Accuse di razzismo e xenofobia alla Lega Nord: differenze tra le versioni

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Fino al [[1990]] la [[Lega Nord]] ha ricevuto principalmente accuse di razzismo anti-meridionale. Una dichiarazione precisa in questo senso fu rilasciata da [[Gianfranco Fini]], all'epoca segretario dell'MSI, dopo le elezioni amministrative del 1988<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/01/fini-spiega-la-flessione-pannella-razzisti-ci.html FINI SPIEGA LA FLESSIONE 'PANNELLA E I RAZZISTI CI HANNO RUBATO I VOTI]</ref>. Solo dopo si parla di razzismo contro l'immigrato extracomunitario <ref>Umberto Bossi con Daniele Vimercati, ''Vento dal nord'', Milano, Sperling & Kupfer, 1992, p. 99.</ref>, anche se ancora il [[27 novembre]] [[2003]] Bossi sosteneva che nel Nord «c'è una maggioranza etnica, quella del Centro-Sud, messa insieme dal centralismo romano, che ha occupato tutti i posti chiave dello Stato, anche da noi al Nord. Siamo colonizzati»<ref>Vittorio Locatelli, ''La Lega contro l'Italia. La storia del Carroccio nelle parole di Umberto Bossi'', cit., p. 175</ref>.
Fino al [[1990]] la [[Lega Nord]] ha ricevuto principalmente accuse di razzismo anti-meridionale. Una dichiarazione precisa in questo senso fu rilasciata da [[Gianfranco Fini]], all'epoca segretario dell'MSI, dopo le elezioni amministrative del 1988<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/01/fini-spiega-la-flessione-pannella-razzisti-ci.html FINI SPIEGA LA FLESSIONE 'PANNELLA E I RAZZISTI CI HANNO RUBATO I VOTI]</ref>. Solo dopo si parla di razzismo contro l'immigrato extracomunitario <ref>Umberto Bossi con Daniele Vimercati, ''Vento dal nord'', Milano, Sperling & Kupfer, 1992, p. 99.</ref>, anche se ancora il [[27 novembre]] [[2003]] Bossi sosteneva che nel Nord «c'è una maggioranza etnica, quella del Centro-Sud, messa insieme dal centralismo romano, che ha occupato tutti i posti chiave dello Stato, anche da noi al Nord. Siamo colonizzati»<ref>Vittorio Locatelli, ''La Lega contro l'Italia. La storia del Carroccio nelle parole di Umberto Bossi'', cit., p. 175</ref>.


Alla fine del [[1990]] Mario Pirani, in un editoriale su ''la Repubblica'', si interrogava sulle ragioni del successo della novità  leghista sostenendo che il «[[razzismo]], di cui il movimento è accusato e che spiegherebbe anche, secondo una critica facile quanto scontata, il successo incontrato, attribuibile ai demagogici slogan anti-terroni e anti-vu' cumprà . Ora, non che questi slogan non siano diffusi con disinibita improntitudine e non corrispondano a reattività  emotive determinate dall'afflusso crescente di immigrati di ogni provenienza, ma, purtuttavia, non ci sembra questa la radice prima di un così ampio consenso. Se mai ne costituisce il collante che salda gli umori popolari immediati alle paure e alle insofferenze più articolate dei ceti d'impresa. Un po' come il combattentismo degli anni 20 in rapporto al fascismo»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/02/la-paura-da-lega-che-scuote-partiti.html LA PAURA DA LEGA CHE SCUOTE I PARTITI]</ref>.
Alla fine del [[1990]] Mario Pirani, in un editoriale su ''la Repubblica'', si interrogava sulle ragioni del successo della novità  leghista sostenendo che il «[[razzismo]], di cui il movimento è accusato e che spiegherebbe anche, secondo una critica facile quanto scontata, il successo incontrato, attribuibile ai demagogici slogan anti-terroni e anti-vu' cumprà . Ora, non che questi slogan non siano diffusi con disinibita improntitudine e non corrispondano a reattività  emotive determinate dall'afflusso crescente di immigrati di ogni provenienza, ma, purtuttavia, non ci sembra questa la radice prima di un così ampio consenso. Se mai ne costituisce il collante che salda gli umori popolari immediati alle paure e alle insofferenze più articolate dei ceti d'impresa. Un po' come il combattentismo degli anni 20 in rapporto al fascismo»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/02/la-paura-da-lega-che-scuote-partiti.html LA PAURA DA LEGA CHE SCUOTE I PARTITI]</ref>.


== Le prime accuse di razzismo xenofobo (1992-1993) ==
== Le prime accuse di razzismo xenofobo (1992-1993) ==
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Negli stessi giorni il socialista Rino Formica sostenne che «la Lega è uguale al [[fascismo]]. Bisogna dire alto e forte che il professor Miglio propone tesi fasciste e rispolvera studi che gli furono commissionati dal signor [[Eugenio Cefis|Cefis]] negli anni Settanta.»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/aprile/18/Formica_PDS_errore_LEGA_fascista_co_0_9204183538.shtml Formica: PDS in errore, LEGA fascista]</ref>.
Negli stessi giorni il socialista Rino Formica sostenne che «la Lega è uguale al [[fascismo]]. Bisogna dire alto e forte che il professor Miglio propone tesi fasciste e rispolvera studi che gli furono commissionati dal signor [[Eugenio Cefis|Cefis]] negli anni Settanta.»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/aprile/18/Formica_PDS_errore_LEGA_fascista_co_0_9204183538.shtml Formica: PDS in errore, LEGA fascista]</ref>.


Nel [[1993]] in ''Razzismi. Un vocabolario'' di Laura Balbo e Luigi Manconi, alla voce «leghismo» si afferma, fra l'altro, che «l'ostilità  contro gli immigrati extracomunitari (così come l'ostilità  contro gli immigrati meridionali fino al 1990) costituisce un tratto qualificante dell'identità  della Lega e del suo discorso pubblico; il rifiuto della diversità  è elemento costitutivo della subcultura leghista»<ref>[http://books.google.it/books?id=7St_eJUVzLAC&printsec=frontcover#v=onepage&q=&f=false Laura Balbo, Luigi Manconi, ''Razzismi. Un vocabolario'', Feltrinelli, Milano 1993, pp. 43-47]</ref>.
Nel [[1993]] in ''Razzismi. Un vocabolario'' di Laura Balbo e Luigi Manconi, alla voce «leghismo» si afferma, fra l'altro, che «l'ostilità  contro gli immigrati extracomunitari (così come l'ostilità  contro gli immigrati meridionali fino al 1990) costituisce un tratto qualificante dell'identità  della Lega e del suo discorso pubblico; il rifiuto della diversità  è elemento costitutivo della subcultura leghista»<ref>[http://books.google.it/books?id=7St_eJUVzLAC&printsec=frontcover#v=onepage&q=&f=false Laura Balbo, Luigi Manconi, ''Razzismi. Un vocabolario'', Feltrinelli, Milano 1993, pp. 43-47]</ref>.


== Il discorso di Bossi al III Congresso federale (1997) ==
== Il discorso di Bossi al III Congresso federale (1997) ==
In occasione del III Congresso federale, il [[15 febbraio]] [[1997]], Umberto Bossi si scaglia contro l'[[Italia]] che «tratta i popoli della Padania come colonie interne da sfruttare economicamente e da assoggettare etnicamente, magari spingendovi le masse di immigrati extracomunitari che dovrebbero secondo le analisi degli illuminati di Santa Romana Chiesa raggiungere i 13 milioni di individui in pochi decenni. Evidentemente per Roma e per gli Italiani il più grave problema della Padania è che ci sono troppi Padani. La razza pura ed eletta dei romanofili pensa di poter dirigere dall'alto le terre incognite padane ridotte a colonie penali celtiche-congolesi nel nome sacro ed eterno “de Roma”»<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/88312/ 3º Congresso Federale della Lega Nord (15/2/1997)]</ref>. Tali affermazioni saranno commentate dall'allora cardinale [[Joseph Ratzinger]] come «cose che fanno male. Questa ideologia di una razza pura che non deve essere inquinata da altre è una malattia del cuore. La razza pura non esiste. La convivenza di diverse provenienze umane dà  ricchezza culturale. Questa idea di una razza che si deve difendere mi fa pensare troppo al passato»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/marzo/30/Questo_razzismo_figlio_Satana__co_0_97033013681.shtml "Questo razzismo figlio di Satana"]</ref>.
In occasione del III Congresso federale, il [[15 febbraio]] [[1997]], Umberto Bossi si scaglia contro l'[[Italia]] che «tratta i popoli della Padania come colonie interne da sfruttare economicamente e da assoggettare etnicamente, magari spingendovi le masse di immigrati extracomunitari che dovrebbero secondo le analisi degli illuminati di Santa Romana Chiesa raggiungere i 13 milioni di individui in pochi decenni. Evidentemente per Roma e per gli Italiani il più grave problema della Padania è che ci sono troppi Padani. La razza pura ed eletta dei romanofili pensa di poter dirigere dall'alto le terre incognite padane ridotte a colonie penali celtiche-congolesi nel nome sacro ed eterno “de Roma”»<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/88312/ 3º Congresso Federale della Lega Nord (15/2/1997)]</ref>. Tali affermazioni saranno commentate dall'allora cardinale [[Joseph Ratzinger]] come «cose che fanno male. Questa ideologia di una razza pura che non deve essere inquinata da altre è una malattia del cuore. La razza pura non esiste. La convivenza di diverse provenienze umane dà  ricchezza culturale. Questa idea di una razza che si deve difendere mi fa pensare troppo al passato»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/marzo/30/Questo_razzismo_figlio_Satana__co_0_97033013681.shtml "Questo razzismo figlio di Satana"]</ref>.


== L'opuscolo degli ''Enti Locali Padani Federali'' (1998) ==
== L'opuscolo degli ''Enti Locali Padani Federali'' (1998) ==
Nel [[dicembre]] [[1998]] viene pubblicato e divulgato dal movimento <ref>[http://replay.waybackmachine.org/19991009075938/http://www.leganord.org/documenti/leggere_per_comprendere.htm. Documenti Lega Nord]</ref> l'opuscolo degli ''Enti Locali Padani Federali'' a cura di Giorgio Mussa - allora funzionario del dipartimento esteri del Carroccio -, ''Padania, Identità  e Società  Multirazziale''<ref>[http://www.leganordgandino.it/Sezioni/Sez_gandino/doc/LN_PISM.pdf Enti Locali Padani Federali (a cura di Giorgio Mussa), ''Padania, Identità  e Società  Multirazziale'', dicembre 1998]</ref>. Secondo alcuni le idee in esso espresse, che ricalcherebbero i 70 punti antimmigrazione del Vlaams Blok<ref>Giuseppe Scaliati, ''Dove va la Lega Nord. Radici ed evoluzione politica di un movimento populista'', Edizioni zero in condotta, Milano 2006, p. 62.</ref><ref>[http://utenti.lycos.it/libertaemiliana/cronologia.htm ''Politica Estera & Diritti Civili nella Lega Nord. Cronologia ed involuzione politica 1989-2000'']</ref>, diverranno la prova di quanto la Lega Nord sia un partito xenofobo e razzista<ref>Si veda il quinto volume di ''Fascism'' dell'oxfordiano Roger Griffin scritto con [[Matthew Feldman]] e intitolato ''Post-war fascism'', Routledge, London-New York 2004, il modo particolare il capitolo di Hans-Georg Betz pp. 51-68</ref>. Allo stesso opuscolo si richiamerà  la storica Marcella Filippa, già  autrice nel 1998 per la [[Società  Editrice Internazionale]] di Torino del volume ''Dis-crimini. Profili dell'intolleranza e del razzismo'', quando sarà  udita nel 2004 come consulente del Pubblico Ministero dal Tribunale di Verona nel processo, già  citato nei rapporti dell'ECRI, che giudicherà  colpevoli di incitamento all[[razzismo|odio razziale]] sei esponenti locali della Lega Nord<ref>[http://www.cestim.it/argomenti/09razzismo/processo-lega/sentenza-1.pdf Tribunale Civile e Penale di Verona, Sentenza n. 2203/04]</ref>.
Nel [[dicembre]] [[1998]] viene pubblicato e divulgato dal movimento <ref>[http://replay.waybackmachine.org/19991009075938/http://www.leganord.org/documenti/leggere_per_comprendere.htm. Documenti Lega Nord]</ref> l'opuscolo degli ''Enti Locali Padani Federali'' a cura di Giorgio Mussa - allora funzionario del dipartimento esteri del Carroccio -, ''Padania, Identità  e Società  Multirazziale''<ref>[http://www.leganordgandino.it/Sezioni/Sez_gandino/doc/LN_PISM.pdf Enti Locali Padani Federali (a cura di Giorgio Mussa), ''Padania, Identità  e Società  Multirazziale'', dicembre 1998]</ref>. Secondo alcuni le idee in esso espresse, che ricalcherebbero i 70 punti antimmigrazione del Vlaams Blok<ref>Giuseppe Scaliati, ''Dove va la Lega Nord. Radici ed evoluzione politica di un movimento populista'', Edizioni zero in condotta, Milano 2006, p. 62.</ref><ref>[http://utenti.lycos.it/libertaemiliana/cronologia.htm ''Politica Estera & Diritti Civili nella Lega Nord. Cronologia ed involuzione politica 1989-2000'']</ref>, diverranno la prova di quanto la Lega Nord sia un partito xenofobo e razzista<ref>Si veda il quinto volume di ''Fascism'' dell'oxfordiano Roger Griffin scritto con [[Matthew Feldman]] e intitolato ''Post-war fascism'', Routledge, London-New York 2004, il modo particolare il capitolo di Hans-Georg Betz pp. 51-68</ref>. Allo stesso opuscolo si richiamerà  la storica Marcella Filippa, già  autrice nel 1998 per la [[Società  Editrice Internazionale]] di Torino del volume ''Dis-crimini. Profili dell'intolleranza e del razzismo'', quando sarà  udita nel 2004 come consulente del Pubblico Ministero dal Tribunale di Verona nel processo, già  citato nei rapporti dell'ECRI, che giudicherà  colpevoli di incitamento all[[razzismo|odio razziale]] sei esponenti locali della Lega Nord<ref>[http://www.cestim.it/argomenti/09razzismo/processo-lega/sentenza-1.pdf Tribunale Civile e Penale di Verona, Sentenza n. 2203/04]</ref>.


== Il comizio di Bossi a Crema (1999) ==
== Il comizio di Bossi a Crema (1999) ==
In discorsi pubblici contro la [[globalizzazione]] come quello di Bossi a Crema del [[20 febbraio]] [[1999]], secondo Pietro Citati vi si «avvertono gli echi di un libro, ''[[Mein Kampf]]'' di [[Adolf Hitler]]»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/04/il-mein-kampf-del-senatur.html Il Mein Kampf del Senatur]</ref>. In quell'occasione Bossi invitava i cittadini a firmare per l'abrogazione della [[legge Turco-Napolitano]] avvertendo che «il progetto mondialista [[USA|americano]] è chiaro: vogliono importare in [[Europa]] 20 milioni di [[extracomunitario|extracomunitari]], vogliono distruggere l'idea stessa di Europa garantendo i propri interessi attraverso l'economia mondialista dei banchieri [[ebrei]] e attraverso la società  multirazziale. Ma noi non lo consentiremo. (...) Il disegno dei 20 potenti americani non passerà , anche se usano armi potenti come droga e [[media|televisione]]»<ref>[http://web.archive.org/web/20020907114410/http://www.lapadania.com/1999/febbraio/21/210199p02a1.htm Bossi: "In pochi giorni si chiude il conto"]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/21/Lega_raccolte_100_mila_firme_co_0_9902213490.shtml La Lega: raccolte 100 mila firme anti immigrazione]</ref>.
In discorsi pubblici contro la [[globalizzazione]] come quello di Bossi a Crema del [[20 febbraio]] [[1999]], secondo Pietro Citati vi si «avvertono gli echi di un libro, ''[[Mein Kampf]]'' di [[Adolf Hitler]]»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/04/il-mein-kampf-del-senatur.html Il Mein Kampf del Senatur]</ref>. In quell'occasione Bossi invitava i cittadini a firmare per l'abrogazione della [[legge Turco-Napolitano]] avvertendo che «il progetto mondialista [[USA|americano]] è chiaro: vogliono importare in [[Europa]] 20 milioni di [[extracomunitario|extracomunitari]], vogliono distruggere l'idea stessa di Europa garantendo i propri interessi attraverso l'economia mondialista dei banchieri [[ebrei]] e attraverso la società  multirazziale. Ma noi non lo consentiremo. (...) Il disegno dei 20 potenti americani non passerà , anche se usano armi potenti come droga e [[media|televisione]]»<ref>[http://web.archive.org/web/20020907114410/http://www.lapadania.com/1999/febbraio/21/210199p02a1.htm Bossi: "In pochi giorni si chiude il conto"]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/21/Lega_raccolte_100_mila_firme_co_0_9902213490.shtml La Lega: raccolte 100 mila firme anti immigrazione]</ref>.


== Il dibattito in UE (2000-2001) ==
== Il dibattito in UE (2000-2001) ==
Il [[21 settembre]] [[2000]] viene approvata la proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulla posizione dell'Unione Europea nella Conferenza mondiale contro il razzismo del 2001<ref>[http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+MOTION+B5-2000-0766+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT Risoluzione del Parlamento europeo sulla posizione dell'Unione europea nella Conferenza mondiale contro il razzismo del 2001]</ref>. Per l'occasione l'eurogruppo dei Verdi europei aveva presentato un emendamento che stilava un elenco delle forze politiche razziste e xenofobe europee, includendo la Lega Nord. L'emendamento sarà  respinto con 394 voti contro, 85 a favore, 12 astenuti su suggerimento del relatore della proposta di risoluzione la quale si rammaricò che fosse «stata scelta questa occasione per indicare taluni paesi e partiti attribuendo loro un ruolo particolarmente negativo. (...). Scegliere alcuni paesi, escludendone altri, implica che non è stata effettuata una valutazione complessiva della questione»<ref>[http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+CRE+20000921+ITEMS+DOC+XML+V0//IT&language=IT#creitem2 Discussioni. Giovedì 21 settembre 2000 - Bruxelles. Razzismo]</ref><ref>[http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2001:146:0061:0063:IT:PDF Razzismo (votazione emendamento 6, seconda parte)]</ref>.
Il [[21 settembre]] [[2000]] viene approvata la proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulla posizione dell'Unione Europea nella Conferenza mondiale contro il razzismo del 2001<ref>[http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+MOTION+B5-2000-0766+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT Risoluzione del Parlamento europeo sulla posizione dell'Unione europea nella Conferenza mondiale contro il razzismo del 2001]</ref>. Per l'occasione l'eurogruppo dei Verdi europei aveva presentato un emendamento che stilava un elenco delle forze politiche razziste e xenofobe europee, includendo la Lega Nord. L'emendamento sarà  respinto con 394 voti contro, 85 a favore, 12 astenuti su suggerimento del relatore della proposta di risoluzione la quale si rammaricò che fosse «stata scelta questa occasione per indicare taluni paesi e partiti attribuendo loro un ruolo particolarmente negativo. (...). Scegliere alcuni paesi, escludendone altri, implica che non è stata effettuata una valutazione complessiva della questione»<ref>[http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+CRE+20000921+ITEMS+DOC+XML+V0//IT&language=IT#creitem2 Discussioni. Giovedì 21 settembre 2000 - Bruxelles. Razzismo]</ref><ref>[http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2001:146:0061:0063:IT:PDF Razzismo (votazione emendamento 6, seconda parte)]</ref>.


Alla fine del febbraio [[2001]] nuove accuse di fascismo alla Lega arrivano dal ministro degli Esteri [[Belgio|belga]] Louis Michel, per il quale «Bossi è un fascista» <ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/02/28/il-belgio-bossi-fascista-il-polo-intervenga.html Il Belgio: Bossi è fascista Il Polo: intervenga Amato]</ref>. Bossi reagì liquidando Michel come «un nazista, un nazista rosso... Uno di quelli della sinistra che ha capito che sta perdendo tutto e passa agli insulti»<ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=3016482 «È il raglio dei nazisti rossi...»]</ref>.
Alla fine del febbraio [[2001]] nuove accuse di fascismo alla Lega arrivano dal ministro degli Esteri [[Belgio|belga]] Louis Michel, per il quale «Bossi è un fascista» <ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/02/28/il-belgio-bossi-fascista-il-polo-intervenga.html Il Belgio: Bossi è fascista Il Polo: intervenga Amato]</ref>. Bossi reagì liquidando Michel come «un nazista, un nazista rosso... Uno di quelli della sinistra che ha capito che sta perdendo tutto e passa agli insulti»<ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=3016482 «È il raglio dei nazisti rossi...»]</ref>.
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== I rapporti dell'ECRI (2002-2006) ==
== I rapporti dell'ECRI (2002-2006) ==
La ''[[Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza]]'' (ECRI), organo di esperti indipendenti del [[Consiglio d'Europa]], in due rapporti consecutivi sulla situazione italiana, nel 2002 e nel 2006, ha denunciato come «gli esponenti della Lega Nord hanno fatto un uso particolarmente intenso della propaganda razzista e xenofoba, quantunque si debba notare che anche dei membri di altri partiti hanno usato un linguaggio politico xenofobo od in altra maniera intollerante».<ref>[http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/ecri/Country-by-country/Italy/ITA-CbC-II-2002-004-ITA.pdf ECRI, Secondo rapporto sull'Italia]</ref> Quattro anni dopo l'ECRI ha notato «con rammarico che, da allora, alcuni membri della Lega Nord hanno intensificato l'uso di discorsi razzisti e xenofobi in ambito politico. Pur rilevando che si sono espressi in tal senso soprattutto dei rappresentanti eletti locali di questo partito, anche certi importanti leader politici a livello nazionale hanno rilasciato dichiarazioni razziste e xenofobe. Tali discorsi hanno continuato a prendere di mira essenzialmente gli immigrati extracomunitari, ma anche altri membri di gruppi minoritari, ad esempio i [[Rom]] e i [[Sinti]]». Di seguito si ricorda «che nel dicembre del 2004, Il tribunale di prima istanza di Verona ha giudicato colpevoli di incitamento all'odio razziale sei esponenti locali della Lega Nord, in relazione a una campagna organizzata per cacciare un gruppo di Sinti da un campo temporaneo sul territorio locale. Le sei persone furono condannate a sei mesi di prigione, e al pagamento di 45.000 Euro per danni morali, con divieto di partecipare a qualsiasi attività  di propaganda elettorale per tre anni e di presentarsi alle elezioni nazionali e locali» <ref>[http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/ecri/Country-by-country/Italy/ITA-CbC-III-2006-19-ITA.pdf ECRI, Terzo rapporto sull'Italia]</ref><ref>[http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/11-luglio-2009/fecero-propaganda-razziale-condannati-tosi-cinque-leghisti-1601558216691.shtml «Fecero propaganda razziale» Condannati Tosi e cinque leghisti]</ref>.
La ''[[Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza]]'' (ECRI), organo di esperti indipendenti del [[Consiglio d'Europa]], in due rapporti consecutivi sulla situazione italiana, nel 2002 e nel 2006, ha denunciato come «gli esponenti della Lega Nord hanno fatto un uso particolarmente intenso della propaganda razzista e xenofoba, quantunque si debba notare che anche dei membri di altri partiti hanno usato un linguaggio politico xenofobo od in altra maniera intollerante».<ref>[http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/ecri/Country-by-country/Italy/ITA-CbC-II-2002-004-ITA.pdf ECRI, Secondo rapporto sull'Italia]</ref> Quattro anni dopo l'ECRI ha notato «con rammarico che, da allora, alcuni membri della Lega Nord hanno intensificato l'uso di discorsi razzisti e xenofobi in ambito politico. Pur rilevando che si sono espressi in tal senso soprattutto dei rappresentanti eletti locali di questo partito, anche certi importanti leader politici a livello nazionale hanno rilasciato dichiarazioni razziste e xenofobe. Tali discorsi hanno continuato a prendere di mira essenzialmente gli immigrati extracomunitari, ma anche altri membri di gruppi minoritari, ad esempio i [[Rom]] e i [[Sinti]]». Di seguito si ricorda «che nel dicembre del 2004, Il tribunale di prima istanza di Verona ha giudicato colpevoli di incitamento all'odio razziale sei esponenti locali della Lega Nord, in relazione a una campagna organizzata per cacciare un gruppo di Sinti da un campo temporaneo sul territorio locale. Le sei persone furono condannate a sei mesi di prigione, e al pagamento di 45.000 Euro per danni morali, con divieto di partecipare a qualsiasi attività  di propaganda elettorale per tre anni e di presentarsi alle elezioni nazionali e locali» <ref>[http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/ecri/Country-by-country/Italy/ITA-CbC-III-2006-19-ITA.pdf ECRI, Terzo rapporto sull'Italia]</ref><ref>[http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/11-luglio-2009/fecero-propaganda-razziale-condannati-tosi-cinque-leghisti-1601558216691.shtml «Fecero propaganda razziale» Condannati Tosi e cinque leghisti]</ref>.


== L'opposizione leghista al mandato d'arresto europeo per razzismo e xenofobia (2001) ==
== L'opposizione leghista al mandato d'arresto europeo per razzismo e xenofobia (2001) ==
Alla fine del 2001 la Lega, tramite il suo ministro della Giustizia Roberto Castelli, è stata in prima fila per impedire all'Unione Europea di adottare un mandato di cattura europeo (volto a sostituire nel tempo le estradizioni all'interno della UE) meno estensivo<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/17/Mandato_arresto_europeo_Italia_frena_co_0_0111178183.shtml Mandato d'arresto europeo: l'Italia frena sulla corruzione]</ref>. Parlando da ''Radio Padania Libera'' l'[[8 dicembre]] [[2001]] Castelli spiegherà  che «tra i trentadue reati proposti (che l'Italia vuole ridurre a sei, ndr) c'è quello di razzismo e xenofobia: chi decide a livello europeo chi è razzista e chi no? Chi garantisce, ad esempio, i cittadini che scenderanno in piazza domani?»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/09/castelli-sfida-gli-alleati-non-svendo.html E Castelli sfida gli alleati Non svendo italiani e padani]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/07/stop-al-mandato-di-cattura-ue.html Stop al mandato di cattura Ue]</ref>. E il giorno dopo alla manifestazione leghista ''No immigrati, sanatoria, terrorismo'' a Milano Castelli avverte i suoi compagni di partito che «se non mi fossi opposto al mandato di cattura europeo, avremmo corso il rischio di avere un vero e proprio reato di opinione su razzismo e xenofobia. Tutti voi avreste rischiato di essere arrestati da un qualsiasi magistrato europeo di sinistra, e vi assicuro che ce ne sono molti, solo perché siete qui a manifestare contro l'immigrazione clandestina»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/10/lega-in-piazza-contro-europa.html Lega in piazza contro l'Europa]</ref><ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/185974/lega-comizio-di-bossi-a-milano-no-immigrati-sanatoria-terrorismo Lega: Comizio di Bossi a Milano, "No immigrati, sanatoria, terrorismo"]</ref>. Poche ore dopo il governo italiano ritira ogni pretesa, con grande disappunto della Lega<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/dicembre/12/Mandato_cattura_europeo_accordo_co_0_01121210080.shtml Mandato di cattura europeo, c'è l'accordo]</ref>. La decisione quadro in Italia è stata attuata con la Legge 22 aprile 2005 n. 69<ref>[http://legxv.camera.it/parlam/leggi/05069l.htm Legge 22 aprile 2005 n. 69]</ref>.
Alla fine del 2001 la Lega, tramite il suo ministro della Giustizia Roberto Castelli, è stata in prima fila per impedire all'Unione Europea di adottare un mandato di cattura europeo (volto a sostituire nel tempo le estradizioni all'interno della UE) meno estensivo<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/17/Mandato_arresto_europeo_Italia_frena_co_0_0111178183.shtml Mandato d'arresto europeo: l'Italia frena sulla corruzione]</ref>. Parlando da ''Radio Padania Libera'' l'[[8 dicembre]] [[2001]] Castelli spiegherà  che «tra i trentadue reati proposti (che l'Italia vuole ridurre a sei, ndr) c'è quello di razzismo e xenofobia: chi decide a livello europeo chi è razzista e chi no? Chi garantisce, ad esempio, i cittadini che scenderanno in piazza domani?»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/09/castelli-sfida-gli-alleati-non-svendo.html E Castelli sfida gli alleati Non svendo italiani e padani]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/07/stop-al-mandato-di-cattura-ue.html Stop al mandato di cattura Ue]</ref>. E il giorno dopo alla manifestazione leghista ''No immigrati, sanatoria, terrorismo'' a Milano Castelli avverte i suoi compagni di partito che «se non mi fossi opposto al mandato di cattura europeo, avremmo corso il rischio di avere un vero e proprio reato di opinione su razzismo e xenofobia. Tutti voi avreste rischiato di essere arrestati da un qualsiasi magistrato europeo di sinistra, e vi assicuro che ce ne sono molti, solo perché siete qui a manifestare contro l'immigrazione clandestina»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/10/lega-in-piazza-contro-europa.html Lega in piazza contro l'Europa]</ref><ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/185974/lega-comizio-di-bossi-a-milano-no-immigrati-sanatoria-terrorismo Lega: Comizio di Bossi a Milano, "No immigrati, sanatoria, terrorismo"]</ref>. Poche ore dopo il governo italiano ritira ogni pretesa, con grande disappunto della Lega<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2001/dicembre/12/Mandato_cattura_europeo_accordo_co_0_01121210080.shtml Mandato di cattura europeo, c'è l'accordo]</ref>. La decisione quadro in Italia è stata attuata con la Legge 22 aprile 2005 n. 69<ref>[http://legxv.camera.it/parlam/leggi/05069l.htm Legge 22 aprile 2005 n. 69]</ref>.


== L'opposizione leghista alle tesi europee sul reato di razzismo e xenofobia (2002-2008) ==
== L'opposizione leghista alle tesi europee sul reato di razzismo e xenofobia (2002-2008) ==


Il [[25 aprile]] 2002 Castelli dichiara la sua contrarietà  alla dichiarazione approvata all'unanimità  dal Consiglio dei ministri dell'Unione Europea contro il razzismo e la xenofobia<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/26/ministri_europei_razzismo_xenofobia__co_0_020426085.shtml I ministri europei: «No a razzismo e xenofobia»]</ref>. Castelli contesta che quella dichiarazione ponga anche la necessità  di «armonizzare le legislazioni nazionali contro il razzismo e la xenofobia» sulla base della proposta quadro presentata dalla Commissione il [[29 novembre]] 2001 ove «per "razzismo e xenofobia" si intende il convincimento che la razza, il colore, la discendenza, la religione o i convincimenti, l'origine nazionale ed etnica siano fattori determinanti per nutrire avversione nei confronti di singoli individui o di gruppi». Così, secondo il ministro leghista, si «rischia di sconfinare in una limitazione della libertà  di pensiero. Per esempio, il reato fa riferimento anche al convincimento che un individuo si ritenga superiore a un altro. Io mi chiedo: come può un magistrato entrare nel convincimento personale di un individuo? Il punto è che stiamo viaggiando su una linea di confine molto delicata: un conto è essere razzista, e noi condanniamo il [[razzismo]] e la xenofobia, un conto è esprimere liberamente le proprie opinioni e fare lotta politica». Ma per la Commissione europea «il convincimento in sé non è considerato reato: sono solo le azioni criminose motivate da questo convincimento che vengono punite, e per le quali la motivazione razzista è considerata un'aggravante»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/27/Castelli_contesta_documento_contro_razzismo_co_0_020427506.shtml Castelli contesta il documento Ue contro il razzismo]</ref>.
Il [[25 aprile]] 2002 Castelli dichiara la sua contrarietà  alla dichiarazione approvata all'unanimità  dal Consiglio dei ministri dell'Unione Europea contro il razzismo e la xenofobia<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/26/ministri_europei_razzismo_xenofobia__co_0_020426085.shtml I ministri europei: «No a razzismo e xenofobia»]</ref>. Castelli contesta che quella dichiarazione ponga anche la necessità  di «armonizzare le legislazioni nazionali contro il razzismo e la xenofobia» sulla base della proposta quadro presentata dalla Commissione il [[29 novembre]] 2001 ove «per "razzismo e xenofobia" si intende il convincimento che la razza, il colore, la discendenza, la religione o i convincimenti, l'origine nazionale ed etnica siano fattori determinanti per nutrire avversione nei confronti di singoli individui o di gruppi». Così, secondo il ministro leghista, si «rischia di sconfinare in una limitazione della libertà  di pensiero. Per esempio, il reato fa riferimento anche al convincimento che un individuo si ritenga superiore a un altro. Io mi chiedo: come può un magistrato entrare nel convincimento personale di un individuo? Il punto è che stiamo viaggiando su una linea di confine molto delicata: un conto è essere razzista, e noi condanniamo il [[razzismo]] e la xenofobia, un conto è esprimere liberamente le proprie opinioni e fare lotta politica». Ma per la Commissione europea «il convincimento in sé non è considerato reato: sono solo le azioni criminose motivate da questo convincimento che vengono punite, e per le quali la motivazione razzista è considerata un'aggravante»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/27/Castelli_contesta_documento_contro_razzismo_co_0_020427506.shtml Castelli contesta il documento Ue contro il razzismo]</ref>.


Sempre in nome della «libertà  di opinione», nel marzo 2003 Castelli porrà  il veto dell'Italia al Consiglio dei ministri della Giustizia della UE sull'approvazione della decisione-quadro sul [[razzismo]] e la [[xenofobia]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/01/Castelli_blocca_testo_anti_razzismo_co_0_030301052.shtml Ue, Castelli blocca il testo anti razzismo]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/02/Castelli_alle_leggi_anti_razzismo_co_0_030302260.shtml Castelli e il no alle leggi anti-razzismo: in Europa tanti nazisti rossi]</ref>.
Sempre in nome della «libertà  di opinione», nel marzo 2003 Castelli porrà  il veto dell'Italia al Consiglio dei ministri della Giustizia della UE sull'approvazione della decisione-quadro sul [[razzismo]] e la [[xenofobia]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/01/Castelli_blocca_testo_anti_razzismo_co_0_030301052.shtml Ue, Castelli blocca il testo anti razzismo]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/02/Castelli_alle_leggi_anti_razzismo_co_0_030302260.shtml Castelli e il no alle leggi anti-razzismo: in Europa tanti nazisti rossi]</ref>.


Ancora il [[2 giugno]] 2005 Castelli torna a porre il veto motivandolo stavolta per il «rinvio a giudizio di [[Oriana Fallaci]] per xenofobia» avvenuto una settimana prima, e perché «il Parlamento italiano intende riprendere in mano i reati d'opinione»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/03/razzismo_stop_italiano_legato_caso_co_8_050603058.shtml Ue e razzismo, stop italiano legato al caso della Fallaci]</ref>. Come in effetti accadrà  con la promulgazione della Legge 24 febbraio 2006, n. 85 che ha alleggerito notevolmente anche le pene contro l'odio razziale o etnico<ref>[http://www.camera.it/cartellecomuni/leg14/RapportoAttivitaCommissioni/testi/02/02_cap07_sch10.htm Servizio studi Camera dei Deputati. Reati di opinione]</ref><ref name=autogenerato1>[http://www.camera.it/parlam/leggi/06085l.htm Legge 24 febbraio 2006, n. 85]</ref>. L'UE arriverà  a un accordo su razzismo e xenofobia solo nel novembre 2008<ref>[http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/ue-razzismo/ue-razzismo/ue-razzismo.html?ref=search Ue, accordo contro il razzismo previsto il carcere da 1 a 3 anni]</ref>.
Ancora il [[2 giugno]] 2005 Castelli torna a porre il veto motivandolo stavolta per il «rinvio a giudizio di [[Oriana Fallaci]] per xenofobia» avvenuto una settimana prima, e perché «il Parlamento italiano intende riprendere in mano i reati d'opinione»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/03/razzismo_stop_italiano_legato_caso_co_8_050603058.shtml Ue e razzismo, stop italiano legato al caso della Fallaci]</ref>. Come in effetti accadrà  con la promulgazione della Legge 24 febbraio 2006, n. 85 che ha alleggerito notevolmente anche le pene contro l'odio razziale o etnico<ref>[http://www.camera.it/cartellecomuni/leg14/RapportoAttivitaCommissioni/testi/02/02_cap07_sch10.htm Servizio studi Camera dei Deputati. Reati di opinione]</ref><ref name=autogenerato1>[http://www.camera.it/parlam/leggi/06085l.htm Legge 24 febbraio 2006, n. 85]</ref>. L'UE arriverà  a un accordo su razzismo e xenofobia solo nel novembre 2008<ref>[http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/ue-razzismo/ue-razzismo/ue-razzismo.html?ref=search Ue, accordo contro il razzismo previsto il carcere da 1 a 3 anni]</ref>.


== Il caso Salvini (2009) ==
== Il caso Salvini (2009) ==
Nel 2009 la Lega subirà  nuove accuse di razzismo per i comportamenti di [[Matteo Salvini]], deputato e capogruppo leghista in Consiglio comunale a Milano, prima ([[7 maggio]]) a causa della sua proposta (che lui stesso definisce provocatoria) di «pensare a posti, o vagoni, riservati ai milanesi»<ref>[http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=32563&ref=search ''Posti in metro per i milanesi'']</ref> o alla «possibilità  di riservare le prime due vetture di ogni convoglio alle donne che non possono sentirsi sicure per l'invadenza e la maleducazioni di molti extracomunitari»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/05/08/in-metro-posti-riservati-ai-milanesi.html In metró posti riservati ai milanesi]</ref>, e poi il ([[7 luglio]]) quando è ripreso in un video pubblicato da ''Repubblica Tv'' mentre con altri leghisti intona cori contro i napoletani alla festa di Pontida del [[13 giugno]] precedente<ref>[http://tv.repubblica.it/copertina/se-questo-e-un-parlamentare/34784?video Se questo è un parlamentare]</ref>. In entrambi i casi anche gli alleati spesso prenderanno le distanze<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/maggio/09/Fini_condanna_metro_riservato_milanesi_co_9_090509023.shtml Fini condanna il metrò «riservato» ai milanesi]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/08/salvini-coro-anti-napoletani-in-aula-bufera-anti-lega.html Salvini, coro anti-napoletani e in aula è bufera anti-Lega]</ref>.
Nel 2009 la Lega subirà  nuove accuse di razzismo per i comportamenti di [[Matteo Salvini]], deputato e capogruppo leghista in Consiglio comunale a Milano, prima ([[7 maggio]]) a causa della sua proposta (che lui stesso definisce provocatoria) di «pensare a posti, o vagoni, riservati ai milanesi»<ref>[http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=32563&ref=search ''Posti in metro per i milanesi'']</ref> o alla «possibilità  di riservare le prime due vetture di ogni convoglio alle donne che non possono sentirsi sicure per l'invadenza e la maleducazioni di molti extracomunitari»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/05/08/in-metro-posti-riservati-ai-milanesi.html In metró posti riservati ai milanesi]</ref>, e poi il ([[7 luglio]]) quando è ripreso in un video pubblicato da ''Repubblica Tv'' mentre con altri leghisti intona cori contro i napoletani alla festa di Pontida del [[13 giugno]] precedente<ref>[http://tv.repubblica.it/copertina/se-questo-e-un-parlamentare/34784?video Se questo è un parlamentare]</ref>. In entrambi i casi anche gli alleati spesso prenderanno le distanze<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/maggio/09/Fini_condanna_metro_riservato_milanesi_co_9_090509023.shtml Fini condanna il metrò «riservato» ai milanesi]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/07/08/salvini-coro-anti-napoletani-in-aula-bufera-anti-lega.html Salvini, coro anti-napoletani e in aula è bufera anti-Lega]</ref>.


== La condanna di Gentilini, Tosi e altri (2009) ==
== La condanna di Gentilini, Tosi e altri (2009) ==
Il [[14 settembre]] 2008 dal palco della ''Festa dei popoli padani'', il vicesindaco di [[Treviso]] [[Giancarlo Gentilini]], inveisce contro gli immigrati<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=_WCZNQJkV3E Festa dei Popoli - Gentilini]</ref> con modi e tesi giudicate razziste prima dal quotidiano CEI ''Avvenire''<ref>[http://tribunatreviso.gelocal.it/dettaglio/avvenire-attacca-gentilini:-becero/1514277 Avvenire attacca Gentilini: "Becero"]</ref>, poi da [[Thomas Hammarberg]], commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa<ref>[http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2009/04/17/VR5PO_VR501.html «Gentilini maestro di xenofobia»]</ref> e infine dal Tribunale di [[Venezia]] che nell'[[ottobre]] 2009 condannerà  Gentilini a 4.000 euro di multa e alla sospensione per tre anni dai pubblici comizi per istigazione al razzismo<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/03/Attacchi_agli_islamici_Indagato_Gentilini_co_8_081003012.shtml Attacchi agli islamici Indagato Gentilini]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/ottobre/27/Divieto_comizi_per_tre_anni_co_9_091027050.shtml Divieto di comizi per tre anni L'accusa a Gentilini: razzismo]</ref>. Analogo provvedimento prenderà  in quei giorni la Cassazione contro il sindaco leghista Flavio Tosi per i già  citati episodi razzisti del 2001<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/11/19/razzismo-divieto-di-comizi-per-il-sindaco.html Razzismo, divieto di comizi per il sindaco Tosi]</ref>.
Il [[14 settembre]] 2008 dal palco della ''Festa dei popoli padani'', il vicesindaco di [[Treviso]] [[Giancarlo Gentilini]], inveisce contro gli immigrati<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=_WCZNQJkV3E Festa dei Popoli - Gentilini]</ref> con modi e tesi giudicate razziste prima dal quotidiano CEI ''Avvenire''<ref>[http://tribunatreviso.gelocal.it/dettaglio/avvenire-attacca-gentilini:-becero/1514277 Avvenire attacca Gentilini: "Becero"]</ref>, poi da [[Thomas Hammarberg]], commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa<ref>[http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2009/04/17/VR5PO_VR501.html «Gentilini maestro di xenofobia»]</ref> e infine dal Tribunale di [[Venezia]] che nell'[[ottobre]] 2009 condannerà  Gentilini a 4.000 euro di multa e alla sospensione per tre anni dai pubblici comizi per istigazione al razzismo<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/03/Attacchi_agli_islamici_Indagato_Gentilini_co_8_081003012.shtml Attacchi agli islamici Indagato Gentilini]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/ottobre/27/Divieto_comizi_per_tre_anni_co_9_091027050.shtml Divieto di comizi per tre anni L'accusa a Gentilini: razzismo]</ref>. Analogo provvedimento prenderà  in quei giorni la Cassazione contro il sindaco leghista Flavio Tosi per i già  citati episodi razzisti del 2001<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/11/19/razzismo-divieto-di-comizi-per-il-sindaco.html Razzismo, divieto di comizi per il sindaco Tosi]</ref>.


== Il dibattito in ambiente accademico ==
== Il dibattito in ambiente accademico ==
Nel [[2001]] Anna Cento Bull e Mark Gilbert in ''The Lega Nord and the Northern Question in Italian Politics'' (Basingstoke, Palgrave) analizzando la Lega hanno sostenuto che fino al [[1995]] «è sostanzialmente corretto identificare la Lega con una subcultura politica contrassegnata da forti accenti populistici», ma dal [[1996]], cioè «dalla fondazione della Padania, in ogni caso, questa distinzione è venuta meno e oggi la Lega dovrebbe essere considerata parte della “famiglia” di estrema destra dei partiti politici» per via della sua maggiore ostilità  al multiculturalismo, all'integrazione europea e alla globalizzazione (p.&nbsp;106). A tal proposito [[Duncan McDonnell]] ha commentato che pur apprezzando «lo sguardo obiettivo e imparziale con cui Cento Bull e Gilbert esaminano l'argomento» ha sostenuto in modo più conciliante che «ormai si dovrebbe capire che le affermazioni della Lega non dovrebbero sempre essere prese alla lettera: le posizioni del partito, per quanto discutibili e a volte espresse grossolanamente, spesso mirano a provocare il dibattito pubblico e politico, attirando l'attenzione su questioni che sono fonte di inquietudine nelle roccaforti leghiste (e non solo)»<ref>[http://www.cattaneo.org/archivi/biblio/pdf/Bull-Gilbert%202001%20%28McDonnell%29.pdf Duncan McDonnell, Recensione a ''The Lega Nord and the Northern Question in Italian Politics'']</ref>.
Nel [[2001]] Anna Cento Bull e Mark Gilbert in ''The Lega Nord and the Northern Question in Italian Politics'' (Basingstoke, Palgrave) analizzando la Lega hanno sostenuto che fino al [[1995]] «è sostanzialmente corretto identificare la Lega con una subcultura politica contrassegnata da forti accenti populistici», ma dal [[1996]], cioè «dalla fondazione della Padania, in ogni caso, questa distinzione è venuta meno e oggi la Lega dovrebbe essere considerata parte della “famiglia” di estrema destra dei partiti politici» per via della sua maggiore ostilità  al multiculturalismo, all'integrazione europea e alla globalizzazione (p.&nbsp;106). A tal proposito [[Duncan McDonnell]] ha commentato che pur apprezzando «lo sguardo obiettivo e imparziale con cui Cento Bull e Gilbert esaminano l'argomento» ha sostenuto in modo più conciliante che «ormai si dovrebbe capire che le affermazioni della Lega non dovrebbero sempre essere prese alla lettera: le posizioni del partito, per quanto discutibili e a volte espresse grossolanamente, spesso mirano a provocare il dibattito pubblico e politico, attirando l'attenzione su questioni che sono fonte di inquietudine nelle roccaforti leghiste (e non solo)»<ref>[http://www.cattaneo.org/archivi/biblio/pdf/Bull-Gilbert%202001%20%28McDonnell%29.pdf Duncan McDonnell, Recensione a ''The Lega Nord and the Northern Question in Italian Politics'']</ref>.


== La difesa della Lega Nord ==
== La difesa della Lega Nord ==
La Lega Nord ha sempre respinto le accuse di [[razzismo]] e xenofobia definendole come «pretesti» per «demonizzare e isolare la Lega»<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=261E3 Il razzismo e la xenofobia Due pretesti contro la Lega]</ref>. E il [[12 aprile]] 1996 Bossi riteneva che «il razzismo non è quello che dicono gli altri per farci passare da razzisti. Razzismo è un'altra cosa, è il controllo dell'economia dei popoli da parte di una etnia, è il controllo dell'economia degli altri»<ref>Vittorio Locatelli, ''La Lega contro l'Italia. La storia del Carroccio nelle parole di Umberto Bossi'', cit., p. 88</ref>. Più in là , sempre Bossi il [[23 dicembre]] 1996 dichiarava: «Io non parlo di valore etnico, chiunque, da qualunque parte venga, può partecipare alla nascita della nazione padana. Tutti quelli che vivono in Padania, siano essi bianchi o neri o gialli, da qualsiasi parte vengano, nel '97 devono trovare la forza per fare la Padania»<ref>Ibidem, p. 96</ref>.
La Lega Nord ha sempre respinto le accuse di [[razzismo]] e xenofobia definendole come «pretesti» per «demonizzare e isolare la Lega»<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=261E3 Il razzismo e la xenofobia Due pretesti contro la Lega]</ref>. E il [[12 aprile]] 1996 Bossi riteneva che «il razzismo non è quello che dicono gli altri per farci passare da razzisti. Razzismo è un'altra cosa, è il controllo dell'economia dei popoli da parte di una etnia, è il controllo dell'economia degli altri»<ref>Vittorio Locatelli, ''La Lega contro l'Italia. La storia del Carroccio nelle parole di Umberto Bossi'', cit., p. 88</ref>. Più in , sempre Bossi il [[23 dicembre]] 1996 dichiarava: «Io non parlo di valore etnico, chiunque, da qualunque parte venga, può partecipare alla nascita della nazione padana. Tutti quelli che vivono in Padania, siano essi bianchi o neri o gialli, da qualsiasi parte vengano, nel '97 devono trovare la forza per fare la Padania»<ref>Ibidem, p. 96</ref>.


Al momento della pubblicazione del rapporto ECRI del [[2002]], Bossi aveva difeso sé e la Lega affermando che «La Lega non è razzista e non è xenofoba. Noi siamo democratici. (...) Io sono tranquillo, queste accuse le respingo al mittente. Razzista e xenofoba è la sinistra. Noi siamo in regola, non siamo Le Pen. (...) Noi siamo il contrario di Le Pen e chi ci accosta è un farabutto. Altro che razzisti e xenofobi»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/24/Troppa_gente_sinistra_alla_Farnesina_co_0_020424927.shtml «Troppa gente di sinistra, alla Farnesina è ora di cambiare»]</ref>.
Al momento della pubblicazione del rapporto ECRI del [[2002]], Bossi aveva difeso sé e la Lega affermando che «La Lega non è razzista e non è xenofoba. Noi siamo democratici. (...) Io sono tranquillo, queste accuse le respingo al mittente. Razzista e xenofoba è la sinistra. Noi siamo in regola, non siamo Le Pen. (...) Noi siamo il contrario di Le Pen e chi ci accosta è un farabutto. Altro che razzisti e xenofobi»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/24/Troppa_gente_sinistra_alla_Farnesina_co_0_020424927.shtml «Troppa gente di sinistra, alla Farnesina è ora di cambiare»]</ref>.


Dal giugno [[2009]] la Lega Nord vanta nel Comune di Viggiù il primo sindaco nero italiano, Sandra Maria detta ''Sandy Cane''<ref>[http://www.comune.viggiu.va.it/contentPage.asp?pageRc=2#content Il sindaco del Comune di Viggiù]</ref>, per la quale «la Lega non è affatto razzista chiede solo che sia messo un freno all'illegalità  perché ci sono troppi clandestini»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/giugno/10/Leghista_colore_Saro_una_guida_co_8_090610022.shtml Leghista di colore «Sarò una guida all'americana»]</ref>.
Dal giugno [[2009]] la Lega Nord vanta nel Comune di Viggiù il primo sindaco nero italiano, Sandra Maria detta ''Sandy Cane''<ref>[http://www.comune.viggiu.va.it/contentPage.asp?pageRc=2#content Il sindaco del Comune di Viggiù]</ref>, per la quale «la Lega non è affatto razzista chiede solo che sia messo un freno all'illegalità  perché ci sono troppi clandestini»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/giugno/10/Leghista_colore_Saro_una_guida_co_8_090610022.shtml Leghista di colore «Sarò una guida all'americana»]</ref>.
==Note==
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