La Rivoluzione Russa: differenze tra le versioni

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==Rivoluzione d'ottobre e conseguenze immediate (1917-1920)==
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L'insurrezione rivoluzionaria inizia la sera del [[6 novembre]] ([[24 ottobre]] del calendario giuliano): la sera vennero occupate le tipografie; la notte del [[7 novembre|giorno dopo]] furono presi tutti i punti più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, [[banche]], ministeri. Il governo provvisorio praticamente si arrese senza opporre resistenza. Kerenskij fuggì verso il fronte e gli altri ministri si rinchiusero nel Palazzo d'Inverno, che verrà  attaccato alla sera e definitivamente espugnato alle 2 del mattino dopo [[8 novembre]] ([[26 ottobre]] secondo il calendario giuliano).
L'insurrezione rivoluzionaria inizia la sera del [[6 novembre]] ([[24 ottobre]] del calendario giuliano): la sera vennero occupate le tipografie; la notte del [[7 novembre|giorno dopo]] furono presi tutti i punti più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, [[banche]], ministeri. Il governo provvisorio praticamente si arrese senza opporre resistenza. Kerenskij fuggì verso il fronte e gli altri ministri si rinchiusero nel Palazzo d'Inverno, che verrà  attaccato alla sera e definitivamente espugnato alle 2 del mattino dopo [[8 novembre]] ([[26 ottobre]] secondo il calendario giuliano).
[[File:Lenin CL Colour.jpg|thumb|225px|[[Vladimir Lenin]] ]]
[[File:Lenin CL Colour.jpg|thumb|225px|[[Vladimir Lenin]]]]
A Mosca la presa del potere fu più drammatica che a Pietrogrado: il [[2 novembre|2 ]] Rjabzev si arrese e sul Cremlino fu issata per la prima volta la bandiera rossa. Nelle altre città  russe i bolscevichi di [[Lenin]] presero il potere in circostanze analoghe.
A Mosca la presa del potere fu più drammatica che a Pietrogrado: il [[2 novembre|2]] Rjabzev si arrese e sul Cremlino fu issata per la prima volta la bandiera rossa. Nelle altre città  russe i bolscevichi di [[Lenin]] presero il potere in circostanze analoghe.
Fu costituito il “Consiglio dei Commissari del Popolo o ''[[Sovnarkom]]'' (formato, tra gli altri, da Lenin, Trotzkij, Stalin), primo governo sovietico organo che di fatto limitava il potere dei soviet; [[Lenin]], consolidando la strada rivoluzionaria intrapresa emise i cosiddetti decreti di Novembre: distribuzione delle terre in usufrutto ai contadini (la collettivizzazione fu rimandata), nazionalizzazione delle banche, controllo da parte degli operai sulle fabbriche, [[eguaglianza]] dei popoli e diritto all'autodeterminazione. Alle elezioni del [[12 novembre]] (parteciparono i bolscevichi, menscevichi, Partito cadetto e socialisti rivoluzionari di Kerenskij), già  stabilite dal governo provvisorio, i bolscevichi non ottennero la maggioranza (prevalsero i socialisti rivoluzionari con un netto 58%, seguirono i bolscevichi con 25%, il Partito Cadetto a quota 14% ed infine i menscevichi con un misero 4%), ma [[Lenin]] non si pose alcuna remora di natura legalitaria ed in seguito farà  sciogliere la neoletta "Assemblea Costituente", epurando i menscevichi (questi proponevano l'abolizione della [[Ceka]] e il ritorno alla [[democrazia]]) i [[socialismo rivoluzionario|socialisti rivoluzionari]].
Fu costituito il “Consiglio dei Commissari del Popolo o ''[[Sovnarkom]]'' (formato, tra gli altri, da Lenin, Trotzkij, Stalin), primo governo sovietico organo che di fatto limitava il potere dei soviet; [[Lenin]], consolidando la strada rivoluzionaria intrapresa emise i cosiddetti decreti di Novembre: distribuzione delle terre in usufrutto ai contadini (la collettivizzazione fu rimandata), nazionalizzazione delle banche, controllo da parte degli operai sulle fabbriche, [[eguaglianza]] dei popoli e diritto all'autodeterminazione. Alle elezioni del [[12 novembre]] (parteciparono i bolscevichi, menscevichi, Partito cadetto e socialisti rivoluzionari di Kerenskij), già  stabilite dal governo provvisorio, i bolscevichi non ottennero la maggioranza (prevalsero i socialisti rivoluzionari con un netto 58%, seguirono i bolscevichi con 25%, il Partito Cadetto a quota 14% ed infine i menscevichi con un misero 4%), ma [[Lenin]] non si pose alcuna remora di natura legalitaria ed in seguito farà  sciogliere la neoletta "Assemblea Costituente", epurando i menscevichi (questi proponevano l'abolizione della [[Ceka]] e il ritorno alla [[democrazia]]) i [[socialismo rivoluzionario|socialisti rivoluzionari]].


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