Insurrezione rivoluzionaria di Bologna (1874): differenze tra le versioni

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==Contesto storico ==
==Contesto storico ==


I congressi delle sezioni italiane dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIL]], realizzatisi Bologna nel Marzo del [[1872]] e a Rimini nel Maggio successivo, sancirono il predominio dell'[[anarchismo]] rispetto al [[marxismo]], quantomeno nella penisola italiana.  
I congressi delle sezioni italiane dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIL]], realizzatisi Bologna nel Marzo del [[1872]] e a Rimini nel Maggio successivo, sancirono il predominio dell'[[anarchismo]] rispetto al [[marxismo]], quantomeno nella penisola italiana.  
A questi avvenimenti va aggiunto il fallimento della [[l'Internazionale dei lavoratori|Prima Internazionale]], in cui si consacrò la fuoriuscita degli anarchici, che spinse molti militanti libertari ad abbracciare con maggior convinzione le [[Bakunin|idee bakuniane]].
A questi avvenimenti va aggiunto il fallimento della [[l'Internazionale dei lavoratori|Prima Internazionale]], in cui si consacrò la fuoriuscita degli anarchici, che spinse molti militanti libertari ad abbracciare con maggior convinzione le [[Bakunin|idee bakuniane]].


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Il [[5 agosto]] [[Andrea Costa]] fu immediatamente fermato e arrestato. Il [[6 agosto|giorno seguente]] circa duecento rivoluzionari, anziché i mille previsti (stesso “equivoco” si ripeterà  tre anni dopo alla [[Banda del Matese]]), partendo da Imola si diressero verso Bologna, abbattendo la linea telegrafica, rompendo i binari e fermando i treni. Il piano non andò a buon fine perché la Prefettura, essendo stata messa al corrente dei preparativi da alcuni delatori, intervenne in forze e bloccò sul nascere l'iniziativa degli anarchici.
Il [[5 agosto]] [[Andrea Costa]] fu immediatamente fermato e arrestato. Il [[6 agosto|giorno seguente]] circa duecento rivoluzionari, anziché i mille previsti (stesso “equivoco” si ripeterà  tre anni dopo alla [[Banda del Matese]]), partendo da Imola si diressero verso Bologna, abbattendo la linea telegrafica, rompendo i binari e fermando i treni. Il piano non andò a buon fine perché la Prefettura, essendo stata messa al corrente dei preparativi da alcuni delatori, intervenne in forze e bloccò sul nascere l'iniziativa degli anarchici.
Molti di questi si dispersero e altri furono arrestati, tra cui [[Malatesta]], [[Napoleone Papini]], [[Francesco Natta]] e [[Carlo Cafiero]]. [[Bakunin]], giunto a Bologna per prender parte all'insurrezione, fuggì a Lugano travestito da prete. Il giorno dopo la fallita insurrezione, veniva pubblicato, in tutta [[Italia]], il manifesto del [[Comitato italiano per la Rivoluzione sociale]] (CIRS), che invitava tutti ad insorgere.  
Molti di questi si dispersero e altri furono arrestati, tra cui [[Malatesta]], [[Napoleone Papini]], [[Francesco Natta]] e [[Carlo Cafiero]]. [[Bakunin]], giunto a Bologna per prender parte all'insurrezione, fuggì a Lugano travestito da prete. Il giorno dopo la fallita insurrezione, veniva pubblicato, in tutta [[Italia]], il manifesto del [[Comitato italiano per la Rivoluzione sociale]] (CIRS), che invitava tutti ad insorgere.  


L'impresa mancata, l'arresto e la successiva liberazione degli insorti, avvenuta nel [[1876]], non di certo intimorì gli anarchici, che anzi videro in molti casi incrementata la fama e il prestigio.
L'impresa mancata, l'arresto e la successiva liberazione degli insorti, avvenuta nel [[1876]], non di certo intimorì gli anarchici, che anzi videro in molti casi incrementata la fama e il prestigio.
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