Pasquale Fancello: differenze tra le versioni

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[[File:Fancello Pascale Crodazzu-133x200-132x200.jpg|400 px|thumb|Pasquale Fancello]]'''Pasquale Fancello''' (Dorgali, Nuoro, [[3 novembre]] [[1891]] – Roma, [[13 febbraio]] [[1953]]), detto "Pascale Crodatzu", è stato un anarchico italiano e un [[antifascismo|antifascista]] attivo nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]]. <ref>'''Fonte principale dell'articolo''': [http://militants-anarchistes.info/spip.php?article1545&var_recherche=pasquale%20fancello%20e%20salvatore%20marcello Militants-anarchistes.info]</ref>
[[File:Fancello Pascale Crodazzu-133x200-132x200.jpg|400 px|thumb|Pasquale Fancello]]'''Pasquale Fancello''' (Dorgali, Nuoro, [[3 novembre]] [[1891]] – Roma, [[13 febbraio]] [[1953]]), detto "Pascale Crodatzu", è stato un anarchico italiano e un [[antifascismo|antifascista]] attivo nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]].  


==Biografia==
==Biografia <ref>Fonte principale: ''[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article1545&var_recherche=pasquale%20fancello%20e%20salvatore%20marcello Dictionnaire des militants anarchistes]''</ref> ==


'''Pasquale Fancello''' nasce a Dorgali (Nuoro) il [[3 novembre]] [[1891]]. Avvicinatosi alle idee di sinistra, viene ben presto schedato dalle autorità  come «socialista estremista».  
'''Pasquale Fancello''' nasce a Dorgali (Nuoro) il [[3 novembre]] [[1891]]. Avvicinatosi alle idee di sinistra, viene ben presto schedato dalle autorità come «socialista estremista».  


Di professione muratore, come molti altri sardi emigra all'estero in cerca di fortuna e lavoro: nel [[1921]] è in [[Belgio]], poi per qualche periodo si trasferisce in [[Francia]] dove, il [[26 aprile]] [[1923]], è oggetto di un decreto d'espulsione, in seguito al quale poi sarà  condannato il [[24 novembre]] [[1929]] a 15 giorni di [[carcere]] per non aver ottemperato a tali disposizioni. Nel [[1929]] risiede a Bray (Charleroi), dove diffonde il [[stampa anarchica|giornale]] anarchico «[[Bandiera Nera]]» (Bruxelles, 17 numeri dall'aprile [[1929]] al maggio [[1931]]) pubblicato da [[Giuseppe Bifolchi]] <ref name="bifolchi">[http://www.anarkismo.net/article/5218 da anarkismo.net]</ref>.
Di professione muratore, come molti altri sardi emigra all'estero in cerca di fortuna e lavoro: nel [[1921]] è in [[Belgio]], poi per qualche periodo si trasferisce in [[Francia]] dove, il [[26 aprile]] [[1923]], è oggetto di un decreto d'espulsione, in seguito al quale poi sarà condannato il [[24 novembre]] [[1929]] a 15 giorni di [[carcere]] per non aver ottemperato a tali disposizioni. Nel [[1929]] risiede a Bray (Charleroi), dove diffonde il [[stampa anarchica|giornale]] anarchico «[[Bandiera Nera]]» (Bruxelles, 17 numeri dall'aprile [[1929]] al maggio [[1931]]) pubblicato da [[Giuseppe Bifolchi]] <ref name="bifolchi">[http://www.anarkismo.net/article/5218 da anarkismo.net]</ref>.


Espulso del [[Belgio]], si installa clandestinamente in [[Francia]], a Brest, dove continua la sua militanza anarchica. Nel [[1934]] Fancello viene sospettato di avere progettatoun attentato contro la barca italiana Artiglio. Nella primavera dell'[[1935|anno seguente]], a Tolosa, viene attivamente ricercato dai servizi polizieschi italiani. Nel [[1936]], dopo le elezioni spagnole di febbraio a cui ha partecipato anche il "Fronte Popolare" e la presa di posizione dei compagni spagnoli, si pronuncia senza mezzi termini contro qualsiasi partecipazione dei libertari alle elezioni.<ref>La maggior parte degli anarchici spagnoli invece vi parteciparono dopo lo [[astensionismo_elettorale_anarchico#L.27astensionismo_elettorale_nella_storia_del_movimento_anarchico|sdoganamento]] di [[Buenaventura Durruti]] e della [[CNT spagnola|CNT]]</ref>
Espulso del [[Belgio]], si installa clandestinamente in [[Francia]], a Brest, dove continua la sua militanza anarchica. Nel [[1934]] Fancello viene sospettato di avere progettatoun attentato contro la barca italiana Artiglio. Nella primavera dell'[[1935|anno seguente]], a Tolosa, viene attivamente ricercato dai servizi polizieschi italiani. Nel [[1936]], dopo le elezioni spagnole di febbraio a cui ha partecipato anche il "Fronte Popolare" e la presa di posizione dei compagni spagnoli, si pronuncia senza mezzi termini contro qualsiasi partecipazione dei libertari alle elezioni. <ref>La maggior parte degli anarchici spagnoli invece vi parteciparono dopo lo [[astensionismo_elettorale_anarchico#L.27astensionismo_elettorale_nella_storia_del_movimento_anarchico|sdoganamento]] di [[Buenaventura Durruti]] e della [[CNT spagnola|CNT]]</ref>


Durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] si sposta frequentemente in [[Spagna]], dove peraltro è presente una cospicua colonia di anarchici sardi <ref name="anar">[https://www.anarcopedia.org/index.php/Storia_dell%27anarchismo_sardo#Gli_anarchici_sardi_nella_rivoluzione_spagnola Gli anarchici sardi nella rivoluzione spagnola]</ref>, dando il suo contributo alla lotta antifranchista in svariate maniere. A Tolosa è polemico con i [[comunismo|comunisti]] italiani, in particolare con gli stalinisti, da lui considerati quasi più pericolosi dei [[Fascismo|fascisti]] stessi. Dopo gli eventi spagnoli del maggio [[1937]] (militarizzazione delle milizie e [[repressione]] di anarchici e [[comunismo|comunisti]] non allineati) e fino alla seconda guerra mondiale, scrive molte lettere a «[[L'Adunata dei Refrattari]]» (New York) per denunciare i crimini stalinisti, i processi contro i militanti del [[POUM]] e le derive nazionalistiche del [[comunismo]] internazionale.  
Durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] si sposta frequentemente in [[Spagna]], dove peraltro è presente una cospicua colonia di anarchici sardi <ref name="anar">[https://www.anarcopedia.org/index.php/Storia_dell%27anarchismo_sardo#Gli_anarchici_sardi_nella_rivoluzione_spagnola Gli anarchici sardi nella rivoluzione spagnola]</ref>, dando il suo contributo alla lotta antifranchista in svariate maniere. A Tolosa è polemico con i [[comunismo|comunisti]] italiani, in particolare con gli stalinisti, da lui considerati quasi più pericolosi dei [[Fascismo|fascisti]] stessi. Dopo gli eventi spagnoli del maggio [[1937]] (militarizzazione delle milizie e [[repressione]] di anarchici e [[comunismo|comunisti]] non allineati) e fino alla Seconda guerra mondiale, scrive molte lettere a «[[L'Adunata dei Refrattari]]» (New York) per denunciare i crimini stalinisti, i processi contro i militanti del [[POUM]] e le derive nazionalistiche del [[comunismo]] internazionale.  


Nel [[1941]] si hanno notizie della sua presenza in [[Belgio]]. Nel novembre di due anni lo troviamo a capo di 500 pastori e contadini intenti ad occupare i pascoli di Isalle e Orrule (Dorgali). Per riconoscere «il diritto alla terra a chi la lavora», il [[22 novembre]] [[1943]] a Dorgali la popolazione occupa gli uffici municipali. Durante lo sgombero poliziesco un giovane contadino di 28 anni, Leonardo Masuri, viene colpito a morte da uno sparo partito da un fucile di un poliziotto. <ref>Poco tempo dopo il soldato che sparò fu assassinato da ignoti, sotto il portico, tra via Roma e Corso Umberto.</ref>
Nel [[1941]] si hanno notizie della sua presenza in [[Belgio]]. Nel novembre di due anni lo troviamo a capo di 500 pastori e contadini intenti ad occupare i pascoli di Isalle e Orrule (Dorgali). Per riconoscere «il diritto alla terra a chi la lavora», il [[22 novembre]] [[1943]] a Dorgali la popolazione occupa gli uffici municipali. Durante lo sgombero poliziesco un giovane contadino di 28 anni, Leonardo Masuri, viene colpito a morte da uno sparo partito da un fucile di un poliziotto. <ref>Poco tempo dopo il soldato che sparò fu assassinato da ignoti, sotto il portico, tra via Roma e Corso Umberto.</ref>


Dopo la guerra, Pasquale Fancello si stabilisce definitivamente in Sardegna, dove, nel [[1947]], sostiene attivamente lo [[sciopero]] dei minatori del carbone del Sulcis-Iglesiente <ref name="sciopero">[http://www.sardegnaminiere.it/gli_scioperi.htm Sardegnaminiera.it]</ref>, per questo sarà  arrestato insieme ad altri anarchici, tra cui [[Giuseppe Serra]] ed i fratelli Montecucco. Trasferitosi nella penisola nel [[1950]] con lo scopo di meglio collaborare con «[[Umanità  Nova]]», viene condannato dal tribunale di Roma ad otto mesi di [[carcere|prigione]] per un articolo pubblicato sulla storica [[stampa anarchica|rivista anarchica]] a favore delle occupazioni delle terre.  
Dopo la guerra, Pasquale Fancello si stabilisce definitivamente in Sardegna, dove, nel [[1947]], sostiene attivamente lo [[sciopero]] dei minatori del carbone del Sulcis-Iglesiente <ref name="sciopero">[http://www.sardegnaminiere.it/gli_scioperi.htm Sardegnaminiera.it]</ref>, per questo sarà arrestato insieme ad altri anarchici, tra cui [[Giuseppe Serra]] ed i fratelli Montecucco. Trasferitosi nella penisola nel [[1950]] con lo scopo di meglio collaborare con «[[Umanità Nova]]», viene condannato dal tribunale di Roma ad otto mesi di [[carcere|prigione]] per un articolo pubblicato sulla storica [[stampa anarchica|rivista anarchica]] a favore delle occupazioni delle terre.  


Pasquale Fancello è morto a Roma il [[13 febbraio]] [[1953]]. Sulla sua tomba sta scritto il seguente epitaffio:
Pasquale Fancello è morto a Roma il [[13 febbraio]] [[1953]]. Sulla sua tomba sta scritto il seguente epitaffio:
: «A Pasquale Fancello che, dalla natia Sardegna, diede alla causa degli oppressi i tesori della sua fede e del suo animo ribelle».
: «A Pasquale Fancello che, dalla natia Sardegna, diede alla causa degli oppressi i tesori della sua fede e del suo animo ribelle».
==Note ==
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Storia dell'anarchismo sardo]]
*[[Storia dell'anarchismo sardo]]
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