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L'[[Internazionale Situazionista]] sviluppò numerose critiche anche alla concezione urbanistica moderna attraverso una dottrina chiamata [[urbanismo unitario]], pensata appositamente per la realizzazione del suo programma, volto a «creare situazioni, definite come momenti di vita concretamente e deliberatamente costruiti mediante l'organizzazione collettiva di un ambiente unitario e di un gioco di eventi». Lo scopo era quindi quello di creare un nuovo ambiente spaziale di attività dove l'[[arte]] integrale e una nuova architettura potessero concretizzarsi. | L'[[Internazionale Situazionista]] sviluppò numerose critiche anche alla concezione urbanistica moderna attraverso una dottrina chiamata [[urbanismo unitario]], pensata appositamente per la realizzazione del suo programma, volto a «creare situazioni, definite come momenti di vita concretamente e deliberatamente costruiti mediante l'organizzazione collettiva di un ambiente unitario e di un gioco di eventi». Lo scopo era quindi quello di creare un nuovo ambiente spaziale di attività dove l'[[arte]] integrale e una nuova architettura potessero concretizzarsi. | ||
L'urbanistica unitaria fu sviluppata in due direzioni diverse da [[Constant Anton Nieuwenhuys]] e da [[Guy Debord]]. Il primo nel [[1956]] propose l'idea di ''[[New Babylon]]'', un progetto di «una città per l'homo ludens» e di un «campo nomade su scala planetaria». Il progetto avrebbe dovuto concretizzarsi nell'accampamento dei [[sinti]] piemontesi accolti dal pittore Pinot Gallizio sui suoi terreni. New Babylon era stata pensata come ad un'abitazione collettiva estesa a tutto l'abitato, separata dalla circolazione che sarebbe dovuta passare sopra o sotto. Debord al contrario riteneva che l'urbanismo unitario non potesse essere propositivo e doveva quindi svilupparsi solo ed esclusivamente in senso radicalmente critico dell'[[urbanistica]]. Egli concepiva l'[[urbanismo unitario]] non come una dottrina dell' [[urbanistica]] ma come una critica radicale della stessa. | L'urbanistica unitaria fu sviluppata in due direzioni diverse da [[Constant Anton Nieuwenhuys]] e da [[Guy Debord]]. Il primo nel [[1956]] propose l'idea di ''[[New Babylon]]'', un progetto di «una città per l'homo ludens» e di un «campo nomade su scala planetaria». Il progetto avrebbe dovuto concretizzarsi nell'accampamento dei [[sinti]] piemontesi accolti dal pittore Pinot Gallizio sui suoi terreni. New Babylon era stata pensata come ad un'abitazione collettiva estesa a tutto l'abitato, separata dalla circolazione che sarebbe dovuta passare sopra o sotto. Debord al contrario riteneva che l'urbanismo unitario non potesse essere propositivo e doveva quindi svilupparsi solo ed esclusivamente in senso radicalmente critico dell'[[urbanistica]]. Egli concepiva l'[[urbanismo unitario]] non come una dottrina dell'[[urbanistica]] ma come una critica radicale della stessa. | ||
Nella brochure ''Programme Élémentaire du bureau d'urbanisme unitaire'' <ref>[http://viemoderne2.blogspot.it/2006/11/programme-lmentaire-du-bureau.html ''Programme Élémentaire du bureau d'urbanisme unitaire'']</ref> [[Raoul Vaneigem]], altro noto [[situazionismo|situazionista]], riporta che «l'urbanistica non esiste: essa non è che un'ideologia, nel senso di Marx. L'architettura esiste realmente, come la Coca-cola : è una produzione rivestita di ideologia vera e propria, ma in grado di soddisfare un bisogno distorto. Invece l'urbanistica è comparabile alla pubblicità intorno alla coca-cola, pura ideologia spettacolare. Il capitalismo moderno, che organizza la riduzione di tutta la vita sociale in spettacolo, è incapace di dare un altro spettacolo oltre quello della propria alienazione...Qualsiasi pianificazione urbana ha senso solo come l'ambito della pubblicità , la propaganda di una società , vale a dire l'organizzazione della partecipazione in qualcosa a cui è impossibile partecipare.». | Nella brochure ''Programme Élémentaire du bureau d'urbanisme unitaire'' <ref>[http://viemoderne2.blogspot.it/2006/11/programme-lmentaire-du-bureau.html ''Programme Élémentaire du bureau d'urbanisme unitaire'']</ref> [[Raoul Vaneigem]], altro noto [[situazionismo|situazionista]], riporta che «l'urbanistica non esiste: essa non è che un'ideologia, nel senso di Marx. L'architettura esiste realmente, come la Coca-cola : è una produzione rivestita di ideologia vera e propria, ma in grado di soddisfare un bisogno distorto. Invece l'urbanistica è comparabile alla pubblicità intorno alla coca-cola, pura ideologia spettacolare. Il capitalismo moderno, che organizza la riduzione di tutta la vita sociale in spettacolo, è incapace di dare un altro spettacolo oltre quello della propria alienazione...Qualsiasi pianificazione urbana ha senso solo come l'ambito della pubblicità , la propaganda di una società , vale a dire l'organizzazione della partecipazione in qualcosa a cui è impossibile partecipare.». |