Maria Luisa Minguzzi: differenze tra le versioni

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Quando nel gennaio [[1891]] si tiene il congresso di capolago (Svizzera), che porterà alla nascita del [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario]] (PSAR), Maria Luisa e il giovane meccanico [[Guerrando Barsanti]] rappresentano i numerosi gruppi di espatriati. Si impegna anche nell'organizzazione delle manifestazioni del [[1° maggio]], che avrebbero dovuto fungere da cassa di risonanza per il PSAR, ma che porterà ad una feroce [[repressione]] del movimento. Maria Luisa Minguzzi e [[Santina Papini]] se la caveranno con una condanna a quindici giorni di reclusione ma altri subiranno condanne ben più pesanti (tutti i condannati riceveranno sostegno e [[solidarietà]] da tutti gli ambienti dell'[[anarchismo italiano]]).
Quando nel gennaio [[1891]] si tiene il congresso di capolago (Svizzera), che porterà alla nascita del [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario]] (PSAR), Maria Luisa e il giovane meccanico [[Guerrando Barsanti]] rappresentano i numerosi gruppi di espatriati. Si impegna anche nell'organizzazione delle manifestazioni del [[1° maggio]], che avrebbero dovuto fungere da cassa di risonanza per il PSAR, ma che porterà ad una feroce [[repressione]] del movimento. Maria Luisa Minguzzi e [[Santina Papini]] se la caveranno con una condanna a quindici giorni di reclusione ma altri subiranno condanne ben più pesanti (tutti i condannati riceveranno sostegno e [[solidarietà]] da tutti gli ambienti dell'[[anarchismo italiano]]).
===Contro il "ravacholismo"===
===Contro il "ravacholismo"===
In quel clima di [[repressione]], molti anarchici italiani cominciano a guardare con simpatia alle violente azioni degli [[anarco-individualismo|individualisti]] francesi ([[Ravachol]], [[Emile Henry]], [[Auguste Vaillant]], ecc.), un movimento insurrezionalista-[[illegalismo|illegalista]] che alcuni definiscono ''[[Ravachol|ravacholismo]]''. [[Errico Malatesta]] si oppone tenacemente a questo modo di intendere l'[[insurrezionalismo]], argomentando le sue posizioni direttamente a Maria Luisa Minguzzi con una lettera speditale il [[29 aprile]] [[1892]]:
In quel clima di [[repressione]], molti anarchici italiani cominciano a guardare con simpatia alle violente azioni degli [[anarco-individualismo|individualisti]] francesi ([[Ravachol]], [[Émile Henry]], [[Auguste Vaillant]], ecc.), un movimento insurrezionalista-[[illegalismo|illegalista]] che alcuni definiscono ''[[Ravachol|ravacholismo]]''. [[Errico Malatesta]] si oppone tenacemente a questo modo di intendere l'[[insurrezionalismo]], argomentando le sue posizioni direttamente a Maria Luisa Minguzzi con una lettera speditale il [[29 aprile]] [[1892]]:


:«Voi saprete interpretare per il loro verso queste idee buttate giù così confusamente ed in fretta. Io del resto le svilupperò completamente in un lavoretto che darò alle stampe al più presto».  
:«Voi saprete interpretare per il loro verso queste idee buttate giù così confusamente ed in fretta. Io del resto le svilupperò completamente in un lavoretto che darò alle stampe al più presto».  


Nelle intenzioni di Malatesta, i coniugi [[Francesco Pezzi|Pezzi]]-'''Minguzzi''' avrebbero dovuto diffondere tra i militanti italiani più "assennati" propaganda contro il ''[[Ravachol|ravacholismo]]'', ma due anni dopo la coppia viene coinvolta proprio in un fallito attentato, quello contro Crispi di [[Paolo Lega]]. I due sono in realtà colpevoli di averlo ospitato a casa loro (come, del resto, molti altri libertari e altre libertarie), ma vengono ugualmente arrestati il [[3 luglio]] [[1894]]. Solo l'agosto dell'anno dopo il Tribunale di Roma li proscioglierà dall'accusa, anche se solo per essere inviati al domicilio coatto. Maria Luisa viene tradotta a Orbetello. Vi rimarrà per un anno intero, che le risulterà fatale per la sua [[salute]] (Orbetello era una zona altamente paludosa).  
Nelle intenzioni di Malatesta, i coniugi [[Francesco Pezzi|Pezzi]]-'''Minguzzi''' avrebbero dovuto diffondere tra i militanti italiani più "assennati" una propaganda contro il ''[[Ravachol|ravacholismo]]'', ma due anni dopo la coppia viene coinvolta proprio in un fallito attentato, quello contro Crispi di [[Paolo Lega]]. I due sono in realtà colpevoli di averlo ospitato a casa loro (come, del resto, molti altri libertari e altre libertarie), ma vengono ugualmente arrestati il [[3 luglio]] [[1894]]. Solo l'agosto dell'anno dopo il Tribunale di Roma li proscioglierà dall'accusa, anche se solo per essere inviati al domicilio coatto. Maria Luisa viene tradotta a Orbetello. Vi rimarrà per un anno intero, che le risulterà fatale per la sua [[salute]] (Orbetello era una zona altamente paludosa).  


Divenuta gradualmente quasi cieca, «dopo il coatto Luisa non ha perso la fede ma l'entusiasmo e le forze sì e si mette in disparte» ([[Temistocle Monticelli]]). Tornata a Firenze, dedica il suo ultimo impegno, sempre insieme all'inseparabile [[Francesco Pezzi|compagno]], al Comitato pro-vittime politiche di Scarlatti dal [[1904]] al [[1906]].   
Divenuta gradualmente quasi cieca, «dopo il coatto Luisa non ha perso la fede ma l'entusiasmo e le forze sì e si mette in disparte» ([[Temistocle Monticelli]]). Tornata a Firenze, dedica il suo ultimo impegno, sempre insieme all'inseparabile [[Francesco Pezzi|compagno]], al Comitato pro-vittime politiche di Scarlatti dal [[1904]] al [[1906]].   
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== Bibliografia==
== Bibliografia==
*Maurizio Antonioli; Gianpietro Berti, Santi Fedele, Pasquale Luso, ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'' - Volume 2, Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 2004.
*Maurizio Antonioli; Giampietro Berti, Santi Fedele, Pasquale Luso, ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'' - Volume 2, Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 2004.
* Claudia Angelini Bassi, ''Amore e Anarchia: Francesco Pezzi e Luisa Minguzzi, due ravennati nella seconda metà dell'Ottocento'', 2004, Longo Angelo Editore.
* Claudia Angelini Bassi, ''Amore e Anarchia: Francesco Pezzi e Luisa Minguzzi, due ravennati nella seconda metà dell'Ottocento'', Longo Angelo Editore, 2004.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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