Insurrezione rivoluzionaria di Bologna (1874): differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - "à " con "à "
m (Sostituzione testo - "" con "")
m (Sostituzione testo - "à " con "à ")
 
(4 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[File: Malatesta.jpg|thumb|140 px|[[Errico Malatesta]] fu tra i protagonisti dell'insurrezione]]L' '''insurrezione di Bologna''' è stata una storica tappa dell’[[anarchismo insurrezionale|anarchismo insurrezionalista]] italiano. Fu il primo tentativo (il secondo fu quello operato dalla [[Banda del Matese]]) di un certo rilievo per far scoccare la scintilla rivoluzionaria che poi si sarebbe dovuta estendere nel resto d’[[Italia]].
[[File: Malatesta.jpg|thumb|140 px|[[Errico Malatesta]] fu tra i protagonisti dell'insurrezione]]L''''insurrezione di Bologna''' è stata una storica tappa dell'[[anarchismo insurrezionale|anarchismo insurrezionalista]] italiano. Fu il primo tentativo (il secondo fu quello operato dalla [[Banda del Matese]]) di un certo rilievo per far scoccare la scintilla rivoluzionaria che poi si sarebbe dovuta estendere nel resto d'[[Italia]].


==Contesto storico ==
==Contesto storico ==


I congressi delle sezioni italiane dell’[[l'Internazionale dei lavoratori|AIL]], realizzatisi Bologna nel Marzo del [[1872]] e a Rimini nel Maggio successivo, sancirono il predominio dell’[[anarchismo]] rispetto al [[marxismo]], quantomeno nella penisola italiana.  
I congressi delle sezioni italiane dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIL]], realizzatisi Bologna nel Marzo del [[1872]] e a Rimini nel Maggio successivo, sancirono il predominio dell'[[anarchismo]] rispetto al [[marxismo]], quantomeno nella penisola italiana.  
A questi avvenimenti va aggiunto il fallimento della [[l'Internazionale dei lavoratori|Prima Internazionale]], in cui si consacrò la fuoriuscita degli anarchici, che spinse molti militanti libertari ad abbracciare con maggior convinzione le [[Bakunin|idee bakuniane]].
A questi avvenimenti va aggiunto il fallimento della [[l'Internazionale dei lavoratori|Prima Internazionale]], in cui si consacrò la fuoriuscita degli anarchici, che spinse molti militanti libertari ad abbracciare con maggior convinzione le [[Bakunin|idee bakuniane]].


Riga 11: Riga 11:
== I fatti ==
== I fatti ==
[[Image:Cafiero.jpg|thumb|150 px|left|[[Carlo Cafiero]]]]
[[Image:Cafiero.jpg|thumb|150 px|left|[[Carlo Cafiero]]]]
Nel [[1874]] gli anarchici romagnoli, misero a punto un piano che gli avrebbe dovuto far “conquistare” la città  di Bologna, nella speranza di estendere poi la rivolta a tutta l’[[Italia]] centrale.
Nel [[1874]] gli anarchici romagnoli, misero a punto un piano che gli avrebbe dovuto far “conquistare” la città di Bologna, nella speranza di estendere poi la rivolta a tutta l'[[Italia]] centrale.


Il piano prevedeva la presenza di circa mille rivoluzionari, tra cui [[Errico Malatesta]], [[Carlo Cafiero]], [[Andrea Costa]] e [[Napoleone Papini]], inizialmente divisi in diversi gruppi provenienti da Imola, San Giovanni Persiceto e Bologna. Le colonne si sarebbero dovute ricongiungere nei pressi dei prati di Caprara, prima di penetrare unitariamente a Bologna dove li avrebbe attesi [[Michail Bakunin]]. In città  avrebbero dovuto occupare il palazzo comunale, assaltare l'arsenale militare e liberare tutti i prigionieri politici. Ma le cose non andarono secondo i piani ...
Il piano prevedeva la presenza di circa mille rivoluzionari, tra cui [[Errico Malatesta]], [[Carlo Cafiero]], [[Andrea Costa]] e [[Napoleone Papini]], inizialmente divisi in diversi gruppi provenienti da Imola, San Giovanni Persiceto e Bologna. Le colonne si sarebbero dovute ricongiungere nei pressi dei prati di Caprara, prima di penetrare unitariamente a Bologna dove li avrebbe attesi [[Michail Bakunin]]. In città avrebbero dovuto occupare il palazzo comunale, assaltare l'arsenale militare e liberare tutti i prigionieri politici. Ma le cose non andarono secondo i piani ...


Il [[5 agosto]] [[Andrea Costa]] fu immediatamente fermato e arrestato. Il [[6 agosto|giorno seguente]] circa duecento rivoluzionari, anziché i mille previsti (stesso “equivoco” si ripeterà  tre anni dopo alla [[Banda del Matese]]), partendo da Imola si diressero verso Bologna, abbattendo la linea telegrafica, rompendo i binari e fermando i treni. Il piano non andò a buon fine perché la Prefettura, essendo stata messa al corrente dei preparativi da alcuni delatori, intervenne in forze e bloccò sul nascere l'iniziativa degli anarchici.
Il [[5 agosto]] [[Andrea Costa]] fu immediatamente fermato e arrestato. Il [[6 agosto|giorno seguente]] circa duecento rivoluzionari, anziché i mille previsti (stesso “equivoco” si ripeterà tre anni dopo alla [[Banda del Matese]]), partendo da Imola si diressero verso Bologna, abbattendo la linea telegrafica, rompendo i binari e fermando i treni. Il piano non andò a buon fine perché la Prefettura, essendo stata messa al corrente dei preparativi da alcuni delatori, intervenne in forze e bloccò sul nascere l'iniziativa degli anarchici.
Molti di questi si dispersero e altri furono arrestati, tra cui [[Malatesta]], [[Napoleone Papini]], [[Francesco Natta]] e [[Carlo Cafiero]]. [[Bakunin]], giunto a Bologna per prender parte all'insurrezione, fuggì a Lugano travestito da prete. Il giorno dopo la fallita insurrezione, veniva pubblicato, in tutta [[Italia]], il manifesto del [[Comitato italiano per la Rivoluzione sociale]] (CIRS), che invitava tutti ad insorgere.  
Molti di questi si dispersero e altri furono arrestati, tra cui [[Malatesta]], [[Napoleone Papini]], [[Francesco Natta]] e [[Carlo Cafiero]]. [[Bakunin]], giunto a Bologna per prender parte all'insurrezione, fuggì a Lugano travestito da prete. Il giorno dopo la fallita insurrezione, veniva pubblicato, in tutta [[Italia]], il manifesto del [[Comitato italiano per la Rivoluzione sociale]] (CIRS), che invitava tutti ad insorgere.  


L'impresa mancata, l'arresto e la successiva liberazione degli insorti, avvenuta nel [[1876]], non di certo intimorì gli anarchici, che anzi videro in molti casi incrementata la fama e il prestigio.
L'impresa mancata, l'arresto e la successiva liberazione degli insorti, avvenuta nel [[1876]], non di certo intimorì gli anarchici, che anzi videro in molti casi incrementata la fama e il prestigio.
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione