64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - " : " con ": ") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - " ]]" con "]]") |
||
Riga 42: | Riga 42: | ||
==Rivoluzione d'ottobre e conseguenze immediate (1917-1920)== | ==Rivoluzione d'ottobre e conseguenze immediate (1917-1920)== | ||
L'insurrezione rivoluzionaria inizia la sera del [[6 novembre]] ([[24 ottobre]] del calendario giuliano): la sera vennero occupate le tipografie; la notte del [[7 novembre|giorno dopo]] furono presi tutti i punti più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, [[banche]], ministeri. Il governo provvisorio praticamente si arrese senza opporre resistenza. Kerenskij fuggì verso il fronte e gli altri ministri si rinchiusero nel Palazzo d'Inverno, che verrà attaccato alla sera e definitivamente espugnato alle 2 del mattino dopo [[8 novembre]] ([[26 ottobre]] secondo il calendario giuliano). | L'insurrezione rivoluzionaria inizia la sera del [[6 novembre]] ([[24 ottobre]] del calendario giuliano): la sera vennero occupate le tipografie; la notte del [[7 novembre|giorno dopo]] furono presi tutti i punti più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, [[banche]], ministeri. Il governo provvisorio praticamente si arrese senza opporre resistenza. Kerenskij fuggì verso il fronte e gli altri ministri si rinchiusero nel Palazzo d'Inverno, che verrà attaccato alla sera e definitivamente espugnato alle 2 del mattino dopo [[8 novembre]] ([[26 ottobre]] secondo il calendario giuliano). | ||
[[File:Lenin CL Colour.jpg|thumb|225px|[[Vladimir Lenin]] ]] | [[File:Lenin CL Colour.jpg|thumb|225px|[[Vladimir Lenin]]]] | ||
A Mosca la presa del potere fu più drammatica che a Pietrogrado: il [[2 novembre|2 ]] Rjabzev si arrese e sul Cremlino fu issata per la prima volta la bandiera rossa. Nelle altre città russe i bolscevichi di [[Lenin]] presero il potere in circostanze analoghe. | A Mosca la presa del potere fu più drammatica che a Pietrogrado: il [[2 novembre|2]] Rjabzev si arrese e sul Cremlino fu issata per la prima volta la bandiera rossa. Nelle altre città russe i bolscevichi di [[Lenin]] presero il potere in circostanze analoghe. | ||
Fu costituito il “Consiglio dei Commissari del Popolo o ''[[Sovnarkom]]'' (formato, tra gli altri, da Lenin, Trotzkij, Stalin), primo governo sovietico organo che di fatto limitava il potere dei soviet; [[Lenin]], consolidando la strada rivoluzionaria intrapresa emise i cosiddetti decreti di Novembre: distribuzione delle terre in usufrutto ai contadini (la collettivizzazione fu rimandata), nazionalizzazione delle banche, controllo da parte degli operai sulle fabbriche, [[eguaglianza]] dei popoli e diritto all'autodeterminazione. Alle elezioni del [[12 novembre]] (parteciparono i bolscevichi, menscevichi, Partito cadetto e socialisti rivoluzionari di Kerenskij), già stabilite dal governo provvisorio, i bolscevichi non ottennero la maggioranza (prevalsero i socialisti rivoluzionari con un netto 58%, seguirono i bolscevichi con 25%, il Partito Cadetto a quota 14% ed infine i menscevichi con un misero 4%), ma [[Lenin]] non si pose alcuna remora di natura legalitaria ed in seguito farà sciogliere la neoletta "Assemblea Costituente", epurando i menscevichi (questi proponevano l'abolizione della [[Ceka]] e il ritorno alla [[democrazia]]) i [[socialismo rivoluzionario|socialisti rivoluzionari]]. | Fu costituito il “Consiglio dei Commissari del Popolo o ''[[Sovnarkom]]'' (formato, tra gli altri, da Lenin, Trotzkij, Stalin), primo governo sovietico organo che di fatto limitava il potere dei soviet; [[Lenin]], consolidando la strada rivoluzionaria intrapresa emise i cosiddetti decreti di Novembre: distribuzione delle terre in usufrutto ai contadini (la collettivizzazione fu rimandata), nazionalizzazione delle banche, controllo da parte degli operai sulle fabbriche, [[eguaglianza]] dei popoli e diritto all'autodeterminazione. Alle elezioni del [[12 novembre]] (parteciparono i bolscevichi, menscevichi, Partito cadetto e socialisti rivoluzionari di Kerenskij), già stabilite dal governo provvisorio, i bolscevichi non ottennero la maggioranza (prevalsero i socialisti rivoluzionari con un netto 58%, seguirono i bolscevichi con 25%, il Partito Cadetto a quota 14% ed infine i menscevichi con un misero 4%), ma [[Lenin]] non si pose alcuna remora di natura legalitaria ed in seguito farà sciogliere la neoletta "Assemblea Costituente", epurando i menscevichi (questi proponevano l'abolizione della [[Ceka]] e il ritorno alla [[democrazia]]) i [[socialismo rivoluzionario|socialisti rivoluzionari]]. | ||