64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - " ( " con " (") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - " d" con " d") |
||
Riga 5: | Riga 5: | ||
Otto Rühle nacque il [[23 ottobre]] [[1874]] a Großchirma, un piccolo villaggio della Sassonia, figlio di un modesto impiegato delle ferrovie, poté frequentare un istituto magistrale grazie a una borsa di studio. | Otto Rühle nacque il [[23 ottobre]] [[1874]] a Großchirma, un piccolo villaggio della Sassonia, figlio di un modesto impiegato delle ferrovie, poté frequentare un istituto magistrale grazie a una borsa di studio. | ||
===Attività politica iniziale=== | ===Attività politica iniziale=== | ||
Molto giovane entrò a far parte del movimento dei Liberi pensatori e si iscrisse al Partito socialdemocratico. Dopo un periodo di insegnamento, dedicò la sua attività di pubblicista e di conferenziere, ricoprendo anche incarichi di partito, a problemi | Molto giovane entrò a far parte del movimento dei Liberi pensatori e si iscrisse al Partito socialdemocratico. Dopo un periodo di insegnamento, dedicò la sua attività di pubblicista e di conferenziere, ricoprendo anche incarichi di partito, a problemi di pedagogia e di riforma del sistema scolastico, con particolare riferimento alla condizione scolastica dei figli dei lavoratori. Frutto più maturo di questi quindici anni di intensa attività , durante i quali aveva già pubblicato alcuni libri e opuscoli è la monografia ''Das proletarische Kind'' (Il bambino proletario) che uscì a Monaco nel 1911-12 e gli procurò l'appellativo di "Pestalozzi tedesco". | ||
Sempre nel [[1912]] divenne deputato socialdemocratico al Reichstag. Dopo lo scoppio della guerra mondiale si trovò in disaccordo con la frazione [[parlamentarismo|parlamentare]] del suo partito e fui l'unico, insieme a Liebknecht, a votare contro i crediti di guerra nella famosa seduta del [[20 marzo]] [[1915]]. Animatore di piccoli gruppi rivoluzionari ostili al conflitto, uscì definitivamente dal partito nel [[1916]]. | Sempre nel [[1912]] divenne deputato socialdemocratico al Reichstag. Dopo lo scoppio della guerra mondiale si trovò in disaccordo con la frazione [[parlamentarismo|parlamentare]] del suo partito e fui l'unico, insieme a Liebknecht, a votare contro i crediti di guerra nella famosa seduta del [[20 marzo]] [[1915]]. Animatore di piccoli gruppi rivoluzionari ostili al conflitto, uscì definitivamente dal partito nel [[1916]]. |