Storia dell'anarchismo in Bulgaria: differenze tra le versioni

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Il ''golpe'' interruppe le attività  degli anarchici, ma per contro diede il via alla nascita di un notevole movimento di resistenza che scosse l'intero paese e portò alla fine del regime nel [[1931]]. A ciò seguì una nuova ed intensa ripresa dell'attività  anarchica: in quell'anno c'erano circa 40 gruppi anarcosindacalisti nella Confederazione Nazionale Anarcosindacalista del Lavoro (CNAL), mentre la Federazione Bulgara dei Sindacati Autonomi (FBSA) divenne la sezione bulgara dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]] (AIL).
Il ''golpe'' interruppe le attività  degli anarchici, ma per contro diede il via alla nascita di un notevole movimento di resistenza che scosse l'intero paese e portò alla fine del regime nel [[1931]]. A ciò seguì una nuova ed intensa ripresa dell'attività  anarchica: in quell'anno c'erano circa 40 gruppi anarcosindacalisti nella Confederazione Nazionale Anarcosindacalista del Lavoro (CNAL), mentre la Federazione Bulgara dei Sindacati Autonomi (FBSA) divenne la sezione bulgara dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]] (AIL).


Nel [[1934]] i dirigenti fascisti del partito Zveno, il colonnello Kimon Georgiev ed il colonnello Damyan Velchev, organizzarono un nuovo colpo di stato che portò all'instaurazione di un nuovo regime autoritario che mise fuori legge tutti i partiti. Molti anarchici continuarono ugualmente la loro attività  ed uno tra i più attivi, di cui è rimasto traccia negli archivi di Stato, fu l'operaio e contadino [[Alexander Metodiev Nakov]]. Una trentina di militanti bulgari si arruolarono volontari nelle [[milizie antifasciste]] spagnole allo scoppio della [[rivoluzione spagnola|guerra civile]] nel [[1936]]. La F.A.C.B. ebbe un suo delegato al congresso della [[CNT-FAI]] nella [[Spagna]] libera del novembre [[1936]]. Nonostante la [[repressione]], i comunisti-anarchici riuscirono a far circolare il ciclostilato ''Khleb i Svoboda'' («Pane e Libertà »).
Nel [[1934]] i dirigenti fascisti del partito Zveno, il colonnello Kimon Georgiev ed il colonnello Damyan Velchev, organizzarono un nuovo colpo di stato che portò all'instaurazione di un nuovo regime autoritario che mise fuori legge tutti i partiti. Molti anarchici continuarono ugualmente la loro attività  ed uno tra i più attivi, di cui è rimasto traccia negli archivi di Stato, fu l'operaio e contadino [[Alexander Metodiev Nakov]]. Una trentina di militanti bulgari si arruolarono volontari nelle [[milizie antifasciste]] spagnole allo scoppio della [[rivoluzione spagnola|guerra civile]] nel [[1936]]. La F.A.C.B. ebbe un suo delegato al congresso della [[CNT-FAI]] nella [[Spagna]] libera del novembre [[1936]]. Nonostante la [[repressione]], i comunisti-anarchici riuscirono a far circolare il ciclostilato ''Khleb i Svoboda'' («Pane e Libertà»).


Gli anarchici e i comunisti proseguirono nelle loro attività  semi-clandestinamente, combattendo nello specifico contro l'alleanza tra governo bulgaro e [[nazismo]] nel [[1941]], e in generale contro ogni [[autorità]] fino al [[1944]], quando il paese venne "liberato" dall'Armata Rossa, che instaurò nel paese un [[bolscevismo|regime bolscevico]] subordinato agli ordini di Mosca.
Gli anarchici e i comunisti proseguirono nelle loro attività  semi-clandestinamente, combattendo nello specifico contro l'alleanza tra governo bulgaro e [[nazismo]] nel [[1941]], e in generale contro ogni [[autorità]] fino al [[1944]], quando il paese venne "liberato" dall'Armata Rossa, che instaurò nel paese un [[bolscevismo|regime bolscevico]] subordinato agli ordini di Mosca.