Paolo Lega: differenze tra le versioni

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[[File:Attentato a Crispi di Paolo Lega.jpg|thumb|180 px|Rappresentazione dell'attentato di [[Paolo Lega]] contro Crispi (Roma, 16-06-1894) per vendicare la [[insurrezione in Lunigiana|repressione della Lunigiana]]]].'''Paolo Lega''' (Lugo di Romagna, [[9 dicembre]] [[1868]] - Cagliari, [[2 settembre|2]]<ref>[http://galzeranoeditore.blogspot.it/2015/04/paolo-lega-e-litalia-sovversiva.html Galzerano editore]</ref> o [[25 settembre]]<ref>[http://www.ephemanar.net/septembre25.html Ephemerides anarchistes]</ref> [[1896]]) è stato un anarchico italiano che nel giugno del [[1894]] attentò alla vita del presidente del Consiglio Francesco Crispi.
[[File:Attentato a Crispi di Paolo Lega.jpg|thumb|180 px|Rappresentazione dell'attentato di [[Paolo Lega]] contro Crispi (Roma, 16-06-1894) per vendicare la [[insurrezione in Lunigiana|repressione della Lunigiana]]]].'''Paolo Lega''' (Lugo di Romagna, [[9 dicembre]] [[1868]] - Cagliari, [[2 settembre|2]] <ref>[http://galzeranoeditore.blogspot.it/2015/04/paolo-lega-e-litalia-sovversiva.html Galzerano editore]</ref> o [[25 settembre]] <ref>[http://www.ephemanar.net/septembre25.html L'Ephéméride Anarchiste]</ref> [[1896]]) è stato un anarchico italiano che nel giugno del [[1894]] attentò alla vita del presidente del Consiglio Francesco Crispi.


== Biografia ==
== Biografia ==
===Formazione anarchica===
===Formazione anarchica===
Nato a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, '''Paolo Lega''' inizia a lavorare a nove anni come falegname. A 15 anni si definisce repubblicano, ma qualche tempo dopo già  si considera anarchico di matrice socialista.  
Nato a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, '''Paolo Lega''' inizia a lavorare a nove anni come falegname. A 15 anni si definisce repubblicano, ma qualche tempo dopo già si considera anarchico di matrice socialista.  


Nel [[1886]] arriva a Bologna per questioni principalmente lavorative e vi si ferma tre anni. Nel [[1889]] è segnalata la sua presenza a Genova, dove viene schedato come agitatore instancabile e organizzatore di [[sciopero|scioperi]] e manifestazioni. Arrestato con l'accusa di aver gestito il giornale ''Primo Maggio'', viene obbligato a rientrare a Lugo. In seguito ritorna a Genova, ma viene quasi immediatamente espulso preventivamente a causa dell'arrivo del re nella città  ligure. Continuamente perseguitato dalla [[polizia]], rimane orfano di padre, malato di cuore ma aggravatosi probabilmente anche a causa delle preoccupazioni per le vicissitudini giudiziarie del figlio.
Nel [[1886]] arriva a Bologna per questioni principalmente lavorative e vi si ferma tre anni. Nel [[1889]] è segnalata la sua presenza a Genova, dove viene schedato come agitatore instancabile e organizzatore di [[sciopero|scioperi]] e manifestazioni. Arrestato con l'accusa di aver gestito il giornale ''Primo Maggio'', viene obbligato a rientrare a Lugo. In seguito ritorna a Genova, ma viene quasi immediatamente espulso preventivamente a causa dell'arrivo del re nella città ligure. Continuamente perseguitato dalla [[polizia]], rimane orfano di padre, malato di cuore ma aggravatosi probabilmente anche a causa delle preoccupazioni per le vicissitudini giudiziarie del figlio.


Assolto al processo di Bologna per i reati di stampa, si trasferisce in [[Francia]], a Marsiglia. Qui entra in contatto con gli anarchici francesi, ma ben presto per colpa della sua [[salute]] cagionevole fa rientro nuovamente a Genova, dove è ancora una volta arrestato il [[30 aprile]] [[1892]]. Trascorsi 20 giorni in [[carcere]], Paolo Lega viene allontanato dalla città , senza che però ciò gli impedisca di farvi rientro nel mese di ottobre.  
Assolto al processo di Bologna per i reati di stampa, si trasferisce in [[Francia]], a Marsiglia. Qui entra in contatto con gli anarchici francesi, ma ben presto per colpa della sua [[salute]] cagionevole fa rientro nuovamente a Genova, dove è ancora una volta arrestato il [[30 aprile]] [[1892]]. Trascorsi 20 giorni in [[carcere]], Paolo Lega viene allontanato dalla città, senza che però ciò gli impedisca di farvi rientro nel mese di ottobre.  


L'anarchico romagnolo partecipa alle attività  del gruppo di Genova e La Spezia assumendo la gestione di alcuni numeri unici di giornali anarchici. Soprannominato ''Marat'', dopo sei mesi passati tra Bologna e Marsiglia, frequentando gli ambienti antiorganizzatori prossimi a [[Paolo Schicchi]], il [[16 giugno]] [[1893]] è sorpreso ancora una volta a Genova ed è deportato al suo paese natale. La stessa scena si ripete il [[19 agosto]] [[1893]] e il [[7 marzo]] [[1894]], ma questa volta durante la perquisizione gli trovano un coltello di genere proibito che gli costa una condanna a 60 giorni di [[carcere]].  
L'anarchico romagnolo partecipa alle attività del gruppo di Genova e La Spezia assumendo la gestione di alcuni numeri unici di giornali anarchici. Soprannominato ''Marat'', dopo sei mesi passati tra Bologna e Marsiglia, frequentando gli ambienti antiorganizzatori prossimi a [[Paolo Schicchi]], il [[16 giugno]] [[1893]] è sorpreso ancora una volta a Genova ed è deportato al suo paese natale. La stessa scena si ripete il [[19 agosto]] [[1893]] e il [[7 marzo]] [[1894]], ma questa volta durante la perquisizione gli trovano un coltello di genere proibito che gli costa una condanna a 60 giorni di [[carcere]].  


In carcere comincia a progettare un attacco contro il presidente del consiglio Francesco Crispi, per vendicare sia la propria sofferenza personale che quelle generali del popolo e dei compagni anarchici incarcerati a Genova dal [[1° gennaio]].
In carcere comincia a progettare un attacco contro il presidente del consiglio Francesco Crispi, per vendicare sia la propria sofferenza personale che quelle generali del popolo e dei compagni anarchici incarcerati a Genova dal [[1° gennaio]].
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Il [[13 giugno]] giunge a a Roma, forse accompagnato da [[Emidio Recchioni]]. Due giorni dopo Lega è a Firenze, a casa dell'anarchico [[Francesco Pezzi]]. Poco dopo però si rimette di nuovo in viaggio verso la capitale, ormai il piano contro Crispi è stato definito, si tratta solo di attuarlo.  
Il [[13 giugno]] giunge a a Roma, forse accompagnato da [[Emidio Recchioni]]. Due giorni dopo Lega è a Firenze, a casa dell'anarchico [[Francesco Pezzi]]. Poco dopo però si rimette di nuovo in viaggio verso la capitale, ormai il piano contro Crispi è stato definito, si tratta solo di attuarlo.  


Il [[16 giugno]], tornando alla Camera dopo pranzo, Crispi si trova a percorrere via Gregoriana in carrozza, quando pistola in pugno Paolo Lega gli si para davanti. L'anarchico gli spara contro ma il revolver fa cilecca. Prende la seconda pistola, spara un secondo colpo, ma il cocchiere gli è già  addosso abbastanza da impedirgli di centrare il bersaglio.
Il [[16 giugno]], tornando alla Camera dopo pranzo, Crispi si trova a percorrere via Gregoriana in carrozza, quando pistola in pugno Paolo Lega gli si para davanti. L'anarchico gli spara contro ma il revolver fa cilecca. Prende la seconda pistola, spara un secondo colpo, ma il cocchiere gli è già addosso abbastanza da impedirgli di centrare il bersaglio.


===Processo e relative conseguenze===
===Processo e relative conseguenze===
Sfuggito all'attentato, Crispi riceve la [[solidarietà ]] di tutto l'arco politico parlamentare, tutti uniti contro gli anarchici e i rivoluzionari. In questo clima d'odio verso le aree antagoniste, nel luglio [[1894]] vengono approvati due disegni di legge liberticidi volti a reprimere ogni forma di dissenso politico e sociale. Il [[19 luglio]], Paolo Lega, difeso dall'avvocato Lollini, compare davanti alla corte d'assise di Roma per essere giudicato. Viene condannato a 20 anni e 17 giorni di carcere.  
Sfuggito all'attentato, Crispi riceve la [[solidarietà]] di tutto l'arco politico parlamentare, tutti uniti contro gli anarchici e i rivoluzionari. In questo clima d'odio verso le aree antagoniste, nel luglio [[1894]] vengono approvati due disegni di legge liberticidi volti a reprimere ogni forma di dissenso politico e sociale. Il [[19 luglio]], Paolo Lega, difeso dall'avvocato Lollini, compare davanti alla corte d'assise di Roma per essere giudicato. Viene condannato a 20 anni e 17 giorni di carcere.  


Il processo contro i presunti complici [[Domenico Francolini]], [[Emidio Recchioni]], [[Luisa Minguzzi]] e [[Francesco Pezzi]] si svolgerà  dal [[7 novembre|7]] e il [[30 novembre]] del [[1895]] e si concluderà  con la loro assoluzione per insufficienza di prove, anche se ciò non impedirà  la loro deportazione nell'isola di Lipari.
Il processo contro i presunti complici [[Domenico Francolini]], [[Emidio Recchioni]], [[Luisa Minguzzi]] e [[Francesco Pezzi]] si svolgerà dal [[7 novembre|7]] e il [[30 novembre]] del [[1895]] e si concluderà con la loro assoluzione per insufficienza di prove, anche se ciò non impedirà la loro deportazione nell'isola di Lipari.


Paolo Lega viene trovato morto, appena due anni dopo l'arresto, nella colonia agricola penitenziaria di Cagliari.
Paolo Lega viene trovato morto, appena due anni dopo l'arresto, nella colonia agricola penitenziaria di Cagliari.


== Note ==
== Note ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
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