Michel Foucault: differenze tra le versioni

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[[File:Michel_foucault.jpg|thumb|Un giovane Michel Foucault (1955)]]'''Michel Foucault''' (Poitiers, [[Francia]], [[15 ottobre]] [[1926]] – Parigi, [[25 giugno]] [[1984]]), filosofo, sociologo e storico francese. Il suo lavoro ha influenzato molti pensatori delle scienze sociali, dell'[[anarchismo]] ([[post-anarchismo]]) e di svariate altre discipline.
[[File:Foucault4.jpg|miniatura|Michel Foucault]]
'''Michel Foucault''' (Poitiers, [[Francia]], [[15 ottobre]] [[1926]] – Parigi, [[25 giugno]] [[1984]]), filosofo, sociologo e storico francese. Il suo lavoro ha influenzato molti pensatori delle scienze sociali, dell'[[anarchismo]] ([[post-anarchismo]]) e di svariate altre discipline.
{{citazione|La prigione non è che il seguito naturale, niente di più di un grado superiore di una gerarchia percorsa passo per passo. Il delinquente è un prodotto dell'istituzione.|Michel Foucault}}
{{citazione|La prigione non è che il seguito naturale, niente di più di un grado superiore di una gerarchia percorsa passo per passo. Il delinquente è un prodotto dell'istituzione.|Michel Foucault}}
Nel [[2007]] è stato definito dal ''The Times Higher Education Guide'' come l'autore in scienze umane maggiormente citato al mondo. <ref>«The most cited authors of books in the humanities», ''The Times Higher Education Guide'', 26 marzo 2009.</ref>
Nel [[2007]] è stato definito dal ''The Times Higher Education Guide'' come l'autore in scienze umane maggiormente citato al mondo. <ref>«The most cited authors of books in the humanities», ''The Times Higher Education Guide'', 26 marzo 2009.</ref>


==Biografia ==
==Biografia ==
[[File:Michel_foucault.jpg|thumb|Un giovane Michel Foucault ([[1955]])]]
'''Michel Foucault''', il cui nome completo è '''Paul-Michel Foucault''', nasce a Poitiers, in [[Francia]], nel [[1926]]. <ref>Daniel Defert, «Chronologie», in ''Dits et Écrits'', I, p. 13: «nato à Poitiers, al n° 10, di via della Visitation, più tardi via Arthur-Ranc».</ref> Il padre di Michel, Paul Foucault, è un [[medicina sociale|medico]], così come il nonno e il bisnonno paterno. Il ramo paterno della famiglia Foucault, di religione cattolica, è fortemente legato alle tradizioni e per Michel è già stato tracciato il percorso che lo avrebbe dovuto portare alla carriera medica (anche il fratello maggiore di Michel diverrà medico). Tuttavia il rapporto conflittuale con il padre (la successiva eliminazione di "Paul" dal suo nome rende l'idea di quali rapporti ci fossero tra i due) porta Michel a ribellarsi all'[[autorità]] familiare. Già ad undici anni sorprende il padre dichiarando di voler fare lo storico.
'''Michel Foucault''', il cui nome completo è '''Paul-Michel Foucault''', nasce a Poitiers, in [[Francia]], nel [[1926]]. <ref>Daniel Defert, «Chronologie», in ''Dits et Écrits'', I, p. 13: «nato à Poitiers, al n° 10, di via della Visitation, più tardi via Arthur-Ranc».</ref> Il padre di Michel, Paul Foucault, è un [[medicina sociale|medico]], così come il nonno e il bisnonno paterno. Il ramo paterno della famiglia Foucault, di religione cattolica, è fortemente legato alle tradizioni e per Michel è già stato tracciato il percorso che lo avrebbe dovuto portare alla carriera medica (anche il fratello maggiore di Michel diverrà medico). Tuttavia il rapporto conflittuale con il padre (la successiva eliminazione di "Paul" dal suo nome rende l'idea di quali rapporti ci fossero tra i due) porta Michel a ribellarsi all'[[autorità]] familiare. Già ad undici anni sorprende il padre dichiarando di voler fare lo storico.
   
   
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In una fase successiva Foucault concentra i suoi sforzi principalmente nell'analisi del '''meccanismo di funzionamento del potere''', secondo cui esso si definisce '''non''' con un carattere '''meramente repressivo''', ma attraverso quella che chiama “'''microfisica del potere'''”. L'analisi del “potere” porta però un continuo richiamo e sviluppo del concetto di “sapere”, di “[[epistemologia|episteme]]”, devianza e normalizzazione ecc.  Non si tratta quindi di fasi distinte, come se fossero compartimenti stagni, ma di analisi che si completano l'una con l'altra.
In una fase successiva Foucault concentra i suoi sforzi principalmente nell'analisi del '''meccanismo di funzionamento del potere''', secondo cui esso si definisce '''non''' con un carattere '''meramente repressivo''', ma attraverso quella che chiama “'''microfisica del potere'''”. L'analisi del “potere” porta però un continuo richiamo e sviluppo del concetto di “sapere”, di “[[epistemologia|episteme]]”, devianza e normalizzazione ecc.  Non si tratta quindi di fasi distinte, come se fossero compartimenti stagni, ma di analisi che si completano l'una con l'altra.


Nella sua ultima fase di vita Foucault, a cui appartiene, tra le altre opere, ''La cura di sé'', scopre una dimensione [[etica]] che non si ritrova nei suoi precedenti lavori (es. ''Morte dell'uomo'').
Nella sua ultima fase di vita Foucault, a cui appartiene, tra le altre opere, ''La cura di sé'', scopre una dimensione [[etica]] che non si ritrova nei suoi precedenti lavori.


===Il sistema disciplinare ===
===Il sistema disciplinare ===
Per Foucault il sistema disciplinare nasce con l'obbiettivo di rendere il corpo umano tanto più obbediente quanto più esso è utile (e viceversa). Da questo momento «il corpo umano entra in un ingranaggio di potere che lo fruga, lo disarticola e lo ricompone» ([[biopolitica]]).
[[File:Panopticon.jpg|thumb|350px|Il ''Panopticon,'' metafora ed incubo dell'ascolto-sorveglianza.]]
Per Foucault il sistema disciplinare nasce con l'obbiettivo di rendere il corpo umano tanto più obbediente quanto più esso è utile (e viceversa). Da questo momento «il corpo umano entra in un ingranaggio di potere che lo fruga, lo disarticola e lo ricompone» («'''biopolitica'''»).
Il sistema disciplinare, che si sviluppa grazie alla lenta convergenza di processi minori, storicamente già presenti, agisce immediatamente nelle scuole, nelle fabbriche, nei manicomi, nelle [[carcere|carceri]], nei collegi, negli ospedali ecc. Le istituzioni disciplinari, intervengono per mezzo di una serie di tecniche (osservazioni, controlli, annotazioni, valutazioni ecc.) atte alla “'''''sorveglianza'''''” di tutto ciò che concerne l'[[individuo]], definendo una nuova «'''microfisica del potere'''», secondo cui il potere non è riconducibile ad una sola sede, bensì ad un insieme di rapporti di forza diffusi localmente. '''L'[[individuo]] non è''' quindi '''contrapposto ed esterno al potere, ma piuttosto ne è parte integrante, poiché fa parte dell'intreccio dei rapporti di forza''':
Il sistema disciplinare, che si sviluppa grazie alla lenta convergenza di processi minori, storicamente già presenti, agisce immediatamente nelle scuole, nelle fabbriche, nei manicomi, nelle [[carcere|carceri]], nei collegi, negli ospedali ecc. Le istituzioni disciplinari, intervengono per mezzo di una serie di tecniche (osservazioni, controlli, annotazioni, valutazioni ecc.) atte alla “'''''sorveglianza'''''” di tutto ciò che concerne l'[[individuo]], definendo una nuova «'''microfisica del potere'''», secondo cui il potere non è riconducibile ad una sola sede, bensì ad un insieme di rapporti di forza diffusi localmente. '''L'[[individuo]] non è''' quindi '''contrapposto ed esterno al potere, ma piuttosto ne è parte integrante, poiché fa parte dell'intreccio dei rapporti di forza''':
: «'''Il potere è ovunque [...] viene da ogni dove'''».
: «'''Il potere è ovunque [...] viene da ogni dove'''».
[[File:Panopticon.jpg|thumb|Il ''[[Panopticon]],'' metafora ed incubo dell'ascolto-sorveglianza.]]
 
Il [[carcere]], per esempio, non è né più né meno che «una caserma un po' stretta, una scuola senza indulgenza, una fabbrica buia, ma, al limite, niente di qualitativamente differente». Esso piuttosto che sanare la società da pericoli, produce e introduce nella stessa una nuova figura: il delinquente. Anche l'architettura, nel sistema disciplinare, non è più fatta per essere vista (fasti dei palazzi) o per sorvegliare l'esterno (fortezze), ma per «un controllo interno, articolato e dettagliato, per rendere visibili coloro che vi si trovano». È a questo proposito che viene coniato il neologismo «'''eterotopia'''», che definisce «'''quegli spazi che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano'''». Sono eterotopie i cinema, i teatri, i manicomi ecc.  
Il [[carcere]], per esempio, non è né più né meno che «una caserma un po' stretta, una scuola senza indulgenza, una fabbrica buia, ma, al limite, niente di qualitativamente differente». Esso piuttosto che sanare la società da pericoli, produce e introduce nella stessa una nuova figura: il delinquente. Anche l'architettura, nel sistema disciplinare, non è più fatta per essere vista (fasti dei palazzi) o per sorvegliare l'esterno (fortezze), ma per «un controllo interno, articolato e dettagliato, per rendere visibili coloro che vi si trovano». È a questo proposito che viene coniato il neologismo «'''eterotopia'''», che definisce «'''quegli spazi che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano'''». Sono eterotopie i cinema, i teatri, i manicomi ecc.  


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===Il potere-sapere===
===Il potere-sapere===
Il metodo archeologico del sapere di Foucault è teso alla ricerca della genesi del sapere; un sapere riafferrato alla radice in tutte le istituzioni, pratiche e strutture in cui si è formato e ha sviluppato le sue conseguenze coercitive sull'[[individuo]]. In particolare Foucault si concentra sulla formazione delle cosiddette "scienze umane". Il sapere è indissolubilmente legato al concetto di potere, intendendo per quest'ultimo non “il Potere” [[repressione|repressivo]] e dominante, come comunemente viene concepito e in cui vi è una figura dominante che lo gestisce (politico, re, prete, istituzione ecc.), bensì quell'insieme di rapporti di forza che si producono «in ogni istante, in ogni punto o piuttosto in ogni relazione fra un punto e un altro [...] il potere è dappertutto [...] viene da ogni dove».
Il metodo archeologico del sapere di Foucault è teso alla ricerca della genesi del sapere; un sapere riafferrato alla radice in tutte le istituzioni, pratiche e strutture in cui si è formato e ha sviluppato le sue conseguenze coercitive sull'[[individuo]]. In particolare, Foucault si concentra sulla formazione delle cosiddette "scienze umane". '''Il sapere è indissolubilmente legato al concetto di potere''', intendendo per quest'ultimo non “il Potere” [[repressione|repressivo]] e dominante, come comunemente viene concepito e in cui vi è una figura dominante che lo gestisce (politico, re, prete, istituzione ecc.), bensì quell''''insieme di rapporti di forza che si producono''' «'''in ogni istante, in ogni punto o piuttosto in ogni relazione fra un punto e un altro''' [...] il potere è dappertutto [...] viene da ogni dove».


'''Potere e sapere'''” si articolano attraverso il discorso, il quale deve essere concepito come una molteplicità di elementi che talvolta possono apparire o essere contradditori, ma comunque tesi a sviluppare la stessa strategia oppure dandone inizio ad una nuova.
'''“Potere e sapere” si articolano attraverso il discorso''', il quale deve essere concepito come una molteplicità di elementi che talvolta possono apparire o essere contradditori, ma che sono comunque tesi a sviluppare la stessa strategia oppure a originarne una nuova.
Attraverso questi dispositivi, che si intersecano uno nell'altro e che non abbisognano di un [[gerarchia|apparato gerarchico]] di controllo, il potere ha accesso fino al corpo dell'uomo, quindi «bisognerà parlare di biopolitica per designare quel che fa entrare la vita ed i suoi meccanismi nel campo dei calcoli espliciti e fa del potere-sapere un agente di trasformazione della vita umana».
Attraverso questi dispositivi, che si intersecano l'uno nell'altro e che non abbisognano di un [[gerarchia|apparato gerarchico]] di controllo, il potere ha accesso fino al corpo dell'uomo, quindi «bisognerà parlare di '''biopolitica''' per designare '''quel che fa entrare la vita ed i suoi meccanismi nel campo dei calcoli espliciti e fa del potere-sapere un agente di trasformazione della vita umana'''».


===La genealogia e Nietzsche===
===La genealogia e Nietzsche===
{{approff|Anarchismo e Friedrich Nietzsche}}
{{approff|Anarchismo e Friedrich Nietzsche}}
Nella Genealogia della morale, [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] propone una «critica dei giudizi morali di valore» provando ad indagare come questi nascono, si sviluppano in funzione delle culture e dei tempi storici differenti. [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] si domanda anche il ruolo svolto da questi “valori morali” ("buono, cattivo, colpa, cattiva coscienza ecc.")
[[File:Foucault2.jpg|miniatura|400px|Michel Foucault]]
Nella ''Genealogia della morale'', [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] propone una «critica dei giudizi morali di valore», provando ad indagare come questi nascono, si sviluppano in funzione delle culture e dei tempi storici differenti. [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] si domanda anche il ruolo svolto da questi “valori morali” ("buono", "cattivo", "colpa", "cattiva coscienza" ecc.).


'''Foucault''' è riuscito a chiarire cosa si deve intendere per '''genealogia: è una pratica che si pone in antitesi al metodo storico tradizionale'''. Il metodo genealogico è in grado di mostrare delle discontinuità ove altri hanno scorto continuità; è in grado di portare in superficie ciò che è nascosto in profondità e che sono solo puri artifici. Da ciò si evince l'arbitrarietà di ogni interpretazione, quindi, paradossalmente, se non c'è nulla da interpretare, allora tutto può essere interpretato. La genealogia foucaultiana quindi non fa altro che registrare la storia di queste interpretazioni.  
Foucault è riuscito a chiarire cosa si deve intendere per '''genealogia''': è '''una pratica che si pone in antitesi al metodo storico tradizionale'''. Il metodo genealogico è in grado di mostrare delle discontinuità ove altri hanno scorto continuità; è in grado di portare in superficie ciò che è nascosto in profondità e di smascherare ciò che è puro artificio. Da ciò si evince l'arbitrarietà di ogni interpretazione, quindi, paradossalmente, se non c'è nulla da interpretare, allora tutto può essere interpretato. La genealogia foucaultiana, quindi, non fa altro che registrare la storia di queste interpretazioni.  


Per esempio, per scrivere la ''Storia della follia'' Foucault ha messo insieme materiali a prima vista strani e disomogenei, ponendo sullo stesso piano le teorie e le pratiche mediche dell'epoca (dal XVII al XIX secolo), testi letterari e filosofici ecc. In questo modo Foucault descrive la ‘genesi'della follia, che emerge nella storia quasi all'improvviso, e che quindi, così come altri "fenomeni", è contingente all'epoca. Egli giunge alla conclusione che così come questi si sono formati, essi possono rapidamente scomparire.
Per esempio, per scrivere la ''Storia della follia'' Foucault ha messo insieme materiali a prima vista strani e disomogenei, ponendo sullo stesso piano le teorie e le pratiche mediche dell'epoca (dal XVII al XIX secolo), testi letterari e filosofici ecc. In questo modo Foucault descrive la "genesi" della follia, che emerge nella storia quasi all'improvviso, e che quindi, così come altri "fenomeni", è contingente all'epoca. Egli giunge alla conclusione che così come questi si sono formati, essi possono rapidamente scomparire.


===Uomo e umanesimo===
===Uomo e umanesimo===
Proprio grazie al metodo genealogico Foucault scopre che l'uomo, a partire dal XVIII secolo, è divenuto soggetto e contemporaneamente oggetto delle cosiddette scienze umane («Come può l'uomo -si domanda Foucault- identificarsi con la vita, la cui forza oltrepassa l'esistenza che egli ne fa? Come può identificarsi con il lavoro, le cui leggi si impongono a lui come forze estranee? Come può, infine, identificarsi con il linguaggio, la cui genesi non è in grado di dominare?»). Il concetto stesso di "uomo", inteso come soggetto attivo e consapevole della storia, appare quindi solamente con l'[[epistemologia|episteme]] moderna (XVIII secolo), ma è con essa egli ritiene sia anche destinato a scomparire.  
Grazie al metodo genealogico, Foucault scopre che l'uomo, a partire dal XVIII secolo, è divenuto soggetto e contemporaneamente oggetto delle cosiddette scienze umane. «Come può l'uomo» - si domanda Foucault - «identificarsi con la vita, la cui forza oltrepassa l'esistenza che egli ne fa? Come può identificarsi con il lavoro, le cui leggi si impongono a lui come forze estranee? Come può, infine, identificarsi con il linguaggio, la cui genesi non è in grado di dominare?». '''Il concetto''' stesso '''di "uomo", inteso come soggetto attivo e consapevole della storia, appare''' quindi '''solamente con l'[[epistemologia|episteme]] moderna (XVIII secolo)''', ma è con essa egli ritiene sia anche destinato a scomparire.  


Le possibilità che aprono queste "scienze umane" non portano infatti all'apoteosi dell'uomo, bensì al suo dissolvimento. Ciò è evidente se si considera la psicoanalisi, l'etnologia e la linguistica, che sono delle "contro-scienze" rispetto alle scienze umane, poiché permettono di sapere (o provare a sapere) quello che sfugge alla coscienza umana, che come tali decretano la morte dell'uomo.
Le possibilità che aprono queste "scienze umane" non portano infatti all'apoteosi dell'uomo, bensì al suo dissolvimento. Ciò è evidente se si considera la psicoanalisi, l'etnologia e la linguistica, che sono delle "contro-scienze" rispetto alle scienze umane (poiché permettono di sapere o provare a sapere quello che sfugge alla coscienza umana), che come tali decretano la "'''morte dell'uomo'''". <ref>«Durante l'intero XIX secolo, la fine della filosofia e la promessa d'una cultura prossima coincidevano probabilmente con il pensiero della finitudine e l'apparizione dell'uomo nel sapere; oggi il fatto che la filosofia sia sempre e ancora sul punto di scomparire, e il fatto che forse in essa, ma piú ancora fuori di essa e contro di essa, nella letteratura come nella riflessione formale, si pone il problema del linguaggio, dimostrano probabilmente che l'uomo sta sparendo» (M. Foucault, ''Le parole e le cose'', trad. it. di E. Panaitescu, Rizzoli, Milano, 1977).</ref>


===La sessualità ===
===La sessualità ===
Per Michel Foucault la [[sessualità]] altro non è che un'elaborazione della modernità e una tecnica di asservimento dei corpi. Molte [[Individualità |individualità]] vedono il sesso soggiogato e represso dal potere (secondo Foucault il “'''Potere'''” va inteso non come un individuo concreto che impartisce ordini e leggi, bensì come un elemento che subdolamente si insinua in ogni aspetto della società) <ref name="Nietzsche">Per Foucault sapere e potere sono indisgiungibili, in quanto l'esercizio del potere genera nuove forme di sapere e il sapere porta sempre con sé effetti di potere.</ref>, essenzialmente negando la verità delle naturali pulsioni umane e quindi la manifestazione del proprio modo d'essere. Foucault al contrario descrive il concetto di [[sessualità]] come dispositivo costruito e tenuto in vita dal potere stesso: «la sessualità si è costituita come campo di conoscenza a partire da relazioni di potere che l'hanno costituita come oggetto possibile». Il [[Filosofia|filosofo]] francese fa notare che in epoca moderna si assiste non tanto ad un incremento della repressione sessuale, quanto ad una proliferazione dei discorsi aventi come oggetto il sesso, che altro non sono che una certa volontà di sapere. Infatti è proprio tra il XVIII e il XIX secolo che si sviluppa la tendenza a parlare del sesso: nella [[medicina sociale|medicina]], nella [[sociologia]], nella demografia, nella psicanalisi, nella [[antipsichiatria|psichiatria]], nella [[pedagogia]].  
Per Michel Foucault la '''[[sessualità]]''' altro non è che un''''elaborazione della modernità''' e una '''tecnica di asservimento dei corpi'''. Molte [[Individualità |individualità]] vedono il sesso soggiogato e represso dal potere (secondo Foucault il “potere” va inteso non come un individuo concreto che impartisce ordini e leggi, bensì come un elemento che subdolamente si insinua in ogni aspetto della società) <ref name="Nietzsche">Per Foucault '''sapere e potere sono indisgiungibili, in quanto l'esercizio del potere genera nuove forme di sapere e il sapere porta sempre con sé effetti di potere'''.</ref>, essenzialmente negando la verità delle naturali pulsioni umane e quindi la manifestazione del proprio modo d'essere. Foucault, al contrario, descrive il concetto di [[sessualità]] come dispositivo costruito e tenuto in vita dal potere stesso: «la sessualità si è costituita come campo di conoscenza a partire da relazioni di potere che l'hanno costituita come oggetto possibile». Il [[Filosofia|filosofo]] francese fa notare che in epoca moderna si assiste non tanto ad un incremento della repressione sessuale, quanto ad una proliferazione dei discorsi aventi come oggetto il sesso, che altro non sono che una certa volontà di sapere. Infatti, è proprio tra il XVIII e il XIX secolo che si sviluppa la tendenza a parlare del sesso: nella [[medicina sociale|medicina]], nella [[sociologia]], nella demografia, nella psicanalisi, nella [[antipsichiatria|psichiatria]], nella [[pedagogia]].  


I discorsi sul sesso, secondo Foucault, sono controllati attraverso il regime della “confessione” (secondo Foucault ognuno si sentirebbe quasi obbligato a rivelare a se stesso e agli altri ogni elemento affine al sesso), attraverso il quale si è sviluppata una vera e propria ''scientia sexualis''.  
'''I discorsi sul sesso''', secondo Foucault, '''sono controllati attraverso il regime della “confessione”''' (secondo Foucault ognuno si sentirebbe quasi obbligato a rivelare a stesso e agli altri ogni elemento affine al sesso), attraverso il quale si è sviluppata una vera e propria ''scientia sexualis''.  
In questo modo “'''sapere e potere'''” rivelano così la loro realtà, che di fatto rende illusoria tanto l'idea di una ricerca scientifica e obiettiva sulla sessualità, quanto qualsiasi strategia di emancipazione e liberazione sessuale, poiché egli ritiene non esista alcuna dimensione originaria da recuperare. Così la [[sessualità]] diventa non solo uno degli elementi principali delle politiche produttive del potere, ma soprattutto un elemento di grande strumentalizzazione e alla base del quale si sviluppano svariate strategie prevalentemente [[repressione|repressive]].
In questo modo “sapere e potere” rivelano la loro realtà, che di fatto rende illusoria tanto l'idea di una ricerca scientifica e obiettiva sulla sessualità, quanto qualsiasi strategia di emancipazione e liberazione sessuale, poiché egli ritiene non esista alcuna dimensione originaria da recuperare. Così la [[sessualità]] diventa non solo uno degli elementi principali delle politiche produttive del potere, ma soprattutto un elemento di grande strumentalizzazione e alla base del quale si sviluppano svariate strategie prevalentemente [[repressione|repressive]].


==Note==
==Note==
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=== Raccolta Video ===
=== Raccolta Video ===
*Dibattito tra Chomsky e Foucault: [http://it.youtube.com/watch?v=8dgtXCTmAoI&feature=related (I parte)], [http://it.youtube.com/watch?v=nhr6cNHyHfE (II parte)]
*'''Dibattito tra [[Noam Chomsky|Chomsky]] e Foucault'''
**Estratto con sottotitoli: [http://it.youtube.com/watch?v=8dgtXCTmAoI&feature=related (parte I)], [http://it.youtube.com/watch?v=nhr6cNHyHfE (parte II)]
**[https://www.youtube.com/watch?v=7TUD4gfvtDY Completo senza sottotitoli]
**[https://www.youtube.com/watch?v=3wfNl2L0Gf8 Completo con sottotitoli]
*''Sorvegliare e punire'': [http://it.youtube.com/watch?v=9Bm3dd0D4KA (I parte)], [http://it.youtube.com/watch?v=JB49i2qazTY (II parte)]
*''Sorvegliare e punire'': [http://it.youtube.com/watch?v=9Bm3dd0D4KA (I parte)], [http://it.youtube.com/watch?v=JB49i2qazTY (II parte)]
*[http://it.youtube.com/watch?v=S8FgT1_6A3g ''Desiderio e piacere'']
*[http://it.youtube.com/watch?v=S8FgT1_6A3g ''Desiderio e piacere'']
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.inventati.org/apm/abolizionismo/foucosrv/foucosrv.pdf Sorvegliare e punire] (testo interamente scaricabile)
*''[http://www.inventati.org/apm/abolizionismo/foucosrv/foucosrv.pdf Sorvegliare e punire]'' di Michel Foucault
*[http://www.inventati.org/apm/abolizionismo/foucoprig/foucoprig.pdf Prigioni e dintorni] (testo interamente scaricabile)
*''[http://www.inventati.org/apm/abolizionismo/foucoprig/foucoprig.pdf Prigioni e dintorni]'' di Michel Foucault
*[http://www.lintellettualedissidente.it/filosofia/il-potere-secondo-foucault/ Il potere secondo Foucault]
*''[http://anarcopedia.altervista.org/Foucault_Le_parole_e_le_cose.pdf Le parole e le cose]'' di Michel Foucault
*[https://web.archive.org/web/20150520192425/http://www.mondo3.it/filosofia/saggistica/biofouc.html Foucault e la biopolitica]  
*''[http://anarcopedia.altervista.org/Foucault_Volonta.pdf La volontà di sapere]'' di Michel Foucault
*[http://eprints.sifp.it/59/1/sorrentino.html L'"impazienza della libertà": autopoiesi e perdita di sé in Michel Foucault], di Vincenzo Sorrentino
*''[http://anarcopedia.altervista.org/Foucault_Archeologia.pdf L'archeologia del sapere]'' di Michel Foucault
*''[https://web.archive.org/web/20180313011607/http://www.lintellettualedissidente.it/filosofia/il-potere-secondo-foucault/ Il potere secondo Foucault]'' di Lucrezia Lesso
*''[https://web.archive.org/web/20150520192425/http://www.mondo3.it/filosofia/saggistica/biofouc.html Foucault e la biopolitica]'' di Domenico Turco
*''[https://web.archive.org/web/20090313035647/http://eprints.sifp.it:80/59/1/sorrentino.html L'"impazienza della libertà": autopoiesi e perdita di sé in Michel Foucault]'' di Vincenzo Sorrentino
*[http://www.foucault.info/ foucault.info]
*[http://www.foucault.info/ foucault.info]
*[https://web.archive.org/web/20150211085433/http://www.michel-foucault-archives.org/ michel-foucault-archives.org] (archiviato)
*[https://web.archive.org/web/20150211085433/http://www.michel-foucault-archives.org/ michel-foucault-archives.org]  


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