Anarchici e Resistenza in Francia: differenze tra le versioni

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===Invasione nazista dell'URSS e nascita del fronte antifascista ===
===Invasione nazista dell'URSS e nascita del fronte antifascista ===
Quando l'URSS nell'agosto del [[1941]] venne invasa dall'esercito tedesco, il Partito Comunista Spagnolo (di osservanza stalinista), propose la costituzione di un fronte [[antifascismo|antifascista]]: l'"Union Nacional Española" ovvero l''''UNÈ''. Gli anarchici costituirono l'''Alianza Democratica Española'', in cui confluiscono il '''MLÈ'' (''Mouvement Libertaire Espagnol''), la [[CNT]], la [[FAI]], il PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) e l'[[UGT]]<ref>L'Unión General de Trabajadores, fra i più importanti sindacati spagnoli, legato al Partito Socialista Operaio Spagnolo, fece azioni comuni con la [[CNT]] durante la prima guerra mondiale. Durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] l'UGT spostò il suo asse a sinistra, rispetto alla sua posizione tradizionale, seguendo la linea politica del suo leader Francisco Largo Caballero e raggiungendo oltre un milione di iscritti. L'UGT rimase su questi numeri fino alla sostituzione di Caballero dalla carica di segretario generale ([[1937]]), per colpa di essersi rifiutato di sciogliere il [[POUM]] dopo i tragici fatti di Barcellona, con Juan Negrin, più ligio ai dettami dei comunisti filomoscoviti, che fece sciogliere immediatamente il [[POUM]] ed incarcerare i suoi massimi leaders</ref>. Nel  novembre [[1942]] in un articolo di''Reconquista de España'', giornale dell'UNE, venne presentato un importante documento dal titolo  ''Doctrina, programa y acción de la Unión Nacional'' che richiamava tutti i militanti della sinistra all'unità  di tutte le organizzazioni [[antifascismo|antifasciste]] per sconfiggere prima il [[Nazionalsocialismo|nazismo]] e dopo, come logica conseguenza strategica, il "franchismo".
Quando l'URSS nell'agosto del [[1941]] venne invasa dall'esercito tedesco, il Partito Comunista Spagnolo (di osservanza stalinista), propose la costituzione di un fronte [[antifascismo|antifascista]]: l'"Union Nacional Española" ovvero l''''UNÈ''. Gli anarchici costituirono l'''Alianza Democratica Española'', in cui confluiscono il '''MLÈ'' (''Mouvement Libertaire Espagnol''), la [[CNT]], la [[FAI]], il PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) e l'[[UGT]]<ref>L'Unión General de Trabajadores, fra i più importanti sindacati spagnoli, legato al Partito Socialista Operaio Spagnolo, fece azioni comuni con la [[CNT]] durante la prima guerra mondiale. Durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] l'UGT spostò il suo asse a sinistra, rispetto alla sua posizione tradizionale, seguendo la linea politica del suo leader Francisco Largo Caballero e raggiungendo oltre un milione di iscritti. L'UGT rimase su questi numeri fino alla sostituzione di Caballero dalla carica di segretario generale ([[1937]]), per colpa di essersi rifiutato di sciogliere il [[POUM]] dopo i tragici fatti di Barcellona, con Juan Negrin, più ligio ai dettami dei comunisti filomoscoviti, che fece sciogliere immediatamente il [[POUM]] ed incarcerare i suoi massimi leaders</ref>. Nel  novembre [[1942]] in un articolo di''Reconquista de España'', giornale dell'UNE, venne presentato un importante documento dal titolo  ''Doctrina, programa y acción de la Unión Nacional'' che richiamava tutti i militanti della sinistra all'unità  di tutte le organizzazioni [[antifascismo|antifasciste]] per sconfiggere prima il [[Nazionalsocialismo|nazismo]] e dopo, come logica conseguenza strategica, il "franchismo".


=== Il problema degli anarchici e della sinistra antistalinista ===
=== Il problema degli anarchici e della sinistra antistalinista ===
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===Modalità  d'azione dell'UNE e sbarco alleato===
===Modalità  d'azione dell'UNE e sbarco alleato===
L'UNE, organizzazione del partito comunista spagnolo, grazie anche ai maggiori mezzi a disposizione, divenne forza predominante fra i rifugiati spagnoli in [[Francia]] che entrarono nella file dei partigiani dell'FTP (''Francs-Tireurs et Partisans''). La struttura agile dei ''maquis'' (partigiani)<ref name="maquis3"> '''Maquis''' significa "macchia", ovvero «darsi alla macchia» ed è il termine che nel gergo si riferisce al movimento di resistenza francese  nella seconda guerra mondiale. I combattenti partigiani erano detti ''maquisard''. Identico termine viene usato per i "guerriglieri spagnoli" che proseguirono la Resistenza armata contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco dopo la fine della guerra civile spagnola, tali formazioni furono particolarmente attive in Cantabria, sui Pirenei e in Andalusia. La componente anarchica è fu assai rilevante e poi rimase l'unica dopo l'abbandono della lotta armata da parte dei comunisti di osservanza moscovita </ref>, composta da squadre di poche decine d'uomini, portò come ovvia conseguenza allo sviluppo di una forte [[autonomia]] d'azione, pur sempre sotto il comando centrale, e ad una qualche omogeneità  ideologico-politica. In previsione dello sbarco in Normandia, poco prima del marzo [[1944]], il generale De Gaulle impose la militarizzazione  di tutte le forze partigiane raggruppandole nelle "[[Francia libera|FFL-Forces Françaises de l'Intérieur - F.F.I]]", estensione interna alla Francia delle "[[Francia libera|Forces françaises libres - FFL]]", a comando del generale Koenig. Al momento dello sbarco alleato fu impartito l'ordine alle bande  partigiane di cooperare con il comando alleato al fine di rallentare i movimenti dei [[Nazioanlsocialismo|nazifascisti]], che avrebbero tentato di far confluire verso la costa ingenti rinforzi <ref> Si consulti [http://www.fondazionefeltrinelli.it/it/biblioteca/cataloghi_speciali/resistenza-francese-i-periodici/preview_popup periodici Raccolta di periodici clandestini della Resistenza francese (1940-1945)], opera della biblioteca della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, la maggior parte dei cui periodici provengono dal Fondo Angelo Tasca]. </ref>.
L'UNE, organizzazione del partito comunista spagnolo, grazie anche ai maggiori mezzi a disposizione, divenne forza predominante fra i rifugiati spagnoli in [[Francia]] che entrarono nella file dei partigiani dell'FTP (''Francs-Tireurs et Partisans''). La struttura agile dei ''maquis'' (partigiani)<ref name="maquis3"> '''Maquis''' significa "macchia", ovvero «darsi alla macchia» ed è il termine che nel gergo si riferisce al movimento di resistenza francese  nella seconda guerra mondiale. I combattenti partigiani erano detti ''maquisard''. Identico termine viene usato per i "guerriglieri spagnoli" che proseguirono la Resistenza armata contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco dopo la fine della guerra civile spagnola, tali formazioni furono particolarmente attive in Cantabria, sui Pirenei e in Andalusia. La componente anarchica è fu assai rilevante e poi rimase l'unica dopo l'abbandono della lotta armata da parte dei comunisti di osservanza moscovita </ref>, composta da squadre di poche decine d'uomini, portò come ovvia conseguenza allo sviluppo di una forte [[autonomia]] d'azione, pur sempre sotto il comando centrale, e ad una qualche omogeneità  ideologico-politica. In previsione dello sbarco in Normandia, poco prima del marzo [[1944]], il generale De Gaulle impose la militarizzazione  di tutte le forze partigiane raggruppandole nelle "[[Francia libera|FFL-Forces Françaises de l'Intérieur - F.F.I]]", estensione interna alla Francia delle "[[Francia libera|Forces françaises libres - FFL]]", a comando del generale Koenig. Al momento dello sbarco alleato fu impartito l'ordine alle bande  partigiane di cooperare con il comando alleato al fine di rallentare i movimenti dei [[Nazioanlsocialismo|nazifascisti]], che avrebbero tentato di far confluire verso la costa ingenti rinforzi <ref> Si consulti [http://www.fondazionefeltrinelli.it/it/biblioteca/cataloghi_speciali/resistenza-francese-i-periodici/preview_popup periodici Raccolta di periodici clandestini della Resistenza francese (1940-1945)], opera della biblioteca della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, la maggior parte dei cui periodici provengono dal Fondo Angelo Tasca]. </ref>.
===Il ruolo delle donne===
===Il ruolo delle donne===
È doveroso ricordare l'apporto dato da molte donne alla resistenza, anche combattendo fianco a fianco degli uomini, compiendo spesso operazioni meno visibili ma non meno rischiosi, subendo, come gli uomini, incarceramenti, torture e deportazione nei campi di sterminio [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Le donne esuli dalla [[Spagna]], temprate dalla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]], dall'internamento nei campi di concentramento francesi e in generale dal durissimo esilio, oltre che dai loro compiti di madri, mogli e compagne dei miliziani [[antifascismo|antifascisti]], svolsero un formidabile ruolo di supporto alla lotta ai [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]]. Chiamate ''Armèe de l'ombre'' (Esercito dell'ombra), la loro opera è spesso sconosciuta o trascurata dagli storici, ma esse svolsero diversi importanti compiti: agenti di collegamento, [[sabotaggio|sabotatrici]], affittacamere, addette al trasporto d'armi e documenti, accompagnatrici ecc., ma è solo quando vennero incarcerate o uccise o deportate che gli" storici" han tramandano un loro ricordo.
È doveroso ricordare l'apporto dato da molte donne alla resistenza, anche combattendo fianco a fianco degli uomini, compiendo spesso operazioni meno visibili ma non meno rischiosi, subendo, come gli uomini, incarceramenti, torture e deportazione nei campi di sterminio [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Le donne esuli dalla [[Spagna]], temprate dalla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]], dall'internamento nei campi di concentramento francesi e in generale dal durissimo esilio, oltre che dai loro compiti di madri, mogli e compagne dei miliziani [[antifascismo|antifascisti]], svolsero un formidabile ruolo di supporto alla lotta ai [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]]. Chiamate ''Armèe de l'ombre'' (Esercito dell'ombra), la loro opera è spesso sconosciuta o trascurata dagli storici, ma esse svolsero diversi importanti compiti: agenti di collegamento, [[sabotaggio|sabotatrici]], affittacamere, addette al trasporto d'armi e documenti, accompagnatrici ecc., ma è solo quando vennero incarcerate o uccise o deportate che gli" storici" han tramandano un loro ricordo.
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[[File:Ramon-vila-capdevila.jpg|150 px|thumb|Ramón Vila Capdevila Raymond]]
[[File:Ramon-vila-capdevila.jpg|150 px|thumb|Ramón Vila Capdevila Raymond]]


La banda partigiana di ''maquis'', detta ''La compagnia del maquis di Rochechouart'', operava nell'Haute-Vienne ed era formata quasi completamente da anarchici esuli spagnoli, a comando di [[Ramón Vila Capdevila Raymond]], militante  della [[CNT]] e miliziano antifascista nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]], conosciuto con il nome di battaglia "Caraquemada"<ref> Ramon Vila Capdevila, nome di battaglia, ‘Caraquemada', nacque a Peguera, vicino a Berga, il [[2 aprile]] [[1918]]. Quando cadde la Catalogna riparò in [[Francia]]. Internato fuggì dal campo di Argeles-sur-Mer ed iniziò la lotta nei ''maquis'' della Resistenza francese e continuò la guerriglia contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco anche dopo il secondo conflitto mondiale. Cadde durante  [http://libcom.org/history/capdevila-ramon-vila-1918-1963 Capdevila, uno scontro a fuoco coi poliziotti spagnoli a 45 anni]. Si veda anche: [http://olot.cnt.es/ CNT, ''L'origine della foresta: Ramon Vila, i guerriglieri anarchici'']</ref>. "La compagnia del maquis di Rochechouart" si caratterizzava per un sapiente utilizzo della dinamite in attentati contro tedeschi e collaborazionisti e nelle operazioni di [[sabotaggio]] volte alla distruzione di materiale del nemico fascista. Ai primi di giugno del '44 fecero saltare un ponte sulla Vienne, sul quale stava transitando un treno blindato della Divisione S.S. ''Das Reich'', di stanza a Mountauban, nel Tarn et Garonne, provocando molti morti e feriti fra le S.S. e sopratutto la distruzione di un grosso quantitativo di materiale bellico. Il comandante della Divisione gen. Lammerding emanò un ordine di rappresaglia che implicava lo sterminio della popolazione del paese più vicino, ovvero Oradour-sur-Vayres. Il caso volle che vi fu un errore nel recepire tale abominevole ordine a causa di un'omonimia fra i nomi di due paesi abbastanza vicini, per questo fu compiuta una strage ai danni degli abitanti di un altro paesino che pure aveva nome Oradour-sur-Vayres ed era abitato da seicentoquarantadue persone. Gli uomini furono portati in piazza e fucilati, le donne ed i bambini vennero rinchiusi nella chiesa a cui fu appiccato il fuoco. Non vi furono superstiti. Tra i morti, diciotto erano spagnoli, compresi alcuni bambini, ricordati in una stele in cui è inciso ''Aux martyrs espagnols'' (Ai martiri spagnoli). La strage di Oradour-sur-Glane fu l'ennesimo esempio della barbarie [[Nazionalsocialismo|nazista]], eventi che si ripeterono a Varsavia, Marzabotto, Kalavrita  e Lidice.
La banda partigiana di ''maquis'', detta ''La compagnia del maquis di Rochechouart'', operava nell'Haute-Vienne ed era formata quasi completamente da anarchici esuli spagnoli, a comando di [[Ramón Vila Capdevila Raymond]], militante  della [[CNT]] e miliziano antifascista nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]], conosciuto con il nome di battaglia "Caraquemada"<ref> Ramon Vila Capdevila, nome di battaglia, ‘Caraquemada', nacque a Peguera, vicino a Berga, il [[2 aprile]] [[1918]]. Quando cadde la Catalogna riparò in [[Francia]]. Internato fuggì dal campo di Argeles-sur-Mer ed iniziò la lotta nei ''maquis'' della Resistenza francese e continuò la guerriglia contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco anche dopo il secondo conflitto mondiale. Cadde durante  [http://libcom.org/history/capdevila-ramon-vila-1918-1963 Capdevila, uno scontro a fuoco coi poliziotti spagnoli a 45 anni]. Si veda anche: [http://olot.cnt.es/ CNT, ''L'origine della foresta: Ramon Vila, i guerriglieri anarchici'']</ref>. "La compagnia del maquis di Rochechouart" si caratterizzava per un sapiente utilizzo della dinamite in attentati contro tedeschi e collaborazionisti e nelle operazioni di [[sabotaggio]] volte alla distruzione di materiale del nemico fascista. Ai primi di giugno del '44 fecero saltare un ponte sulla Vienne, sul quale stava transitando un treno blindato della Divisione S.S. ''Das Reich'', di stanza a Mountauban, nel Tarn et Garonne, provocando molti morti e feriti fra le S.S. e sopratutto la distruzione di un grosso quantitativo di materiale bellico. Il comandante della Divisione gen. Lammerding emanò un ordine di rappresaglia che implicava lo sterminio della popolazione del paese più vicino, ovvero Oradour-sur-Vayres. Il caso volle che vi fu un errore nel recepire tale abominevole ordine a causa di un'omonimia fra i nomi di due paesi abbastanza vicini, per questo fu compiuta una strage ai danni degli abitanti di un altro paesino che pure aveva nome Oradour-sur-Vayres ed era abitato da seicentoquarantadue persone. Gli uomini furono portati in piazza e fucilati, le donne ed i bambini vennero rinchiusi nella chiesa a cui fu appiccato il fuoco. Non vi furono superstiti. Tra i morti, diciotto erano spagnoli, compresi alcuni bambini, ricordati in una stele in cui è inciso ''Aux martyrs espagnols'' (Ai martiri spagnoli). La strage di Oradour-sur-Glane fu l'ennesimo esempio della barbarie [[Nazionalsocialismo|nazista]], eventi che si ripeterono a Varsavia, Marzabotto, Kalavrita  e Lidice.
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