Theodore Kaczynski: differenze tra le versioni

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: «Il mito del progresso forse non è ancora morto... Un altro mito sta gradualmente prendendo il suo posto, un mito diffuso prevalentemente da anarco-primitivisti ma che si sta diffondendo in altri movimenti. Se dobbiamo credere a questo mito, prima della civiltà, nessuno aveva bisogno di lavorare, era sufficiente raccogliere il cibo sugli alberi, metterlo in bocca e passar e il tempo a divertirsi. Non c'era alcuna differenza tra uomini e donne, non c'era nessuna malattia, nessuna competizione, nessuna forma di razzismo o sessismo e omofobia, la gente viveva in armonia con gli animali ed era tutto amore, condivisione e cooperazione [...] L'opinione generale, riportata qua sopra è una caricatura della visione di anarco-primitivista. La maggior parte di loro - almeno spero - non sono poi così scollegati dalla realtà. Tuttavia, sono molto lontano dalla nostra visione ed è giunto il momento che qualcuno critichi il loro mito.» (''La vérité au sujet de la vie primitive'', L'Effondrement du système technologique, édizioni Xenia, p.123.)
: «Il mito del progresso forse non è ancora morto... Un altro mito sta gradualmente prendendo il suo posto, un mito diffuso prevalentemente da anarco-primitivisti ma che si sta diffondendo in altri movimenti. Se dobbiamo credere a questo mito, prima della civiltà, nessuno aveva bisogno di lavorare, era sufficiente raccogliere il cibo sugli alberi, metterlo in bocca e passar e il tempo a divertirsi. Non c'era alcuna differenza tra uomini e donne, non c'era nessuna malattia, nessuna competizione, nessuna forma di razzismo o sessismo e omofobia, la gente viveva in armonia con gli animali ed era tutto amore, condivisione e cooperazione [...] L'opinione generale, riportata qua sopra è una caricatura della visione di anarco-primitivista. La maggior parte di loro - almeno spero - non sono poi così scollegati dalla realtà. Tuttavia, sono molto lontano dalla nostra visione ed è giunto il momento che qualcuno critichi il loro mito.» (''La vérité au sujet de la vie primitive'', L'Effondrement du système technologique, édizioni Xenia, p.123.)


Allo stesso modo, recuperando alcuni scritti di [[John Zerzan]] pubblicati su [http://insomniaqueediteur.org/spip/IMG/pdf/JohnZerzan-Futur-primitif.pdf FuturePrimitive], rivista [[anarco-primitivismo|primitivista]] dello stesso anarcoprimitivista statunitense, Kaczynski gli risponde e giudica i suoi scritti:
Allo stesso modo, recuperando alcuni scritti di [[John Zerzan]] pubblicati su [https://web.archive.org/web/20100331234033/https://www.insomniaqueediteur.org/spip/IMG/pdf/JohnZerzan-Futur-primitif.pdf FuturePrimitive], rivista [[anarco-primitivismo|primitivista]] dello stesso anarcoprimitivista statunitense, Kaczynski gli risponde e giudica i suoi scritti:
: «Egli (Zerzan) è ancora riuscito a trascurare nei libri tutto ciò che potrebbe contraddire la sua teoria. Poichè Zerzan è ben documentato sulle società dei cacciatori-raccoglitori, e come gli aborigeni australiani sono tra i più noti cacciatori-raccoglitori, non posso credere che non si sia mai imbattuto in un racconto di un abuso inflitto alle donne dagli australiani. Eppure non ha mai accennato a tali relazioni, neppure per confutarle. Non dobbiamo presumere che ci sia disonestà cosciente in Zerzan. Come [[Nietzsche]] ha detto: "''La bugia più comune è quella che si fa a se stessi, mentire agli altri è l'eccezione''". In altre parole, si inganna se stessi prima di ingananre gli altri. Un elemento importante da tenere in considerazione qui è ben noto ai propagandisti di professione: le persone tendono a dimenticare - non vedono o dimenticano - le informazioni che trovano imbarazzanti.» (''La vérité au sujet de la vie primitive'', L'Effondrement du système technologique, edizioni Xenia, p. 154.)
: «Egli (Zerzan) è ancora riuscito a trascurare nei libri tutto ciò che potrebbe contraddire la sua teoria. Poichè Zerzan è ben documentato sulle società dei cacciatori-raccoglitori, e come gli aborigeni australiani sono tra i più noti cacciatori-raccoglitori, non posso credere che non si sia mai imbattuto in un racconto di un abuso inflitto alle donne dagli australiani. Eppure non ha mai accennato a tali relazioni, neppure per confutarle. Non dobbiamo presumere che ci sia disonestà cosciente in Zerzan. Come [[Nietzsche]] ha detto: "''La bugia più comune è quella che si fa a se stessi, mentire agli altri è l'eccezione''". In altre parole, si inganna se stessi prima di ingananre gli altri. Un elemento importante da tenere in considerazione qui è ben noto ai propagandisti di professione: le persone tendono a dimenticare - non vedono o dimenticano - le informazioni che trovano imbarazzanti.» (''La vérité au sujet de la vie primitive'', L'Effondrement du système technologique, edizioni Xenia, p. 154.)


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