Giovanni Mariga: differenze tra le versioni

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'''Giovanni Mariga''' (Padova, [[24 settembre]] [[1899]] - novembre [[1979]]), comunemente noto come "il Padovano", è stato un anarchico e un [[antifascismo|antifascista]] italiano.
[[File:Mariga.jpg|miniatura|Giovanni Mariga]]
'''Giovanni Mariga''' (Padova, [[24 settembre]] [[1899]] - Carrara, [[16 novembre]] [[1979]]), comunemente noto come "il Padovano", è stato un anarchico e un [[antifascismo|antifascista]] italiano.
 
==Biografia ==
==Biografia ==
'''Giovanni Mariga''' nasce a Padova il [[24 settembre]] [[1899]], da Antonio e Carolina Bettella.
'''Giovanni Mariga''' nasce a Padova il [[24 settembre]] [[1899]], da Antonio e Carolina Bettella.
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Dopo il [[4 gennaio]] [[1945]], Mariga passa la Linea Gotica ed entra nella ''Special Force'' di Firenze, in particolare fa parte del gruppo sabotatori "Tullio". Partecipa a numerose azioni [[antifascismo|antifasciste]], tra cui quella dell'[[8 novembre]] [[1944]] a Carrara (in tale azione, fu uccisa una spia e numerosi militari tedeschi):
Dopo il [[4 gennaio]] [[1945]], Mariga passa la Linea Gotica ed entra nella ''Special Force'' di Firenze, in particolare fa parte del gruppo sabotatori "Tullio". Partecipa a numerose azioni [[antifascismo|antifasciste]], tra cui quella dell'[[8 novembre]] [[1944]] a Carrara (in tale azione, fu uccisa una spia e numerosi militari tedeschi):


: «8 novembre '44: a Carrara, la mattina dell'8 novembre Giovanni Mariga “Il padovan”, partigiano della formazione Elio, su disposizioni del CPLN e del Comando di Brigata uccide una donna rea di aver fatto la spia e provocato l'arresto di 18 antifascisti nei giorni precedenti. È la scintilla che fa esplodere la città. Le formazioni della ''Muccini'' apuana, [che poi prese nome ''Gino Menconi'' dal comunista Gino Menconi caduto in combattimento] nei due giorni successivi, occupano la città. Le due parti, entrambe impossibilitate a tenerne stabilmente il controllo, si incontrano e trovano l'accordo in base al quale Carrara è proclamata come una sorta di “città aperta”. Viene concordato uno scambio di prigionieri, la libertà di movimento in città, sono stabilite le rispettive zone d'influenza, e i tedeschi garantiscono l'approvvigionamento della città.» <ref>[http://archive.is/6tBzK Archivi della Resistenza]</ref>.
: «8 novembre '44: a Carrara, la mattina dell'8 novembre Giovanni Mariga “Il padovan”, partigiano della formazione Elio, su disposizioni del CPLN e del Comando di Brigata uccide una donna rea di aver fatto la spia e provocato l'arresto di 18 antifascisti nei giorni precedenti. È la scintilla che fa esplodere la città. Le formazioni della ''Muccini'' apuana, [che poi prese nome ''Gino Menconi'' dal comunista Gino Menconi caduto in combattimento] nei due giorni successivi, occupano la città. Le due parti, entrambe impossibilitate a tenerne stabilmente il controllo, si incontrano e trovano l'accordo in base al quale Carrara è proclamata come una sorta di “città aperta”. Viene concordato uno scambio di prigionieri, la libertà di movimento in città, sono stabilite le rispettive zone d'influenza, e i tedeschi garantiscono l'approvvigionamento della città». <ref>[http://archive.is/6tBzK Archivi della Resistenza]</ref>


===Alcune azione di Mariga e compagni===
=== Alcune azione di Mariga e compagni <ref>[https://web.archive.org/web/20100116081831/http://mutineseditions.free.fr/Pedrini/pedintroital.html Introduzione all'edizione italiana di «Nous fûmes les rebelles, nous fûmes les brigands... »] di Belgado Pedrini (éd. Mutines Séditions, 144 pagine, novembre 2005), pp. 17-28</ref> ===
Resoconto di alcune azioni del gruppo di Mariga: nel giugno del [[1944]] la brigata "Elio" attacca il [[carcere]] di Massa e libera più di cinquanta prigionieri, tra cui [[Belgrado Pedrini]], [[Giovanni Zava]] e Giorgi. Nel novembre seguente, Elio Wochiecewich e "Padovan" (Giovanni Mariga), travestiti da militari tedeschi, bloccano una colonna di camion [[Nazionalsocialismo|nazisti]] in transito sulla via Aurelia, disarmano i soldati e liberano immediatamente i prigionieri (tra cui un prete). Il travestimento da soldati tedeschi genera molta confusione tra i [[Nazionalsocialismo|nazisti]], che non comprendono quali siano i veri tedeschi e quali i finti, da cui nasce un conflitto a fuoco tra loro stessi, mentre i partigiani e i prigionieri si allontanavano senza problemi.  
Resoconto di alcune azioni del gruppo di Mariga: nel giugno del [[1944]] la brigata "Elio" attacca il [[carcere]] di Massa e libera più di cinquanta prigionieri, tra cui [[Belgrado Pedrini]], [[Giovanni Zava]] e Giorgi. Nel novembre seguente, Elio Wochiecewich e "Padovan" (Giovanni Mariga), travestiti da militari tedeschi, bloccano una colonna di camion [[Nazionalsocialismo|nazisti]] in transito sulla via Aurelia, disarmano i soldati e liberano immediatamente i prigionieri (tra cui un prete). Il travestimento da soldati tedeschi genera molta confusione tra i [[Nazionalsocialismo|nazisti]], che non comprendono quali siano i veri tedeschi e quali i finti, da cui nasce un conflitto a fuoco tra loro stessi, mentre i partigiani e i prigionieri si allontanavano senza problemi.  


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Le azioni compiute da Mariga e compagni furono possibili grazie ad un cospicuo armamentario, frutto soprattutto di molti furti compiuti ai danni dei [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]], di cui lo stesso Elio ne fece il seguente inventario:
Le azioni compiute da Mariga e compagni furono possibili grazie ad un cospicuo armamentario, frutto soprattutto di molti furti compiuti ai danni dei [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]], di cui lo stesso Elio ne fece il seguente inventario:
*2 mitragliatrici pesanti Breda con 20000 cartucce
*2 mitragliatrici pesanti Breda con 20.000 cartucce
*4 fucili mitragliatori con 5000 cartucce
*4 fucili mitragliatori con 5000 cartucce
*2 mitragliatrici leggere tedesche con 3000 colpi  
*2 mitragliatrici leggere tedesche con 3000 colpi  
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*200 mine anticarro
*200 mine anticarro
*50 chili di tolite fuso con innesco
*50 chili di tolite fuso con innesco
*200 000 cartucce varie. <ref>[https://web.archive.org/web/20100116081831/http://mutineseditions.free.fr/Pedrini/pedintroital.html Introduction à l'édition italienne de B. Pedrini," Nous fûmes les rebelles, nous fûmes les brigands..." (éd. Mutines Séditions, 144 p., novembre 2005), pp. 17-28]</ref>
*200.000 cartucce varie.


===Il dopoguerra ed i partigiani in carcere===
===Il dopoguerra ed i partigiani in carcere===
Mentre si consumava l'ignobile "rappacificamento" voluto dall'allora Ministro della Giustizia Palmiro Togliatti, che tramite amnistie e cavilli vari permise a criminali di guerra come [[Cronologia_delle_rivolte_e_dei_morti_dalla_caduta_del_fascismo_ai_giorni_nostri#1945|Mario Roatta]], già condannato a morte per i misfatti della ex-Jugoslavia, non solo di sfuggire alla giusta punizione ma pure di diventare presidente del risorto partito fascista, ovvero l'MSI (Movimento Sociale Italiano), proseguiva la caccia al partigiano da parte degli organi di [[repressione]] dello [[Stato]] [[capitalismo|capitalista]] italiano.
Mentre si consumava l'ignobile "rappacificamento" voluto dall'allora Ministro della Giustizia Palmiro Togliatti, che tramite amnistie e cavilli vari permise a criminali di guerra come [[Cronologia_delle_rivolte_e_dei_morti_dalla_caduta_del_fascismo_ai_giorni_nostri#1945|Mario Roatta]], già condannato a morte per i misfatti della ex-Jugoslavia, non solo di sfuggire alla giusta punizione ma pure di diventare presidente del risorto partito fascista, ovvero l'MSI (Movimento Sociale Italiano), proseguiva la caccia al partigiano da parte degli organi di [[repressione]] dello [[Stato]] [[capitalismo|capitalista]] italiano.


Emblematica fu la vicenda capitata all'ex-comandante comunista Francesco Moranino, poi divenuto parlamentare, che nel [[1955]] fu accusato di omicidio plurimo aggravato e continuato ed occultamento di cadavere in riferimento alla cosiddetta '''Strage della Missione Strassera''' (un regolamento di conti tra bande partigiane di diverso colore politico; uno dei fucilati risultava legato alla X MAS similmente ai fatti inerenti [[Brigata_Osoppo#L.E2.80.99Eccidio_di_Porzus|Eccidio di Porzus]] e non è mai stato chiarito se fosse un traditore dei partigiani od un transfuga della X MAS <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/La_Strage_della_Missione_Strassera Strage Missione Strassera]</ref> <ref>[https://web.archive.org/web/20100529224023/http://www.anpi.it/xmas/index.htm La Decima MAS], uno dei più feroci organismi militari antipartigianiche attive, la ritroviamo agire nell'immediato dopo guerra in Sicilia [[mafia_e_fascismo#Dallo_sbarco_alleato_in_Sicilia_all.27immediato_dopoguerra|in combutta con mafiosi e apparati vari dello Stato]]</ref>)  Moranino potè tornare a morire in [[Italia]] solo dopo lunghi anni di esilio in Ceccoslovacchia e dopo esser stato scagionato da ogni accusa. Il suo caso fu però ampiamente strumentalizzato dai democristiani in chiave anticomunista.  
Emblematica fu la vicenda capitata all'ex-comandante comunista Francesco Moranino, poi divenuto parlamentare, che nel [[1955]] fu accusato di omicidio plurimo aggravato e continuato ed occultamento di cadavere in riferimento alla cosiddetta '''Strage della Missione Strassera''' (un regolamento di conti tra bande partigiane di diverso colore politico; uno dei fucilati risultava legato alla X MAS similmente ai fatti inerenti [[Brigata_Osoppo#L.E2.80.99Eccidio_di_Porzus|Eccidio di Porzus]] e non è mai stato chiarito se fosse un traditore dei partigiani od un transfuga della X MAS <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/La_Strage_della_Missione_Strassera Strage Missione Strassera]</ref> <ref>[https://web.archive.org/web/20100529224023/http://www.anpi.it/xmas/index.htm La Decima MAS], uno dei più feroci organismi militari antipartigianiche attive, la ritroviamo agire nell'immediato dopoguerra in Sicilia [[mafia_e_fascismo#Dallo_sbarco_alleato_in_Sicilia_all.27immediato_dopoguerra|in combutta con mafiosi e apparati vari dello Stato]]</ref>)  Moranino potè tornare a morire in [[Italia]] solo dopo lunghi anni di esilio in Ceccoslovacchia e dopo esser stato scagionato da ogni accusa. Il suo caso fu però ampiamente strumentalizzato dai democristiani in chiave anticomunista.  


La stessa cosa capitò anche a Giovanni Mariga e a [[Belgrado Pedrini]], seppur non con la stessa risonanza mediatica: nell'immediato dopoguerra Mariga viene infatti accusato con altri 4 compagni anarchici di aver giustiziato un ex segretario [[fascismo|fascista]] di Santo Stefano Magra. Processato e condannato prima a 20 anni di [[carcere]] e poi all'ergastolo in appello,, Mariga si dichiarerà sempre estraneo ai fatti imputatogli (visto il valore dell'uomo, c'è da pensare che se fosse stato colpevole" non avrebbe avuto remore a dichiararsi tale). Dopo 22 anni di [[carcere]], Sandro Pertini, notissimo comandante partigiano [[socialista]] ed allora presidente della camera dei deputati, gli concede la grazia <ref>Alcuni sostengono che a Mariga fu assegnata la medaglia al valore per le sue azioni partigiane e che egli, coerentemente con le sue idee, la rifiutò sdegnosamente. Il ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'' non ne fa invece riferimento e sostiene che la medaglia non gli fu assegnata in quanto ergastolano, anche se Mariga mai l'aveva sollecitata.  
La stessa cosa capitò anche a Giovanni Mariga e a [[Belgrado Pedrini]], seppur non con la stessa risonanza mediatica: nell'immediato dopoguerra Mariga viene infatti accusato con altri 4 compagni anarchici di aver giustiziato un ex segretario [[fascismo|fascista]] di Santo Stefano Magra. Processato e condannato prima a 20 anni di [[carcere]] e poi all'ergastolo in appello,, Mariga si dichiarerà sempre estraneo ai fatti imputatogli (visto il valore dell'uomo, c'è da pensare che se fosse stato colpevole" non avrebbe avuto remore a dichiararsi tale). Dopo 22 anni di [[carcere]], Sandro Pertini, notissimo comandante partigiano [[socialista]] ed allora presidente della camera dei deputati, gli concede la grazia <ref>Alcuni sostengono che a Mariga fu assegnata la medaglia al valore per le sue azioni partigiane e che egli, coerentemente con le sue idee, la rifiutò sdegnosamente. Il ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'' non ne fa invece riferimento e sostiene che la medaglia non gli fu assegnata in quanto ergastolano, anche se Mariga mai l'aveva sollecitata.  
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Tornato a Carrara con [[Belgrado Pedrini]], [[Giovanni Zava]] e [[Sergio Ravenna]], Mariga fonda il "circolo anarchico [[Bruno Filippi]]" proseguendo la sua azione politica anarchica.  
Tornato a Carrara con [[Belgrado Pedrini]], [[Giovanni Zava]] e [[Sergio Ravenna]], Mariga fonda il "circolo anarchico [[Bruno Filippi]]" proseguendo la sua azione politica anarchica.  


Giovanni Mariga muore in un incidente stradale nel novembre [[1979]] <ref> Curiosamente, diversi capi partigiani, sia comunisti che anarchici, sono state vittime di incidenti stradali: es. [https://www.anpi.it/donne-e-uomini/1601/ilio-barontini Ilio Barontini] e [[Emilio Canzi]]</ref>.
Giovanni Mariga muore in un incidente stradale nel novembre [[1979]] <ref> Curiosamente, diversi capi partigiani, sia comunisti che anarchici, sono state vittime di incidenti stradali: ad esempio, [https://www.anpi.it/donne-e-uomini/1601/ilio-barontini Ilio Barontini] e [[Emilio Canzi]].</ref>.


== Caratteristiche della lotta partigiana della zona==
== Caratteristiche della lotta partigiana della zona==
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== Note ==
== Note ==
<references/>
<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*L'espresso, Volume 32, Numeri 26-29
*L'espresso, Volume 32, Numeri 26-29
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*''Sovversivi agli atti: gli anarchici nelle carte del Ministero dell'interno''; Pagina 91
*''Sovversivi agli atti: gli anarchici nelle carte del Ministero dell'interno''; Pagina 91
*Sandro Zanotto, ''La Venere del Buttini: diario anarchico '66-'67''
*Sandro Zanotto, ''La Venere del Buttini: diario anarchico '66-'67''
*Maurizio Antonioli, ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', BFS,
*I. Rossi, [https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/14068 ''Giovanni Mariga''], in ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo II, Pisa, BFS, 2004, pp. 94-95


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