Bruno Misefari: differenze tra le versioni

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Ottenuta la sospensione del procedimento penale a suo carico, fa rientro in caserma a Benevento, da dove il [[25 agosto]] diserta nuovamente. Attraversato a Chiasso il confine «legato sotto un vagone ferroviario» <ref>Roma, Archivio centrale dello Stato, Casellario politico centrale</ref>, viene trattenuto dalla gendarmeria svizzera sino all'arrivo della documentazione sulla motivazione politica della sua fuga.  
Ottenuta la sospensione del procedimento penale a suo carico, fa rientro in caserma a Benevento, da dove il [[25 agosto]] diserta nuovamente. Attraversato a Chiasso il confine «legato sotto un vagone ferroviario» <ref>Roma, Archivio centrale dello Stato, Casellario politico centrale</ref>, viene trattenuto dalla gendarmeria svizzera sino all'arrivo della documentazione sulla motivazione politica della sua fuga.  
:« L'esistenza del militarismo è la dimostrazione migliore del grado di ignoranza, di servile sottomissione, di crudeltà , di barbarie a cui è arrivata la società  umana. Quando della gente può fare l'apoteosi del militarismo e della guerra senza che la collera popolare si rovesci su di essa, si può affermare con certezza assoluta che la società  è sull'orlo della decadenza e perciò sulla soglia della barbarie, o è una accolita di belve in veste umana. »
:« L'esistenza del militarismo è la dimostrazione migliore del grado di ignoranza, di servile sottomissione, di crudeltà, di barbarie a cui è arrivata la società  umana. Quando della gente può fare l'apoteosi del militarismo e della guerra senza che la collera popolare si rovesci su di essa, si può affermare con certezza assoluta che la società  è sull'orlo della decadenza e perciò sulla soglia della barbarie, o è una accolita di belve in veste umana. »


Sotto lo pseudonimo di '''Furio Sbarnemi''', nel giugno del [[1917]] si insedia a Zurigo, a casa dell'amico socialista Francesco Misiano, il quale lo introduce nell'ambiente del fuoruscitismo internazionale e gli fa conoscere una famiglia anarchica di origine bellunese, gli Zanolli. Misefari si innamora della figlia di questi, [[Pia Zanolli|Pia]], che poi sposerà  civilmente nel maggio del [[1931]].
Sotto lo pseudonimo di '''Furio Sbarnemi''', nel giugno del [[1917]] si insedia a Zurigo, a casa dell'amico socialista Francesco Misiano, il quale lo introduce nell'ambiente del fuoruscitismo internazionale e gli fa conoscere una famiglia anarchica di origine bellunese, gli Zanolli. Misefari si innamora della figlia di questi, [[Pia Zanolli|Pia]], che poi sposerà  civilmente nel maggio del [[1931]].


In stretto contatto con diversi ambiti del movimento anarchico e socialista italiano ([[Errico Malatesta]], [[Luigi Bertoni]], [[Camillo Berneri]], [[Guiseppe Monanni]], [[Francesco Ghezzi]], [[Enrico Arrigoni]], [[Pasquale Binazzi]], [[Giuseppe Di Vittorio]], [[Armando Borghi]], [[Angelica Balabanoff]], ecc.), organizza numerose conferenze settimanali e invia articoli a diversi giornali anarchici, specialmente a ''[[Il Risveglio Anarchico]]'' di Ginevra. Da sempre, attraverso i suoi scritti, Misefari inneggerà  alla lotta contro ogni [[autorità ]] e [[discriminazione]], tra cui [[sessismo|quella di genere]] (« Donne, in voi e per voi è la vita del mondo: sorgete, noi siamo uguali! ») particolarmente presente nel meridione, esaltando la funzione dell'[[arte]] come mezzo di [[ribellione]]:
In stretto contatto con diversi ambiti del movimento anarchico e socialista italiano ([[Errico Malatesta]], [[Luigi Bertoni]], [[Camillo Berneri]], [[Guiseppe Monanni]], [[Francesco Ghezzi]], [[Enrico Arrigoni]], [[Pasquale Binazzi]], [[Giuseppe Di Vittorio]], [[Armando Borghi]], [[Angelica Balabanoff]], ecc.), organizza numerose conferenze settimanali e invia articoli a diversi giornali anarchici, specialmente a ''[[Il Risveglio Anarchico]]'' di Ginevra. Da sempre, attraverso i suoi scritti, Misefari inneggerà  alla lotta contro ogni [[autorità ]] e [[discriminazione]], tra cui [[sessismo|quella di genere]] (« Donne, in voi e per voi è la vita del mondo: sorgete, noi siamo uguali! ») particolarmente presente nel meridione, esaltando la funzione dell'[[arte]] come mezzo di [[ribellione]]:
: « Un poeta o uno scrittore, che non abbia per scopo la ribellione, che lavori per conservare lo status quo della società , non è un artista: è un morto che parla in poesia o in prosa. L'arte deve rinnovare la vita e i popoli, perciò deve essere eminentemente rivoluzionaria. »
: « Un poeta o uno scrittore, che non abbia per scopo la ribellione, che lavori per conservare lo status quo della società, non è un artista: è un morto che parla in poesia o in prosa. L'arte deve rinnovare la vita e i popoli, perciò deve essere eminentemente rivoluzionaria. »
=== Espulsione dalla Svizzera ===
=== Espulsione dalla Svizzera ===
Mentre era stato assunto nella fabbrica automobilistica Arbenz, nel quartiere Albisrieden di Zurigo, il [[16 maggio]] [[1918]] viene tratto in arresto con l'accusa, poi rivelatosi inventata dalle [[autorità ]] svizzere, di essere un agente segreto al servizio della propaganda bolscevica. Con lui, nell'operazione chiamata «Affare della Bomba di Zurigo», vengono arrestati molti altri anarchici e francesi: [[Luigi Bertoni]], [[Carlo Castagna]], [[Ugo Fedeli]], [[Francesco Ghezzi]], [[Giuseppe Monanni]], ecc.  
Mentre era stato assunto nella fabbrica automobilistica Arbenz, nel quartiere Albisrieden di Zurigo, il [[16 maggio]] [[1918]] viene tratto in arresto con l'accusa, poi rivelatosi inventata dalle [[autorità ]] svizzere, di essere un agente segreto al servizio della propaganda bolscevica. Con lui, nell'operazione chiamata «Affare della Bomba di Zurigo», vengono arrestati molti altri anarchici e francesi: [[Luigi Bertoni]], [[Carlo Castagna]], [[Ugo Fedeli]], [[Francesco Ghezzi]], [[Giuseppe Monanni]], ecc.  
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