Dante Carnesecchi: differenze tra le versioni

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'''Dante Carnesecchi''' (Vezzano Ligure, [[12 marzo]] [[1892]] - La Spezia [[27 marzo]] [[1921]]) è stato un anarchico italiano e [[anarco-futurismo|anarco-futurista]] assassinato in un agguato poliziesco. Alla sua epoca fu un personaggio quasi leggendario, bollato come malfattore solamente per aver semplicemente vissuto la sua breve esistenza come tutti avrebbero il diritto di fare: dignitosamente e seguendo le proprie inclinazioni individuali.
'''Dante Carnesecchi''' (Vezzano Ligure, [[12 marzo]] [[1892]] - La Spezia [[27 marzo]] [[1921]]) è stato un anarchico italiano e [[anarco-futurismo|anarco-futurista]] assassinato in un agguato poliziesco. Alla sua epoca fu un personaggio quasi leggendario, bollato come malfattore solamente per aver semplicemente vissuto la sua breve esistenza come tutti avrebbero il diritto di fare: dignitosamente e seguendo le proprie inclinazioni individuali.


==Biografia==
==Biografia==
Nativo di Arcola (SP), è personaggio di rilievo nel movimento anarchico spezzino: uomo audacissimo, il più temibile sovversivo di un gruppo, di cui fanno parte [[Abele Ricieri Ferrari]] ("[[Renzo Novatore]]"), [[Tintino Persio Rasi]] ("[[Auro D'Arcola]]") e [[Sante Pollastro]]. Accusato di aver partecipato all'assalto della Polveriera di Vallegrande il [[4 giugno]] [[1920]], Carnesecchi viene tratto in arresto nel settembre successivo, dopo l'occupazione delle fabbriche. Il giornale "[[Il Libertario]]" di La Spezia racconta che la stampa conservatrice sta facendo «'''un gran can can per l'arresto del terribile pregiudicato Carnesecchi''', sul quale pendevano 4 mandati di cattura, che fu uno degli assalitori della Polveriera e che aveva la casa piena d'armi d'ogni genere. E se non ridi, di che rider suoli? Il Carnesecchi non è mai stato ricercato, tanto vero che tutti lo hanno veduto fino al giorno dei suo arresto passeggiare tranquillamente in città e dintorni e perfino in Pretura ed in Tribunale. E nientemeno aveva 4 mandati di cattura! O perché non lo hanno preso prima? Mistero!». <ref>Biblioteca [[Franco Serantini]], ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo I, pp. 326 e 327, voce curata da Fausto Bucci - R. Bugiani - M. Lenzerini</ref>
Nativo di Arcola (SP), è personaggio di rilievo nel movimento anarchico spezzino: uomo audacissimo, il più temibile sovversivo di un gruppo, di cui fanno parte [[Abele Ricieri Ferrari]] ("[[Renzo Novatore]]"), [[Tintino Persio Rasi]] ("[[Auro D'Arcola]]") e [[Sante Pollastro]]. Accusato di aver partecipato all'assalto della Polveriera di Vallegrande il [[4 giugno]] [[1920]], Carnesecchi viene tratto in arresto nel settembre successivo, dopo l'occupazione delle fabbriche. Il giornale "[[Il Libertario]]" della Spezia racconta che la stampa conservatrice sta facendo «'''un gran can can per l'arresto del terribile pregiudicato Carnesecchi''', sul quale pendevano 4 mandati di cattura, che fu uno degli assalitori della Polveriera e che aveva la casa piena d'armi d'ogni genere. E se non ridi, di che rider suoli? Il Carnesecchi non è mai stato ricercato, tanto vero che tutti lo hanno veduto fino al giorno dei suo arresto passeggiare tranquillamente in città e dintorni e perfino in Pretura ed in Tribunale. E nientemeno aveva 4 mandati di cattura! O perché non lo hanno preso prima? Mistero!». <ref name="BFS">F. Bucci, R. Bugiani, M. Lenzerini, [https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/13292 ''Dante Carnesecchi''] ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo I, Pisa, BFS, 2003, pp. 325-326</ref>


=== L'adolescenza e le prime esperienze anarchiche ===
=== L'adolescenza e le prime esperienze anarchiche ===
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===Il rientro in Italia===
===Il rientro in Italia===
Dopo l'ingresso dell'Italia nella Grande Guerra (maggio 2015), Dante viene richiamato alle armi nel giugno [[1915]]. È sicuramente contrario al conflitto, ma rientra in [[Italia]] nell'ottobre-novembre dello stesso anno portando con sé due oggetti emblema del suo pensiero: un modernissimo fucile automatico ed una chitarra <ref>Come una sorta di novello ''[[Joe Hill]]'' italiano, che Dante potrebbe aver conosciuto negli [[USA]]. Non era comunque propriamente nella norma che un emigrante tornasse dagli U.S.A. con un fucile automatico</ref>. Nel novembre [[1915]] si presenta al distretto reduce dall'estero ed è inviato immediatamente al fronte. Ma Dante non ha alcuna intenzione di partecipare a questo macello ed è per questo che simula a più riprese attacchi epilettici, riuscendo incredibilmente a farsi riformare. Il [[29 aprile]] [[1916]] viene congedato dal'Ospedale militare di Ravenna.  
Dopo l'ingresso dell'Italia nella Grande Guerra (maggio 2015), Dante viene richiamato alle armi nel giugno [[1915]]. È sicuramente contrario al conflitto, ma rientra in [[Italia]] nell'ottobre-novembre dello stesso anno portando con sé due oggetti emblema del suo pensiero: un modernissimo fucile automatico ed una chitarra <ref>Come una sorta di novello ''[[Joe Hill]]'' italiano, che Dante potrebbe aver conosciuto negli [[USA]]. Non era comunque propriamente nella norma che un emigrante tornasse dagli U.S.A. con un fucile automatico</ref>. Nel novembre [[1915]] si presenta al distretto reduce dall'estero ed è inviato immediatamente al fronte. Ma Dante non ha alcuna intenzione di partecipare a questo macello ed è per questo che simula a più riprese attacchi epilettici, riuscendo incredibilmente a farsi riformare. Il [[29 aprile]] [[1916]] viene congedato dal'Ospedale militare di Ravenna.  


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===Anno 1919: moti operai ed un tragico comizio a Santo Stefano Magra ===
===Anno 1919: moti operai ed un tragico comizio a Santo Stefano Magra ===
 
Nel [[1919]] Dante nasconde nei suoi boschi [[Renzo Novatore]], ricercato per diserzione dalle [[autorità]] italiane, e sempre nello stesso anno partecipa in prima linea ai moti operai alla Spezia e ai disordini contro il carovita.<br />
Nel [[1919]] Dante nasconde nei suoi boschi [[Renzo Novatore]], ricercato per diserzione dalle [[autorità]] italiane, e sempre nello stesso anno partecipa in prima linea ai moti operai a La Spezia e ai disordini contro il carovita.<br />
Il [[13 giugno]] il suo nome compare per la prima volta nelle cronache giudiziarie: a Santo Stefano Magra gli anarchici locali chiamano i compagni spezzini per tenere un comizio rivoluzionario, si presentano Dante Carnesecchi, Tintino Rasi ([[Auro D'Arcola]]), [[Luigi Picchioni]] e [[Pasquale Bellotti]].<br />
Il [[13 giugno]] il suo nome compare per la prima volta nelle cronache giudiziarie: a Santo Stefano Magra gli anarchici locali chiamano i compagni spezzini per tenere un comizio rivoluzionario, si presentano Dante Carnesecchi, Tintino Rasi ([[Auro D'Arcola]]), [[Luigi Picchioni]] e [[Pasquale Bellotti]].<br />
Il maresciallo dei carabinieri vieta il comizio, ma Carnesecchi ha una reazione violentissima, così riportata negli atti processuali:
Il maresciallo dei carabinieri vieta il comizio, ma Carnesecchi ha una reazione violentissima, così riportata negli atti processuali:
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I quattro anarchici fuggono e l'anarchico, sfuggito alla cattura, si dà alla latitanza.
I quattro anarchici fuggono e l'anarchico, sfuggito alla cattura, si dà alla latitanza.
Da allora in poi gli avvenimenti si susseguono in una sequenza frenetica e il suo nome compare sempre più spesso nei ritagli dei giornali, sebbene nel gennaio [[1920]] venga assolto totalmente dall'accusa di omicidio.
Da allora in poi gli avvenimenti si susseguono in una sequenza frenetica e il suo nome compare sempre più spesso nei ritagli dei giornali, sebbene nel gennaio [[1920]] venga assolto totalmente dall'accusa di omicidio.
[[Image:Novatore.jpg|left\t|thumb|[[Renzo Novatore]], amico di Dante Carnesecchi]]
[[Image:Novatore.jpg|200px|thumb|[[Renzo Novatore]], amico di Dante Carnesecchi]]


===L'assalto alla polveriera===
===L'assalto alla polveriera===
 
Ritrovata la piena [[libertà]], Dante Carnesecchi continua la sua attività di ribelle antiautoritario alla Spezia, una città che a causa del contesto sociale fortemente condizionato dal ribellismo anarchico e dall'insofferenza all'autoritarismo delle truppe di mare potrebbe esplodere da un momento all'altro in una grande rivolta.
Ritrovata la piena [[libertà]], Dante Carnesecchi continua la sua attività di ribelle antiautoritario a La Spezia, una città che a causa del contesto sociale fortemente condizionato dal ribellismo anarchico e dall'insofferenza all'autoritarismo delle truppe di mare potrebbe esplodere da un momento all'altro in una grande rivolta.


In questo contesto l'assalto alla polveriera di Vallegrande del [[4 giugno]] [[1920]] fa probabilmente parte di un piano anarchico molto più vasto. Dante Carnesecchi dà il suo contributo a quello che è un vero e proprio [[anarchismo insurrezionale|atto insurrezionale]], che avrebbe potuto anche sfociare in una [[rivoluzione]] e la cui portata ancora oggi non è stata appieno compresa dagli storici del mondo accademico. (Probabilmente essi ritengono e ritennero che non esistessero le premesse per un atto rivoluzionario di ampie proporzioni. Si potrebbe obiettare sostenendo che molte rivoluzioni esplosero senza che ci fossero apparentemente sufficienti premesse per poter riuscire).
In questo contesto l'assalto alla polveriera di Vallegrande del [[4 giugno]] [[1920]] fa probabilmente parte di un piano anarchico molto più vasto. Dante Carnesecchi dà il suo contributo a quello che è un vero e proprio [[anarchismo insurrezionale|atto insurrezionale]], che avrebbe potuto anche sfociare in una [[rivoluzione]] e la cui portata ancora oggi non è stata appieno compresa dagli storici del mondo accademico. (Probabilmente essi ritengono e ritennero che non esistessero le premesse per un atto rivoluzionario di ampie proporzioni. Si potrebbe obiettare sostenendo che molte rivoluzioni esplosero senza che ci fossero apparentemente sufficienti premesse per poter riuscire).
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Rimesso in [[libertà]], dopo sei mesi di [[carcere]] preventivo, per mancanza di qualunque indizio, l'anarchico è vittima di un agguato ordito da sette carabinieri, ben noti in zona per aver provocato e arrestato altri sovversivi. «Si trattava - scriverà [[Auro D'Arcola]] - di una caserma speciale, fuori classe, a cui erano stati chiamati, mediante concorso volontario, una dozzina di militi scelti tra i più brutali e i più sanguinari dell'arma».
Rimesso in [[libertà]], dopo sei mesi di [[carcere]] preventivo, per mancanza di qualunque indizio, l'anarchico è vittima di un agguato ordito da sette carabinieri, ben noti in zona per aver provocato e arrestato altri sovversivi. «Si trattava - scriverà [[Auro D'Arcola]] - di una caserma speciale, fuori classe, a cui erano stati chiamati, mediante concorso volontario, una dozzina di militi scelti tra i più brutali e i più sanguinari dell'arma».


'''Dante Carnesecchi viene assassinato a Termo d'Arcola la sera del [[27 marzo]] [[1921]], a pochi passi da casa sua.''' Secondo la versione delle “forze dell'ordine” egli aveva cercato di aggredire dei carabinieri, provocando la conseguente reazione degli stessi, ma tale versione [https://www.anarcopedia.org/index.php/Dante_Carnesecchi#Il_rilascio.2C_la_premeditazione_e_la_raccapricciante_morte sarà smentita in seguito dalla madre] di Dante e dai suoi amici e compagni.
'''Dante Carnesecchi viene assassinato a Termo d'Arcola la sera del [[27 marzo]] [[1921]], a pochi passi da casa sua.''' Secondo la versione delle “forze dell'ordine” egli aveva cercato di aggredire dei carabinieri, provocando la conseguente reazione degli stessi, ma tale versione sarà [[Dante_Carnesecchi#Il_rilascio.2C_la_premeditazione_e_la_raccapricciante_morte|smentita]] in seguito dalla madre di Dante e dai suoi amici e compagni.


'''Di Dante Carnesecchi a La Spezia attualmente non esiste più né la tomba né il ricordo delle sue gesta e del suo pensiero.'''
'''Di Dante Carnesecchi alla Spezia attualmente non esiste più né la tomba né il ricordo delle sue gesta e del suo pensiero.'''


== Scritti e testimonianze del periodo==
== Scritti e testimonianze del periodo==
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*'''Scritto estratto dal sito dell'Arma dei Carabinieri''':
*'''Scritto estratto dal sito dell'Arma dei Carabinieri''':


«Il 4 giugno 1920 un gruppo di 60 facinorosi tenta un colpo di mano contro i forti e l'arsenale di La Spezia. La grande quantità di armi custodita rende la zona un bersaglio interessante per chiunque voglia fomentare i disordini. In silenzio e con la precisione di un buon reparto paramilitare, i 60 piombano sul corpo di guardia N della polveriera di Vallegrande. Le armi delle nove guardie passano di mano. Poco dopo viene neutralizzato il corpo di guardia G e la via è libera verso il recinto dei depositi con le sue tonnellate di armi e munizioni. Un giovane carabiniere emiliano, Leone Carmana, riesce invece a non perdere la testa. Fa sbarrare la porta d'accesso e si apposta con il suo fedele moschetto. Non c'è tempo per i consueti rituali ("Alto là, chi va là, fermo o sparo"): Carmana spiana con calma l'arma come se fosse al poligono ed infila una cartuccia dietro l'altra. A nulla vale il rabbioso fuoco degli assalitori, nemmeno una ferita al piede arresta il milite finché i rinforzi non chiudono la partita.» <ref>[http://archive.is/pIvzW Associazione Nazionale Carabinieri] </ref>
«Il 4 giugno 1920 un gruppo di 60 facinorosi tenta un colpo di mano contro i forti e l'arsenale della Spezia. La grande quantità di armi custodita rende la zona un bersaglio interessante per chiunque voglia fomentare i disordini. In silenzio e con la precisione di un buon reparto paramilitare, i 60 piombano sul corpo di guardia N della polveriera di Vallegrande. Le armi delle nove guardie passano di mano. Poco dopo viene neutralizzato il corpo di guardia G e la via è libera verso il recinto dei depositi con le sue tonnellate di armi e munizioni. Un giovane carabiniere emiliano, Leone Carmana, riesce invece a non perdere la testa. Fa sbarrare la porta d'accesso e si apposta con il suo fedele moschetto. Non c'è tempo per i consueti rituali ("Alto là, chi va là, fermo o sparo"): Carmana spiana con calma l'arma come se fosse al poligono ed infila una cartuccia dietro l'altra. A nulla vale il rabbioso fuoco degli assalitori, nemmeno una ferita al piede arresta il milite finché i rinforzi non chiudono la partita.» <ref>[http://archive.is/pIvzW Associazione Nazionale Carabinieri] </ref>


Mentre da un rapporto rilasciato a Migliarina [vicino a La Spezia], delle ore 5 del [[5 giugno]] [[1920]], da un maresciallo dell'arma dei carabinieri si estrae questo significativo stralcio:
Mentre da un rapporto rilasciato a Migliarina [vicino alla Spezia], delle ore 5 del [[5 giugno]] [[1920]], da un maresciallo dell'arma dei carabinieri si estrae questo significativo stralcio:


«Il predetto maresciallo di Fossamastra, che assicura la banda essere in maggioranza composta di abitanti del Limone e del Termo capitanata dal Carnesecchi e dal [[Renzo Novatore|Ferrari Abele]], che il detto graduato vide e non arrestò... ».  
«Il predetto maresciallo di Fossamastra, che assicura la banda essere in maggioranza composta di abitanti del Limone e del Termo capitanata dal Carnesecchi e dal [[Renzo Novatore|Ferrari Abele]], che il detto graduato vide e non arrestò... ».  
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Ben compreso della... necessità di sventare simili trame criminose dedicai tutta la mia attività a questo scopo. Con rapporto del 18 aprile io ebbi ad informare la S.V. d'un primo complotto organizzato dagli anarchici col supposto consenso parziale o colla tacita adesione delle truppe specialmente di mare. Si sperava allora sull'ammutinamento di un equipaggio di una nave ancorata in questo porto e sull'azione concomitante e violenta degli anarchici non solo del circondario ma anche della provincia vicina.  
Ben compreso della... necessità di sventare simili trame criminose dedicai tutta la mia attività a questo scopo. Con rapporto del 18 aprile io ebbi ad informare la S.V. d'un primo complotto organizzato dagli anarchici col supposto consenso parziale o colla tacita adesione delle truppe specialmente di mare. Si sperava allora sull'ammutinamento di un equipaggio di una nave ancorata in questo porto e sull'azione concomitante e violenta degli anarchici non solo del circondario ma anche della provincia vicina.  
Il complotto non poté avere per varie circostanze... <br />
Il complotto non poté avere per varie circostanze... <br />
Però fallito il colpo non desistettero gli organizzatori nei loro progetti d'[[azione diretta]]: che anzi in diverse riunioni ripresero le fila per un momento spezzate, e rinnovavano la fede di riuscire in un nuovo attentato che a breve scadenza si sarebbe deciso di eseguire. I disordini di Viareggio, poi quelli di Sarzana, l'agitazione stessa che si diffondeva a La Spezia sotto il pretesto del caro-viveri sembravano forse agli estremisti locali favorevoli all'attuazione dei loro propositi.<br />
Però fallito il colpo non desistettero gli organizzatori nei loro progetti d'[[azione diretta]]: che anzi in diverse riunioni ripresero le fila per un momento spezzate, e rinnovavano la fede di riuscire in un nuovo attentato che a breve scadenza si sarebbe deciso di eseguire. I disordini di Viareggio, poi quelli di Sarzana, l'agitazione stessa che si diffondeva alla Spezia sotto il pretesto del caro-viveri sembravano forse agli estremisti locali favorevoli all'attuazione dei loro propositi.<br />
Un'ultima visita fatta qui nella settimana scorsa da [[Errico Malatesta]], parve infondere vigore al proposito e senza dubbio sospinse all'azione che fu stabilita per i primi giorni del giugno corrente. Il piano, a quanto riferivano i confidenti, era basato sempre sull'appoggio del personale di marina ed aveva per fine di impadronirsi della polveriera e dei forti, dell'arsenale, degli stabilimenti industriali, dei punti principali della città e degli edifici pubblici.<br />
Un'ultima visita fatta qui nella settimana scorsa da [[Errico Malatesta]], parve infondere vigore al proposito e senza dubbio sospinse all'azione che fu stabilita per i primi giorni del giugno corrente. Il piano, a quanto riferivano i confidenti, era basato sempre sull'appoggio del personale di marina ed aveva per fine di impadronirsi della polveriera e dei forti, dell'arsenale, degli stabilimenti industriali, dei punti principali della città e degli edifici pubblici.<br />
Il piano doveva avere esecuzione in diverse parti contemporaneamente. Certo si trattava di un vasto disegno concepito follemente, senza alcuna visione pratica della sua difficile possibilità. La frase tipica con cui si vuole venisse deliberato: "Da cosa nasce cosa". Questa frase illumina le finalità del tentativo. Si faceva altresì molto affidamento nella partecipazione al movimento, una volta iniziato, della massa operaia, in ispecie in quella iscritta nell'unione sindacale. Se però il piano era troppo vasto ed audace per riuscire era tuttavia tale da destare le più serie preoccupazioni di fronte alle conseguenze gravissime che ne sarebbero scaturite se fosse stato anche in minima parte effettuato. Ed io non mancai di apprestare i mezzi di resistenza e fui ben sollecito di preavvisarne S. E. il Comandante in Capo della Piazza con ripetute e frequenti conferenze personali di cui l'ultima risale al pomeriggio di giovedì 3 corrente mese... <br />
Il piano doveva avere esecuzione in diverse parti contemporaneamente. Certo si trattava di un vasto disegno concepito follemente, senza alcuna visione pratica della sua difficile possibilità. La frase tipica con cui si vuole venisse deliberato: "Da cosa nasce cosa". Questa frase illumina le finalità del tentativo. Si faceva altresì molto affidamento nella partecipazione al movimento, una volta iniziato, della massa operaia, in ispecie in quella iscritta nell'unione sindacale. Se però il piano era troppo vasto ed audace per riuscire era tuttavia tale da destare le più serie preoccupazioni di fronte alle conseguenze gravissime che ne sarebbero scaturite se fosse stato anche in minima parte effettuato. Ed io non mancai di apprestare i mezzi di resistenza e fui ben sollecito di preavvisarne S. E. il Comandante in Capo della Piazza con ripetute e frequenti conferenze personali di cui l'ultima risale al pomeriggio di giovedì 3 corrente mese... <br />
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Parlarne troppo a lungo si corre sempre il rischio di guastarle. È un anarchico veramente individualista. Ecco tutto... Ora nel primo rastrellamento di delinquenti sociali fatto nei dintorni di Spezia, per ordine di Giolitti, Olivetti, e D'Aragona, è stato arrestato anche lui. "In una brillante operazione" fatta da cento e più carabinieri del re guidati da un loro ufficiale hanno invaso la sua casa e lo hanno catturato. La stampa merdosa della borghesia idiota e democratica, [[liberale]] e monarchica, ne ha dato l'annuncio trionfale ricamandolo di particolari talmente foschi da fare invidia ad uno di quei ripugnanti romanzi che solo quella carogna di Carolina Invernizio, buon' anima, sapeva scrivere. Naturalmente tutto ciò che si è scritto su di lui è falso come è falsa e bugiarda l'anima fangosa e putrida d'ogni miserabile giornalista venduto. Per amore della verità dobbiamo dire (a costo di disonorarlo) che non è pur vero che sia pregiudicato.<br />
Parlarne troppo a lungo si corre sempre il rischio di guastarle. È un anarchico veramente individualista. Ecco tutto... Ora nel primo rastrellamento di delinquenti sociali fatto nei dintorni di Spezia, per ordine di Giolitti, Olivetti, e D'Aragona, è stato arrestato anche lui. "In una brillante operazione" fatta da cento e più carabinieri del re guidati da un loro ufficiale hanno invaso la sua casa e lo hanno catturato. La stampa merdosa della borghesia idiota e democratica, [[liberale]] e monarchica, ne ha dato l'annuncio trionfale ricamandolo di particolari talmente foschi da fare invidia ad uno di quei ripugnanti romanzi che solo quella carogna di Carolina Invernizio, buon' anima, sapeva scrivere. Naturalmente tutto ciò che si è scritto su di lui è falso come è falsa e bugiarda l'anima fangosa e putrida d'ogni miserabile giornalista venduto. Per amore della verità dobbiamo dire (a costo di disonorarlo) che non è pur vero che sia pregiudicato.<br />
È giovane. Ama intensamente la libertà e la vita. Lo vogliamo fuori!<br />
È giovane. Ama intensamente la libertà e la vita. Lo vogliamo fuori!<br />
Anarchici individualisti A Noi!» <ref>Si noti come il saluto, popolarmente conosciuto come [[Fascismo|fascista]], fosse in realtà utilizzato prima di Mussolini dagli antiautoritari e antifascisti (frange della sinistra, [[formazioni di difesa proletaria|formazioni paramilitari antifasciste]] quali il Fronte Unito [[Arditi del Popolo]], [[Impresa di Fiume|legionari fiumani]]ecc.), scaturito casualmente dopo un assalto degli Arditi Assaltatori e pronunciato da un capitano di questi con il probabile intento di incoraggiare la sfida all'avversario.<br />
Anarchici individualisti A Noi!» <ref>Si noti come il saluto, popolarmente conosciuto come [[Fascismo|fascista]], fosse in realtà utilizzato prima di Mussolini dagli antiautoritari e antifascisti (frange della sinistra, [[formazioni di difesa proletaria|formazioni paramilitari antifasciste]] quali il Fronte Unito [[Arditi del Popolo]], [[Impresa di Fiume|legionari fiumani]] ecc.), scaturito casualmente dopo un assalto degli Arditi Assaltatori e pronunciato da un capitano di questi con il probabile intento di incoraggiare la sfida all'avversario.<br />
Quando il [[fascismo]] ebbe fra le mani il potere, il cosidetto duce si affrettò ad eliminare tale saluto, che poteva risultare troppo egualitario, e sostituirlo con un ben più "coerente": «Al duce», onde far ben comprendere che i più o meno reali proponimenti "di sinistra" del primo fascismo, erano definitivamente riposti.  </ref>
Quando il [[fascismo]] ebbe fra le mani il potere, il cosidetto duce si affrettò ad eliminare tale saluto, che poteva risultare troppo egualitario, e sostituirlo con un ben più "coerente": «Al duce», onde far ben comprendere che i più o meno reali proponimenti "di sinistra" del primo fascismo, erano definitivamente riposti.  </ref>


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* '''Articolo da «IL SECOLO XIX» del [[30 marzo]] [[1921]] intitolato ''Conflitto mortale con i carabinieri''''':  
* '''Articolo da «IL SECOLO XIX» del [[30 marzo]] [[1921]] intitolato ''Conflitto mortale con i carabinieri''''':  


«Dante Carnesecchi di anni 29 noto anarchico, era da tempo ricercato dai carabinieri, quale sospetto colpevole della uccisione di un milite dell'arma. La notte scorsa i carabinieri lo trovarono al Termo d'Arcola insieme a due suoi compagni e lo fermarono. Il Carnesecchi estratto rapidamente il pugnale tentò di colpire e liberarsi: al suo tentativo rispose un colpo di rivoltella che lo ferì a morte. I suoi due compagni si dileguarono rapidamente nella oscurità inseguiti da altri colpi di rivoltella che pare abbiano raggiunto il segno e colpito uno dei fuggenti, perché sono state trovate sulla direzione della loro fuga, larghe tracce di sangue. Dal luogo del conflitto venne chiamata telefonicamente la P.A. che accorse rapida, come è consuetudine sua, e raccolse il Carnesecchi agonizzante. Infatti costui mentre la lettiga giunse all'ospedale spirò». <ref>Da ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Pisa, BFS (Biblioteca [[Franco Serantini]]), 2004 (volume primo, pag. 326 e 327: voce curata da Fausto Bucci - R. Bugiani - M. Lenzerini)</ref>
«Dante Carnesecchi di anni 29 noto anarchico, era da tempo ricercato dai carabinieri, quale sospetto colpevole della uccisione di un milite dell'arma. La notte scorsa i carabinieri lo trovarono al Termo d'Arcola insieme a due suoi compagni e lo fermarono. Il Carnesecchi estratto rapidamente il pugnale tentò di colpire e liberarsi: al suo tentativo rispose un colpo di rivoltella che lo ferì a morte. I suoi due compagni si dileguarono rapidamente nella oscurità inseguiti da altri colpi di rivoltella che pare abbiano raggiunto il segno e colpito uno dei fuggenti, perché sono state trovate sulla direzione della loro fuga, larghe tracce di sangue. Dal luogo del conflitto venne chiamata telefonicamente la P.A. che accorse rapida, come è consuetudine sua, e raccolse il Carnesecchi agonizzante. Infatti costui mentre la lettiga giunse all'ospedale spirò». <ref name="BFS"></ref>


*'''Testimonianza dei compagni e della madre:'''
*'''Testimonianza dei compagni e della madre:'''
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Pisa, [[Biblioteca Franco Serantini]], 2004, Volume primo, pp. 326-327 (a cura di F. Bucci- R. Bugiani - M. Lenzerini)
*F. Bucci, R. Bugiani, M. Lenzerini, [https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/13292 ''Dante Carnesecchi''] ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo I, Pisa, BFS, 2003, pp. 325-326


== Voci correlate ==
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