Libertinismo: differenze tra le versioni

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[[File:Theophile de Viau.png|thumb| Théophile de Viau, libertino francese]]Il libertinismo è un termine che indica quell'insieme delle dottrine dei «liberi pensatori» del Seicento diffusesi in [[Italia]], [[Francia]], [[Olanda]] e [[Germania]], professanti idee radicali spesso in contrasto con le Chiese.
[[File:Theophile de Viau.png|thumb| Théophile de Viau, libertino francese]]Il libertinismo è un termine che indica quell'insieme delle dottrine dei «liberi pensatori» del Seicento diffusesi in [[Italia]], [[Francia]], [[Olanda]] e [[Germania]], professanti idee radicali spesso in contrasto con le Chiese.


Esistono due accezioni del termine '''libertino''' (dal latino ''libertinus'', ovvero lo schiavo libero, affrancatosi dal padrone): nella prima, il libertino è colui che contesta i dogmi religiosi (soprattutto) e scientifici, è un libero pensatore affrancato dalla metafisica religiosa, scientifica e dall’[[etica]] religiosa; l'accezione comune, quella attuale, è quella detta morale: il libertino è colui che va oltre la morale convenzionale  e la sensibilità  borghese del momento. I libertini della morale ritengono che poiché Dio non esiste, allora tutto, sessualmente e non, è lecito (alcuni eccessi – profanazione di luoghi sacri, blasfemia, ecc – contribuirono però a gettare enorme discredito su questo aspetto del libertinismo).
Esistono due accezioni del termine '''libertino''' (dal latino ''libertinus'', ovvero lo schiavo libero, affrancatosi dal padrone): nella prima, il libertino è colui che contesta i dogmi religiosi (soprattutto) e scientifici, è un libero pensatore affrancato dalla metafisica religiosa, scientifica e dall'[[etica]] religiosa; l'accezione comune, quella attuale, è quella detta morale: il libertino è colui che va oltre la morale convenzionale  e la sensibilità  borghese del momento. I libertini della morale ritengono che poiché Dio non esiste, allora tutto, sessualmente e non, è lecito (alcuni eccessi – profanazione di luoghi sacri, blasfemia, ecc – contribuirono però a gettare enorme discredito su questo aspetto del libertinismo).


== Libertinismo: storia e pensiero==
== Libertinismo: storia e pensiero==
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Ciò indusse molti di loro ad elaborare clandestinamente le loro ipotesi spesso tratte da varie parti dei maggiori sistemi filosofici e scientifici del tempo e portate alle conseguenze più estreme. La circolazione delle loro opere fu per molto tempo anche manoscritta, affidandosi alla copia pura e semplice. Nei periodi o meglio ancora nelle città  in cui maggiore era la tolleranza, e cioè soprattutto Londra, Amsterdam o varie località  della [[Svizzera]], a volte fu loro anche possibile stampare copie delle loro opere ed attraverso canali non ufficiali la diffusione in [[patria]] in modo clandestino spesso, durante soprattutto il XVIII secolo, sotto la voluta distrazione della censura o della polizia.
Ciò indusse molti di loro ad elaborare clandestinamente le loro ipotesi spesso tratte da varie parti dei maggiori sistemi filosofici e scientifici del tempo e portate alle conseguenze più estreme. La circolazione delle loro opere fu per molto tempo anche manoscritta, affidandosi alla copia pura e semplice. Nei periodi o meglio ancora nelle città  in cui maggiore era la tolleranza, e cioè soprattutto Londra, Amsterdam o varie località  della [[Svizzera]], a volte fu loro anche possibile stampare copie delle loro opere ed attraverso canali non ufficiali la diffusione in [[patria]] in modo clandestino spesso, durante soprattutto il XVIII secolo, sotto la voluta distrazione della censura o della polizia.


Il libertinismo fu quindi fondamentalmente un movimento speculativo improntato al [[materialismo|materialisti]] <ref name="meslier">[http://www.emsf.rai.it/aforismi/aforismi.asp?d=319 Il materialismo di Meslier e La Mettrie]</ref>, i libertini riscoprirono [[Epicuro]] e ritennnero che tutto nell’universo fosse costituito da materia (anche l’anima secondo [[Pierre Gassendi]]), la quale é la sola a poter imporre le sue leggi. I libertini ripudiarono tanto i principi dogmatici religiosi che quelli scientifici. I primi, principalmente quelli creazionisti, furono allora confutati dalle nuove scoperte scientifiche e geografiche (l’universo è infinito, la terra non è al centro dell’universo, ecc.); i secondi descrivevano un mondo perfettamente ordinato e spiegabile dalle leggi scientifiche e dagli scienziati. In qualche modo quest’ordine era accordabile con la fede divina e pertanto da contrastare.
Il libertinismo fu quindi fondamentalmente un movimento speculativo improntato al [[materialismo|materialisti]] <ref name="meslier">[http://www.emsf.rai.it/aforismi/aforismi.asp?d=319 Il materialismo di Meslier e La Mettrie]</ref>, i libertini riscoprirono [[Epicuro]] e ritennnero che tutto nell'universo fosse costituito da materia (anche l'anima secondo [[Pierre Gassendi]]), la quale é la sola a poter imporre le sue leggi. I libertini ripudiarono tanto i principi dogmatici religiosi che quelli scientifici. I primi, principalmente quelli creazionisti, furono allora confutati dalle nuove scoperte scientifiche e geografiche (l'universo è infinito, la terra non è al centro dell'universo, ecc.); i secondi descrivevano un mondo perfettamente ordinato e spiegabile dalle leggi scientifiche e dagli scienziati. In qualche modo quest'ordine era accordabile con la fede divina e pertanto da contrastare.


Il libertinismo, come già  detto, non ha prodotto una [[filosofia]] omogenea; nonostante ciò negli scritti dei libertini è riscontrabile la critica — storica e teorica — della [[religione]] rivelata. Le credenze cristiane furono per loro non più che superstizioni.  
Il libertinismo, come già  detto, non ha prodotto una [[filosofia]] omogenea; nonostante ciò negli scritti dei libertini è riscontrabile la critica — storica e teorica — della [[religione]] rivelata. Le credenze cristiane furono per loro non più che superstizioni.  
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[[File:6655 - Roma - Ettore Ferrari, Giulio Cesare Vanini (1889) - Foto Giovanni Dall'Orto, 6-Apr-2008.jpg|thumb|[[Giulio Cesare Vanini]], libertino radicale messo al rogo nel 1619]]
[[File:6655 - Roma - Ettore Ferrari, Giulio Cesare Vanini (1889) - Foto Giovanni Dall'Orto, 6-Apr-2008.jpg|thumb|[[Giulio Cesare Vanini]], libertino radicale messo al rogo nel 1619]]
Sino al primo quarto del 1600 il libertinismo prevalentemente assunse toni radicali, in cui si distinsero le figure del pugliese [[Giulio Cesare Vanini]] e [[Theophile de Viau]] (poeta francese). Verso il [[1615]] un gruppo di [[ateismo|poeti atei]] (Boisrobert, Tristan l’Hermité, Saint-Amant e Theophile de Viau), autoproclamatisi “anticristo”, presero a diffondere anonimamente e clandestinamente i loro testi, come d’altronde poi faranno in seguito molti altri autori non conformi: la [[letteratura]] filosofica clandestina comparve a partire dal '500 ed il '600, e poi soprattutto nel settecento <ref name="latradizione">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-libertinismo--saggio--anthony-mckenna--i-manoscritti-filosofici-clandestini-dell-eta-classica---les-manuscrits-philosophiques-clandestins-de-l-age-classique---in---xvii-siecle---n--192-1996--32618965.html I manoscritti filosofici clandestini dell'Età  classica.]</ref>
Sino al primo quarto del 1600 il libertinismo prevalentemente assunse toni radicali, in cui si distinsero le figure del pugliese [[Giulio Cesare Vanini]] e [[Theophile de Viau]] (poeta francese). Verso il [[1615]] un gruppo di [[ateismo|poeti atei]] (Boisrobert, Tristan l'Hermité, Saint-Amant e Theophile de Viau), autoproclamatisi “anticristo”, presero a diffondere anonimamente e clandestinamente i loro testi, come d'altronde poi faranno in seguito molti altri autori non conformi: la [[letteratura]] filosofica clandestina comparve a partire dal '500 ed il '600, e poi soprattutto nel settecento <ref name="latradizione">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-libertinismo--saggio--anthony-mckenna--i-manoscritti-filosofici-clandestini-dell-eta-classica---les-manuscrits-philosophiques-clandestins-de-l-age-classique---in---xvii-siecle---n--192-1996--32618965.html I manoscritti filosofici clandestini dell'Età  classica.]</ref>


In un’epoca in cui la monarchia francese fondava la propria [[autorità ]] sulla legittimità  divina, si può facilmente immaginare come i libertini fossero ritenuti una minaccia per l’ordine costituito: [[Stato|stato,]] nobiltà , [[chiesa]] e tradizione in generale. Proprio per questo, nel [[1619]], Giulio Cesare Vanini fu messo al rogo e dopo qualche anno prese a diffondersi il cosiddetto '''libertinismo erudito''' (Pierre Gassendi, Vayer, Naudè), pur se rimasero anche molti pensatori radicali, spesso addirittura conciliatore nei confronti del potere, anche se mantenne lo spirito critico e antisistemico. I contenuti più radicali li troviamo nell'opera anonima ''Theofrastus redivivus'', pubblicata intorno al [[1660]], che si rifà  al ''De tribus impostoribus'', risalente al medioevo (fu attribuito a Federico II ma anch'esso pubblicato anonimo): Dio non esiste, gli uomini hanno creduto in Lui per superstizione; il potere si serve della [[religione]] per mantenere una [[gerarchia]] funzionale ai dominatori.
In un'epoca in cui la monarchia francese fondava la propria [[autorità ]] sulla legittimità  divina, si può facilmente immaginare come i libertini fossero ritenuti una minaccia per l'ordine costituito: [[Stato|stato,]] nobiltà , [[chiesa]] e tradizione in generale. Proprio per questo, nel [[1619]], Giulio Cesare Vanini fu messo al rogo e dopo qualche anno prese a diffondersi il cosiddetto '''libertinismo erudito''' (Pierre Gassendi, Vayer, Naudè), pur se rimasero anche molti pensatori radicali, spesso addirittura conciliatore nei confronti del potere, anche se mantenne lo spirito critico e antisistemico. I contenuti più radicali li troviamo nell'opera anonima ''Theofrastus redivivus'', pubblicata intorno al [[1660]], che si rifà  al ''De tribus impostoribus'', risalente al medioevo (fu attribuito a Federico II ma anch'esso pubblicato anonimo): Dio non esiste, gli uomini hanno creduto in Lui per superstizione; il potere si serve della [[religione]] per mantenere una [[gerarchia]] funzionale ai dominatori.


Nella gran parte dei libertini le loro conoscenze avevano un carattere elitario, strettamente [[individualismo|individualistico]] e sprezzantemente antipopolare; in molti casi i libertini ritenevano che le masse dovessero restare sotto il giogo della superstizione religiosa e dell’[[autorità ]] istituzionale al fine di mantenere l’ordine costituito. Nonostante ciò, volenti o nolenti, la loro attività  contribuì allo sviluppo di tematiche ateistiche e antiautoritarie in generale.
Nella gran parte dei libertini le loro conoscenze avevano un carattere elitario, strettamente [[individualismo|individualistico]] e sprezzantemente antipopolare; in molti casi i libertini ritenevano che le masse dovessero restare sotto il giogo della superstizione religiosa e dell'[[autorità ]] istituzionale al fine di mantenere l'ordine costituito. Nonostante ciò, volenti o nolenti, la loro attività  contribuì allo sviluppo di tematiche ateistiche e antiautoritarie in generale.


==Eredità  del libertinismo e aspetti libertari==
==Eredità  del libertinismo e aspetti libertari==
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La [[libertà ]] dall'oppressione ideologica e la [[libertà ]] di pensiero fu richiesta in primo luogo dai libertini per loro stessi e poi in maniera più astratta per il popolo. Separando la politica dalla religione in modo drastico e attaccando la seconda sul piano dell'erudizione storica e dei principi laici di libertà  di pensiero e di ricerca in materia scientifica e filosofico storica, il libertinismo iniziò un processo di scardinamento dell'edificio medievale liberando spazi e forze critiche notevoli, i cui risultati salienti nel corso dei secolo seguenti: si pensi anche alle influenze esercitate dai libertini sulla [[rivoluzione francese]], sul movimento del libero pensiero, sui movimenti radicali democratici, su quelli socialisteggianti-libertari e su quelli più propriamente [[ateismo|ateistici o agnostici]] (si pensi al materialista ateo [[Jean Meslier]]).
La [[libertà ]] dall'oppressione ideologica e la [[libertà ]] di pensiero fu richiesta in primo luogo dai libertini per loro stessi e poi in maniera più astratta per il popolo. Separando la politica dalla religione in modo drastico e attaccando la seconda sul piano dell'erudizione storica e dei principi laici di libertà  di pensiero e di ricerca in materia scientifica e filosofico storica, il libertinismo iniziò un processo di scardinamento dell'edificio medievale liberando spazi e forze critiche notevoli, i cui risultati salienti nel corso dei secolo seguenti: si pensi anche alle influenze esercitate dai libertini sulla [[rivoluzione francese]], sul movimento del libero pensiero, sui movimenti radicali democratici, su quelli socialisteggianti-libertari e su quelli più propriamente [[ateismo|ateistici o agnostici]] (si pensi al materialista ateo [[Jean Meslier]]).


L’[[ateismo]], lo [[scetticismo]], ecc., sono eredità  proprio dei primi teorici dei movimenti antisistemici e questo fa sì che i libertini debbano essere studiati come antenati del  
L'[[ateismo]], lo [[scetticismo]], ecc., sono eredità  proprio dei primi teorici dei movimenti antisistemici e questo fa sì che i libertini debbano essere studiati come antenati del  
laicismo moderno e stimolatori soprattutto della ricerca storico-critica nei  
laicismo moderno e stimolatori soprattutto della ricerca storico-critica nei  
confronti dei testi sacri dell'occidente, bibbia e vangeli compresi.  
confronti dei testi sacri dell'occidente, bibbia e vangeli compresi.  
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Attualmente se è possibile criticare ed evidenziare le imposture religiose ed ecclesiastiche si deve appunto anche a quanto fu iniziato dai liberitini.
Attualmente se è possibile criticare ed evidenziare le imposture religiose ed ecclesiastiche si deve appunto anche a quanto fu iniziato dai liberitini.


Inoltre la ricerca storica di origine accademica degli ultimi 20-30 anni ha scoperto molti testi nuovi ed ha lavorato sulle loro attribuzioni, gettando una nuova luce sulle figure considerate marginali della produzione e della diffusione della controcultura, evidenziando l'esistenza di una vasta fauna di opere e scritti emarginati dal sistema, ma che all’epoca della crisi del  regime monarchico e clericale emersero per dare un senso ed una direzione al movimento popolare, anche se alla fine esso fu egemonizzato dai ceti borghesi.
Inoltre la ricerca storica di origine accademica degli ultimi 20-30 anni ha scoperto molti testi nuovi ed ha lavorato sulle loro attribuzioni, gettando una nuova luce sulle figure considerate marginali della produzione e della diffusione della controcultura, evidenziando l'esistenza di una vasta fauna di opere e scritti emarginati dal sistema, ma che all'epoca della crisi del  regime monarchico e clericale emersero per dare un senso ed una direzione al movimento popolare, anche se alla fine esso fu egemonizzato dai ceti borghesi.


=== L'immaginazione libertaria di Cyrano ===
=== L'immaginazione libertaria di Cyrano ===


L'[[utopia]] attorno al viaggio nelle stelle ed i pianeti è stata certamente iniziata dal vescovo inglese Francis Godwin fin dal [[1638]] con il suo ''Uomo nella luna'' o ''Il viaggio chimerico''. [[Savinien Cyrano di Bergerac]] ([[1619]]-[[1655]]) -  scrittore e drammaturgo francese del Seicento, la cui figura ha ispirato l’opera teatrale ''Cyrano de Bergerac'' di Edmond Rostand del [[1897]] - ne fu certamente ispirato (riprende il nome dell'eroe di Godwin, Gonsales, nel suo primo romanzo), così come lo influenzarono gli scritti di [[Luciano di Samosata]] 120-180 d. C.. I suoi due principali lavori [[utopia|utopistici]] sono ''L'altro mondo o Gli stati e gli imperi della luna'' (L'autre monde ou Les états et empires de la lune, 1657) e ''Gli stati e imperi del sole'' (Les états et empires du soleil, 1662). Cyrano è un poeta, re dell'immaginazione, probabilmente più “un surrealista” ''ante-litteram'' che un vero e proprio [[I precursori dell'Anarchismo |precursore dell'anarchismo]]. In ogni caso può essere percepito come uno dei primi autori di letteratira fantastica e, in qualche modo, nei suoi scritti vi sono forti accenti libertari.  
L'[[utopia]] attorno al viaggio nelle stelle ed i pianeti è stata certamente iniziata dal vescovo inglese Francis Godwin fin dal [[1638]] con il suo ''Uomo nella luna'' o ''Il viaggio chimerico''. [[Savinien Cyrano di Bergerac]] ([[1619]]-[[1655]]) -  scrittore e drammaturgo francese del Seicento, la cui figura ha ispirato l'opera teatrale ''Cyrano de Bergerac'' di Edmond Rostand del [[1897]] - ne fu certamente ispirato (riprende il nome dell'eroe di Godwin, Gonsales, nel suo primo romanzo), così come lo influenzarono gli scritti di [[Luciano di Samosata]] 120-180 d. C.. I suoi due principali lavori [[utopia|utopistici]] sono ''L'altro mondo o Gli stati e gli imperi della luna'' (L'autre monde ou Les états et empires de la lune, 1657) e ''Gli stati e imperi del sole'' (Les états et empires du soleil, 1662). Cyrano è un poeta, re dell'immaginazione, probabilmente più “un surrealista” ''ante-litteram'' che un vero e proprio [[I precursori dell'Anarchismo |precursore dell'anarchismo]]. In ogni caso può essere percepito come uno dei primi autori di letteratira fantastica e, in qualche modo, nei suoi scritti vi sono forti accenti libertari.  
[[File:Michel_Onfray_-_Theatre_rond_point_-_2010-05-20.jpg|thumb|180px|[[Michel Onfray]].]]
[[File:Michel_Onfray_-_Theatre_rond_point_-_2010-05-20.jpg|thumb|180px|[[Michel Onfray]].]]
Nelle sue opere, Cyrano descrive frequentemente “società  invertite” (come farà  poco decenni più tardi il grande scrittore e polemista irlandese Jonathan Swift), dove il potere tradizionale è ridicolizzato, soprattutto quello fondato sull’[[autorità ]] parentale o sull’età . Il saggio non è altro che un mezzo per criticare meglio il potere reale e le sue fondamenta, inoltre i suoi attacchi contro la [[religione]] del suo tempo ne fanno un anti-dogmatico importante: diffonde tutte le grandi opere scritte da [[Cartesio]], Galileo, Montaigne, aiutando a sviluppare e diffondere il concetto di relatività  in antitesi a quello assolutistico.  
Nelle sue opere, Cyrano descrive frequentemente “società  invertite” (come farà  poco decenni più tardi il grande scrittore e polemista irlandese Jonathan Swift), dove il potere tradizionale è ridicolizzato, soprattutto quello fondato sull'[[autorità ]] parentale o sull'età . Il saggio non è altro che un mezzo per criticare meglio il potere reale e le sue fondamenta, inoltre i suoi attacchi contro la [[religione]] del suo tempo ne fanno un anti-dogmatico importante: diffonde tutte le grandi opere scritte da [[Cartesio]], Galileo, Montaigne, aiutando a sviluppare e diffondere il concetto di relatività  in antitesi a quello assolutistico.  


La sua [[libertà ]] di tono, le sue allusioni sessuali e  la sua ironia corrosiva lo avvicinano a [[Rabelais]], ma Cyrano si avvicina anche a [[Charles Fourier]], descrivendo molteplici visioni amorose ed erotiche senza alcun tabù in ''Pays des Amants'' (Paese degli Amanti) e nella sua descrizione “del noviziato d’amore”.
La sua [[libertà ]] di tono, le sue allusioni sessuali e  la sua ironia corrosiva lo avvicinano a [[Rabelais]], ma Cyrano si avvicina anche a [[Charles Fourier]], descrivendo molteplici visioni amorose ed erotiche senza alcun tabù in ''Pays des Amants'' (Paese degli Amanti) e nella sua descrizione “del noviziato d'amore”.


Si comprende meglio perché “l’edonista” libertario [[Michel Onfray]] lo definisca «un libertino erudito», «un esempio di ribellione»” e dunque un «libertario» che può presentarsi come «una pre-incarnazione del dandismo» ed un rivoltoso di stampo baudelairiano che rimette in discussione la morale costrittiva del suo tempo. <ref>Si veda Michel Onfray, ''Le désir d’être un volcan. Journal hédoniste'', Parigi, Grasset, 392p, 1996, p.20 à  22</ref>
Si comprende meglio perché “l'edonista” libertario [[Michel Onfray]] lo definisca «un libertino erudito», «un esempio di ribellione»” e dunque un «libertario» che può presentarsi come «una pre-incarnazione del dandismo» ed un rivoltoso di stampo baudelairiano che rimette in discussione la morale costrittiva del suo tempo. <ref>Si veda Michel Onfray, ''Le désir d'être un volcan. Journal hédoniste'', Parigi, Grasset, 392p, 1996, p.20 à  22</ref>


Cyrano è ugualmente uno degli scrittori che più insiste per trovare misure che limitino il potere: per Cyrano «la libertà  del cittadino è inversamente proporzionale a quella del sovrano» <ref>Si veda Fernandez-Récatala, ''Denis Mémoires du futur''. 1991, p.112</ref> e la scelta del sovrano deve essere concepita per far sì che per il popolo valga il motto: «pensate a vivere liberamente».  Il principe per Cyrano dovrebbe essere «il più debole, il più morbido ed il più pacifico», di modo che il potere possa subire il sistema di rotazione e cambiare «ogni 6 mesi» ed il sovrano debba essere deposto in caso di reclami almeno di 3 persone, cosa che comporta automaticamente altre elezioni. Egli quindi concepisce un monarca con forti responsabilità  dinanzi al soggetto-cittadino, annunciando e descrivendo uno dei regimi più democratici dell’epoca. Non é un caso che il suo lavoro fu giudicato troppo duro riguardo al potere e Cyrano é costretto ad autocensurarsi per non incorrere nella violenza istituzionale. Per precauzione egli sceglie quindi di utilizzare la favola come metafora, raccontando, per esempio nel suo secondo romanzo, un governo degli uccelli il cui “capo” era uno dei più deboli, dunque facilmente sostituibile se non decide o cerca di rafforzare i suoi poteri.  
Cyrano è ugualmente uno degli scrittori che più insiste per trovare misure che limitino il potere: per Cyrano «la libertà  del cittadino è inversamente proporzionale a quella del sovrano» <ref>Si veda Fernandez-Récatala, ''Denis Mémoires du futur''. 1991, p.112</ref> e la scelta del sovrano deve essere concepita per far sì che per il popolo valga il motto: «pensate a vivere liberamente».  Il principe per Cyrano dovrebbe essere «il più debole, il più morbido ed il più pacifico», di modo che il potere possa subire il sistema di rotazione e cambiare «ogni 6 mesi» ed il sovrano debba essere deposto in caso di reclami almeno di 3 persone, cosa che comporta automaticamente altre elezioni. Egli quindi concepisce un monarca con forti responsabilità  dinanzi al soggetto-cittadino, annunciando e descrivendo uno dei regimi più democratici dell'epoca. Non é un caso che il suo lavoro fu giudicato troppo duro riguardo al potere e Cyrano é costretto ad autocensurarsi per non incorrere nella violenza istituzionale. Per precauzione egli sceglie quindi di utilizzare la favola come metafora, raccontando, per esempio nel suo secondo romanzo, un governo degli uccelli il cui “capo” era uno dei più deboli, dunque facilmente sostituibile se non decide o cerca di rafforzare i suoi poteri.  
<ref>Fonte capitolo: [http://rousseaustudies.free.fr/articlefermentslibertaires.htm La fantaisie libertaire de Cyrano. 1657]</ref>
<ref>Fonte capitolo: [http://rousseaustudies.free.fr/articlefermentslibertaires.htm La fantaisie libertaire de Cyrano. 1657]</ref>
==Note==
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