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Nel [[1881]], è in [[Svizzera]] e pubblica a Ginevra la rivista anarchica ''I Malfattori''. Durante una manifestazione tenuta a Parigi il [[30 ottobre]] [[1883]], inveisce contro [[Andrea Costa]], divenuto parlamentare, definendolo «un rinnegato che ha accettato di essere deputato e triunviro della democrazia, mentre io ho rifiutato tutto, ed ho bramato la miseria, le persecuzioni, le calunnie per restare ciò che sono»<ref name="cedema">[http://www.treccani.it/enciclopedia/emilio-covelli_%28Dizionario-Biografico%29/# Treccani.it]</ref>. | Nel [[1881]], è in [[Svizzera]] e pubblica a Ginevra la rivista anarchica ''I Malfattori''. Durante una manifestazione tenuta a Parigi il [[30 ottobre]] [[1883]], inveisce contro [[Andrea Costa]], divenuto parlamentare, definendolo «un rinnegato che ha accettato di essere deputato e triunviro della democrazia, mentre io ho rifiutato tutto, ed ho bramato la miseria, le persecuzioni, le calunnie per restare ciò che sono»<ref name="cedema">[http://www.treccani.it/enciclopedia/emilio-covelli_%28Dizionario-Biografico%29/# Treccani.it]</ref>. | ||
A partire dal [[1885]], inizia a dare segni di [[psichiatria|malattia psichiatrica]]. Viaggia in seguito a Corfù a Costantinopoli poi torna in [[Svizzera]], fermandosi principalmente a Ouchy, dove prosegue la sua attività militante ed entrando in conflitto dialettico con il gruppo ''I ribelli futuri'' di Neuchâtel, «a proposito di due sue proposte: una relativa alla “''socializzazione della terra'' | A partire dal [[1885]], inizia a dare segni di [[psichiatria|malattia psichiatrica]]. Viaggia in seguito a Corfù a Costantinopoli poi torna in [[Svizzera]], fermandosi principalmente a Ouchy, dove prosegue la sua attività militante ed entrando in conflitto dialettico con il gruppo ''I ribelli futuri'' di Neuchâtel, «a proposito di due sue proposte: una relativa alla “''socializzazione della terra''” intesa come “''rivendicazione parziale''” da portare avanti indipendentemente dai fini ultimi e generali che restano il comunismo e l'anarchia; l'altra per una maggiore attenzione ai problemi della società italiana “''proponendo qualche provvedimento d’immediata attuazione, qualche mezzo eroico che valga a far cessare lo spettacolo vergognoso dei poveri italiani divenuti i pezzenti del mondo''”» <ref name="covelli">[http://www.anarca-bolo.ch/cbach/biografie.php?id=239 Cantiere biografico degli anarchici in Svizzera]</ref> | ||
Inesorabilmente la sua malattia si aggrava, Covelli è internato dal [[1892]] al [[1894]] rimane nel manicomio di Aversa. nel [[1908]] rientra in [[Svizzera]] per incontrre i vecchi compagni, ma viene fermato a Locarno e nel gennaio seguente a Zurigo, dove gli viene contestato il mancato rispetto del decreto di espulsione di Locarno. Dal [[1909]] al [[1913]] si trova ricoverato a Como.<ref name="covelli">[http://www.anarca-bolo.ch/cbach/biografie.php?id=239 Cantiere biografico degli anarchici in Svizzera]</ref> Come il suo amico Cafiero, finisce la sua vita all'ospedale psichiatrico di Nocera Inferiore il [[2 novembre]] [[1915]]. | Inesorabilmente la sua malattia si aggrava, Covelli è internato dal [[1892]] al [[1894]] rimane nel manicomio di Aversa. nel [[1908]] rientra in [[Svizzera]] per incontrre i vecchi compagni, ma viene fermato a Locarno e nel gennaio seguente a Zurigo, dove gli viene contestato il mancato rispetto del decreto di espulsione di Locarno. Dal [[1909]] al [[1913]] si trova ricoverato a Como.<ref name="covelli">[http://www.anarca-bolo.ch/cbach/biografie.php?id=239 Cantiere biografico degli anarchici in Svizzera]</ref> Come il suo amico Cafiero, finisce la sua vita all'ospedale psichiatrico di Nocera Inferiore il [[2 novembre]] [[1915]]. |