Fascismo: differenze tra le versioni

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[[File:Benito Mussolini and Adolf Hitler.jpg|right|thumb|160 px|Mussolini e Hitler, due dittatori: il primo fascista, l'altro nazista.]]Il '''fascismo''' è un'ideologia politica totalitaria, nazionalista, tirannica e reazionaria fondata da [[Benito Mussolini]]. Il movimento raccolse le simpatie di molti reduci delusi dalle promesse non mantenute, dei nazionalisti che denunciavano la "vittoria mutilata", dei conservatori timorosi di un'avanzata bolscevica in [[Italia]] e degli agrari in lotta contro un [[sindacalismo]] schierato su posizioni utopistiche e anarcorivoluzionarie.
[[File:Benito Mussolini and Adolf Hitler.jpg|right|thumb|250px|Mussolini e Hitler, due dittatori: il primo fascista, l'altro [[nazista]].]]Il '''fascismo''' è un'ideologia politica totalitaria, nazionalista, tirannica e reazionaria fondata da Benito Mussolini. Il movimento raccolse le simpatie di molti reduci delusi dalle promesse non mantenute, dei nazionalisti che denunciavano la "vittoria mutilata", dei conservatori timorosi di un'avanzata bolscevica in [[Italia]] e degli agrari in lotta contro un [[sindacalismo]] schierato su posizioni utopistiche e anarcorivoluzionarie.


La parola fascismo deriva da fascio (lat.: ''fascis''), fa riferimento ai fasci usati dagli antichi littori e simboleggia l'unione, mentre l'ascia presente nel fascio rappresenta il potere, in particolare quello giurisdizionale.
La parola fascismo deriva da fascio (lat.: ''fascis''), fa riferimento ai fasci usati dagli antichi littori e simboleggia l'unione, mentre l'ascia presente nel fascio rappresenta il potere, in particolare quello giurisdizionale.
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Il programma dei Fasci di Combattimento presenta tratti socialisti: cospicuo prelievo sui capitali, imposta dell'80% sui profitti di guerra, la partecipazione degli operai al governo delle industrie, annessione della Dalmazia e confisca dei beni ecclesiastici.
Il programma dei Fasci di Combattimento presenta tratti socialisti: cospicuo prelievo sui capitali, imposta dell'80% sui profitti di guerra, la partecipazione degli operai al governo delle industrie, annessione della Dalmazia e confisca dei beni ecclesiastici.
[[File:Trailegi.jpg|502px|wrigth|thumb|D'annunzio fra i Legionari]]
[[File:Trailegi.jpg|300px|wrigth|thumb|D'annunzio fra i legionari di [[Impresa di Fiume|Fiume]].]]
[[File:Camera Lavoro 1922.jpg|thumb|right|270px|La [[Strage di Torino (18-20 dicembre 1922)|Camera del Lavoro di Torino incendiata dai fascisti nel 1922]]]]
[[File:Camera Lavoro 1922.jpg|thumb|right|270px|La [[Strage di Torino (18-20 dicembre 1922)|Camera del Lavoro di Torino incendiata dai fascisti nel 1922]]]]
Dopo l'[[Aspetti libertari dell'impresa di Fiume|impresa fiumana]] di [[Gabriele D'Annunzio]] ([[1919]]), uomo da cui Mussolini attingerà a piene mani riguardo alla retorica fraseologica (se D'Annunzio non fu fascista a tutti gli effetti, si può dire che il fascismo fu d'annunziano: sono di D'annunzio gli slogan fatti propri dal fascismo come «Eja, Eja, Eja, Alalà!» [Hip, Hip, Hurrà |], «Memento audere semper» (ricorda di osare sempre]ecc.), se non fermata non fu nemmeno fortemente sostenuta da Mussolini, alle elezioni dello stesso anno non un fascista riesce a farsi eleggere (4000 voti a Milano). Mussolini, vista la difficoltà di muoversi sul piano legalitario, comincia a dare spazio allo squadrismo fascista: squadre formate da giovani figli dei ricchi agrari e industriali, ex combattenti, disoccupati, nazionalisti ecc. che colpiscono con violenza "case del popolo", "case del lavoro", cooperative, circoli comunisti e anarchici ecc.
Dopo l'[[Aspetti libertari dell'impresa di Fiume|impresa fiumana]] di [[Gabriele D'Annunzio]] ([[1919]]), uomo da cui Mussolini attingerà a piene mani per quanto riguarda la retorica fraseologica (se D'Annunzio non fu fascista a tutti gli effetti, si può dire che il fascismo fu dannunziano: sono di D'Annunzio gli slogan fatti propri dal fascismo come «Eja, Eja, Eja, Alalà!», [«Hip, Hip, Hurrà»], «Memento audere semper» [«Ricorda di osare sempre»]), alle elezioni dello stesso anno non un fascista riesce a farsi eleggere (4.000 voti a Milano). Mussolini, vista la difficoltà di muoversi sul piano legalitario, comincia a dare spazio allo squadrismo fascista: squadre formate da giovani figli dei ricchi agrari e industriali, ex combattenti, disoccupati, nazionalisti ecc. che colpiscono con violenza "case del popolo", "case del lavoro", cooperative, circoli comunisti e anarchici ecc.
'''Ma quali sono gli elementi caratterizzanti l'ideologia fascista?''' Premesso che il fascismo trova nel filosofo [[Giovanni Gentile]] il suo supremo ideologo, si può senz'altro partire da una [[Hegel|concezione hegeliana]] dello [[Stato]], lo "[[Stato etico]]", posto al di sopra di tutto e di tutti, e a cui ogni [[individuo]] deve necessariamente sottomettersi. Di qui si può ben capire il senso del termine "fascismo", ovvero la propugnazione di una società intesa come fascio di componenti che cooperano insieme al medesimo fine sociale. In questo modo il fascismo si pone come ideologia reazionaria proprio perché interclassista, che ben spiega anche il perché del compromesso col capitale e con la Chiesa, ovvero il rovesciamento ed il superamento della [[comunismo|teoria comunista]], e per certi versi anche anarchica, della lotta di classe. Da ciò scaturirà il [[corporativismo]], cioè la "giusta" composizione dei vari interessi di classe per il supremo interesse della [[patria]] (che però coincideva con quello dei capitalisti), ed il [[nazionalismo]], che si pone in antitesi all'[[internazionalismo]] anarchico e comunista. Alla lotta interna fra classi veniva sostituita la lotta verso l'estero e verso altre nazioni. Questa concezione ideologica sviluppa anche l'idea del fascismo come terza via tra [[comunismo]] e [[capitalismo]], ma la storia dimostrerà l'ipocrisia che si nasconde dietro quest'astrazione: il fascismo infatti non sarà mai conciliatore bensì repressore, entro e fuori la nazione: squadrismo, esasperato militarismo, demagogia, [[repressione]] legale e illegale degli oppositori, [[colonialismo]], [[razzismo]]ecc.  
Ma quali sono gli elementi caratterizzanti l'ideologia fascista? Premesso che il fascismo trova nel filosofo [[Giovanni Gentile]] il suo supremo ideologo, si può senz'altro partire da una [[Hegel|concezione hegeliana]] dello [[Stato]], lo "[[Stato etico]]", posto al di sopra di tutto e di tutti, e a cui ogni [[individuo]] deve necessariamente sottomettersi. Di qui si può ben capire il senso del termine "fascismo", ovvero la propugnazione di una società intesa come fascio di componenti che cooperano insieme al medesimo fine sociale. In questo modo il fascismo si pone come ideologia reazionaria proprio perché interclassista, che ben spiega anche il perché del compromesso col capitale e con la Chiesa, ovvero il rovesciamento ed il superamento della [[comunismo|teoria comunista]], e per certi versi anche anarchica, della lotta di classe. Da ciò scaturirà il [[corporativismo]], cioè la "giusta" composizione dei vari interessi di classe per il supremo interesse della [[patria]] (che però coincideva con quello dei capitalisti), ed il [[nazionalismo]], che si pone in antitesi all'[[internazionalismo]] anarchico e comunista. Alla lotta interna fra classi veniva sostituita la lotta verso l'estero e verso altre nazioni. Questa concezione ideologica sviluppa anche l'idea del fascismo come terza via tra [[comunismo]] e [[capitalismo]], ma la storia dimostrerà l'ipocrisia che si nasconde dietro quest'astrazione: il fascismo infatti non sarà mai conciliatore bensì repressore, entro e fuori la nazione: squadrismo, esasperato militarismo, demagogia, [[repressione]] legale e illegale degli oppositori, [[colonialismo]], [[razzismo]] ecc.  


Altri aspetti rilevanti del fascismo sono stati:
Altri aspetti rilevanti del fascismo sono stati:
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== Il fascismo in Parlamento ==
== Il fascismo in Parlamento ==
[[File:Giolitti2.jpg|200px|thumb|[[Giovanni Giolitti]] votò a favore del primo governo Mussolini, nel 1922.]]
[[File:Giolitti2.jpg|200px|thumb|[[Giovanni Giolitti]] votò a favore del primo governo Mussolini, nel [[1922]].]]
[[Image:Bandieraarditi.jpg|thumb|left|Bandiera degli [[Arditi del Popolo]], oppositori sin da subito del regime]]
[[Image:Bandieraarditi.jpg|thumb|left|Bandiera degli [[Arditi del Popolo]], oppositori sin da subito del regime.]]
Mentre le violenze fasciste andavano avanti i '''Fasci di Combattimento''' si costituivano nel [[1921]] in [[Partito nazionale fascista]] (PNF). La XXVI legislatura, con Bonomi Primo Ministro, è inaugurata l'[[11 giugno]] [[1921]]. A causa della scellerata alleanza di Giolitti con il PNF (il cosiddetto Blocco Nazionale), ben 35 fascisti e 10 nazionalisti riescono ad entrare in parlamento.
Mentre le violenze fasciste andavano avanti i '''Fasci di Combattimento''' si costituivano nel [[1921]] in [[Partito nazionale fascista]] (PNF). La XXVI legislatura, con Bonomi Primo Ministro, è inaugurata l'[[11 giugno]] [[1921]]. A causa della scellerata alleanza di Giolitti con il PNF (il cosiddetto Blocco Nazionale), ben 35 fascisti e 10 nazionalisti riescono ad entrare in parlamento.
Il primo atto del gruppo parlamentare fascista è l'espulsione violenta, pistola alla mano, del comunista [[Francesco Misiano]], colpevole di essere un disertore della [[Prima guerra mondiale]].
Il primo atto del gruppo parlamentare fascista è l'espulsione violenta, pistola alla mano, del comunista [[Francesco Misiano]], colpevole di essere un disertore della [[Prima guerra mondiale]].
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== Il governo Mussolini ==
== Il governo Mussolini ==
:«A coronamento di una lunga serie di delitti, il fascismo si è infine insediato al governo. E Mussolini, il duce, tanto per distinguersi, ha cominciato col trattare i deputati al parlamento come un padrone insolente tratterebbe dei servi stupidi e pigri. Il parlamento, quello che doveva essere “il palladio della libertà”, ha dato la sua misura. Questo ci lascia perfettamente indifferenti. Tra un gradasso che vitupera e minaccia, perché si sente al sicuro, ed una accolita di vili che pare si delizi nella sua abiezione, noi non abbiamo da scegliere. Constatiamo soltanto – e non senza vergogna – quale specie di gente è quella che ci domina ed al cui giogo non riusciamo a sottrarci. [...] In quanto a noi, non abbiamo che da continuare la nostra battaglia, sempre pieni di fede, pieni di entusiasmo[...] [[Image:Novatore.jpg|150 px|thumb|L'anarchico [[Renzo Novatore]], fu uno dei primi italiani ad opporsi al fascismo]]Piuttosto l'avvento del fascismo deve servire di lezione ai socialisti legalitari, i quali credevano, e ahimè! credono ancora, che si possa abbattere la borghesia mediante i voti della metà più uno degli elettori, e non vollero crederci quando dicemmo loro che se mai raggiungessero la maggioranza in parlamento e volessero – tanto per fare delle ipotesi assurde – attuare il socialismo dal parlamento, ne sarebbero cacciati a calci nel sedere!» ([[Errico Malatesta]], ''[http://www.arivista.org/?nr=357&pag=dossier_antifascismo10.htm L'analisi di Malatesta sul fascismo]'')
:«A coronamento di una lunga serie di delitti, il fascismo si è infine insediato al governo. E Mussolini, il duce, tanto per distinguersi, ha cominciato col trattare i deputati al parlamento come un padrone insolente tratterebbe dei servi stupidi e pigri. Il parlamento, quello che doveva essere “il palladio della libertà”, ha dato la sua misura. Questo ci lascia perfettamente indifferenti. Tra un gradasso che vitupera e minaccia, perché si sente al sicuro, ed una accolita di vili che pare si delizi nella sua abiezione, noi non abbiamo da scegliere. Constatiamo soltanto – e non senza vergogna – quale specie di gente è quella che ci domina ed al cui giogo non riusciamo a sottrarci. [...] In quanto a noi, non abbiamo che da continuare la nostra battaglia, sempre pieni di fede, pieni di entusiasmo[...] [[Image:Novatore.jpg|200px|thumb|L'anarchico [[Renzo Novatore]], fu uno dei primi italiani ad opporsi al fascismo]]Piuttosto l'avvento del fascismo deve servire di lezione ai socialisti legalitari, i quali credevano, e ahimè! credono ancora, che si possa abbattere la borghesia mediante i voti della metà più uno degli elettori, e non vollero crederci quando dicemmo loro che se mai raggiungessero la maggioranza in parlamento e volessero – tanto per fare delle ipotesi assurde – attuare il socialismo dal parlamento, ne sarebbero cacciati a calci nel sedere!» ([[Errico Malatesta]], ''[http://www.arivista.org/?nr=357&pag=dossier_antifascismo10.htm L'analisi di Malatesta sul fascismo]'')
Il primo governo Mussolini è necessariamente un governo di coalizione, in quanto i fascisti non hanno i numeri per governare da soli. Il primo provvedimento, alla faccia del presunto carattere antiborghese del fascismo, preso durante il Consiglio dei Ministri del [[31 ottobre]] [[1922]], è una serie di leggi che comporta l'abolizione delle imposte sui sovraprofitti di guerra, l'abolizione della nominatività dei titoli azionari (leggi varate dal governo Giolitti nel [[1920]] per colpire la speculazione finanziaria, che era stata molto contrastata da ambienti vicini alla [[Chiesa]]), l'abolizione del monopolio statale delle assicurazioni sulla vita (promulgata dal governo Giolitti all'inizio degli anni '10) e la riduzione dell'imposta di successione. <ref>[http://www.scenaillustrata.com/public/spip.php?page=anteprimastampa&id_article=215 I fascisti corrono a Roma] </ref>Le riforme annunciate vengono invece procrastinate nel tempo, il frazionamento del latifondo e la distribuzione delle terre ritornano ben presto nel dimenticatoio.
Il primo governo Mussolini è necessariamente un governo di coalizione, in quanto i fascisti non hanno i numeri per governare da soli. Il primo provvedimento, alla faccia del presunto carattere antiborghese del fascismo, preso durante il Consiglio dei Ministri del [[31 ottobre]] [[1922]], è una serie di leggi che comporta l'abolizione delle imposte sui sovraprofitti di guerra, l'abolizione della nominatività dei titoli azionari (leggi varate dal governo Giolitti nel [[1920]] per colpire la speculazione finanziaria, che era stata molto contrastata da ambienti vicini alla [[Chiesa]]), l'abolizione del monopolio statale delle assicurazioni sulla vita (promulgata dal governo Giolitti all'inizio degli anni '10) e la riduzione dell'imposta di successione. <ref>[http://www.scenaillustrata.com/public/spip.php?page=anteprimastampa&id_article=215 I fascisti corrono a Roma] </ref>Le riforme annunciate vengono invece procrastinate nel tempo, il frazionamento del latifondo e la distribuzione delle terre ritornano ben presto nel dimenticatoio.


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In pratica con la dittatura trionfa la concezione assolutistica dello [[Stato]], che il [[filosofia|filosofo]] fascista [[Giovanni Gentile]], vero e proprio ideologo del regime, mobilizza con l'etichetta di “[[Stato etico]]”. Questa concezione assolutistica dello [[Stato]] ha le sue origine nell''''''Idea Assoluta''''', a cui si giunge seguendo il percorso della [[Hegel|dialettica hegeliana]], in cui gli interessi del cittadino vengono assolutamente subordinati a quelli della totalità, rappresentata dallo [[Stato]].  
In pratica con la dittatura trionfa la concezione assolutistica dello [[Stato]], che il [[filosofia|filosofo]] fascista [[Giovanni Gentile]], vero e proprio ideologo del regime, mobilizza con l'etichetta di “[[Stato etico]]”. Questa concezione assolutistica dello [[Stato]] ha le sue origine nell''''''Idea Assoluta''''', a cui si giunge seguendo il percorso della [[Hegel|dialettica hegeliana]], in cui gli interessi del cittadino vengono assolutamente subordinati a quelli della totalità, rappresentata dallo [[Stato]].  


Gli anarchici sono in prima linea nella lotta contro il totalitarismo fascista sin dall'inizio, con gli [[Arditi del Popolo]] ([[Antonio Cieri]], [[Argo Secondari]]ecc.), le azioni individuali di [[Gino Lucetti]], [[Michele Schirru]], [[Angelo Sbardellotto]] (si possono citare anche gli atti individuali dei non anarchici, come [[Domenico Bovone]], [[Zaniboni]], [[Anteo Zamboni]] e [[Violet Gibson]]), oltre a tante [[Individualità |individualità]], come per esempio [[Renzo Novatore]], che giornalmente combattevano il regime pagandone prezzi altissimi (questi esempi dimostrano che per molti antifascisti la resistenza ha avuto inizio ben prima dell'[[8 settembre]] [[1943]], ovvero nel momento stesso in cui il fascismo è nato).  
Gli anarchici sono in prima linea nella lotta contro il totalitarismo fascista sin dall'inizio, con gli [[Arditi del Popolo]] ([[Antonio Cieri]], [[Argo Secondari]] ecc.), le azioni individuali di [[Gino Lucetti]], [[Michele Schirru]], [[Angelo Sbardellotto]] (si possono citare anche gli atti individuali dei non anarchici, come [[Domenico Bovone]], [[Zaniboni]], [[Anteo Zamboni]] e [[Violet Gibson]]), oltre a tante [[Individualità |individualità]], come per esempio [[Renzo Novatore]], che giornalmente combattevano il regime pagandone prezzi altissimi (questi esempi dimostrano che per molti antifascisti la resistenza ha avuto inizio ben prima dell'[[8 settembre]] [[1943]], ovvero nel momento stesso in cui il fascismo è nato).  


La politica sociale fascista porta ad un'opera sistematica di fascistizzazione della nazione attraverso la scuola e le organizzazioni di massa: '''Opera nazionale dopolavoro'''; '''Opera nazionale Balilla''', poi '''GIL'''; '''Opera nazionale maternità e infanzia''', nonché un accorto uso dei mezzi di comunicazione e della propaganda.   
La politica sociale fascista porta ad un'opera sistematica di fascistizzazione della nazione attraverso la scuola e le organizzazioni di massa: '''Opera nazionale dopolavoro'''; '''Opera nazionale Balilla''', poi '''GIL'''; '''Opera nazionale maternità e infanzia''', nonché un accorto uso dei mezzi di comunicazione e della propaganda.   
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L'[[Italia]] è quindi divisa in due: al Sud c'è il cosiddetto '''Regno del Sud''', nel Nord l'[[Italia]] è controllata dai tedeschi e dai fascisti che costituiscono la [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI), nota informalmente come Repubblica di Salò (la cittadina lombarda sulle rive del Garda non era né la ''capitale de facto'', né la città sede del Capo di Stato e del [[governo]]. Diviene una cittadino simbolo della repubblica in quanto ivi avvenivano gli incontri di relazione estera, essendo anche sede del Ministero della Cultura Popolare e degli Esteri e la maggior parte dei dispacci ufficiali recavano l'intestazione «Salò comunica...». ). La repubblica fascista viene fondata dallo stesso [[Benito Mussolini]] per espressa volontà di [[Adolf Hitler]] il [[23 settembre]] col nome di '''Stato Nazionale Repubblicano''' e [[28 settembre|cinque giorni dopo]] viene tenuto il suo primo consiglio dei ministri alla Rocca delle Caminate, presso Forlì, per nominare i responsabili del nuovo governo repubblicano fascista. Nella RSI riecheggia il velleitarismo socialisteggiante e radicalizzante. I fascisti cercano di mettere d'accordo i capisaldi del vecchio fascismo (Partito unico, [[Stato]] onnipotente, [[gerarchia]] rigorosa) con alcune esigenze di [[libertà]] ([[libertà]] personale, diritto di critica, cariche elettive, socializzazione delle imprese pubbliche e private), senza tralasciare la xenofobia e il [[nazionalismo]] (anglofobia e antisemitismo).
L'[[Italia]] è quindi divisa in due: al Sud c'è il cosiddetto '''Regno del Sud''', nel Nord l'[[Italia]] è controllata dai tedeschi e dai fascisti che costituiscono la [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI), nota informalmente come Repubblica di Salò (la cittadina lombarda sulle rive del Garda non era né la ''capitale de facto'', né la città sede del Capo di Stato e del [[governo]]. Diviene una cittadino simbolo della repubblica in quanto ivi avvenivano gli incontri di relazione estera, essendo anche sede del Ministero della Cultura Popolare e degli Esteri e la maggior parte dei dispacci ufficiali recavano l'intestazione «Salò comunica...». ). La repubblica fascista viene fondata dallo stesso [[Benito Mussolini]] per espressa volontà di [[Adolf Hitler]] il [[23 settembre]] col nome di '''Stato Nazionale Repubblicano''' e [[28 settembre|cinque giorni dopo]] viene tenuto il suo primo consiglio dei ministri alla Rocca delle Caminate, presso Forlì, per nominare i responsabili del nuovo governo repubblicano fascista. Nella RSI riecheggia il velleitarismo socialisteggiante e radicalizzante. I fascisti cercano di mettere d'accordo i capisaldi del vecchio fascismo (Partito unico, [[Stato]] onnipotente, [[gerarchia]] rigorosa) con alcune esigenze di [[libertà]] ([[libertà]] personale, diritto di critica, cariche elettive, socializzazione delle imprese pubbliche e private), senza tralasciare la xenofobia e il [[nazionalismo]] (anglofobia e antisemitismo).


Il velleitarismo socio-economico è presente anche in campo militare, la scarsa organizzazione è "compensata" dal feroce attivismo di alcune formazioni: la famigerata [[Decima Mas]], le [[Brigate Nere]], i paracadutisti e il [[battaglione Mussolini]]. Le difficoltà della guerra e la resistenza antifascista, in cui gli anarchici (anarcorivoluzionari, anarcolibertari e anarcosocialisti) assumono un ruolo comunque non marginale (vedi [[gli anarchici e la resistenza antifascista]]), che si organizza via via capillarmente entro i [[CLN]], [[Comitati di Liberazione Nazionale]] (dal [[13 ottobre]] quando Badoglio dichiara guerra alla [[Germania]], l'[[Italia]], rappresentata dai "Comitati di Liberazione Nazionale Alta Italia", è associata alle Nazioni Unite), determinano la liberazione delle città italiane (Roma il [[4 giugno]] e Firenze il [[22 agosto]]. Nella liberazione di Milano, avvenuta il [[25 aprile]] [[1945]], è decisivo il ruolo dalle [[Brigate Bruzzi e Malatesta]]) segnano il definitivo crollo del fascismo.
Il velleitarismo socio-economico è presente anche in campo militare, la scarsa organizzazione è "compensata" dal feroce attivismo di alcune formazioni: la famigerata [[Xª MAS]], le [[Brigate Nere]], i paracadutisti e il [[battaglione Mussolini]]. Le difficoltà della guerra e la resistenza antifascista, in cui gli anarchici (anarcorivoluzionari, anarcolibertari e anarcosocialisti) assumono un ruolo comunque non marginale (vedi [[gli anarchici e la resistenza antifascista]]), che si organizza via via capillarmente entro i [[CLN]], [[Comitati di Liberazione Nazionale]] (dal [[13 ottobre]] quando Badoglio dichiara guerra alla [[Germania]], l'[[Italia]], rappresentata dai "Comitati di Liberazione Nazionale Alta Italia", è associata alle Nazioni Unite), determinano la liberazione delle città italiane (Roma il [[4 giugno]] e Firenze il [[22 agosto]]. Nella liberazione di Milano, avvenuta il [[25 aprile]] [[1945]], è decisivo il ruolo dalle [[Brigate Bruzzi e Malatesta]]) segnano il definitivo crollo del fascismo.


Sorpreso mentre cercava di mettersi in salvo in un ridotto in Valtellina, dove lo squadrista Pavolini voleva organizzare l'ultima folle resistenza ai partigiani, [[Benito Mussolini|Mussolini]] viene catturato e fucilato a Dongo (Como) il [[28 aprile]] [[1945]].
Sorpreso mentre cercava di mettersi in salvo in un ridotto in Valtellina, dove lo squadrista Pavolini voleva organizzare l'ultima folle resistenza ai partigiani, [[Benito Mussolini|Mussolini]] viene catturato e fucilato a Dongo (Como) il [[28 aprile]] [[1945]].
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*Nel [[1956]] un gruppo guidato da [[Pino Rauti]] rompe con il MSI e fonda il gruppo extraparlamentare di [[Ordine Nuovo]].
*Nel [[1956]] un gruppo guidato da [[Pino Rauti]] rompe con il MSI e fonda il gruppo extraparlamentare di [[Ordine Nuovo]].
*Nel [[1959]] da un'altra scissione dall'MSI nasce il gruppo di [[Avanguardia Nazionale]], con a capo [[Stefano Delle Chiaie]] ([[Avanguardia Nazionale]] e [[Ordine Nuovo]] apparentemente si oppongono all'MSI ma in realtà continuano ad avere stretti rapporti con la direzione del partito guida. Nel [[1969]] [[Ordine Nuovo]] rientra nell'MSI).
*Nel [[1959]] da un'altra scissione dall'MSI nasce il gruppo di [[Avanguardia Nazionale]], con a capo [[Stefano Delle Chiaie]] ([[Avanguardia Nazionale]] e [[Ordine Nuovo]] apparentemente si oppongono all'MSI ma in realtà continuano ad avere stretti rapporti con la direzione del partito guida. Nel [[1969]] [[Ordine Nuovo]] rientra nell'MSI).
*Negli "anni 60" inizia la [[strategia della tensione]], fatta di bombe, infiltrazioni nelle organizzazioni comuniste e anarchiche (vedi [[Mario Merlino]] e [[circolo anarchico 22 Marzo]]), golpe minacciati (rischio golpe nel [[1964]] orchestrato dal Generale [[golpe De Lorenzo|De Lorenzo]]; [[golpe Borghese]], [[7 dicembre|7]]/[[8 dicembre]] [[1970]]; [[Rosa dei Venti]], [[1973]]; [[golpe Sogno]], [[10 agosto]] [[1974]]), costruzioni di falsi indizi, schedature di uomini politiciecc.
*Negli "anni 60" inizia la [[strategia della tensione]], fatta di bombe, infiltrazioni nelle organizzazioni comuniste e anarchiche (vedi [[Mario Merlino]] e [[circolo anarchico 22 Marzo]]), golpe minacciati (rischio golpe nel [[1964]] orchestrato dal Generale [[golpe De Lorenzo|De Lorenzo]]; [[golpe Borghese]], [[7 dicembre|7]]/[[8 dicembre]] [[1970]]; [[Rosa dei Venti]], [[1973]]; [[golpe Sogno]], [[10 agosto]] [[1974]]), costruzioni di falsi indizi, schedature di uomini politici ecc.


*Il [[12 dicembre]] [[1969]] è il punto cruciale della strategia della tensione: la [[strage di piazza Fontana]] (si contano in tutto circa 19 stragi impunite, tutte di chiara marca fascista).  
*Il [[12 dicembre]] [[1969]] è il punto cruciale della strategia della tensione: la [[strage di piazza Fontana]] (si contano in tutto circa 19 stragi impunite, tutte di chiara marca fascista).  
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://isole.ecn.org/antifa/ Osservatorio sulle violenze fasciste]
*[http://isole.ecn.org/antifa/ Osservatorio sulle violenze fasciste]
*[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/b/berneri_camillo/mussolini_alla_conquista_delle_baleari/pdf/mussol_p.pdf Mussolini alla conquista delle Baleari] di [[Camillo Berneri]]
*[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/b/berneri_camillo/mussolini_alla_conquista_delle_baleari/pdf/mussol_p.pdf Mussolini alla conquista delle Baleari] di [[Camillo Berneri]]
*[http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/coldoffthepresses/ControGli09.html Massoneria e fascismo], articoli di [[Camillo Berneri]] e [[Armando Borghi]].
*[http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/coldoffthepresses/ControGli09.html Massoneria e fascismo], articoli di [[Camillo Berneri]] e [[Armando Borghi]].
*[http://www.comidad.org/public/001testi.pdf Lo spionaggio fascista all'estero] di [[Camillo Berneri]]
*[http://www.comidad.org/public/001testi.pdf Lo spionaggio fascista all'estero] di [[Camillo Berneri]]
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