, da parte loro, sotto un unico termine che vi si potesse opporre...'' (Nota dell'autore)</ref>, in ragione, dicono loro, dei loro eroi eponimi <ref>Eponimo, letteralmente "soprannominato", cioè un personaggio, reale o fittizio, che dà il suo nome ad una città, una regione, una dinastia, una fase storica, un movimento artistico ecc.</ref>, figli di Zeus o di Poseidone, secondo il racconto: '''il re Pelasgo'''<ref name="heros "> Eroe di Arcadia eponimo dei Pelasgi, i primi abitanti leggendari della Grecia.</ref> Li si considerava come un popolo autoctono ed era formato da individui aventi una pelle relativamente scura.


A proposito di Pelasgo, il poeta Asio di Samos <ref name="asios ">Asio di Samo figlio di Amfiptolemo </ref>, sostenuto da Pausania <ref name="pausians">Pausania (il Periegeta) esplora la Grecia, la Macedonia, l'[[Italia]], l'Asia e l'Africa prima di stabilirsi a Roma verso il 174. Là , scrive una "Descrizione della Grecia" (''Περιήγησις'' / Periêgêsis [Hellados]) o Perièghesis in 10 volumi. Alla maniera di una guida di viaggio moderna, dà , a mano a mano che il suo viaggio si svolge, la lista dettagliata dei luoghi che visita e le leggende che vi si raccontano. Meglio, per lo storico Paul Veyne (Les Grecs ont-ils cru à leurs mythes?, ovvero, I Greci hanno creduto ai loro miti?, 1983): «Pausania è l'equivalente di un filologo o di un archeologo tedesco della grande epoca; per descrivere i monumenti e raccontare la storia delle differenti regioni della Grecia, visita le biblioteche, viaggia moltissimo, ha visto tutto con i suoi occhi. (...) La precisione delle indicazioni e l'ampiezza delle informazioni sorprendono, così come la sicurezza della veduta.» </ref>, ci rivela un fatto importante su quella che può essere chiamata la negritudine dei Pelasgi <ref name=" ">Cf. Martin Barnal, Black Athena, tomo 1, ed. PUF</ref>:
A proposito di Pelasgo, il poeta Asio di Samos <ref name="asios ">Asio di Samo figlio di Amfiptolemo </ref>, sostenuto da Pausania <ref name="pausians">Pausania (il Periegeta) esplora la Grecia, la Macedonia, l'[[Italia]], l'Asia e l'Africa prima di stabilirsi a Roma verso il 174. Là, scrive una "Descrizione della Grecia" (''Περιήγησις'' / Periêgêsis [Hellados]) o Perièghesis in 10 volumi. Alla maniera di una guida di viaggio moderna, dà, a mano a mano che il suo viaggio si svolge, la lista dettagliata dei luoghi che visita e le leggende che vi si raccontano. Meglio, per lo storico Paul Veyne (Les Grecs ont-ils cru à leurs mythes?, ovvero, I Greci hanno creduto ai loro miti?, 1983): «Pausania è l'equivalente di un filologo o di un archeologo tedesco della grande epoca; per descrivere i monumenti e raccontare la storia delle differenti regioni della Grecia, visita le biblioteche, viaggia moltissimo, ha visto tutto con i suoi occhi. (...) La precisione delle indicazioni e l'ampiezza delle informazioni sorprendono, così come la sicurezza della veduta.» </ref>, ci rivela un fatto importante su quella che può essere chiamata la negritudine dei Pelasgi <ref name=" ">Cf. Martin Barnal, Black Athena, tomo 1, ed. PUF</ref>:


: «E la '''terra nera''' produsse Pelasgi, simili agli Dei».
: «E la '''terra nera''' produsse Pelasgi, simili agli Dei».
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:«È molto strano, dichiara il celebre filosofo e teologo '''John Stuart Mill''' nel 1849, che la prima civiltà di cui abbiamo conoscenza sia stata una '''civiltà nera''' ed abbiamo tutti i motivi di crederlo. Gli Egiziani originari, a causa dell'evidenza delle loro sculture, suppongono essere stati una razza '''nera''': dunque '''i Greci hanno preso le loro prime lezioni di civiltà da questi Neri''' e i filosofi greci, alla fine della loro carriera sono ricorsi alle tradizioni ed ai documenti di questi Neri (non direi con molto profitto) come ad un tesoro di una saggezza misteriosa».
:«È molto strano, dichiara il celebre filosofo e teologo '''John Stuart Mill''' nel 1849, che la prima civiltà di cui abbiamo conoscenza sia stata una '''civiltà nera''' ed abbiamo tutti i motivi di crederlo. Gli Egiziani originari, a causa dell'evidenza delle loro sculture, suppongono essere stati una razza '''nera''': dunque '''i Greci hanno preso le loro prime lezioni di civiltà da questi Neri''' e i filosofi greci, alla fine della loro carriera sono ricorsi alle tradizioni ed ai documenti di questi Neri (non direi con molto profitto) come ad un tesoro di una saggezza misteriosa».


Questa è la verità , quella che è dimostrabile con i fatti e la scienza storiografica. Ricordiamo '''che non si tratta qui affatto di negare l'antico genio europeo''' di Talete, Pitagora e anche Platone, ma semplicemente '''rimanere conformi alla storia''', che attesta l'origine africana dei primi elementi del sapere europeo.  ('''''Tradotto da''''' [http://www.africamaat.com/Autopsie-de-la-these-fondatrice-de?artsuite=0 Autopsie de la thèse fondatrice de l'eurocentrisme])
Questa è la verità, quella che è dimostrabile con i fatti e la scienza storiografica. Ricordiamo '''che non si tratta qui affatto di negare l'antico genio europeo''' di Talete, Pitagora e anche Platone, ma semplicemente '''rimanere conformi alla storia''', che attesta l'origine africana dei primi elementi del sapere europeo.  ('''''Tradotto da''''' [http://www.africamaat.com/Autopsie-de-la-these-fondatrice-de?artsuite=0 Autopsie de la thèse fondatrice de l'eurocentrisme])


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