Théophile Alexandre Steinlen: differenze tra le versioni

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'''Théophile Alexandre Steinlen''' nasce a Losanna, in Svizzera, il [[10 novembre]] [[1859]].  Figlio di Samuel Steinlen, un impiegato della Poste, è nipote di Théophile-Christian (suo nonno), un insegnante di disegno e di [[Marius Steinlen]] (suo zio), pittore ed allievo di Charles Gleyre.
'''Théophile Alexandre Steinlen''' nasce a Losanna, in Svizzera, il [[10 novembre]] [[1859]].  Figlio di Samuel Steinlen, un impiegato della Poste, è nipote di Théophile-Christian (suo nonno), un insegnante di disegno e di [[Marius Steinlen]] (suo zio), pittore ed allievo di Charles Gleyre.


Dopo aver studiato teologia per due anni all'Università  di Losanna, nel [[1879]] Alexandre comincia a studiare disegno industriale, ma nel [[1881]] deve andare a lavorare presso un parente a Mulhausen, in una fabbrica di tessuti di lino, dove il suo talento artistico viene adoperato per i disegni decorativi dei tessuti.
Dopo aver studiato teologia per due anni all'Università  di Losanna, nel [[1879]] Alexandre comincia a studiare disegno industriale, ma nel [[1881]] deve andare a lavorare presso un parente a Mulhausen, in una fabbrica di tessuti di lino, dove il suo talento artistico viene adoperato per i disegni decorativi dei tessuti.


[[File:Steinlen, la visione di Hugo.jpg|left|thumb|250 px|Disegno tratto da ''La visione di Hugo'': l'Umanità  rassegnata, dominata dalla paura: a destra la Morte seduta alla ghigliottina, in fondo i giudici sovrastati da un crocifisso, a sinistra lame di sciabole simboleggianti la forza.]]
[[File:Steinlen, la visione di Hugo.jpg|left|thumb|250 px|Disegno tratto da ''La visione di Hugo'': l'Umanità  rassegnata, dominata dalla paura: a destra la Morte seduta alla ghigliottina, in fondo i giudici sovrastati da un crocifisso, a sinistra lame di sciabole simboleggianti la forza.]]
Dal [[1883]] alloggia a Montmartre (Parigi). Si tratta di una svolta importante per la sua vita, giacchè ciò gli permette di entrare in contatto con il mondo artistico parigino della bohème. Diviene grande amico soprattutto di con [[Adolphe Willette]], con cui prende a frequentare il cabaret ''Le Chat Noir'' e per cui dipingerà  un celebre poster (esposto al Salon des Indépendents dal [[1893]] e poi al Salon des Humoristes).  
Dal [[1883]] alloggia a Montmartre (Parigi). Si tratta di una svolta importante per la sua vita, giacchè ciò gli permette di entrare in contatto con il mondo artistico parigino della bohème. Diviene grande amico soprattutto di con [[Adolphe Willette]], con cui prende a frequentare il cabaret ''Le Chat Noir'' e per cui dipingerà  un celebre poster (esposto al Salon des Indépendents dal [[1893]] e poi al Salon des Humoristes).  


A partire dal [[1891]], e per quasi dieci anni, inizia a collaborare con «''Gil Blas illustré''», per cui firmerà  più di 700 illustrazioni. Inizialmente [[socialista]], Steinlen gradualmente si orienta verso l'[[anarchismo]]. Non può essere definito un militante in senso stretto, ma ha molte amicizie tra gli anarchici e la sua opera artistica è quasi sempre volta a denunciare gli effetti nefasti dell'[[autorità |autoritarismo]] istituzionale e del [[capitalismo]].
A partire dal [[1891]], e per quasi dieci anni, inizia a collaborare con «''Gil Blas illustré''», per cui firmerà  più di 700 illustrazioni. Inizialmente [[socialista]], Steinlen gradualmente si orienta verso l'[[anarchismo]]. Non può essere definito un militante in senso stretto, ma ha molte amicizie tra gli anarchici e la sua opera artistica è quasi sempre volta a denunciare gli effetti nefasti dell'[[autorità |autoritarismo]] istituzionale e del [[capitalismo]].


I quadri del [[1894]], anno della sua prima esposizione a la ''Bodinière'', sono un'esplicita denuncia della miseria e della violenza (''Le petit sou''). Le sue più importanti collaborazioni sono però quelle per il settimanale rivoluzionario ''«Le Chambard socialiste»'', fondato dal deputato socialista Gérault Richard, e per la [[stampa anarchica|rivista anarchica]] «[[L'Assiette au Beurre]]». Con il giornale socialista Steinlen collabora dal primo ([[16 dicembre]] [[1893]]) al 32° numero, firmandosi con lo pseudonimo ''Petit Pierre'', traduzione leggermente modificata del suo cognome. Smetterà  la sua collaborazione con «''Le Chambard''» nel luglio del [[1894]], poco prima di una retata contro gli anarchici. Probabilmente per questo, per sfuggire ad eventuali persecuzioni politiche, Steinlen si reca per sei mesi in [[Germania]] e [[Norvegia]].
I quadri del [[1894]], anno della sua prima esposizione a la ''Bodinière'', sono un'esplicita denuncia della miseria e della violenza (''Le petit sou''). Le sue più importanti collaborazioni sono però quelle per il settimanale rivoluzionario ''«Le Chambard socialiste»'', fondato dal deputato socialista Gérault Richard, e per la [[stampa anarchica|rivista anarchica]] «[[L'Assiette au Beurre]]». Con il giornale socialista Steinlen collabora dal primo ([[16 dicembre]] [[1893]]) al 32° numero, firmandosi con lo pseudonimo ''Petit Pierre'', traduzione leggermente modificata del suo cognome. Smetterà  la sua collaborazione con «''Le Chambard''» nel luglio del [[1894]], poco prima di una retata contro gli anarchici. Probabilmente per questo, per sfuggire ad eventuali persecuzioni politiche, Steinlen si reca per sei mesi in [[Germania]] e [[Norvegia]].


Per il suo amico [[Zo d'Axa]], un [[anarco-individualismo|anarchico individualista]] francese, Steinlen illustra molti numeri della rivista «[[La Feuille]]». Nel [[1900]], dipinge un quadro intitolato ''L'assomoir'', in omaggio all'omonimo libro di [[Emile Zola]], con cui aveva ottimi rapporti personali.
Per il suo amico [[Zo d'Axa]], un [[anarco-individualismo|anarchico individualista]] francese, Steinlen illustra molti numeri della rivista «[[La Feuille]]». Nel [[1900]], dipinge un quadro intitolato ''L'assomoir'', in omaggio all'omonimo libro di [[Emile Zola]], con cui aveva ottimi rapporti personali.
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Poco dopo mette in disegno le tematiche delle canzoni dello chansonnier [[Aristide Bruant]]: lavoratori, mendicanti, musicisti, operai, prostitute, ladri ed emarginati in genere. Nel periodo intorno alla prima guerra mondiale ([[1913]]-[[1919]]) produce molti manifesti\posters [[antimilitarismo|antimilitaristi]] contro la guerra (''Deux mères et trois enfants '' - ''C'est la guerre'').
Poco dopo mette in disegno le tematiche delle canzoni dello chansonnier [[Aristide Bruant]]: lavoratori, mendicanti, musicisti, operai, prostitute, ladri ed emarginati in genere. Nel periodo intorno alla prima guerra mondiale ([[1913]]-[[1919]]) produce molti manifesti\posters [[antimilitarismo|antimilitaristi]] contro la guerra (''Deux mères et trois enfants '' - ''C'est la guerre'').


Steinlen è morto a Parigi il [[13 dicembre]] [[1923]] ed è stato inumato nel cimitero Saint-Vincent, a Montmartre. Come molti artisti militanti e contestatori del sistema capitalistico morì in completa povertà .
Steinlen è morto a Parigi il [[13 dicembre]] [[1923]] ed è stato inumato nel cimitero Saint-Vincent, a Montmartre. Come molti artisti militanti e contestatori del sistema capitalistico morì in completa povertà .


== Critica e satira sociale ==
== Critica e satira sociale ==
[[File:Colonialismo disegno di Steinlen.jpg|thumb|300 px|Le potenze coloniali europee creano i lager in Sudafrica (''[[L'Assiette au Beurre]]'', n° 47, 28 febbraio 1902, disegno di [[Théophile Alexandre Steinlen]])]]
[[File:Colonialismo disegno di Steinlen.jpg|thumb|300 px|Le potenze coloniali europee creano i lager in Sudafrica (''[[L'Assiette au Beurre]]'', n° 47, 28 febbraio 1902, disegno di [[Théophile Alexandre Steinlen]])]]
[[File:Steinlen, Le Chambard socialiste.jpg|thumb|200 px|Disegno di Steinlen, Le Chambard socialiste n° 27, [[16 giugno]] [[1894]]. La didascalia recita: ''In tutta la sua Gloria'' e ''Donne, bambini, anziani... nulla gli resiste!'', un riferimento al massacro della Comuen di Parigi al cui ricordo Steinlen aveva dedicato alcune illustrazioni]]
[[File:Steinlen, Le Chambard socialiste.jpg|thumb|200 px|Disegno di Steinlen, Le Chambard socialiste n° 27, [[16 giugno]] [[1894]]. La didascalia recita: ''In tutta la sua Gloria'' e ''Donne, bambini, anziani... nulla gli resiste!'', un riferimento al massacro della Comuen di Parigi al cui ricordo Steinlen aveva dedicato alcune illustrazioni]]
Per Alexandre Steinlen, la sua opera artistica, è un potente mezzo per descrivere e denunciare le sofferenze e le ingiustizie inflitte dalle classi dominanti agli emarginati. Le sue opere sono incentrate sulla vita da strada strada, le fabbriche, le miniere; dipinge la miseria nei volti degli operai, dei mendicanti, delle prostitute, e dei bambini. Inoltre, «concetti astratti come la Religione, lo Stato, la  Giustizia, ecc., tutti rigorosamente con la maiuscola iniziale, erano rappresentati nei suoi disegni con i tratti più orrendi, identificati attraverso un sapiente processo di mostrificazione della realtà  nei suoi aspetti demistificati dall'ideologia, della vera essenza di ciò che siano veramente la [[democrazia]], il [[capitalismo]], il [[cristianesimo]], il [[militarismo]], la burocrazia, in breve lo [[Stato]].» <ref>[http://letteraturagrafica.over-blog.com/article-29251802.html Introduzione alla ''Visione di Hugo'']</ref>.
Per Alexandre Steinlen, la sua opera artistica, è un potente mezzo per descrivere e denunciare le sofferenze e le ingiustizie inflitte dalle classi dominanti agli emarginati. Le sue opere sono incentrate sulla vita da strada strada, le fabbriche, le miniere; dipinge la miseria nei volti degli operai, dei mendicanti, delle prostitute, e dei bambini. Inoltre, «concetti astratti come la Religione, lo Stato, la  Giustizia, ecc., tutti rigorosamente con la maiuscola iniziale, erano rappresentati nei suoi disegni con i tratti più orrendi, identificati attraverso un sapiente processo di mostrificazione della realtà  nei suoi aspetti demistificati dall'ideologia, della vera essenza di ciò che siano veramente la [[democrazia]], il [[capitalismo]], il [[cristianesimo]], il [[militarismo]], la burocrazia, in breve lo [[Stato]].» <ref>[http://letteraturagrafica.over-blog.com/article-29251802.html Introduzione alla ''Visione di Hugo'']</ref>.


Steinlen è conosciuto anche come il ''Rembrandt dei gatti'', infatti, egli disegnò centinaia di disegni concernenti i gatti, che ritraeva nelle più incredibili posture e venivano inseriti in molte sue opere.
Steinlen è conosciuto anche come il ''Rembrandt dei gatti'', infatti, egli disegnò centinaia di disegni concernenti i gatti, che ritraeva nelle più incredibili posture e venivano inseriti in molte sue opere.
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