Storia dell'anarchismo a Cuba: differenze tra le versioni

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===L'avvento del socialismo e dell'anarchismo proudhoniano===
===L'avvento del socialismo e dell'anarchismo proudhoniano===
[[Image:Proudhon4.jpg|left||thumb|150 px|[[Pierre-Joseph Proudhon]], filosofo ed economista francese, a partire dal 1850 cominciarono a diffondersi le sue idee in tutta l'isola]]
[[Image:Proudhon4.jpg|left||thumb|200px|[[Pierre-Joseph Proudhon]], filosofo ed economista francese, a partire dal [[1850]] cominciarono a diffondersi le sue idee in tutta l'isola]]
[[File:Marmol.jpeg|150 px|thumb|[[Fernando Tarrida del Mármol]], anarchico nato a Cuba da genitori spagnoli]]
[[File:Marmol.jpeg|200px|thumb|[[Fernando Tarrida del Mármol]], anarchico nato a Cuba da genitori spagnoli]]
A partire dal [[1850]] cominciarono a giungere nell'isola anche gli [[Immigrazione|immigrati]] spagnoli più poveri, che venivano in cerca di fortuna ma spesso ricevevano lo stesso trattamento riservato agli sfruttati locali. I migranti diffusero nell'isola le idee socialiste e rivoluzionarie conosciute nella loro [[patria]] ed in Europa, in particolare fecero subito presa quelle del filoso ed economista francese [[Pierre Joseph Proudhon]]. Gli effetti della diffusione di queste dottrine si videro immediatamente e concretamente: nel [[1857]] venne fondata la prima società mutualistica proudhoniana di [[Cuba]]; nel [[1865]] si concretizzò il primo [[sciopero]] dell'isola: il [[14 agosto]] 400 lavoratori della ''Hija de Cabañas y Carbajal'' e di ''El Fígaro'', due fabbriche di tabacco dell'Avana, scesero in sciopero chiedendo un aumento salariale.  
A partire dal [[1850]] cominciarono a giungere nell'isola anche gli [[Immigrazione|immigrati]] spagnoli più poveri, che venivano in cerca di fortuna ma spesso ricevevano lo stesso trattamento riservato agli sfruttati locali. I migranti diffusero nell'isola le idee socialiste e rivoluzionarie conosciute nella loro [[patria]] ed in Europa, in particolare fecero subito presa quelle del filoso ed economista francese [[Pierre Joseph Proudhon]]. Gli effetti della diffusione di queste dottrine si videro immediatamente e concretamente: nel [[1857]] venne fondata la prima società mutualistica proudhoniana di [[Cuba]]; nel [[1865]] si concretizzò il primo [[sciopero]] dell'isola: il [[14 agosto]] 400 lavoratori della ''Hija de Cabañas y Carbajal'' e di ''El Fígaro'', due fabbriche di tabacco dell'Avana, scesero in sciopero chiedendo un aumento salariale.  


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Intorno al [[1880]] il pensiero anarchico acquisì un'influenza senza precedenti tra i lavoratori in [[Francia]], [[Italia]], [[Russia]], e [[Spagna]]. Tutto ciò ebbe ripercussioni notevoli anche a [[Cuba]], dove l'[[anarchismo]] cominciò a diffondersi a macchia d'olio; in particolare presero piede le idee [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacaliste]], [[collettivismo|collettiviste]] - sulla base dei principi della [[Federación de Trabajadores de la Región Española]] (Federazione dei Lavoratori della Regione Spagnola) - e [[anarco-comunismo|anarco-comuniste]]. Nel [[1882]], gli [[:Categoria:Anarchici cubani|anarchici cubani]] iniziarono a lottare contro il riformismo sindacale e in favore delle idee [[rivoluzione sociale|rivoluzionarie]]. Uno dei principali sostenitori dell'[[anarchismo]], [[Enrique Roig San Martín]], lottò strenuamente in favore delle idee [[Anti-capitalismo|anticapitaliste]] più radicali: nel [[1885]], grazie al lavoro svolto da anarchici come lui, nacque la ''Junta Central de Artesanos'', fondata con l'intento di coordinare le lotte dei lavoratori cubani mediante apposite [[federalismo|federazioni]]. I suoi primi scritti apparvero nel [[1883]] su «El Obrero» (Il lavoratore), giornale cubano che sposava posizioni anarchiche ed in favore delle classi lavoratrici cubane.  Scrisse inoltre per «El Boletín» del Gremio de Obreros nel biennio [[1884]]-[[1885]] (un periodico che si rivolgeva ai lavoratori del tabacco) e soprattutto fondò a L'Avana il giornale «[[El Productor]]» (primo numero comparve il [[12 luglio]] [[1887]]). Oltre a San Martín, altri anarchici cubani corrispondevano da Santiago de las Vegas, Guanabacoa, Tampa e Cayo Hueso in Florida. I collaboratori più conosciuti dell'epoca furono [[Enrique Messonier]], [[Manuel Fuentes]] e [[Creci Enrique]].  
Intorno al [[1880]] il pensiero anarchico acquisì un'influenza senza precedenti tra i lavoratori in [[Francia]], [[Italia]], [[Russia]], e [[Spagna]]. Tutto ciò ebbe ripercussioni notevoli anche a [[Cuba]], dove l'[[anarchismo]] cominciò a diffondersi a macchia d'olio; in particolare presero piede le idee [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacaliste]], [[collettivismo|collettiviste]] - sulla base dei principi della [[Federación de Trabajadores de la Región Española]] (Federazione dei Lavoratori della Regione Spagnola) - e [[anarco-comunismo|anarco-comuniste]]. Nel [[1882]], gli [[:Categoria:Anarchici cubani|anarchici cubani]] iniziarono a lottare contro il riformismo sindacale e in favore delle idee [[rivoluzione sociale|rivoluzionarie]]. Uno dei principali sostenitori dell'[[anarchismo]], [[Enrique Roig San Martín]], lottò strenuamente in favore delle idee [[Anti-capitalismo|anticapitaliste]] più radicali: nel [[1885]], grazie al lavoro svolto da anarchici come lui, nacque la ''Junta Central de Artesanos'', fondata con l'intento di coordinare le lotte dei lavoratori cubani mediante apposite [[federalismo|federazioni]]. I suoi primi scritti apparvero nel [[1883]] su «El Obrero» (Il lavoratore), giornale cubano che sposava posizioni anarchiche ed in favore delle classi lavoratrici cubane.  Scrisse inoltre per «El Boletín» del Gremio de Obreros nel biennio [[1884]]-[[1885]] (un periodico che si rivolgeva ai lavoratori del tabacco) e soprattutto fondò a L'Avana il giornale «[[El Productor]]» (primo numero comparve il [[12 luglio]] [[1887]]). Oltre a San Martín, altri anarchici cubani corrispondevano da Santiago de las Vegas, Guanabacoa, Tampa e Cayo Hueso in Florida. I collaboratori più conosciuti dell'epoca furono [[Enrique Messonier]], [[Manuel Fuentes]] e [[Creci Enrique]].  


«[[El Productor]]», sostenuto economicamente da Rafael García, aveva lettori soprattutto tra gli impiegati nel settore del tabacco ed aveva corrispondenti in molte città cubane; sulla storica rivista venivano pubblicati inoltre articoli di anarchici francesi, spagnoli, italiani, ecc., che contribuirono a promuovere molti [[sciopero|scioperi]] e rivolte in tutta l'isola. Al fine di facilitare e coordinare gli sforzi del giornale venne creata un organizzazione rivoluzionaria anarchica, l'[[Alianza Obrera]] (Alleanza dei Lavoratori).  
«[[El Productor]]», sostenuto economicamente da Rafael García, aveva lettori soprattutto tra gli impiegati nel settore del tabacco ed aveva corrispondenti in molte città cubane; sulla storica rivista venivano pubblicati inoltre articoli di anarchici francesi, spagnoli, italiani ecc., che contribuirono a promuovere molti [[sciopero|scioperi]] e rivolte in tutta l'isola. Al fine di facilitare e coordinare gli sforzi del giornale venne creata un organizzazione rivoluzionaria anarchica, l'[[Alianza Obrera]] (Alleanza dei Lavoratori).  
[[File:Roigsanmartin.png|200px|thumb|Enrique Roig San Martín]]
[[File:Roigsanmartin.png|200px|thumb|Enrique Roig San Martín]]
Il [[1° ottobre]] [[1887]] si celebrò a L'Avana, sponsorizzato dalla neonata [[Federación de Trabajadores de Cuba]] (FTC-Federazione dei Lavoratori di Cuba), il primo ''Congreso Obrero de Cuba'', che enunciò i sei punti fondamentali dei propri principi organizzativi:
Il [[1° ottobre]] [[1887]] si celebrò a L'Avana, sponsorizzato dalla neonata [[Federación de Trabajadores de Cuba]] (FTC-Federazione dei Lavoratori di Cuba), il primo ''Congreso Obrero de Cuba'', che enunciò i sei punti fondamentali dei propri principi organizzativi:
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[[File:Angiolillo.jpg|right|200px|thumb|[[Michele Angiolillo]], anarchico italiano giustiziere del presidente spagnolo Canovas.]]
[[File:Angiolillo.jpg|right|200px|thumb|[[Michele Angiolillo]], anarchico italiano giustiziere del presidente spagnolo Canovas.]]
Nonostante le difficoltà, dal [[15 gennaio|15]] al [[19 gennaio]] [[1892]] si riunì il Congreso Regional Cubano, che contemplava tutte le realtà libertarie dell'isola. Durante il congresso, alcune fazione anarchiche cominciarono a dare segni di apertura rispetto al separatismo, molti abbracciarono la causa indipendentista, pur mantenendo intatte le idee rivoluzionarie. Le [[autorità]], preoccupate, arrestarono alcuni congressisti e vietarono nuove riunioni e la pubblicazione di «[[El Productor]], che nel frattempo aveva ricominciato le proprie attività. È questa l'epoca di [[Jose Martí]], leader separatista cubano, che intendeva riunire tutte le forze sociali anti-[[colonialismo|colonialiste]]. Egli aveva fondato nei primi mesi del [[1892]] il [[Partido Revolucionario Cubano]] (PRC), un partito autonomo, decentrato e rivoluzionario, con statuti e strutture prossime alla [[democrazia diretta]]. (Il PRC, secondo alcuni storici, fu per certi versi similare al [[Partido Liberal Mexicano]], fondata dal messicano anarchico e rivoluzionario, [[Ricardo Flores Magon]].).
Nonostante le difficoltà, dal [[15 gennaio|15]] al [[19 gennaio]] [[1892]] si riunì il Congreso Regional Cubano, che contemplava tutte le realtà libertarie dell'isola. Durante il congresso, alcune fazione anarchiche cominciarono a dare segni di apertura rispetto al separatismo, molti abbracciarono la causa indipendentista, pur mantenendo intatte le idee rivoluzionarie. Le [[autorità]], preoccupate, arrestarono alcuni congressisti e vietarono nuove riunioni e la pubblicazione di «[[El Productor]], che nel frattempo aveva ricominciato le proprie attività. È questa l'epoca di [[Jose Martí]], leader separatista cubano, che intendeva riunire tutte le forze sociali anti-[[colonialismo|colonialiste]]. Egli aveva fondato nei primi mesi del [[1892]] il [[Partido Revolucionario Cubano]] (PRC), un partito autonomo, decentrato e rivoluzionario, con statuti e strutture prossime alla [[democrazia diretta]]. (Il PRC, secondo alcuni storici, fu per certi versi similare al [[Partido Liberal Mexicano]], fondata dal messicano anarchico e rivoluzionario, [[Ricardo Flores Magón]].).


Gli anarchici separatisti si ritrovarono in due organizzazioni: nel [[Club Roig San Martín]] e in un gruppo dedicato a [[Fermín Salvochea]], un anarchico andaluso amato da Martí che difese strenuamente la causa cubana. Essi però pensavano all'indipendenza come ad un [[coerenza mezzi-fini|mezzo]], ovvero un modo per poi compiere la [[rivoluzione sociale]], mentre Martí considerava la repubblica un fine a se stesso. La repubblica, secondo lui, avrebbe comportato una maggiore [[eguaglianza]] e [[giustizia sociale]]. Intanto, nel [[1893]], gli anarchici del ''Círculo de Trabajadores'' cambiarono il nome in [[Sociedad General de Trabajadores]] (SGT). Ci furono poi tentativi più o meno loschi per dividere anarchici e separatisti, ma il gioco non riuscì e le due fazioni rimasero alleate nel Partido Rivoluzionario Cubano di Martì.  
Gli anarchici separatisti si ritrovarono in due organizzazioni: nel [[Club Roig San Martín]] e in un gruppo dedicato a [[Fermín Salvochea]], un anarchico andaluso amato da Martí che difese strenuamente la causa cubana. Essi però pensavano all'indipendenza come ad un [[coerenza mezzi-fini|mezzo]], ovvero un modo per poi compiere la [[rivoluzione sociale]], mentre Martí considerava la repubblica un fine a stesso. La repubblica, secondo lui, avrebbe comportato una maggiore [[eguaglianza]] e [[giustizia sociale]]. Intanto, nel [[1893]], gli anarchici del ''Círculo de Trabajadores'' cambiarono il nome in [[Sociedad General de Trabajadores]] (SGT). Ci furono poi tentativi più o meno loschi per dividere anarchici e separatisti, ma il gioco non riuscì e le due fazioni rimasero alleate nel Partido Rivoluzionario Cubano di Martì.  


Le proteste andarono avanti sia sul fronte sociale che in quello politico (separatismo): ci furono [[scioperi]] a Key West nel [[1893]], l'anno seguente il [[1° maggio]] fu vietato dalle [[autorità]] e nel [[1895]] scoppiò la guerra d'indipendenza ([[1895]]-[[1898]]) a cui presero parte molti anarchici; alcuni invece vissero momenti di confusione rispetto alle posizioni da prendere, mentre altri non la sostennero per nulla. Intanto, il [[19 maggio]] [[1895]], Martì era stato ucciso dagli spagnoli, gettando nello sconforto tutto il popolo cubano e non solo.  
Le proteste andarono avanti sia sul fronte sociale che in quello politico (separatismo): ci furono [[scioperi]] a Key West nel [[1893]], l'anno seguente il [[1° maggio]] fu vietato dalle [[autorità]] e nel [[1895]] scoppiò la guerra d'indipendenza ([[1895]]-[[1898]]) a cui presero parte molti anarchici; alcuni invece vissero momenti di confusione rispetto alle posizioni da prendere, mentre altri non la sostennero per nulla. Intanto, il [[19 maggio]] [[1895]], Martì era stato ucciso dagli spagnoli, gettando nello sconforto tutto il popolo cubano e non solo.  
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Sfruttando la confusione momentanea, il nuovo capitano e generale dell'isola, Valeriano Weylerthe, arrestò e deportò molti anarchici, chiudendo anche la sede di SGT. Lo stesso [[governo]] spagnolo di Cánovas del Castillo, volendo attuare una [[repressione]] di tutti i movimenti antagonisti, non si fece pregare per mettere in atto metodi [[repressione|repressivi]] [[violenta|violenti]] ed il ''Decree Reconcetration'' fu lo strumento che legalizzò la [[repressione]]. Cánovas, inoltre, spinse i contadini ad abbandonare le campagne per le città, in modo da isolare i ribelli e creare difficoltà di convivenza tra i cubani di città e quelli di campagna. Molti soffrirono fame e indigenze varie: fu un vero e proprio genocidio messo in atto scientemente. In quella situazione c'erano anarchici come [[Adrian Del Valle]], uno spagnolo trasferitosi a [[Cuba]] nel [[1895]], che si adoperava per pacificare i rapporti tra anarchici e separatisti o tra anarchici separatisti e anarchici non separatisti.  
Sfruttando la confusione momentanea, il nuovo capitano e generale dell'isola, Valeriano Weylerthe, arrestò e deportò molti anarchici, chiudendo anche la sede di SGT. Lo stesso [[governo]] spagnolo di Cánovas del Castillo, volendo attuare una [[repressione]] di tutti i movimenti antagonisti, non si fece pregare per mettere in atto metodi [[repressione|repressivi]] [[violenta|violenti]] ed il ''Decree Reconcetration'' fu lo strumento che legalizzò la [[repressione]]. Cánovas, inoltre, spinse i contadini ad abbandonare le campagne per le città, in modo da isolare i ribelli e creare difficoltà di convivenza tra i cubani di città e quelli di campagna. Molti soffrirono fame e indigenze varie: fu un vero e proprio genocidio messo in atto scientemente. In quella situazione c'erano anarchici come [[Adrian Del Valle]], uno spagnolo trasferitosi a [[Cuba]] nel [[1895]], che si adoperava per pacificare i rapporti tra anarchici e separatisti o tra anarchici separatisti e anarchici non separatisti.  


La [[repressione]] dei cubani ebbe un vasto eco anche in [[Spagna]], dove gli anarchici spagnoli solidarizzarono coraggiosamente con i loro compagni cubani. Nel gennaio [[1896]] venne creato il Comitato Francese per una Cuba Libera, costituito a Parigi sotto la direzione di Betances, e con il sostegno di [[Charles Malato]]: aderirono anarchici francesi come [[Achille Steens]], [[Élisée Reclus]], [[Elie Reclus]], [[Louise Michel]], [[Lacour Léopold]], [[Jean Grave]], [[Sébastien Faure]], [[Paul Adam]] e [[Charles Malato]]. Al contrario, [[Kropotkin|Peter Kropotkin]] a Londra ed [[Emma Goldman]] negli [[Stati Uniti]] mantennero un atteggiamento di neutralità.  
La [[repressione]] dei cubani ebbe un vasto eco anche in [[Spagna]], dove gli anarchici spagnoli solidarizzarono coraggiosamente con i loro compagni cubani. Nel gennaio [[1896]] venne creato il Comitato Francese per una Cuba Libera, costituito a Parigi sotto la direzione di Betances, e con il sostegno di [[Charles Malato]]: aderirono anarchici francesi come [[Achille Steens]], [[Élisée Reclus]], [[Élie Reclus]], [[Louise Michel]], [[Lacour Léopold]], [[Jean Grave]], [[Sébastien Faure]], [[Paul Adam]] e [[Charles Malato]]. Al contrario, [[Kropotkin|Peter Kropotkin]] a Londra ed [[Emma Goldman]] negli [[Stati Uniti]] mantennero un atteggiamento di neutralità.  


Ad un certo punto gli [[Stati Uniti]] dichiararono guerra alla [[Spagna]], approfittando del caos che c'era in [[Spagna]] dopo l'assassinio del capo di [[governo]] Antonio Cánovas da parte dell'anarchico [[Michele Angiolillo]] (agosto 1897). L'anziano successore, [[Praxedes Mateo Sagasta]], avanzò una politica ambigua nei confronti di [[Cuba]], decretando un'[[autonomia]] che non accontentava nessuno, ma era troppo poco e troppo tardi e questo non dimostrò altro che la debolezza del [[colonialismo]] spagnolo. L'aprile del [[1898]] fu per il [[governo]] americano il momento più propizio per dichiarare guerra alla [[Spagna]] <ref>L'affondamento del Maine fu la causa ufficiale dell'entrata in guerra degli USA.  Gli storici concordano nel ritenere che tale guerra fu scatenata da un pretesto per aggirare il divieto costituzionale di aggressione ad uno stato estero. L'agognato pretesto venne fornito da una “improvvisa” esplosione a bordo dell'incrociatore U.S.S. Maine, il quale affondò portando con sè piu di duecento marinai americani. Successivamente il governo degli [[Stati Uniti]] accusò gli spagnoli di aver causato l'esplosione. La [[Spagna]] negò ogni coinvolgimento e chiese l'istituzione di una commissione mista per indagare sulle vere cause dell'affondamento, ma gli USA dichiararono sbrigativamente guerra e l'attacco ebbe inizio. </ref>: invase [[Cuba]], le [[Filippine]] e Puerto Rico. Con altrettanta velocità la [[Spagna]] si arrese e firmò la pace con gli [[USA]]. La guerra formalmente terminò con l'umiliazione degli spagnoli nel dicembre del [[1898]], costretti a firmare il Trattato di Parigi che stabiliva la perdita di tutti i territori d'oltremare della [[Spagna]]: «Cuba si avvia a diventare una repubblica (la ''Republica mediatizada''), stavolta sotto il giogo degli USA» <ref>[http://web.tiscali.it/ItaliaCuba/dopoil.htm Dopo il 1898 ...]</ref>. I separatisti cubani in buona parte stettero con gli americani, pensando che sarebbe bastato emanciparsi dagli spagnoli per migliorare la loro situazione, che invece non migliorò per nulla.
Ad un certo punto gli [[Stati Uniti]] dichiararono guerra alla [[Spagna]], approfittando del caos che c'era in [[Spagna]] dopo l'assassinio del capo di [[governo]] Antonio Cánovas da parte dell'anarchico [[Michele Angiolillo]] (agosto 1897). L'anziano successore, [[Praxedes Mateo Sagasta]], avanzò una politica ambigua nei confronti di [[Cuba]], decretando un'[[autonomia]] che non accontentava nessuno, ma era troppo poco e troppo tardi e questo non dimostrò altro che la debolezza del [[colonialismo]] spagnolo. L'aprile del [[1898]] fu per il [[governo]] americano il momento più propizio per dichiarare guerra alla [[Spagna]] <ref>L'affondamento del Maine fu la causa ufficiale dell'entrata in guerra degli USA.  Gli storici concordano nel ritenere che tale guerra fu scatenata da un pretesto per aggirare il divieto costituzionale di aggressione ad uno stato estero. L'agognato pretesto venne fornito da una “improvvisa” esplosione a bordo dell'incrociatore U.S.S. Maine, il quale affondò portando con sè piu di duecento marinai americani. Successivamente il governo degli [[Stati Uniti]] accusò gli spagnoli di aver causato l'esplosione. La [[Spagna]] negò ogni coinvolgimento e chiese l'istituzione di una commissione mista per indagare sulle vere cause dell'affondamento, ma gli USA dichiararono sbrigativamente guerra e l'attacco ebbe inizio. </ref>: invase [[Cuba]], le [[Filippine]] e Puerto Rico. Con altrettanta velocità la [[Spagna]] si arrese e firmò la pace con gli [[USA]]. La guerra formalmente terminò con l'umiliazione degli spagnoli nel dicembre del [[1898]], costretti a firmare il Trattato di Parigi che stabiliva la perdita di tutti i territori d'oltremare della [[Spagna]]: «Cuba si avvia a diventare una repubblica (la ''Republica mediatizada''), stavolta sotto il giogo degli USA» <ref>[http://web.tiscali.it/ItaliaCuba/dopoil.htm Dopo il 1898 ...]</ref>. I separatisti cubani in buona parte stettero con gli americani, pensando che sarebbe bastato emanciparsi dagli spagnoli per migliorare la loro situazione, che invece non migliorò per nulla.
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Dopo la guerra ispano-americana, che diede a [[Cuba]] l'indipendenza dalla [[Spagna]], molti rivoluzionari furono abbastanza delusi dal mancato miglioramento delle condizioni socio-economiche. Il nuovo [[governo]] parve non interessarsi alle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, addirittura furono soppressi i movimenti sindacali, peggiorò la condizione delle scuole e il paese divenne una sorta di protettorato americano. Nel [[1899]] gli operai anarchici si riorganizzarono nell'[[Alianza de Trabajadores]]; nel settembre dello stesso anno, cinque dei gruppi più organizzati furono bloccati dalle [[autorità]] per aver sostenuto uno [[sciopero]] dei muratori. Durante questo periodo, l'italiano [[Errico Malatesta]] visitò [[Cuba]] tenendovi discorsi e rilasciando interviste a vari giornali, ma molte altre attività furono represse dal governatore civile Emilio Nuñez. Intorno al [[1902]]-[[1903|03]], gli anarchici e i sindacalisti cominciarono ad organizzare i lavoratori dell'industria dello zucchero, suscitando l'immediata e [[violenta]] reazione del padronato che commissionò l'assassinio di due operai.
Dopo la guerra ispano-americana, che diede a [[Cuba]] l'indipendenza dalla [[Spagna]], molti rivoluzionari furono abbastanza delusi dal mancato miglioramento delle condizioni socio-economiche. Il nuovo [[governo]] parve non interessarsi alle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, addirittura furono soppressi i movimenti sindacali, peggiorò la condizione delle scuole e il paese divenne una sorta di protettorato americano. Nel [[1899]] gli operai anarchici si riorganizzarono nell'[[Alianza de Trabajadores]]; nel settembre dello stesso anno, cinque dei gruppi più organizzati furono bloccati dalle [[autorità]] per aver sostenuto uno [[sciopero]] dei muratori. Durante questo periodo, l'italiano [[Errico Malatesta]] visitò [[Cuba]] tenendovi discorsi e rilasciando interviste a vari giornali, ma molte altre attività furono represse dal governatore civile Emilio Nuñez. Intorno al [[1902]]-[[1903|03]], gli anarchici e i sindacalisti cominciarono ad organizzare i lavoratori dell'industria dello zucchero, suscitando l'immediata e [[violenta]] reazione del padronato che commissionò l'assassinio di due operai.


Nel campo dell'istruzione, attivisti anarchici criticarono la [[pedagogia]] istituzionale propugnando in sua vece quella [[pedagogia libertaria|libertaria]]; in particolare furono oggetto di contestazione, le scuole gestite dai religiosi per via della diffusione dei principi [[cristianesimo|cristiani]], e quelle pubbliche per l'apologia di idee come [[patria]], [[nazionalismo]], ecc.
Nel campo dell'istruzione, attivisti anarchici criticarono la [[pedagogia]] istituzionale propugnando in sua vece quella [[pedagogia libertaria|libertaria]]; in particolare furono oggetto di contestazione, le scuole gestite dai religiosi per via della diffusione dei principi [[cristianesimo|cristiani]], e quelle pubbliche per l'apologia di idee come [[patria]], [[nazionalismo]] ecc.


In un numero di «¡Tierra!», un settimanale anarchico (pubblicato dal [[1899]]-[[1915]]), furono denunciate le condizioni miserevoli in cui era ridotta la scuola pubblica e l'obbligo imposto agli studenti di giurare fedeltà alla bandiera. Dal [[1906]] gli anarchici diressero alcune scuole presso il Círculo de Trabajadores e dal [[1908]] pubblicarono su «¡Tierra!» e «La Voz del Dependiente» i loro programmi riguardo alla [[pedagogia]] e all'istituzione di scuole moderne ispirate ai principi di [[Francisco Ferrer y Guardia]].
In un numero di «¡Tierra!», un [[settimanale anarchico]] (pubblicato dal [[1899]]-[[1915]]), furono denunciate le condizioni miserevoli in cui era ridotta la scuola pubblica e l'obbligo imposto agli studenti di giurare fedeltà alla bandiera. Dal [[1906]] gli anarchici diressero alcune scuole presso il Círculo de Trabajadores e dal [[1908]] pubblicarono su «¡Tierra!» e «La Voz del Dependiente» i loro programmi riguardo alla [[pedagogia]] e all'istituzione di scuole moderne ispirate ai principi di [[Francisco Ferrer y Guardia]].
=== Gli anarchici tra repressione e attività sindacale (1911-1930)===
=== Gli anarchici tra repressione e attività sindacale (1911-1930)===
[[File:ElProductor.png|thumb|Testata di ''El productor'', storica rivista anarchica cubana.]]
[[File:ElProductor.png|thumb|Testata di ''El productor'', storica [[rivista anarchica]] cubana.]]
Nel [[1911]], dopo un infruttuoso [[sciopero]] dei lavoratori del tabacco, sostenuto anche dai panettieri e dai carrettieri, il nuovo segretario governativo, Gerardo Machado, deportò molti anarchici spagnoli e incarcerò molti altri loro compagni cubani. La politica [[repressione|repressiva]] andò avanti per 20 anni: quando [[Mario García Menocal]] prese il controllo del governo cubano nel [[1917]], diversi [[sciopero generale|scioperi generali]] furono repressi dallo [[Stato]] facendo un ampio uso della [[violenza]]; sindacalisti anarchici come [[Robustiano Fernandez]] e [[Luis Diaz Blanco]] pagarono con la loro vita il loro impegno sindacale. Per conto, altri loro compagni decisero di rispondere alla [[violenza]] con la [[violenza]], ma ciò non riuscì ad impedire che un gruppo di 77 [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]], definiti dal [[governo]] “mafia anarco-sindacalista”, fossero deportati in [[Spagna]].
Nel [[1911]], dopo un infruttuoso [[sciopero]] dei lavoratori del tabacco, sostenuto anche dai panettieri e dai carrettieri, il nuovo segretario governativo, Gerardo Machado, deportò molti anarchici spagnoli e incarcerò molti altri loro compagni cubani. La politica [[repressione|repressiva]] andò avanti per 20 anni: quando [[Mario García Menocal]] prese il controllo del governo cubano nel [[1917]], diversi [[sciopero generale|scioperi generali]] furono repressi dallo [[Stato]] facendo un ampio uso della [[violenza]]; sindacalisti anarchici come [[Robustiano Fernandez]] e [[Luis Diaz Blanco]] pagarono con la loro vita il loro impegno sindacale. Per conto, altri loro compagni decisero di rispondere alla [[violenza]] con la [[violenza]], ma ciò non riuscì ad impedire che un gruppo di 77 [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]], definiti dal [[governo]] “mafia anarco-sindacalista”, fossero deportati in [[Spagna]].


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Molti anarchici cubani del [[Movimento Libertario Cubano|MLC]] furono quindi per molto tempo ritenuti ambigui <ref>[http://www.unacitta.it/newsite/intervista.asp?anno=2009&numero=161&id=1889 Secondo Gianpiero Berti] «anche se dati certi non ne esistono, pare che, fra i partecipanti al tentativo di sbarco [... alla baia dei Porci...] vi siano stati anche degli anarchici cubani esiliati in Florida. </ref>, ma nel [[1965]] le cose parvero cambiare, specie dopo il viaggio di [[Abelardo Iglesias]] in [[Italia]], dove incontrò i militanti della [[Federazione Anarchica Italiana]] ed espose loro la posizione del MLC sulla [[rivoluzione cubana]]. L'organizzazione italiana parve convincersi della buona fede dei cubani e pubblicò alcuni articoli in loro favore su «[[Umanità Nova]]», che portarono anche all'appoggio solidaristico della [[Federación Libertaria Argentina]], della [[Federación Libertaria Mexicana]], della [[Anarchist Federation]] di Londra, della [[Sveriges Arbetares Centralorganisation]], della [[Fédération Anarchiste]] e del Movimiento Libertario Español.  
Molti anarchici cubani del [[Movimento Libertario Cubano|MLC]] furono quindi per molto tempo ritenuti ambigui <ref>[http://www.unacitta.it/newsite/intervista.asp?anno=2009&numero=161&id=1889 Secondo Gianpiero Berti] «anche se dati certi non ne esistono, pare che, fra i partecipanti al tentativo di sbarco [... alla baia dei Porci...] vi siano stati anche degli anarchici cubani esiliati in Florida. </ref>, ma nel [[1965]] le cose parvero cambiare, specie dopo il viaggio di [[Abelardo Iglesias]] in [[Italia]], dove incontrò i militanti della [[Federazione Anarchica Italiana]] ed espose loro la posizione del MLC sulla [[rivoluzione cubana]]. L'organizzazione italiana parve convincersi della buona fede dei cubani e pubblicò alcuni articoli in loro favore su «[[Umanità Nova]]», che portarono anche all'appoggio solidaristico della [[Federación Libertaria Argentina]], della [[Federación Libertaria Mexicana]], della [[Anarchist Federation]] di Londra, della [[Sveriges Arbetares Centralorganisation]], della [[Fédération Anarchiste]] e del Movimiento Libertario Español.  


Gradualmente, nonostante persistettero le accuse di filo-americanismo, l'opinione degli anarchici rispetto agli esuli cambiò, anche grazie alla pubblicazione nel [[1976]] del libro ''The Cuban Revolution: A Critical Perspective'' di [[Sam Goldoff]]. Tre anni dopo, nel [[1979]], il MLC diffuse anche una nuova rivista intitolata «''[[Guángara Libertaria]]''», dove rilanciò l'articolo di Alfredo Gómez ''The Cuban Anarchists, or the Bad Conscience of Anarchism''. Ciò permise agli anarchici cubani di stringere nuove relazioni con il mondo anarchico, in particolare con gruppi del [[Messico]], [[Hawái]], [[Spagna]] e [[Venezuela]]. La rivista raggiunse le 5.000 copie nel [[1987]], diventando il periodico anarchico più diffuso in tutti gli [[USA]]. Nel [[1992]] il collettivo che curava la pubblicazione della rivista cessò l'attività, anche se molti suoi militanti proseguirono in altre sedi a diffondere scritti e testi anarchici. Negli anni '90 giunsero dall'isola la notizia dell'arresto di cinque sindacalisti agrari del ''Grupo Emiliano Zapata'', un gruppo anti-autoritario che aveva iniziato le proprie attività intorno tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli'80, che da un lato dimostrava la spietatezza repressiva del regime cubano ma dall'altro dimostrava anche che le idee anarchiche erano ben dure a morire.
Gradualmente, nonostante persistettero le accuse di filo-americanismo, l'opinione degli anarchici rispetto agli esuli cambiò, anche grazie alla pubblicazione nel [[1976]] del libro ''The Cuban Revolution: A Critical Perspective'' di [[Sam Goldoff]]. Tre anni dopo, nel [[1979]], il MLC diffuse anche una nuova rivista intitolata «''[[Guángara Libertaria]]''», dove rilanciò l'articolo di Alfredo Gómez ''The Cuban Anarchists, or the Bad Conscience of Anarchism''. Ciò permise agli anarchici cubani di stringere nuove relazioni con il mondo anarchico, in particolare con gruppi del [[Messico]], [[Hawái]], [[Spagna]] e [[Venezuela]]. La rivista raggiunse le 5.000 copie nel [[1987]], diventando il [[periodico anarchico]] più diffuso in tutti gli [[USA]]. Nel [[1992]] il collettivo che curava la pubblicazione della rivista cessò l'attività, anche se molti suoi militanti proseguirono in altre sedi a diffondere scritti e testi anarchici. Negli anni '90 giunsero dall'isola la notizia dell'arresto di cinque sindacalisti agrari del ''Grupo Emiliano Zapata'', un gruppo anti-autoritario che aveva iniziato le proprie attività intorno tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli'80, che da un lato dimostrava la spietatezza repressiva del regime cubano ma dall'altro dimostrava anche che le idee anarchiche erano ben dure a morire.


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