Storia dell'anarchismo a Cuba: differenze tra le versioni

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In un numero di «¡Tierra!», un settimanale anarchico (pubblicato dal [[1899]]-[[1915]]), furono denunciate le condizioni miserevoli in cui era ridotta la scuola pubblica e l'obbligo imposto agli studenti di giurare fedeltà alla bandiera. Dal [[1906]] gli anarchici diressero alcune scuole presso il Círculo de Trabajadores e dal [[1908]] pubblicarono su «¡Tierra!» e «La Voz del Dependiente» i loro programmi riguardo alla [[pedagogia]] e all'istituzione di scuole moderne ispirate ai principi di [[Francisco Ferrer y Guardia]].
In un numero di «¡Tierra!», un settimanale anarchico (pubblicato dal [[1899]]-[[1915]]), furono denunciate le condizioni miserevoli in cui era ridotta la scuola pubblica e l'obbligo imposto agli studenti di giurare fedeltà alla bandiera. Dal [[1906]] gli anarchici diressero alcune scuole presso il Círculo de Trabajadores e dal [[1908]] pubblicarono su «¡Tierra!» e «La Voz del Dependiente» i loro programmi riguardo alla [[pedagogia]] e all'istituzione di scuole moderne ispirate ai principi di [[Francisco Ferrer y Guardia]].
=== Gli anarchici tra repressione e attività sindacale (1911-1930)===
=== Gli anarchici tra repressione e attività sindacale (1911-1930)===
[[File:ElProductor.png|thumb|Testata di ''El productor'', storica [[rivista anarchico]] cubana.]]
[[File:ElProductor.png|thumb|Testata di ''El productor'', storica [[rivista anarchica]] cubana.]]
Nel [[1911]], dopo un infruttuoso [[sciopero]] dei lavoratori del tabacco, sostenuto anche dai panettieri e dai carrettieri, il nuovo segretario governativo, Gerardo Machado, deportò molti anarchici spagnoli e incarcerò molti altri loro compagni cubani. La politica [[repressione|repressiva]] andò avanti per 20 anni: quando [[Mario García Menocal]] prese il controllo del governo cubano nel [[1917]], diversi [[sciopero generale|scioperi generali]] furono repressi dallo [[Stato]] facendo un ampio uso della [[violenza]]; sindacalisti anarchici come [[Robustiano Fernandez]] e [[Luis Diaz Blanco]] pagarono con la loro vita il loro impegno sindacale. Per conto, altri loro compagni decisero di rispondere alla [[violenza]] con la [[violenza]], ma ciò non riuscì ad impedire che un gruppo di 77 [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]], definiti dal [[governo]] “mafia anarco-sindacalista”, fossero deportati in [[Spagna]].
Nel [[1911]], dopo un infruttuoso [[sciopero]] dei lavoratori del tabacco, sostenuto anche dai panettieri e dai carrettieri, il nuovo segretario governativo, Gerardo Machado, deportò molti anarchici spagnoli e incarcerò molti altri loro compagni cubani. La politica [[repressione|repressiva]] andò avanti per 20 anni: quando [[Mario García Menocal]] prese il controllo del governo cubano nel [[1917]], diversi [[sciopero generale|scioperi generali]] furono repressi dallo [[Stato]] facendo un ampio uso della [[violenza]]; sindacalisti anarchici come [[Robustiano Fernandez]] e [[Luis Diaz Blanco]] pagarono con la loro vita il loro impegno sindacale. Per conto, altri loro compagni decisero di rispondere alla [[violenza]] con la [[violenza]], ma ciò non riuscì ad impedire che un gruppo di 77 [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]], definiti dal [[governo]] “mafia anarco-sindacalista”, fossero deportati in [[Spagna]].


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