Hacker Journal

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Hacker Journal è la prima rivista di pseudo-hacking italiana, è in edicola ogni 14 giorni, il primo numero è uscito a giugno 2002, la rivista è distribuita da M-DIS Distributore Spa, nella rivista non è presente pubblicità.

La rivista è stata lanciata dalla Servizi editoriali, una società che ha pubblicato, fra le altre testate, Il Giorno, Il Foglio, Cronaca Vera e Novella 2000.

La rivista è composta da 30 pagine, nella prima c'è un editoriale, nelle pagine seguenti ci sono delle news riguardanti l'informatica, e infine ci sono gli articoli, spesso nell'ultima pagina è presente un enigma crittografico.

Benché si chiami Hacker Journal, la rivista ha poco a che fare con l'hacking (tantomeno con l'hacking etico) ed è indirizzata verso un target molto vasto (soprattutto lamer e smanettoni alle prime armi), che l'immancabile teschio in copertina (accompagnato da frasi ad effetto del tipo "come ti rubo le password") attira in edicola.

Perché non esiste una vera rivista di hacking in Italia

Il problema è legato alla tiratura delle copie: una rivista che davvero si occupasse di hacking avrebbe una fetta di mercato troppo ristretta e, al momento, non sembra che ci siano in Italia case editrici disposte a sacrificare i propri profitti in nome della cultura hacker. Uno dei motivi principali per cui la sezione di mercato che occuperebbe sarebbe troppo piccola è per via della cattiva propaganda da parte dei mass media fanno al nome "hacker". La definizione che i mass media ci danno di hacker è una definizione distorta e falsa. L'hacker non è un criminale informatico e viene comunemente confuso con il cracker.

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