Inno della rivolta: differenze tra le versioni

Versione delle 13:18, 31 ago 2019

Inno della rivolta è una canzone di Luigi Molinari di fine '800.

Nel fosco fin del secolo morente,
sull'orizzonte cupo e desolato,
già spunta l'alba minacciosamente
del dì fatato.

Urlan l'odio, la fame ed il dolore
da mille e mille facce ischeletrite
ed urla col suo schianto redentore
la dinamite.

Siam pronti e dal selciato d'ogni via,
spettri macà bri del momento estremo,
sul labbro il nome santo d'Anarchia,
Insorgeremo.

Per le vittime tutte invendicate,
là nel fragor dell'epico rimbombo,
compenseremo sulle barricate
piombo con piombo.

E noi cadrem in un fulgor di gloria,
schiudendo all'avvenir novella via:
dal sangue spunterà la nuova istoria
de l'Anarchia.

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 Nel fosco fin del secolo morente,<br />
 sull'orizzonte cupo e desolato,<br />
 già  spunta l'alba minacciosamente<br />
 del dì fatato.
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 Siam pronti e dal selciato d'ogni via,<br />
-spettri macà bri del momento estremo,<br />
+spettri macà bri del momento estremo,<br />
 sul labbro il nome santo d'Anarchia,<br />
 Insorgeremo.
 Per le vittime tutte invendicate,<br />
 là  nel fragor dell'epico rimbombo,<br />
 compenseremo sulle barricate<br />
 piombo con piombo.
@@ Riga 25: / Riga 25: @@
 E noi cadrem in un fulgor di gloria,<br />
 schiudendo all'avvenir novella via:<br />
 dal sangue spunterà  la nuova istoria<br />
 de l'Anarchia.
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