Gruppi Anarchici di Azione Proletaria: differenze tra le versioni

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Polemizzando con chi vorrebbe ridurre l'[[anarchismo]] a semplice movimento d'opinione e a mera protesta individuale,  i giovani rivendicano una lotta maggiormente impegnata nello scontro di classe (la polemica si sviluppa soprattutto contro le linee espresse dalla [[stampa anarchica|rivista]] «[[Volontà ]]» di [[Pio Turroni]] e dal periodico «[[L'Adunata dei Refrattari]]»).
Polemizzando con chi vorrebbe ridurre l'[[anarchismo]] a semplice movimento d'opinione e a mera protesta individuale,  i giovani rivendicano una lotta maggiormente impegnata nello scontro di classe (la polemica si sviluppa soprattutto contro le linee espresse dalla [[stampa anarchica|rivista]] «[[Volontà ]]» di [[Pio Turroni]] e dal periodico «[[L'Adunata dei Refrattari]]»).
Nel mese di settembre [[1949]] il Comitato inizia la pubblicazione di una rivista con il titolo de «[[L'Impulso]]» (inizialmente pubblicata solo nel Lazio e in Toscana). Cervetto, una delle voci più importanti de «L'Impulso», ritiene che una delle pecche degli anarchici sia il «basso livello ideologico», ritenendo per questo necessario «sviluppare un lavoro coordinato e responsabile verso il proletariato... e da qui la necessità  di iniziare alla base un paziente lavoro di restaurazione teorica allo scopo di rianimare i compagni disorientati o ideologicamente deboli».
Nel mese di settembre [[1949]] il Comitato inizia la pubblicazione di una rivista con il titolo de «[[L'Impulso]]» (inizialmente pubblicata solo nel Lazio e in Toscana). Cervetto, una delle voci più importanti de «L'Impulso», ritiene che una delle pecche degli anarchici sia il «basso livello ideologico», ritenendo per questo necessario «sviluppare un lavoro coordinato e responsabile verso il proletariato... e da qui la necessità  di iniziare alla base un paziente lavoro di restaurazione teorica allo scopo di rianimare i compagni disorientati o ideologicamente deboli».


Sin dal primo numero (in tutto saranno pubblicati, dal [[1949]] al [[1957]], 79 numeri) viene attribuita notevole importanza all'organizzazione, suscitando la viva reazione della parte più tradizionalista della [[FAI]] che accusa i giovani di pericolosi cedimenti verso il [[marxismo]]. Le critiche della [[FAI]], espresse attraverso «[[Umanità  Nova]]» non sono del tutto infondate, visto che il gruppo, che ruota attorno a «[[L'impulso]]» va progressivamente recuperando tematiche marxiste.
Sin dal primo numero (in tutto saranno pubblicati, dal [[1949]] al [[1957]], 79 numeri) viene attribuita notevole importanza all'organizzazione, suscitando la viva reazione della parte più tradizionalista della [[FAI]] che accusa i giovani di pericolosi cedimenti verso il [[marxismo]]. Le critiche della [[FAI]], espresse attraverso «[[Umanità  Nova]]» non sono del tutto infondate, visto che il gruppo, che ruota attorno a «[[L'impulso]]» va progressivamente recuperando tematiche marxiste.
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