La Rivoluzione Russa: differenze tra le versioni

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== La fase prerivoluzionaria ==
== La fase prerivoluzionaria ==
===La riforma agraria===
===La riforma agraria===
: «Non sarà superfluo ricordare la ripartizione attuale della terra nella Russia europea...Dai dati risulta che 30.000 proprietari fondiari possiedono ognuno più di 500 dessiatine <ref>Ogni dessiatina corrispondeva a poco più di un ettaro</ref>; la terra da loro posseduta ammonta perciò a circa 70 milioni di dessiatine. Quasi 10 milioni di famiglie di contadini poveri possiedono, insieme, un'eguale uqantità di terra» ([[Lenin]])<ref name="loes">''La storia e i suoi problemi'', Loescher editore, pag 261</ref>.[[File:Kropotkin.jpg|right|thumb|170 px|[[Pëtr Kropotkin]], anarchico russo, [[Manifesto dei Sedici|si schierò a favore]] della Prima Guerra Mondiale]]
: «Non sarà superfluo ricordare la ripartizione attuale della terra nella Russia europea...Dai dati risulta che 30.000 proprietari fondiari possiedono ognuno più di 500 dessiatine <ref>Ogni dessiatina corrispondeva a poco più di un ettaro</ref>; la terra da loro posseduta ammonta perciò a circa 70 milioni di dessiatine. Quasi 10 milioni di famiglie di contadini poveri possiedono, insieme, un'eguale uqantità di terra» ([[Lenin]]) <ref name="loes">''La storia e i suoi problemi'', Loescher editore, pag. 261</ref>.[[File:Kropotkin.jpg|right|thumb|170 px|[[Pëtr Kropotkin]], anarchico russo, [[Manifesto dei Sedici|si schierò a favore]] della Prima Guerra Mondiale]]
Subito dopo gli eventi del [[1905]] il ministro Stolypin avviò una debolissima riforma agraria che consentì ad un certo numero di contadini di diventare piccolissimi proprietari e ponendo fine alle antiche assemblee popolari, i cosiddetti ''[[Mir]]'', e alla gestione collettiva della terra, l'[[obščina]]. Tuttavia a fronte di circa 300000 famiglie più che benestanti (nobili, latifondisti e contadini ricchi) vi erano circa 13-15 milioni di contadini poverissimi, per non parlare dei braccianti che erano al limite della sopravvivenza umana.
Subito dopo gli eventi del [[1905]] il ministro Stolypin avviò una debolissima riforma agraria che consentì ad un certo numero di contadini di diventare piccolissimi proprietari e ponendo fine alle antiche assemblee popolari, i cosiddetti ''[[Mir]]'', e alla gestione collettiva della terra, l'[[obščina]]. Tuttavia a fronte di circa 300000 famiglie più che benestanti (nobili, latifondisti e contadini ricchi) vi erano circa 13-15 milioni di contadini poverissimi, per non parlare dei braccianti che erano al limite della sopravvivenza umana.
===Nascita della classe operaia===
===Nascita della classe operaia===
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===La rivoluzione contro le previsioni di Marx===
===La rivoluzione contro le previsioni di Marx===


'''Alla vigilia della rivoluzione i partiti che si opponevano alla zar erano i seguenti''': i populisti, gli anarchici (il gruppo anarchico "[[Narodnja Volja]]"- Partito della Volontà del Popolo- fu responsabile dell'uccisione, nel [[1881]], dello zar Alessandro II), i cadetti (fautori di una costituzione democratica sul modello occidentale), i socialisti rivoluzionari e i socialdemocratici - divisi al loro interno in [[menscevichi]] (propugnatori di un programma minimo, riassumibile con la formula del gradualismo rivoluzionario) e [[bolscevichi]] (fautori di un programma rivoluzionario: abbattimento [[capitalismo]], dittatura proletariato ecc.). Nel [[1912]] i bolscevichi si separarono dai menscevinchi e fondarono un partito autonomo che successivamente assunse la denominazione di [[comunismo|comunista]].
'''Alla vigilia della rivoluzione i partiti che si opponevano alla zar erano i seguenti''': i populisti, gli anarchici (il gruppo anarchico "[[Narodnja Volja]]"- Partito della Volontà del Popolo- fu responsabile dell'uccisione, nel [[1881]], dello zar Alessandro II), i cadetti (fautori di una costituzione democratica sul modello occidentale), i socialisti rivoluzionari e i socialdemocratici - divisi al loro interno in [[menscevichi]] (propugnatori di un programma minimo, riassumibile con la formula del gradualismo rivoluzionario) e [[bolscevichi]] (fautori di un programma rivoluzionario: abbattimento [[capitalismo]], dittatura proletariato ecc.). Nel [[1912]] i bolscevichi si separarono dai menscevinchi e fondarono un partito autonomo che successivamente assunse la denominazione di [[comunismo|comunista]].


Per [[Karl Marx|Marx]] ed [[Friedrich Engels|Engels]] la [[rivoluzione]] sarebbe scoppiata nei paesi a [[capitalismo]] avanzato, ovvero quando i salariati sarebbero stati la maggioranza della popolazione. Ciò invece non accadde, contraddicendo quindi alla scientificità del [[marxismo|pensiero marxista]], perché il precipitare degli avvenimenti convinse [[Lenin]] che era scoccata l'ora del proletariato.
Per [[Karl Marx|Marx]] ed [[Friedrich Engels|Engels]] la [[rivoluzione]] sarebbe scoppiata nei paesi a [[capitalismo]] avanzato, ovvero quando i salariati sarebbero stati la maggioranza della popolazione. Ciò invece non accadde, contraddicendo quindi alla scientificità del [[marxismo|pensiero marxista]], perché il precipitare degli avvenimenti convinse [[Lenin]] che era scoccata l'ora del proletariato.


==La rivoluzione democratico-borghese (febbraio 1917) ==
==La rivoluzione democratico-borghese (febbraio 1917) ==
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Il [[23 gennaio]] [[1917]] (secondo il calendario giuliano, in uso nella [[Chiesa]] greco-ortodossa, che è in ritardo di 13 giorni rispetto a quello gregoriano, in uso in Occidente) la protesta si trasformò in rivolta. I [[socialismo rivoluzionario|socialisti rivoluzionari]] di [[Kerenski]], i cadetti e alcuni borghesi formarono un governo provvisorio che costrinse Nicola II all'abdicazione. Si formò anche una sorta di “governo dal basso”, costituito dai [[Soviet]] (assemblee popolari), con ampi poteri di deliberazione che nel giugno [[1917]] si riunirono nel primo congresso panrusso dei soviet.
Il [[23 gennaio]] [[1917]] (secondo il calendario giuliano, in uso nella [[Chiesa]] greco-ortodossa, che è in ritardo di 13 giorni rispetto a quello gregoriano, in uso in Occidente) la protesta si trasformò in rivolta. I [[socialismo rivoluzionario|socialisti rivoluzionari]] di [[Kerenski]], i cadetti e alcuni borghesi formarono un governo provvisorio che costrinse Nicola II all'abdicazione. Si formò anche una sorta di “governo dal basso”, costituito dai [[Soviet]] (assemblee popolari), con ampi poteri di deliberazione che nel giugno [[1917]] si riunirono nel primo congresso panrusso dei soviet.


A questo punto si scatenò un duro conflitto sulle modalità di gestione del paese tra i soviet (il primo a formarsi fu quello di Pietroburgo; uno dei primi fu anche quello di [[Kronstadt]] - con forti presenze di anarchici e libertari in genere - che nel [[1921]] fu duramente represso dalle [[autorità]]) e quello provvisorio. Le divergenze riguardavano la guerra (i soviet volevano porre fine immediatamente alla guerra, il governo provvisorio invece era la prosecuzione) e la riforma agraria (risoluzione immediata per i soviet, attesa a tempi successivi per il governo provvisorio).
A questo punto si scatenò un duro conflitto sulle modalità di gestione del paese tra i soviet (il primo a formarsi fu quello di Pietroburgo; uno dei primi fu anche quello di [[Kronstadt]] - con forti presenze di anarchici e libertari in genere - che nel [[1921]] fu duramente represso dalle [[autorità]]) e quello provvisorio. Le divergenze riguardavano la guerra (i soviet volevano porre fine immediatamente alla guerra, il governo provvisorio invece era la prosecuzione) e la riforma agraria (risoluzione immediata per i soviet, attesa a tempi successivi per il governo provvisorio).


== L'ora dei bolscevichi ==
== L'ora dei bolscevichi ==
{{vedi|bolscevismo}}
{{vedi|bolscevismo}}
Ad aprile [[Lenin]] ritornò dall'esilio svizzero ed enunciò le famosi tesi di aprile: no al governo provvisorio («'''Tutto il potere ai soviet!'''») e alla guerra, confisca dei beni pubblici, nazionalizzazione delle terre e creazione dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale Comunista]] (III Internazionale). Le difficoltà della guerra fecero avvicinare sempre più l'ora di Lenin, anche se i soviet erano in maggioranza in mano ai menscevichi e ai [[socialismo rivoluzionario|socialisti rivoluzionari]].
Ad aprile [[Lenin]] ritornò dall'esilio svizzero ed enunciò le famosi tesi di aprile: no al governo provvisorio («'''Tutto il potere ai soviet!'''») e alla guerra, confisca dei beni pubblici, nazionalizzazione delle terre e creazione dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale Comunista]] (III Internazionale). Le difficoltà della guerra fecero avvicinare sempre più l'ora di Lenin, anche se i soviet erano in maggioranza in mano ai menscevichi e ai [[socialismo rivoluzionario|socialisti rivoluzionari]].


I soldati di stanza a Pietrogrado, fiutata la deriva autoritaria del governo provvisorio di [[Kerenskij]], insorsero contro il governo il [[3 luglio]] recandosi in corteo alla sede del partito bolscevico chiedendo l'abbattimento del governo provvisorio. I bolscevichi tentarono l'insurrezione, che però fu repressa facilmente. Il governo mise fuorilegge i bolscevichi, [[Lev Trotskij|Trotskij]] fu arrestato, [[Lenin]] fuggì in [[Finlandia]], la «Pravda» (la "Verità ") fu costretta a sospendere le pubblicazioni e le sedi del partito furono occupate militarmente. Il [[12 agosto]], durante una conferenza di svariati partiti (escluso il bolscevico), il generale Kornilov chiese apertamente poteri dittatoriali per impedire qualsiasi sbocco rivoluzionario.  
I soldati di stanza a Pietrogrado, fiutata la deriva autoritaria del governo provvisorio di [[Kerenskij]], insorsero contro il governo il [[3 luglio]] recandosi in corteo alla sede del partito bolscevico chiedendo l'abbattimento del governo provvisorio. I bolscevichi tentarono l'insurrezione, che però fu repressa facilmente. Il governo mise fuorilegge i bolscevichi, [[Lev Trotskij|Trotskij]] fu arrestato, [[Lenin]] fuggì in [[Finlandia]], la «Pravda» (la "Verità ") fu costretta a sospendere le pubblicazioni e le sedi del partito furono occupate militarmente. Il [[12 agosto]], durante una conferenza di svariati partiti (escluso il bolscevico), il generale Kornilov chiese apertamente poteri dittatoriali per impedire qualsiasi sbocco rivoluzionario.  
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==Rivoluzione d'ottobre e conseguenze immediate (1917-1920)==
==Rivoluzione d'ottobre e conseguenze immediate (1917-1920)==
L'insurrezione rivoluzionaria inizia la sera del [[6 novembre]] ([[24 ottobre]] del calendario giuliano): la sera vennero occupate le tipografie; la notte del [[7 novembre|giorno dopo]] furono presi tutti i punti più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, [[banche]], ministeri. Il governo provvisorio praticamente si arrese senza opporre resistenza. Kerenskij fuggì verso il fronte e gli altri ministri si rinchiusero nel Palazzo d'Inverno, che verrà attaccato alla sera e definitivamente espugnato alle 2 del mattino dopo [[8 novembre]] ([[26 ottobre]] secondo il calendario giuliano).
L'insurrezione rivoluzionaria inizia la sera del [[6 novembre]] ([[24 ottobre]] del calendario giuliano): la sera vennero occupate le tipografie; la notte del [[7 novembre|giorno dopo]] furono presi tutti i punti più importanti di Pietrogrado: poste, telegrafi, stazioni ferroviarie, [[banche]], ministeri. Il governo provvisorio praticamente si arrese senza opporre resistenza. Kerenskij fuggì verso il fronte e gli altri ministri si rinchiusero nel Palazzo d'Inverno, che verrà attaccato alla sera e definitivamente espugnato alle 2 del mattino dopo [[8 novembre]] ([[26 ottobre]] secondo il calendario giuliano).
[[File:Lenin CL Colour.jpg|thumb|225px|[[Vladimir Lenin]]]]
[[File:Lenin CL Colour.jpg|thumb|225px|[[Vladimir Lenin]]]]
A Mosca la presa del potere fu più drammatica che a Pietrogrado: il [[2 novembre|2]] Rjabzev si arrese e sul Cremlino fu issata per la prima volta la bandiera rossa. Nelle altre città russe i bolscevichi di [[Lenin]] presero il potere in circostanze analoghe.
A Mosca la presa del potere fu più drammatica che a Pietrogrado: il [[2 novembre|2]] Rjabzev si arrese e sul Cremlino fu issata per la prima volta la bandiera rossa. Nelle altre città russe i bolscevichi di [[Lenin]] presero il potere in circostanze analoghe.
Fu costituito il “Consiglio dei Commissari del Popolo o ''[[Sovnarkom]]'' (formato, tra gli altri, da Lenin, Trotzkij, Stalin), primo governo sovietico organo che di fatto limitava il potere dei soviet; [[Lenin]], consolidando la strada rivoluzionaria intrapresa emise i cosiddetti decreti di Novembre: distribuzione delle terre in usufrutto ai contadini (la collettivizzazione fu rimandata), nazionalizzazione delle banche, controllo da parte degli operai sulle fabbriche, [[eguaglianza]] dei popoli e diritto all'autodeterminazione. Alle elezioni del [[12 novembre]] (parteciparono i bolscevichi, menscevichi, Partito cadetto e socialisti rivoluzionari di Kerenskij), già stabilite dal governo provvisorio, i bolscevichi non ottennero la maggioranza (prevalsero i socialisti rivoluzionari con un netto 58%, seguirono i bolscevichi con 25%, il Partito Cadetto a quota 14% ed infine i menscevichi con un misero 4%), ma [[Lenin]] non si pose alcuna remora di natura legalitaria ed in seguito farà sciogliere la neoletta "Assemblea Costituente", epurando i menscevichi (questi proponevano l'abolizione della [[Ceka]] e il ritorno alla [[democrazia]]) i [[socialismo rivoluzionario|socialisti rivoluzionari]].
Fu costituito il “Consiglio dei Commissari del Popolo o ''[[Sovnarkom]]'' (formato, tra gli altri, da Lenin, Trotzkij, Stalin), primo governo sovietico organo che di fatto limitava il potere dei soviet; [[Lenin]], consolidando la strada rivoluzionaria intrapresa emise i cosiddetti decreti di Novembre: distribuzione delle terre in usufrutto ai contadini (la collettivizzazione fu rimandata), nazionalizzazione delle banche, controllo da parte degli operai sulle fabbriche, [[eguaglianza]] dei popoli e diritto all'autodeterminazione. Alle elezioni del [[12 novembre]] (parteciparono i bolscevichi, menscevichi, Partito cadetto e socialisti rivoluzionari di Kerenskij), già stabilite dal governo provvisorio, i bolscevichi non ottennero la maggioranza (prevalsero i socialisti rivoluzionari con un netto 58%, seguirono i bolscevichi con 25%, il Partito Cadetto a quota 14% ed infine i menscevichi con un misero 4%), ma [[Lenin]] non si pose alcuna remora di natura legalitaria ed in seguito farà sciogliere la neoletta "Assemblea Costituente", epurando i menscevichi (questi proponevano l'abolizione della [[Ceka]] e il ritorno alla [[democrazia]]) i [[socialismo rivoluzionario|socialisti rivoluzionari]].


Per fronteggiare le difficoltà interne i bolscevichi vollero portare il paese fuori dalla guerra e il [[3 marzo]] [[1918]] firmarono con i tedeschi il trattato di Brest-Litvosk, che comportò la perdita dell'[[Ucraina]], regione in cui si stava sperimentando un'interessante esperienza libertaria, osteggiata tanto dai bolscevichi quanto dai reazionari borghesi, che durò 4 anni ([[1917]]-[[1921]]) <ref>Si legga [[Ucraina libertaria]] e [[Nestor Makhno]]</ref>.
Per fronteggiare le difficoltà interne i bolscevichi vollero portare il paese fuori dalla guerra e il [[3 marzo]] [[1918]] firmarono con i tedeschi il trattato di Brest-Litvosk, che comportò la perdita dell'[[Ucraina]], regione in cui si stava sperimentando un'interessante esperienza libertaria, osteggiata tanto dai bolscevichi quanto dai reazionari borghesi, che durò 4 anni ([[1917]]-[[1921]]) <ref>Si legga [[Ucraina libertaria]] e [[Nestor Makhno]]</ref>.


Nonostante l'entusiasmo rivoluzionario le campagne, afflitte da una durissima carestia, smisero di rifornire le città con i loro prodotti agricoli e per questo ben presto si dovette ricorrere alle forze militari per requisire e distribuire gli alimenti alle città che cominciavano a soffrire la fame (vedi '''[[comunismo di guerra]]'''). Lentamente lo [[Stato]] bolscevico si insinuò nella vita dei cittadini; anche le fabbriche lentamente persero l'autonomia operaia per passare al controllo, più o meno rigido, dello [[Stato]] comunista.
Nonostante l'entusiasmo rivoluzionario le campagne, afflitte da una durissima carestia, smisero di rifornire le città con i loro prodotti agricoli e per questo ben presto si dovette ricorrere alle forze militari per requisire e distribuire gli alimenti alle città che cominciavano a soffrire la fame (vedi '''[[comunismo di guerra]]'''). Lentamente lo [[Stato]] bolscevico si insinuò nella vita dei cittadini; anche le fabbriche lentamente persero l'autonomia operaia per passare al controllo, più o meno rigido, dello [[Stato]] comunista.
=== Gli anarchici nelle prime fasi rivoluzionarie ===
=== Gli anarchici nelle prime fasi rivoluzionarie ===


{{vedi|Storia dell'anarchismo in Russia}}
{{vedi|Storia dell'anarchismo in Russia}}


Mentre i bolscevichi imperversavano, a Mosca e nelle principali città, molti anarchici parteciparono attivamente alle [[rivoluzione|fasi rivoluzionarie]], dividendosi in linee di tendenza pro-sovietiche, intermedie e antisovietiche. Alcuni anarchici auspicavano la federazione delle libere comuni russe; altri invece sperarono che gli eventi e le difficoltà sommergessero i bolscevichi e conseguentemente giungesse l'ora degli anarchici.  
Mentre i bolscevichi imperversavano, a Mosca e nelle principali città, molti anarchici parteciparono attivamente alle [[rivoluzione|fasi rivoluzionarie]], dividendosi in linee di tendenza pro-sovietiche, intermedie e antisovietiche. Alcuni anarchici auspicavano la federazione delle libere comuni russe; altri invece sperarono che gli eventi e le difficoltà sommergessero i bolscevichi e conseguentemente giungesse l'ora degli anarchici.  
[[File:Funeralikrop.jpg|thumb|350 px|Funerali di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), ultima pubblica manifestazione degli anarchici russi. Il cartello tenuto da due anarchici porta la seguente scritta: «Chiediamo la libertà di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto - "l'anarchia"»]]
[[File:Funeralikrop.jpg|thumb|350 px|Funerali di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), ultima pubblica manifestazione degli anarchici russi. Il cartello tenuto da due anarchici porta la seguente scritta: «Chiediamo la libertà di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto - "l'anarchia"»]]
Altri anarchici scelsero di non avere nessun rapporto con i bolscevichi e crearono unità di autodifesa chiamate [[Guardie Nere]]. Esse tennero lungamente testa alla [[Ceka]], la polizia politica dei bolscevichi. Nell'aprile del [[1918]], quest'ultimi attaccarono gli anarchici delle [[Guardie Nere]]: ovunque rovine, distruzioni e corpi dilaniati. In questo modo gli anarchici furono fermati. Ma di fronte alle proteste popolari, segno del rispetto di cui godevano gli anarchici, Lenin e [[Lev Trotzkij]] dovettero liberare molti di loro, anche se tutte le organizzazioni furono sciolte ed essi dovettero agire in clandestinità. Un solo movimento conservava la sua [[libertà]]: quello di [[Nestor Makhno]] in Ucraina<ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>.
Altri anarchici scelsero di non avere nessun rapporto con i bolscevichi e crearono unità di autodifesa chiamate [[Guardie Nere]]. Esse tennero lungamente testa alla [[Ceka]], la polizia politica dei bolscevichi. Nell'aprile del [[1918]], quest'ultimi attaccarono gli anarchici delle [[Guardie Nere]]: ovunque rovine, distruzioni e corpi dilaniati. In questo modo gli anarchici furono fermati. Ma di fronte alle proteste popolari, segno del rispetto di cui godevano gli anarchici, Lenin e [[Lev Trotzkij]] dovettero liberare molti di loro, anche se tutte le organizzazioni furono sciolte ed essi dovettero agire in clandestinità. Un solo movimento conservava la sua [[libertà]]: quello di [[Nestor Makhno]] in Ucraina <ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>.
Nel [[dicembre]] del [[1919]] la [[Confederazione dell'Unione anarchica]] di Mosca annunciò: «'''''Proclamiamo: La terra intera a tutti i popoli!'''''» <ref name="episodio">Episodio raccontato da [[Victor Serge]] in ''Memorie di un rivoluzionario''</ref>. Nel novembre [[1920]], mentre gli anarchici si preparavano al loro congresso, dopo le vittorie ottenute in [[Ucraina libertaria|Ucraina]], la [[Ceka]] irruppe nelle loro sedi e ne arrestò moltissimi.
Nel [[dicembre]] del [[1919]] la [[Confederazione dell'Unione anarchica]] di Mosca annunciò: «'''''Proclamiamo: La terra intera a tutti i popoli!'''''» <ref name="episodio">Episodio raccontato da [[Victor Serge]] in ''Memorie di un rivoluzionario''</ref>. Nel novembre [[1920]], mentre gli anarchici si preparavano al loro congresso, dopo le vittorie ottenute in [[Ucraina libertaria|Ucraina]], la [[Ceka]] irruppe nelle loro sedi e ne arrestò moltissimi.


Altrove in [[Russia]], la situazione non era delle migliori: i bolscevichi arrestarono, torturarono e giustiziarono molti oppositori. Un ferroviere chiamato Kovalevich, responsabile sindacale a Mosca, perseguitato fuggì in [[Ucraina libertaria|Ucraina]] e non appena rientrò nella capitale riorganizzò una cellula clandestina che professava la violenza per la violenza: fecero saltare la sede del partito comunista il [[25 settembre]] [[1919]] (15 morti) ma saranno uccisi dalla polizia o si faranno esplodere per non arrendersi. <ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>
Altrove in [[Russia]], la situazione non era delle migliori: i bolscevichi arrestarono, torturarono e giustiziarono molti oppositori. Un ferroviere chiamato Kovalevich, responsabile sindacale a Mosca, perseguitato fuggì in [[Ucraina libertaria|Ucraina]] e non appena rientrò nella capitale riorganizzò una cellula clandestina che professava la violenza per la violenza: fecero saltare la sede del partito comunista il [[25 settembre]] [[1919]] (15 morti) ma saranno uccisi dalla polizia o si faranno esplodere per non arrendersi. <ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>


A tutto ciò si aggiunge il fatto che molti criminali si misero ad estorcere denaro ai cittadini comuni in nome delle federazioni anarchiche, gettando quindi una cattiva luce su di loro e contribuendo ad incrementare la paura della popolazione verso il movimento libertario. La federazione degli anarchici di Odessa decise allora di scrivere un comunicato indirizzato alla criminalità della città:
A tutto ciò si aggiunge il fatto che molti criminali si misero ad estorcere denaro ai cittadini comuni in nome delle federazioni anarchiche, gettando quindi una cattiva luce su di loro e contribuendo ad incrementare la paura della popolazione verso il movimento libertario. La federazione degli anarchici di Odessa decise allora di scrivere un comunicato indirizzato alla criminalità della città:
:«Ai ladri e agli scassinatori! Il soviet della Federazione degli anarchici di Odessa si rivolge a voi con una richiesta e un avvertimento. Noi vi consideriamo come il prodotto delle maledette condizioni del regime di sfruttamento e di violenza, create dalla borghesia che sta per il momento unicamente con le bande pagate dagli ufficiali delle guardie bianche con le baionette straniere...il soviet della Federazione degli anarchici avverte coloro tra di voi, che non hanno più nulla da rispettare, che non reagiscono più agli appelli degli operai e dei rivoluzionari; che continueranno ad effettuare delle estorsioni a nome dell'anarchismo che essi non sono per noi nient'altro che dei parassiti, dei borghesi, che non si preoccupano che di una cosa: riempirsi le tasche ancora di più. Avvertiamo costoro per l'ultuma volta che la dimostrazione dell'abuso del nostro nome significherà per essi essere fucillati sul posto da noi.» <ref>[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-documenti-libertari-federazione-degli-anarchici-di-odessa-appello-degli-anarchici-di-odessa-al-mon-102432617.html Appello degli anarchici di Odessa al mondo della criminalità di questa città ]</ref>
:«Ai ladri e agli scassinatori! Il soviet della Federazione degli anarchici di Odessa si rivolge a voi con una richiesta e un avvertimento. Noi vi consideriamo come il prodotto delle maledette condizioni del regime di sfruttamento e di violenza, create dalla borghesia che sta per il momento unicamente con le bande pagate dagli ufficiali delle guardie bianche con le baionette straniere...il soviet della Federazione degli anarchici avverte coloro tra di voi, che non hanno più nulla da rispettare, che non reagiscono più agli appelli degli operai e dei rivoluzionari; che continueranno ad effettuare delle estorsioni a nome dell'anarchismo che essi non sono per noi nient'altro che dei parassiti, dei borghesi, che non si preoccupano che di una cosa: riempirsi le tasche ancora di più. Avvertiamo costoro per l'ultuma volta che la dimostrazione dell'abuso del nostro nome significherà per essi essere fucillati sul posto da noi.» <ref>[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-documenti-libertari-federazione-degli-anarchici-di-odessa-appello-degli-anarchici-di-odessa-al-mon-102432617.html Appello degli anarchici di Odessa al mondo della criminalità di questa città ]</ref>


==L'evolvere della rivoluzione==
==L'evolvere della rivoluzione==
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[[File:Bolshveki killed at Vladavostak.jpg|thumb|270px|Bolscevichi massacrati dai "bianchi" a Vladivostok]]
[[File:Bolshveki killed at Vladavostak.jpg|thumb|270px|Bolscevichi massacrati dai "bianchi" a Vladivostok]]
Oltre all'"esercito bianco" e "rosso", nella guerra civile interna alla [[rivoluzione]], si ebbe pure un [[esercito nero]] (anarchico) e uno [[esercito verde|verde]] (formato dai disertori che non volevano servire né gli uni né gli altri).   
Oltre all'"esercito bianco" e "rosso", nella guerra civile interna alla [[rivoluzione]], si ebbe pure un [[esercito nero]] (anarchico) e uno [[esercito verde|verde]] (formato dai disertori che non volevano servire né gli uni né gli altri).   
Il principale ruolo repressivo della controrivoluzione fu assolto dalla [[Ceka]], il servizio segreto russo che, da una parte riuscì effettivamente a scompaginare le attività dei reazionari (anche quelle all'estero) ma dall'altra colpirono con uguale ferocia anche coloro che, pur essendo rivoluzionari, dissentivano dalla strada intrapresa dai rivoluzionari.  
Il principale ruolo repressivo della controrivoluzione fu assolto dalla [[Ceka]], il servizio segreto russo che, da una parte riuscì effettivamente a scompaginare le attività dei reazionari (anche quelle all'estero) ma dall'altra colpirono con uguale ferocia anche coloro che, pur essendo rivoluzionari, dissentivano dalla strada intrapresa dai rivoluzionari.  


L'accentramento del potere in mano ai gerarca del partito proseguì costantemente: nel marzo del [[1921]] gli ammutinati (socialisti, anarchici, rivoluzionari ecc.) di [[Kronstadt]], che intendevano [[autogestione|autogestire]] la propria isoletta sulla base dei dettami di [[Lenin]]: «'''''Tutto il potere ai soviet!'''''», furono repressi violentemente dall'[[Armata Rossa]].
L'accentramento del potere in mano ai gerarca del partito proseguì costantemente: nel marzo del [[1921]] gli ammutinati (socialisti, anarchici, rivoluzionari ecc.) di [[Kronstadt]], che intendevano [[autogestione|autogestire]] la propria isoletta sulla base dei dettami di [[Lenin]]: «'''''Tutto il potere ai soviet!'''''», furono repressi violentemente dall'[[Armata Rossa]].
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===Deriva autoritaria della rivoluzione===
===Deriva autoritaria della rivoluzione===
: «L'indiscutibile sottomissione della volontà del singolo è assolutamente necessaria per il successo dei processi lavorativi basati sui macchinari industriali di grandi dimensioni [...] la rivoluzione richiede, nell'interesse del socialismo, che le masse obbediscano incondizionatamente alla singola volontà del leader del processo lavorativo [...] È assolutamente essenziale che tutta l'autorità nelle fabbriche sia concentrata nelle mani di un apparato direttivo» ([[Lenin]])
: «L'indiscutibile sottomissione della volontà del singolo è assolutamente necessaria per il successo dei processi lavorativi basati sui macchinari industriali di grandi dimensioni [...] la rivoluzione richiede, nell'interesse del socialismo, che le masse obbediscano incondizionatamente alla singola volontà del leader del processo lavorativo [...] È assolutamente essenziale che tutta l'autorità nelle fabbriche sia concentrata nelle mani di un apparato direttivo» ([[Lenin]])


Nel marzo [[1921]] il congresso comunista impose un nuovo indirizzo di politica economica, chiamata [[NEP]] (Nuova Politica Economica), che soppresse il cosiddetto [[comunismo di guerra]]: in attesa dell'industrializzazione del paese si procrastinava nel tempo il problema della [[collettivismo|collettivizzazione]], liberalizzando in parte una vendita dei prodotti e l'auto amministrazione delle piccole imprese. Lo stesso [[Lenin]] ammise che la NEP fu una moderata restaurazione del [[capitalismo]] borghese, senza che però ciò significasse la riammissione delle libertà politiche nel paese.
Nel marzo [[1921]] il congresso comunista impose un nuovo indirizzo di politica economica, chiamata [[NEP]] (Nuova Politica Economica), che soppresse il cosiddetto [[comunismo di guerra]]: in attesa dell'industrializzazione del paese si procrastinava nel tempo il problema della [[collettivismo|collettivizzazione]], liberalizzando in parte una vendita dei prodotti e l'auto amministrazione delle piccole imprese. Lo stesso [[Lenin]] ammise che la NEP fu una moderata restaurazione del [[capitalismo]] borghese, senza che però ciò significasse la riammissione delle libertà politiche nel paese.
[[File:Victor_Serge.jpg|thumb|[[Victor Serge]], anarco-bolscevico, subì pesanti repressioni da parte della [[Ceka]]]]
[[File:Victor_Serge.jpg|thumb|[[Victor Serge]], anarco-bolscevico, subì pesanti repressioni da parte della [[Ceka]]]]


Il potere politico veniva via via accentrato nel ''Politburo'' o "Ufficio politico", costituito da [[Lenin]], [[Lev Trotzkij|Trotzkij]], [[Sverolov]] e [[Stalin]].
Il potere politico veniva via via accentrato nel ''Politburo'' o "Ufficio politico", costituito da [[Lenin]], [[Lev Trotzkij|Trotzkij]], [[Sverolov]] e [[Stalin]].
[[File:Leon-trotsky.jpg|thumb|left|[[Lev Trotskij]] si oppose al centralismo stalinista ma fu anche protagonista di azioni repressive contro gli anarchici]]  
[[File:Leon-trotsky.jpg|thumb|left|[[Lev Trotskij]] si oppose al centralismo stalinista ma fu anche protagonista di azioni repressive contro gli anarchici]]  
Il partito comunista incrementò il proprio potere, escludendo ogni dissenso interno ed esterno al partito bolscevico. Vennero inoltre a fronteggiarsi sempre più aspramente due diverse visioni del [[comunismo]] e della [[rivoluzione]]: quella che voleva il [[socialismo]] in un solo paese ([[Stalin]]) e quella che voleva l'estensione della [[rivoluzione]] in tutti i paesi ([[Lev Trotzkij]]). Prevalse la fazione staliniana (Trotzkij costretto a fuggire fu assassinato in [[Messico]] da alcuni sicari mandati da Stalin) che accentrò ancor di più il proprio potere, avviando una rapida industrializzazione del paese e la collettivizzazione forzata del sistema agricolo secondo una rigida pianificazione economica da cui non si poté transigere (secondo lo statistico Prokopovic fino al [[1919]] erano stati censiti circa 25800000 nuclei familiari, nel [[1936]], finita la collettivizzazione, ne restavano 20600000... ciò significa che “sparirono” circa 5 milioni di famiglie <ref name="loescher">''La storia e i suoi problemi'', Loescher editore, pag 267</ref>).  
Il partito comunista incrementò il proprio potere, escludendo ogni dissenso interno ed esterno al partito bolscevico. Vennero inoltre a fronteggiarsi sempre più aspramente due diverse visioni del [[comunismo]] e della [[rivoluzione]]: quella che voleva il [[socialismo]] in un solo paese ([[Stalin]]) e quella che voleva l'estensione della [[rivoluzione]] in tutti i paesi ([[Lev Trotzkij]]). Prevalse la fazione staliniana (Trotzkij costretto a fuggire fu assassinato in [[Messico]] da alcuni sicari mandati da Stalin) che accentrò ancor di più il proprio potere, avviando una rapida industrializzazione del paese e la collettivizzazione forzata del sistema agricolo secondo una rigida pianificazione economica da cui non si poté transigere (secondo lo statistico Prokopovic fino al [[1919]] erano stati censiti circa 25800000 nuclei familiari, nel [[1936]], finita la collettivizzazione, ne restavano 20600000... ciò significa che “sparirono” circa 5 milioni di famiglie <ref name="loescher">''La storia e i suoi problemi'', Loescher editore, pag. 267</ref>).  


Dal [[1936]], con l'inizio delle [[purghe staliniane]] <ref>Le purghe staliane furono volute da Stalin in persona dopo l'omicidio di [[Sergej Mirovič Kirov]], avvenuto a Leningrado, odierna San Pietroburgo, il [[1° dicembre]] [[1934]].</ref>, l'attività [[repressione|repressiva]] della ex-[[Ceka]] (ora NKVD) si fece più intensa. Durante quel periodo gli anarchici furono tra i più perseguitati dal servizio segreto:
Dal [[1936]], con l'inizio delle [[purghe staliniane]] <ref>Le purghe staliane furono volute da Stalin in persona dopo l'omicidio di [[Sergej Mirovič Kirov]], avvenuto a Leningrado, odierna San Pietroburgo, il [[1° dicembre]] [[1934]].</ref>, l'attività [[repressione|repressiva]] della ex-[[Ceka]] (ora NKVD) si fece più intensa. Durante quel periodo gli anarchici furono tra i più perseguitati dal servizio segreto:
: «Nel 1937-38, Stalin stermina tutti coloro che hanno partecipato alla Rivoluzione, bolscevichi o altri. Migliaia di prigionieri vengono fucilati, milioni scompaiono nei campi in Siberia. Gli anarchici sopravvissuti alla Rivoluzione vengono duramente colpiti da questa ondata di arresti. Uomini conosciuti come Tartchouk e Arscinov vengono fucilati, altre migliaia di sconosciuti, che erano stati anarchici prima o durante la Rivoluzione, vengono uccisi o deportati nei campi. Queste purghe costituiscono lo sterminio della "vecchia guardia" anarchica [...] Ad esempio il sarto ebreo Aïzenberg: anarchico individualista e discepolo di Kropotkin, viene arrestato a Karkov nel 1937. Resiste alle botte [...] per fargli confessare di appartenere ad un'organizzazione e per fargli denunciare i suoi membri. Risponde che lui è anarchico individualista e quindi non riconosce alcuna organizzazione. Per 31 giorni e 31 notti subisce un interrogatorio interrotto soltanto due volte al giorno per il pasto [...] non cede. I suoi carnefici si arrenderanno per primi: viene inviato in un ospedale psichiatrico di Mosca. Sempre nel 1937, l'anarchico Dimitri Venediktov, confinato a Tobolsk, viene arrestato per «diffusione di notizie false a proposito dei prestiti»(erano prestiti di Stato obbligatori) e «malcontento verso il potere sovietico». Viene condannato a morte e giustiziato.» <ref>[http://xoomer.virgilio.it/anarchivio/archivio%20testi/084/84_12.htm Destinazione Siberia]</ref>
: «Nel 1937-38, Stalin stermina tutti coloro che hanno partecipato alla Rivoluzione, bolscevichi o altri. Migliaia di prigionieri vengono fucilati, milioni scompaiono nei campi in Siberia. Gli anarchici sopravvissuti alla Rivoluzione vengono duramente colpiti da questa ondata di arresti. Uomini conosciuti come Tartchouk e Arscinov vengono fucilati, altre migliaia di sconosciuti, che erano stati anarchici prima o durante la Rivoluzione, vengono uccisi o deportati nei campi. Queste purghe costituiscono lo sterminio della "vecchia guardia" anarchica [...] Ad esempio il sarto ebreo Aïzenberg: anarchico individualista e discepolo di Kropotkin, viene arrestato a Karkov nel 1937. Resiste alle botte [...] per fargli confessare di appartenere ad un'organizzazione e per fargli denunciare i suoi membri. Risponde che lui è anarchico individualista e quindi non riconosce alcuna organizzazione. Per 31 giorni e 31 notti subisce un interrogatorio interrotto soltanto due volte al giorno per il pasto [...] non cede. I suoi carnefici si arrenderanno per primi: viene inviato in un ospedale psichiatrico di Mosca. Sempre nel 1937, l'anarchico Dimitri Venediktov, confinato a Tobolsk, viene arrestato per «diffusione di notizie false a proposito dei prestiti»(erano prestiti di Stato obbligatori) e «malcontento verso il potere sovietico». Viene condannato a morte e giustiziato.» <ref>[http://xoomer.virgilio.it/anarchivio/archivio%20testi/084/84_12.htm Destinazione Siberia]</ref>


È da rilevare come le fazioni trotzkiste e staliniste, nonostante fossero distanti riguardo ad alcuni punti, non lo erano riguardo alla gestione centralizzata dell'[[economia]]. [[Lev Trotzky]] difese nelle fabbriche il «modello di gestione delegata ad un solo uomo», poichè egli cinicamente pensava che «l'uomo cercherà sempre di sottrarsi al lavoro» visto che «l'uomo è un animale pigro» <ref>[http://znetit.mahost.org/parecon/01_Introduzione.pdf Looking forward] di [[Michael Albert]] e [[Robin Hahnel]]</ref>. Questi assurdi principi [[gerarchia|gerarchici]], comuni a quasi tutti i bolscevichi, andarono a grave discapito della [[libertà]] individuale, considerata un fatto "piccolo-borghese" e non il caposaldo di una società veramente [[uguaglianza|egualitaria]] e giusta.
È da rilevare come le fazioni trotzkiste e staliniste, nonostante fossero distanti riguardo ad alcuni punti, non lo erano riguardo alla gestione centralizzata dell'[[economia]]. [[Lev Trotzky]] difese nelle fabbriche il «modello di gestione delegata ad un solo uomo», poiché egli cinicamente pensava che «l'uomo cercherà sempre di sottrarsi al lavoro» visto che «l'uomo è un animale pigro» <ref>[http://znetit.mahost.org/parecon/01_Introduzione.pdf Looking forward] di [[Michael Albert]] e [[Robin Hahnel]]</ref>. Questi assurdi principi [[gerarchia|gerarchici]], comuni a quasi tutti i bolscevichi, andarono a grave discapito della [[libertà]] individuale, considerata un fatto "piccolo-borghese" e non il caposaldo di una società veramente [[uguaglianza|egualitaria]] e giusta.
==Note==
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