Nichilismo: differenze tra le versioni

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Il primo grande teorico del nichilismo, come già sostenuto, è stato l'anarchico tedesco del filone individualista [[Max Stirner]] ([[1806]]-[[1846]]).  
Il primo grande teorico del nichilismo, come già sostenuto, è stato l'anarchico tedesco del filone individualista [[Max Stirner]] ([[1806]]-[[1846]]).  


La sua opera principale ''[[L'unico e la sua proprietà]]'' <ref>[https://www.edizionianarchismo.net/library/max-stirner-l-unico-e-la-sua-proprieta.pdf L'unico e la sua proprietà]</ref>, del [[1844]], è l'espressione più rabbiosa e corrosiva del radicalismo di sinistra nato come reazione allo [[Hegel|hegelismo]]. Attraverso la negazione di Dio e della religione, secondo l'anarchico, si attua il processo di liberare l'uomo.  
La sua opera principale ''[[L'unico e la sua proprietà]]'' <ref>[http://www.ristretti.it/areestudio/cultura/libri/unico.pdf L'unico e la sua proprietà]</ref>, del [[1844]], è l'espressione più rabbiosa e corrosiva del radicalismo di sinistra nato come reazione allo [[Hegel|hegelismo]]. Attraverso la negazione di Dio e della religione, secondo l'anarchico, si attua il processo di liberare l'uomo.  


Stirner sostiene che Dio e l'umanità hanno fondato la loro causa sul nulla, su null'altro che sé stessi. Allo stesso modo quindi, continua i filosofo, «io fondo allora la mia causa su me stesso, io che, al pari di Dio, sono il nulla di ogni altro».
Stirner sostiene che Dio e l'umanità hanno fondato la loro causa sul nulla, su null'altro che sé stessi. Allo stesso modo quindi, continua i filosofo, «io fondo allora la mia causa su me stesso, io che, al pari di Dio, sono il nulla di ogni altro».
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[[File:Perovskaya-sophia.jpg|thumb|150px|[[Sofia Perovskaya]]]]
[[File:Perovskaya-sophia.jpg|thumb|150px|[[Sofia Perovskaya]]]]
[[File:Nechayev.png|thumb|150px|left|[[Sergej Nečaev]]]]
[[File:Nechayev.png|thumb|150px|left|[[Sergej Nečaev]]]]
: «''¡Vnaród!'' [andiamo al popolo, uniamoci a lui]. Nel corso degli anni tra il 1860 e il 1865, in quasi tutte le case delle famiglie benestanti si sosteneva una lotta feroce tra i genitori, decisi a mantenere le antiche tradizioni, ed i loro figli e figlie, che difendevano il loro diritto a disporre della propria esistenza secondo i loro ideali [...] In ogni popolazione russa, in ogni distretto di San Pietroburgo, si formavano piccoli gruppi di mutua assistenza; le opere di filosofi, il lavoro di economisti, la ricerca della nuova scuola della storia russa venivano letti con attenzione in quei circoli, in cui seguivano grandi discussioni. L'oggetto di tutta questa lotta non era altro che la soluzione del grande problema che gli stava davanti. [...] Questi ragazzi e ragazze non avevano nella loro mente alcun pensiero di ricostruzione sociale, né pensavano alla rivoluzione; si preoccupavano solo di insegnare alla massa dei contadini a leggere e di istruirla su vari aspetti, fornire assistenza medica e aiuto con tutti i mezzi possibili per farla uscire dall'oscurità e dalla miseria, insegnando ciò che erano gli ideali popolari per una vita sociale migliore» ([[Kropotkin]], ''Memorie di un rivoluzionario'').
: «''¡Vnaród!'' [andiamo al popolo, uniamoci a lui]. Nel corso degli anni tra il [[1860]] e il [[1865]], in quasi tutte le case delle famiglie benestanti si sosteneva una lotta feroce tra i genitori, decisi a mantenere le antiche tradizioni, ed i loro figli e figlie, che difendevano il loro diritto a disporre della propria esistenza secondo i loro ideali [...] In ogni popolazione russa, in ogni distretto di San Pietroburgo, si formavano piccoli gruppi di mutua assistenza; le opere di filosofi, il lavoro di economisti, la ricerca della nuova scuola della storia russa venivano letti con attenzione in quei circoli, in cui seguivano grandi discussioni. L'oggetto di tutta questa lotta non era altro che la soluzione del grande problema che gli stava davanti. [...] Questi ragazzi e ragazze non avevano nella loro mente alcun pensiero di ricostruzione sociale, né pensavano alla rivoluzione; si preoccupavano solo di insegnare alla massa dei contadini a leggere e di istruirla su vari aspetti, fornire assistenza medica e aiuto con tutti i mezzi possibili per farla uscire dall'oscurità e dalla miseria, insegnando ciò che erano gli ideali popolari per una vita sociale migliore» ([[Kropotkin]], ''Memorie di un rivoluzionario'').


Decisivo per la preparazione e la diffusione del concetto di nichilismo fu il già menzionato romanzo di Turgenev, anche se la mente del fenomeno fu [[Nikolaj Gavrilovic Cernysevskij]] ([[1828]]-[[1889]]): il suo romanzo ''Che fare?'' rappresentò, infatti, uno dei principali manifesti del nichilismo russo.  
Decisivo per la preparazione e la diffusione del concetto di nichilismo fu il già menzionato romanzo di Turgenev, anche se la mente del fenomeno fu [[Nikolaj Gavrilovic Cernysevskij]] ([[1828]]-[[1889]]): il suo romanzo ''Che fare?'' rappresentò, infatti, uno dei principali manifesti del nichilismo russo.  
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