Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste di Catalogna: differenze tra le versioni

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[[File:Bundesarchiv Bild 146-1968-048-15, Spanischer Bürgerkrieg.jpg|thumb|Miliziane antifasciste]]Il '''Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste di Catalogna''' (''Comité Central de Milicias Antifascistas'', CCMA) è stato un organismo rivoluzionario sorto durante la [[rivoluzione spagnola]] del luglio [[1936]] con l’intento di coordinare le attività  delle milizie antifasciste (soprattutto anarchiche ma non solo)  che il [[19 luglio]] insorsero vittoriosamente contro il golpe di [[Francisco Franco]].
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1968-048-15, Spanischer Bürgerkrieg.jpg|thumb|Miliziane antifasciste]]Il '''Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste di Catalogna''' (''Comité Central de Milicias Antifascistas'', CCMA) è stato un organismo rivoluzionario sorto durante la [[rivoluzione spagnola]] del luglio [[1936]] con l'intento di coordinare le attività  delle milizie antifasciste (soprattutto anarchiche ma non solo)  che il [[19 luglio]] insorsero vittoriosamente contro il golpe di [[Francisco Franco]].


Fu il presidente del governo catalano (Generalitat), [[Lluis Companys]], su pressioni della [[CNT-FAI]] ad istituire ufficialmente il CCMA il [[21 luglio]], che di fatto fino a settembre fu il vero organo governativo della Catalogna, prima di esser sciolto per ridar spazio al governo borghese catalano purtroppo con il beneplacito della dirigenza della [[CNT spagnola|CNT]].
Fu il presidente del governo catalano (Generalitat), [[Lluis Companys]], su pressioni della [[CNT-FAI]] ad istituire ufficialmente il CCMA il [[21 luglio]], che di fatto fino a settembre fu il vero organo governativo della Catalogna, prima di esser sciolto per ridar spazio al governo borghese catalano purtroppo con il beneplacito della dirigenza della [[CNT spagnola|CNT]].
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[[File:Clara Thalmann-Ensner.jpg|thumb|14000 px|[[Clara Thalmann-Ensner]], miliziana]]
[[File:Clara Thalmann-Ensner.jpg|thumb|14000 px|[[Clara Thalmann-Ensner]], miliziana]]
Riguardo al problema della disciplina, così si espresse [[Buenaventura Durruti]]:
Riguardo al problema della disciplina, così si espresse [[Buenaventura Durruti]]:
: «Avere disciplina per me non significa nient’altro che badare alla propria responsabilità  ed a quella degli altri. Sono contro ogni disciplina da caserma; conduce soltanto alla brutalizzazione, all’odio, a funzionari privi di coscienza. Ma tanto meno voglio qui parlare di una libertà  malintesa, come la pretendono i vigliacchi, per rendersi facile la vita. Nella nostra organizzazione, la CNT, prevale una retta comprensione della disciplina; e ad essa dobbiamo il fatto che gli anarchici rispettano le decisioni dei compagni ai quali hanno conferito la propria fiducia. In tempo di guerra occorre obbedire ai delegati eletti, altrimenti qualsiasi operazione è condannata al fallimento. Se gli uomini non sono d’accordo con loro, nelle riunioni devono deporre i propri rappresentanti a sostituirli.» <ref>Hans Magnus Enzensberger, ''La breve estate dell'anarchia'', Feltrinelli, pag 235</ref>
: «Avere disciplina per me non significa nient'altro che badare alla propria responsabilità  ed a quella degli altri. Sono contro ogni disciplina da caserma; conduce soltanto alla brutalizzazione, all'odio, a funzionari privi di coscienza. Ma tanto meno voglio qui parlare di una libertà  malintesa, come la pretendono i vigliacchi, per rendersi facile la vita. Nella nostra organizzazione, la CNT, prevale una retta comprensione della disciplina; e ad essa dobbiamo il fatto che gli anarchici rispettano le decisioni dei compagni ai quali hanno conferito la propria fiducia. In tempo di guerra occorre obbedire ai delegati eletti, altrimenti qualsiasi operazione è condannata al fallimento. Se gli uomini non sono d'accordo con loro, nelle riunioni devono deporre i propri rappresentanti a sostituirli.» <ref>Hans Magnus Enzensberger, ''La breve estate dell'anarchia'', Feltrinelli, pag 235</ref>


=== I miliziani e le miliziane ===
=== I miliziani e le miliziane ===
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[[File:Durruti-militia.png|thumb|120 px|[[Buenaventura Durruti]] in "divisa" da combattimento]]
[[File:Durruti-militia.png|thumb|120 px|[[Buenaventura Durruti]] in "divisa" da combattimento]]
Il [[20 luglio]], i leader anarchici [[García Oliver]] e [[Juan Peiro]] furono ricevuti da [[Lluís Companys]], presidente della Generalitat (governo catalano), il quale mettendo da parte alcuni suoi atteggiamenti antianarchici <ref>Lluís Companys, di professione avvocato, inizialmente mostrò simpatia verso il movimento anarchico, difendendo anche alcuni di loro. Tuttavia, quando assunse incarichi istituzionali, non si fece remore a portare avanti campagne repressive contro gli anarchici. </ref> del passato disse loro:
Il [[20 luglio]], i leader anarchici [[García Oliver]] e [[Juan Peiro]] furono ricevuti da [[Lluís Companys]], presidente della Generalitat (governo catalano), il quale mettendo da parte alcuni suoi atteggiamenti antianarchici <ref>Lluís Companys, di professione avvocato, inizialmente mostrò simpatia verso il movimento anarchico, difendendo anche alcuni di loro. Tuttavia, quando assunse incarichi istituzionali, non si fece remore a portare avanti campagne repressive contro gli anarchici. </ref> del passato disse loro:
:  «Se voi non avete bisogno di me o non desiderate che rimanga presidente della Catalogna, ditemelo ora, e diventerò un altro soldato nella lotta contro il fascismo. Se, d’altro canto, voi credete che se io abbandonassi questa posizione, in cui sono solo come un uomo morto, i fascisti trionferebbero, se voi credete che io, il mio partito [la Esquerra, un partito della sinistra borghese catalana - IBRP], il mio nome, il mio prestigio, possano essere utili, allora voi potete contare su di me e sulla mia lealtà  di uomo che è convinto che un intero passato di vergogna sia morto e che desidera appassionatamente che la Catalogna si collochi d’ora in avanti tra le nazioni più progressiste del mondo.»  <ref> Dalle stesse memorie di Garcia Oliver De Julio a Julio, citate in H. Thomas, ''The Spanish Civil War'' p.210-1
:  «Se voi non avete bisogno di me o non desiderate che rimanga presidente della Catalogna, ditemelo ora, e diventerò un altro soldato nella lotta contro il fascismo. Se, d'altro canto, voi credete che se io abbandonassi questa posizione, in cui sono solo come un uomo morto, i fascisti trionferebbero, se voi credete che io, il mio partito [la Esquerra, un partito della sinistra borghese catalana - IBRP], il mio nome, il mio prestigio, possano essere utili, allora voi potete contare su di me e sulla mia lealtà  di uomo che è convinto che un intero passato di vergogna sia morto e che desidera appassionatamente che la Catalogna si collochi d'ora in avanti tra le nazioni più progressiste del mondo.»  <ref> Dalle stesse memorie di Garcia Oliver De Julio a Julio, citate in H. Thomas, ''The Spanish Civil War'' p.210-1
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Fu così che venne proposto loro di coordinare le attività  rivoluzionarie e della guerra attraverso la costituzione di un Comitato, il Comitato Centrale delle Milize Antifasciste. Il [[21 luglio|giorno seguente]], durante il plenum regionale delle federazioni locali della [[CNT spagnola|CNT]], venne accettata l'idea di collaborazione democratica in seno al CCMA, alla condizione esplicita che esso si sostituisse alla Generalitat, assumendo così il compito di assumere la direzione politica, economica e militare della Catalogna.
Fu così che venne proposto loro di coordinare le attività  rivoluzionarie e della guerra attraverso la costituzione di un Comitato, il Comitato Centrale delle Milize Antifasciste. Il [[21 luglio|giorno seguente]], durante il plenum regionale delle federazioni locali della [[CNT spagnola|CNT]], venne accettata l'idea di collaborazione democratica in seno al CCMA, alla condizione esplicita che esso si sostituisse alla Generalitat, assumendo così il compito di assumere la direzione politica, economica e militare della Catalogna.
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