Friedrich Hölderlin

Da Anarcopedia.
(Reindirizzamento da Friedrich Holderlin)
Jump to navigation Jump to search

Friedrich Hölderlin (Lauffen am Neckar, Germania, 20 marzo 1770 - Tubinga, 7 giugno 1843), è stato un poeta e un pensatore tedesco.

Punto interrogativo.png Questa voce non ha contenuti relativi ad anarchiche, ad anarchici, all'anarchia o all'anarchismo. Pertanto, la voce deve essere "anarchizzata". Se vorrai migliorare la voce, te ne sarà grata tutta la comunità di Anarcopedia.

Biografia

Friedrich Hölderlin nacque a Lauffen am Neckar il 20 marzo 1770, presso una buona famiglia tedesca. All'età di 2 anni rimase però orfano; alla morte del padre, Heinrich Friedrich, sua madre, Johanna Christiana Heyn, si risposò ma dopo qualche anno anche il patrigno di Holderlin morì di polmonite. Fu allora la madre a prendersi cura di Friedrich e dei suoi 2 fratelli.

Prese lezioni di greco, latino e filosofia dallo zio di Schelling e successivamente entrò in seminario; nell'ottobre del 1788 entrò nel prestigioso Stift di Tubinga. Qui conobbe, divenendone amico, Schelling e Hegel; a Jena seguì le lezioni di Fichte. Dopo la morte dell'amata Suzette girovagò per varie città europee sino a quando si stabilì a Bordeaux. Nel 1804 l'amico I. von Sinclair gli procurò un posto di bibliotecario, ma le sue condizioni di salute (era malato di schizofrenia) peggiorarono sempre più. L'11 settembre 1807 Hölderlin venne ricoverato nella clinica psichiatrica del professor Ferdinand Autenrieth a Tubinga, il quale è solito applicare ai pazienti la cosiddetta "museruola di Autenrieth", destinata a impedire le urla dei pazienti. Poiché non migliorava, dal 1806 fu ospitato, per 37 anni, a casa del falegname Ernst Zimmer. Morì a Tubinga, a 73 anni, il 7 giugno 1843.

La poesia

Malgrado l'amicizia con Hegel e Schelling, non si legò al circolo dei Romantici, eppure la sua poesia ha tratti tipici del Romanticismo, quali l'amore per la Grecità, il primato spirituale della bellezza e della poesia come sole capaci di cogliere l'infinito-Uno, il forte sentimento di appartenenza a questo "Tutto" e la divinizzazione della Natura, intesa come origine di tutto (e degli uomini) (grazie appunto alle sua concezione della natura, Schelling troverà spunto per superare Fichte).

In Iperion, in particolare, Holderlin vagheggia un ideale superiore di bellezza e di perfezione, identificato con la civiltà dell'antica Grecia, dove si è concretizzata l'unione dell'«uno con il tutto, questa è la vita degli dei e il cielo dell'uomo». Ma, per Holderlin, l'uomo è un dio quando sogna e un mendicante quando pensa; l'arte e la bellezza sono le uniche vie per raggiungere l'ideale, invece l'intelletto rimane confinato alla conoscenza del contingente.

Citazioni

  • «Lo Stato è il rozzo involucro intorno al nocciolo della vita e nulla più; è il muro che recinge il giardino, ove crescono i frutti e i fiori umani».
  • «È meglio diventar ape e costruire in innocenza la propria casa, che il dominar coi signori del mondo e urlare con loro».
  • «Io non ho nulla, di cui possa dire: "è mio"».

Voci correlate