Immigrazione: differenze tra le versioni

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*Estate [[2006]], Puglia: 119 polacchi scompaiono tra le province di Foggia e Bari, luogo di arrivo del loro viaggio disperato alla ricerca di lavoro. Notizia quasi del tutto censurata dai [[media]]; forti sospetti sono sorti sui caporali che gestivano i braccianti impegnati nella raccolta dei pomodori.
*Estate [[2006]], Puglia: 119 polacchi scompaiono tra le province di Foggia e Bari, luogo di arrivo del loro viaggio disperato alla ricerca di lavoro. Notizia quasi del tutto censurata dai [[media]]; forti sospetti sono sorti sui caporali che gestivano i braccianti impegnati nella raccolta dei pomodori.
:: «Oggi vado nei campi e ne ammazzo due, come esempio» (Da un'intercettazione telefonica...). <ref>[http://www.meltingpot.org/articolo8469.html Quei 119 partiti dalla Polonia e ora scomparsi in Puglia]</ref>
:: «Oggi vado nei campi e ne ammazzo due, come esempio» (Da un'intercettazione telefonica...). <ref>[https://web.archive.org/web/20200811034735/http://www.meltingpot.org/articolo8469.html Quei 119 partiti dalla Polonia e ora scomparsi in Puglia]</ref>


*[[22 novembre]] [[2008]], Castel Volturno (Caserta): Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwako del Togo; Jeemes Alex della Liberia (oltre all'italiano Antonio Celiento) vengono assassinati da un comando di persone che la versione ufficiale catalogherà come “camorristi”. <ref>Secondo quanto riporta il sito web anarchico [http://www.comidad.org/dblog/ comidad.org], le motivazioni della '''strage di Castel Volturno''' andrebbero trovate nella coloniuzzazione del territorio italiano ad aopera degli statunitensi che in zona controllerebbero il territorio tramite le basi militari.</ref>
*[[22 novembre]] [[2008]], Castel Volturno (Caserta): Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwako del Togo; Jeemes Alex della Liberia (oltre all'italiano Antonio Celiento) vengono assassinati da un comando di persone che la versione ufficiale catalogherà come “camorristi”. <ref>Secondo quanto riporta il sito web anarchico [http://www.comidad.org/dblog/ comidad.org], le motivazioni della '''strage di Castel Volturno''' andrebbero trovate nella coloniuzzazione del territorio italiano ad aopera degli statunitensi che in zona controllerebbero il territorio tramite le basi militari.</ref>
:: «Erano delle brave persone i nostri amici, non sappiamo perché li hanno uccisi – dichiarano i manifestanti, che questa mattina hanno occupato la via Domiziana – hanno ucciso anche il sarto, extracomunitario come noi. Hanno sparato per colpire noi africani, perché tra le vittime c'erano anche 3 dei nostri che vivevano nella palazzina dove c'e'anche la sartoria [in cui sono state uccise alcune delle vittime ndr.]... Vogliamo giustizia non e'vero che i nostri amici ammazzati spacciavano droga o erano camorristi. Sono state dette tutte cose false» <ref>[http://www.carta.org/campagne/migranti/15053 Castelvolturno: esplode la rabbia dei migranti dopo la strage], [http://www.meltingpot.org/articolo14204.html La strage è passata. Via alla caccia]</ref>
:: «Erano delle brave persone i nostri amici, non sappiamo perché li hanno uccisi – dichiarano i manifestanti, che questa mattina hanno occupato la via Domiziana – hanno ucciso anche il sarto, extracomunitario come noi. Hanno sparato per colpire noi africani, perché tra le vittime c'erano anche 3 dei nostri che vivevano nella palazzina dove c'e'anche la sartoria [in cui sono state uccise alcune delle vittime ndr.]... Vogliamo giustizia non e'vero che i nostri amici ammazzati spacciavano droga o erano camorristi. Sono state dette tutte cose false» <ref>[http://www.carta.org/campagne/migranti/15053 Castelvolturno: esplode la rabbia dei migranti dopo la strage], [https://web.archive.org/web/20110510200540/http://www.meltingpot.org/articolo14204.html La strage è passata. Via alla caccia]</ref>
*[[7 gennaio]] [[2010]], Rosarno (Calabria): i braccianti africani risiedenti in paese vengono fatti oggetto di una vera e propria caccia all'uomo di [[razzismo|stampo razzista]] <ref>[http://www.solidarietainternazionale.it/anno-xxi/n-1-genn-2010/1990-razzismo-a-rosarno.html Razzismo a Rosarno]</ref>.  
*[[7 gennaio]] [[2010]], Rosarno (Calabria): i braccianti africani risiedenti in paese vengono fatti oggetto di una vera e propria caccia all'uomo di [[razzismo|stampo razzista]] <ref>[http://www.solidarietainternazionale.it/anno-xxi/n-1-genn-2010/1990-razzismo-a-rosarno.html Razzismo a Rosarno]</ref>.  
:: «A Rosarno ha infuriato per due giorni e due notti prima una sommossa e poi una caccia al "negro" con ronde armate che sparano a pallettoni per ferire e ammazzare. Nel terzo giorno, cioè ieri, gran parte degli immigrati è stata portata via dalla polizia nei centri di concentramento chiamati centri di accoglienza, sulla costa jonica della Calabria, ma la caccia al "negro" continua contro i pochi dispersi che vagano ancora nella piana di Gioia Tauro. Un incidente mortale potrebbe ancora accadere, visto lo stato d'animo dei "cacciatori" che ricorda quello degli aderenti al "Ku Klux Klan" nell'America degli anni Sessanta.» <ref>[http://www.repubblica.it/cronaca/2010/01/10/news/l_inferno_di_rosarno_e_i_suoi_responsabili-1894730/ L'inferno di Rosario e i suoi responsabili]</ref>
:: «A Rosarno ha infuriato per due giorni e due notti prima una sommossa e poi una caccia al "negro" con ronde armate che sparano a pallettoni per ferire e ammazzare. Nel terzo giorno, cioè ieri, gran parte degli immigrati è stata portata via dalla polizia nei centri di concentramento chiamati centri di accoglienza, sulla costa jonica della Calabria, ma la caccia al "negro" continua contro i pochi dispersi che vagano ancora nella piana di Gioia Tauro. Un incidente mortale potrebbe ancora accadere, visto lo stato d'animo dei "cacciatori" che ricorda quello degli aderenti al "Ku Klux Klan" nell'America degli anni Sessanta.» <ref>[http://www.repubblica.it/cronaca/2010/01/10/news/l_inferno_di_rosarno_e_i_suoi_responsabili-1894730/ L'inferno di Rosario e i suoi responsabili]</ref>
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