La Rivoluzione Russa: differenze tra le versioni
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La controrivoluzione borghese non si fece certo attendere a lungo: es. secondo le testimonianze a Perm i "bianchi" (esercito filo borghese) uccisero 4000 operai, in [[Finlandia]] la reazione trucidò 15000-17000 persone. Le cosiddette “Armate bianche” furono fronteggiate in particolare dall'[[Armata Rossa]] guidata da [[Lev Trotzkij]]; molti anarchici furono in prima fila nella difesa di Pietrogrado, anzi furono essi a difendere la sede della «Prava», che pure odiavano, dall'assalto dei | La controrivoluzione borghese non si fece certo attendere a lungo: es. secondo le testimonianze a Perm i "bianchi" (esercito filo borghese) uccisero 4000 operai, in [[Finlandia]] la reazione trucidò 15000-17000 persone. Le cosiddette “Armate bianche” furono fronteggiate in particolare dall'[[Armata Rossa]] guidata da [[Lev Trotzkij]]; molti anarchici furono in prima fila nella difesa di Pietrogrado, anzi furono essi a difendere la sede della «Prava», che pure odiavano, dall'assalto dei bianchi”. | ||
L'iniziativa di formare un esercito bianco fu presa dal generale Mihail Vasilevic' Alekseev (1859-1918), ex capo di [[Stato]] maggiore di Nicola II, che, insieme ai cosacchi e ad altri reduci di guerra, costituì l'embrione dell'Esercito Volontario (i "bianchi"), il cui comando effettivo fu assunto il giorno di Natale del [[1917]] dal generale Kornilov. Dal marzo [[1918]] assunse il comando il generale Anton Ivanovic' Denikin (1872-1947), che, insieme all'atamano dei Cosacchi del Don, generale Petr Nikolaevic' Krasnov (1869-1947), sconfisse ripetutamente i bolscevichi, costituendo anche un governo di un'effimera Russia Libera (alcune zone della Russia meridionale). Gli antibolscevichi, l'[[8 settembre]] [[1918]], si riunirono in un unico Direttorio, posti sotto l'[[autorità ]] dell'ammiraglio Aleksandr Vasilevic' Kolc'ak (1874-1920). Con l'arresto e la fucilazione dell'ammiraglio all'inizio del [[1920]], i bianchi furono definitivamente sconfitti. Terminò così la guerra civile (1917-1920). | L'iniziativa di formare un esercito bianco fu presa dal generale Mihail Vasilevic' Alekseev (1859-1918), ex capo di [[Stato]] maggiore di Nicola II, che, insieme ai cosacchi e ad altri reduci di guerra, costituì l'embrione dell'Esercito Volontario (i "bianchi"), il cui comando effettivo fu assunto il giorno di Natale del [[1917]] dal generale Kornilov. Dal marzo [[1918]] assunse il comando il generale Anton Ivanovic' Denikin (1872-1947), che, insieme all'atamano dei Cosacchi del Don, generale Petr Nikolaevic' Krasnov (1869-1947), sconfisse ripetutamente i bolscevichi, costituendo anche un governo di un'effimera Russia Libera (alcune zone della Russia meridionale). Gli antibolscevichi, l'[[8 settembre]] [[1918]], si riunirono in un unico Direttorio, posti sotto l'[[autorità ]] dell'ammiraglio Aleksandr Vasilevic' Kolc'ak (1874-1920). Con l'arresto e la fucilazione dell'ammiraglio all'inizio del [[1920]], i bianchi furono definitivamente sconfitti. Terminò così la guerra civile (1917-1920). |