Luigi Bertoni: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m (Sostituzione testo - " s" con " s")
m (Sostituzione testo - " d" con " d")
Riga 23: Riga 23:
=== L'azione sindacale===
=== L'azione sindacale===


Dal [[1902]] Bertoni è segretario non rimunerato della CdL di Ginevra. Redige poi – insieme con [[A. Rouiller]] e di [[J. Karly]] – gli statuti della [[Fédération des Ounions Ouvrières de la Suisse Romande]], fondata nel 1905, che, di esplicito orientamento [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalista rivoluzionario]], raccoglie una decina di camere di lavoro romande (70 sindacati e 8.000 membri, contro 40.000 della riformista Unione Sindacale Svizzera), ed è assai attiva fino al primo conflitto mondiale. Gli animatori di questa federazione sono sia anarchici, sia militanti socialisti e sindacalisti delusi dal riformismo; due “anime” che collaboreranno intensamente senza grandi conflitti interni, sia nei confronti del [[padronato]] e dello [[Stato]], sia contro il [[riformismo]] dell'Unione Sindacale. Questo nuovo [[sindacalismo]] – che riesce ad organizzare operai di diverse culture, italiani, francesi, tedeschi, romandi e confederati – ha un proprio settimanale, «[[La Voix du Peuple]]», edito a Losanna poi a Ginevra, dal [[1906]] al [[1914]], e un'organizzazione chiaramente libertaria; infatti i segretari delle federazioni e delle Unioni Operaie non sono remunerati ed ogni Unione ha la sua completa autonomia d'azione. Esse lottano per il miglioramento delle condizioni di lavoro mediante l'[[azione diretta]], preconizzano lo sciopero generale per poi fondare una società  senza classi, senza stato, senza alcun dominio; sostengono il [[neomalthusianesimo]], l'aborto, il [[amore libero|libero amore]], l'[[antimilitarismo]] e l'antiparlamentarismo; favoriscono la fondazione di cooperative di consumo e di produzione; patrocinato la straordinaria esperienza della [[Scuola Ferrer]] di Losanna, attiva ininterrottamente dal [[1910]] al [[1919]], una scuola proletaria, libertaria e razionalista, orgogliosa di non chiedere alcun sussidio allo [[Stato]], con la collaborazione dei sindacati e del Libero Pensiero. Nel dicembre [[1906]] Bertoni è nuovamente imprigionato per 30 giorni a causa di un articolo che commemora il sesto anniversario di [[Gaetano Bresci]], in quanto colpevole di «apologia di crimini anarchici» (l'autore dell'articolo, anonimo – di cui Bertoni si assume la responsabilità  – è F. Mezzani).  
Dal [[1902]] Bertoni è segretario non rimunerato della CdL di Ginevra. Redige poi – insieme con [[A. Rouiller]] e di [[J. Karly]] – gli statuti della [[Fédération des Ounions Ouvrières de la Suisse Romande]], fondata nel 1905, che, di esplicito orientamento [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalista rivoluzionario]], raccoglie una decina di camere di lavoro romande (70 sindacati e 8.000 membri, contro 40.000 della riformista Unione Sindacale Svizzera), ed è assai attiva fino al primo conflitto mondiale. Gli animatori di questa federazione sono sia anarchici, sia militanti socialisti e sindacalisti delusi dal riformismo; due “anime” che collaboreranno intensamente senza grandi conflitti interni, sia nei confronti del [[padronato]] e dello [[Stato]], sia contro il [[riformismo]] dell'Unione Sindacale. Questo nuovo [[sindacalismo]] – che riesce ad organizzare operai di diverse culture, italiani, francesi, tedeschi, romandi e confederati – ha un proprio settimanale, «[[La Voix du Peuple]]», edito a Losanna poi a Ginevra, dal [[1906]] al [[1914]], e un'organizzazione chiaramente libertaria; infatti i segretari delle federazioni e delle Unioni Operaie non sono remunerati ed ogni Unione ha la sua completa autonomia d'azione. Esse lottano per il miglioramento delle condizioni di lavoro mediante l'[[azione diretta]], preconizzano lo sciopero generale per poi fondare una società  senza classi, senza stato, senza alcun dominio; sostengono il [[neomalthusianesimo]], l'aborto, il [[amore libero|libero amore]], l'[[antimilitarismo]] e l'antiparlamentarismo; favoriscono la fondazione di cooperative di consumo e di produzione; patrocinato la straordinaria esperienza della [[Scuola Ferrer]] di Losanna, attiva ininterrottamente dal [[1910]] al [[1919]], una scuola proletaria, libertaria e razionalista, orgogliosa di non chiedere alcun sussidio allo [[Stato]], con la collaborazione dei sindacati e del Libero Pensiero. Nel dicembre [[1906]] Bertoni è nuovamente imprigionato per 30 giorni a causa di un articolo che commemora il sesto anniversario di [[Gaetano Bresci]], in quanto colpevole di «apologia di crimini anarchici» (l'autore dell'articolo, anonimo – di cui Bertoni si assume la responsabilità  – è F. Mezzani).  


Nel gennaio [[1907]] Bertoni viene ancora arrestato e il governo ginevrino ne decreta l'espulsione del cantone, con il sostegno della stampa locale che scrive «che il pericoloso anarchico ticinese Bertoni dovrebbe essere punito in modo esemplare» e che se l'ospitalità  ginevrina è sempre stata grande «non deve andare fino a custodire nel seno della nostra madre la serpe che vuole succhiarle il meglio del suo latte». Il decreto tuttavia rimarrà  lettera morta grazie alla rinnovata minaccia di uno [[sciopero generale]]. Nel [[1909]] è accusato di aver provocato una ferita alla mano di un gendarme nel corso dello sciopero dei tipografi, poi assolto. Nel [[1912]] è scarcerato senza processo, dopo un mese di detenzione a Zurigo, a causa di una falsa accusa di un funzionario del Consolato italiano.  
Nel gennaio [[1907]] Bertoni viene ancora arrestato e il governo ginevrino ne decreta l'espulsione del cantone, con il sostegno della stampa locale che scrive «che il pericoloso anarchico ticinese Bertoni dovrebbe essere punito in modo esemplare» e che se l'ospitalità  ginevrina è sempre stata grande «non deve andare fino a custodire nel seno della nostra madre la serpe che vuole succhiarle il meglio del suo latte». Il decreto tuttavia rimarrà  lettera morta grazie alla rinnovata minaccia di uno [[sciopero generale]]. Nel [[1909]] è accusato di aver provocato una ferita alla mano di un gendarme nel corso dello sciopero dei tipografi, poi assolto. Nel [[1912]] è scarcerato senza processo, dopo un mese di detenzione a Zurigo, a causa di una falsa accusa di un funzionario del Consolato italiano.