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: «Navigando infatti verso Egina, fu preso dai pirati il cui capo era Scirpalo. Fu portato a Creta ed ivi esposto alla vendita. E chiedendogli l'araldo che cosa sapesse fare, Diogene rispose: "Comandare agli uomini". Fu allora che egli additò un tale di Corinto che indossava una veste pregiata di porpora, il predetto Seniade, e disse: 'Vendimi a quest'uomo: ha bisogno di un padrone'. Seniade, invero, lo compra e lo porta a Corinto. Qui gli affidò l'educazione dei figli e l'amministrazione domestica. Diogene curò l'amministrazione in ogni riguardo, in modo tale che Seniade andava in giro dicendo: "Un demone buono è venuto a casa mia".» | : «Navigando infatti verso Egina, fu preso dai pirati il cui capo era Scirpalo. Fu portato a Creta ed ivi esposto alla vendita. E chiedendogli l'araldo che cosa sapesse fare, Diogene rispose: "Comandare agli uomini". Fu allora che egli additò un tale di Corinto che indossava una veste pregiata di porpora, il predetto Seniade, e disse: 'Vendimi a quest'uomo: ha bisogno di un padrone'. Seniade, invero, lo compra e lo porta a Corinto. Qui gli affidò l'educazione dei figli e l'amministrazione domestica. Diogene curò l'amministrazione in ogni riguardo, in modo tale che Seniade andava in giro dicendo: "Un demone buono è venuto a casa mia".» | ||
Successivamente Seniade, affascinato dallo spirito libero del [[filosofia|filosofo]] di Sinope, gli concedette la [[ | Successivamente Seniade, affascinato dallo spirito libero del [[filosofia|filosofo]] di Sinope, gli concedette la [[libertà ]]. | ||
A Corinto incontrò [[Alessandro Magno]], il quale, affascinato dall'idea di trovarsi faccia a faccia con il famoso filosofo, chiese se non ci fosse qualche desiderio che avrebbe potuto esaudirgli. Diogene gli rispose: «'''''Si, che tu ti tolga dal mio sole'''''». | A Corinto incontrò [[Alessandro Magno]], il quale, affascinato dall'idea di trovarsi faccia a faccia con il famoso filosofo, chiese se non ci fosse qualche desiderio che avrebbe potuto esaudirgli. Diogene gli rispose: «'''''Si, che tu ti tolga dal mio sole'''''». | ||
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Diogene rifiutava la [[filosofia]] astratta di Platone, era interessato al contrario solo agli aspetti concreti della vita e ad evitare qualsiasi piacere fisico superfluo. Rifiutava le convenzioni sociali, i tabù sessuali ed i valori tradizionali come la ricchezza, il potere e la gloria. Auspicava un ritorno ad una vita semplice e naturale. | Diogene rifiutava la [[filosofia]] astratta di Platone, era interessato al contrario solo agli aspetti concreti della vita e ad evitare qualsiasi piacere fisico superfluo. Rifiutava le convenzioni sociali, i tabù sessuali ed i valori tradizionali come la ricchezza, il potere e la gloria. Auspicava un ritorno ad una vita semplice e naturale. | ||
Secondo quanto riporta il sesto libro della ''Vita dei filosofi'' di [[Diogene Laerzio]], Diogene è stata la prima persona conosciuta ad aver affermato di essere «cittadino del mondo intero», un'affermazione che poi | Secondo quanto riporta il sesto libro della ''Vita dei filosofi'' di [[Diogene Laerzio]], Diogene è stata la prima persona conosciuta ad aver affermato di essere «cittadino del mondo intero», un'affermazione che poi sarà fatta propria dagli anarchici e dagli apolidi di ogni epoca. | ||
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