Anarchismo in Svizzera: differenze tra le versioni

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
m (Sostituzione testo - ", ecc." con "ecc.")
(Redirect alla pagina Storia dell'anarchismo in Svizzera)
Etichetta: Nuovo reindirizzamento
 
(4 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[File: Bulletin de la Fédération Jurassienne.png|300 px|thumb|left|[[Bollettino della Federazione del Giura]]]]
#REDIRECT[[Storia dell'anarchismo in Svizzera]]
La [[Svizzera]] è stata storicamente una delle principali patrie dell'[[anarchismo]] internazionale. Approfittando della sua politica neutrale, essa è sempre stata spesso oggetto di visite da parte di anarchici come [[Bakunin]] che contribuì in maniera decisiva a dare un'impronta anarchica alle sezioni svizzere della [[Prima Internazionale]] della regione del Giura che sfoceranno poi nella nascita della [[Federazione anarchica del Giura]].
 
Il movimento anarchico organizzato nacque proprio in [[Svizzera]] a partire dal congresso fondativo dell'[[Internazionale antiautoritaria]] del [[1872]] tenutosi a Saint-Imier. In seguito sarà meta di molti anarchici esiliati, specialmente italiani durante il periodo [[fascista]].
 
== Nascita del movimento anarchico ==
[[File:Nadar James Guillaume.jpg|thumb|200px|left|[[James Guillaume]], anarchico svizzero, fu una delle figure più importanti che parteciparono alla fondazione dell'Internazionale antiautoritaria]]
Le sezioni svizzere della [[Prima Internazionale]] delle città di Le Locle, Sonvilier, La Chaux-de-Fonds, Berna e Neuchâtel e di tutta la regione del Giura si distinsero sin dalle origini per la loro combattività antiautoritaria e antistatalista, pur non avendo un carattere propriamente anarchico. In seguito, quando [[Bakunin]] giunse a Le Locle nel [[1869]], la [[Federazione anarchica del Giura|Federazione internazionale del Giura]] prese una posizione [[Federazione anarchica del Giura|espressamente anarchica]], in opposizione alla linea marxista prevalente nella [[Prima Internazionale]]. Tra i collaboratori e partecipanti alla Federazione del Giura vi erano gran parte degli anarchici svizzeri dell'epoca come [[Adhémar Schwitzguébel]] e [[Jacques Spichiger]], oltre ai francesi [[Élisée Reclus]], [[Louis Pindy]], [[Paul Brousse]] e [[Benoit Malon]], gli italiani [[Carlo Cafiero]] e [[Errico Malatesta]], il russo [[Pëtr Kropotkin]] e tanti altri. L'inglese [[James Guillaume]], da tempo residente nella regione, ebbe invece il compito di gestire il ''[[Bulletin de la Fédération Jurassienne|Bollettino della federazione]]''.
 
Dopo il primo congresso della [[Lega per la Pace e la Libertà]] tenutosi a Ginevra ([[9 settembre|9]]-[[12 settembre]] [[1867]]), ad indicazione del fermento rivoluzionario esistente, si tenne a Berna ([[22 settembre|22]]-[[26 settembre]] [[1868]]) il secondo congresso della Lega che dette vita all'organizzazione bakunista [[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici]]. Dopo queste effimere organizzazioni, gli anarchici della [[Federazione anarchica del Giura|Federazione del Giura]] convocarono il [[15 settembre]] [[1872]] un'assemblea a Saint Imier (regione della Giura bernese in [[Svizzera]]), come un Congresso straordinario dell'Internazionale operaia e si dedicarono ad organizzare, secondo la formula di [[Pëtr Kropotkin |Kropotkin]]: «la rivolta permanente mediante la parola, lo scritto, il pugnale, il fucile, la dinamite».
 
A Saint-Imier erano presenti i delegati del Giura, dell'[[Italia]], degli [[USA|Stati Uniti]] ed anche alcuni delegati francesi e spagnoli, mentre non si presentarono i tedeschi, gli inglesi, i belgi. Fu questo l'atto che sancì la nascita dell'[[Internazionale antiautoritaria]], ovvero del movimento anarchico organizzato.
La riunione inoltre sconfessò il Congresso dell'Aja della [[Prima Internazionale]] (che aveva appunto sancito l'espulsione degli anarchici) giudicandolo non-valido in quanto manipolato dai marxisti e di conseguenza ne convocarono un altro a Ginevra ([[1 settembre|1]]-[[6 settembre]] [[1873]]).
[[File:Luigi Bertoni.jpg|thumb|200px|[[Luigi Bertoni]]]]
Il [[Internazionale_antiautoritaria#Il_Congresso_di_Saint_Imier_.281872.29|congresso di Saint-Imier]] dichiarò:
 
* 1. «'''la distruzione d'ogni potere politico è il primo dovere del proletariato'''»;
* 2. «'''l'organizzazione d'un potere politico provvisorio sedicente rivoluzionario e capace d'accelerare la distruzione dello Stato, non può essere che un inganno di più e sarebbe tanto pericolosa come i governi oggi esistenti'''»;
* 3. «'''respingendo ogni compromesso al fine di attuare la rivoluzione sociale, i proletari d'ogni paese devono stabilire, al di fuori di ogni politica borghese, la solidarietà dell'azione rivoluzionaria'''».
 
Durante il periodo di attività dell'[[Internazionale antiautoritaria]], che si sciolse nel [[1880]], [[Bakunin]] elesse sostanzialmente la [[Svizzera]] come sua residenza, acquistando nell'estate del [[1873]], grazie ai capitali forniti dall'amico [[Carlo Cafiero]], un appezzamento di terreno a Minusio (nel Canton Ticino), chiamato "[[La Baronata]]", dove fece costruire una nuova abitazione per lui e per tutti i rivoluzionari che desideravano soggiornarvi per periodi più o meno lunghi. In [[Svizzera]] sostarono anarchici e/o rivoluzionari italiani come [[Anna Kuliscioff]], [[Amilcare Cipriani]], [[Andrea Costa]], che spesso si ritrovarono fianco a fianco di esuli [[comunardi]] come [[Antoine Perrare]] e [[Louis Pindy]] e di tanti altri compagni e compagne. <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/cbach/biografie.php?id=6 Cantiere biografico degli anarchici in Svizzera]</ref>
 
Queste ed altre presenze fecero sì che l'ideale rivoluzionario non si spense con la fine dell'[[Internazionale antiautoritaria|Internazionale anarchica]] e negli ultimi quindici anni del secolo fiorirono numerose pubblicazioni anarchiche come «L'Avvenire», «L'Emigrante Ticinese Illustrato» e «L'Almanacco [[socialista]] anarchico», grazie all'attivismo di anarchici come [[Luigi Bertoni]], [[Carlo Frigerio]] ed [[Hemile Held]].
 
== Il novecento ==
 
=== 1900-1945 ===
[[File:Ris3.jpg|left|thumb|400px|Testata de ''[[Il Risveglio Anarchico]]'']]
Fondato nel luglio [[1900]] a Ginevra, il bimensile «[[Il Risveglio Anarchico]]» fu inizialmente redatto da esuli italiani, poi dagli emigrati italiani in [[Svizzera]] (Barchiesi, [[Mario Bassadonna]], [[Vivaldo Lacchini]], [[Nino Samaja]], [[Antonio Cavallazzi]]) e si rivolgeva in particolare alla numerosa comunità di immigrati italiani. Contemporaneamente nasceva anche «Le Réveil socialiste anarchiste», che si avvaleva della collaborazione di alcuni anziani anarchici romandi. Il redattore responsabile dei due periodici era l'italiano [[Luigi Bertoni]], che però si avvaleva della preziosa collaborazione dei già menzionati anarchici italiani, oltre che degli svizzeri [[Jacques Gross]], [[Jean Wintsch]], [[Eugène Steiger]] e [[Georges Herzig]] e di diversi [[comunardi]] francesi come [[Louis Pindy]].
 
Negli anni '10, l'italiano [[Luigi Bertoni]] (relativamente alla Svizzera italiana) e il medico [[Fritz Brupbacher]] (relativamente alla parte tedesca), pur partendo da posizioni distinte portarono avanti una tenace battaglia contro il [[militarismo]] e il [[nazionalismo]]. Queste lotte esplosero definitivamente allo scoppio della Prima guerra mondiale, anche grazie a ''[[Il Risveglio Anarchico]]'' che si fece portavoce delle istanze [[antimilitarismo|antimilitariste]] degli obiettori di coscienza e dei disertori di mezza Europa che si rifugiarono in [[Svizzera]] per evitare la coscrizione obbligatoria e poter così diffondere le idee contro la guerra. Tantissimi anarchici, specialmente italiani, come [[Francesco Ghezzi]], [[Carlo Castagna]], [[Ugo Fedeli]], [[Bruno Misefari]] e [[Giuseppe Monnanni]], fecero della [[Svizzera]] il loro rifugio sicuro dove propangandare le proprie idee contro la guerra. 
[[File:Fritz Brupbacher.jpg|thumb|200px|[[Fritz Brupbacher]], medico anarchico]]
[[File:Margarethe Fass-Hardegger.gif|thumb|left|200px|[[Margarethe Hardegger]], sindacalista e femminista svizzera]]
Nel [[1918]] circa 120 anarchici - tra cui quelli appena menzionati, [[Luigi Bertoni]], [[Marino Brico|Marino]], [[Lorenzo Brico|Lorenzo]], [[Benigno Brico|Benigno]] e [[Maria Brigo]]ecc. - furono arrestati, in tempi diversi, sostanzialmente con l'accusa di essere spie della [[Germania]], ma poi assolti l'anno seguente per non aver commesso il fatto.
 
Nel paese, grazie all'attività anarchica, cominciarono a prender forma organizzazioni sindacali rivoluzionarie di stampo anarchico, come quando dopo la ''Fédération des Unions Ouvrières'' (nata della Grande Guerra) a Ginevra operò la ''Ligue d'action du bâtiment'' guidata da [[Lucien Tronchet]], anarchico di lingua francese che nel [[1922]] era stato anche arrestato per obiezione di coscienza.
 
L'anarchica [[Margarethe Hardegger]] riuscì a conciliare il suo impegno sindacalista con quello [[femminista]] ed in favore dell'[[amore libero]] (sull'educazione sessuale notevole fu il lavoro di [[Fritz Brupbacher|Fritz]] e [[Paulette Brupbacher]]), grazie anche ad un'instancabile attività propagandistica portata avanti attraverso la militanza in vari gruppi e la collaborazione a numerose riviste.
 
Durante gli anni '20, con l'avvento del [[fascismo]] in [[Italia]], diversi gruppi svizzeri, tra cui quello di Biasca (fondato da [[Carlo Vanza]]) e di Bellinzona ([[Giuseppe Peretti]], [[Antonio Gagliardi]], [[Giuseppe Bonaria]] ed [[Antonietta Griffith]], [[Franz Moser]], [[Rosalia Griffith]]), si attivarono per accogliere gli esuli antifascisti o consentir loro di espatriare nelle Americhe. L'[[antifascismo]] fu spesso argomento di discussione anche nella rivista ''Vogliamo!'', fondata da [[Carlo Vanza]] ed attiva tra il [[1929]] e il [[1931]]. Le stesse attività della [[Federazione Anarchica Ticinese]], fondata a Bellinzona il [[23 novembre]] [[1930]] (prima con sede a Lugano poi a Biasca), e della ''[[Fédération Anarchiste Romande]]'' <ref>[http://bianco.ficedl.info/article309.html Bulletin de la Fédération anarchiste romande]</ref>, furono improntate in quel periodo all'attività antifascista, che spesso veniva duramente repressa dall'[[esercito]], come quando il [[31 novembre]] [[1931]] i militari spararono sui manifestanti uccidendo ben 13 persone e ferendone 65. <ref>[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article9754 Biografia Lucien Tronchet]</ref>
 
''[[Il Risveglio Anarchico]]'', che cambiò ripetutamente testata, rimase il vero punto di riferimento per tutto il movimento anarchico svizzero sino a quando fu soppresso nel [[1940]] (proseguì le pubblicazioni clandestinamente sino al [[1946]]), e durante lo scoppio della [[rivoluzione spagnola]] (1936-39) pubblicò una serie di articoli in favore degli anarchici spagnoli. Alcuni militanti svizzeri andarono fisicamente a combattere sulle barricate spagnole, mentre molti altri diedero comunque il loro contributo solidale attraverso diverse azioni teoriche e pratiche.
 
=== La seconda metà del secolo ===
[[File:Cira-inside.jpg|thumb|230 px|Visione frontale dell'edificio del [[CIRA]]]]
 
Con la morte di [[Fritz Brupbacher]] nel [[1945]] e [[Luigi Bertoni]] due anni dopo, il movimento anarchico svizzero entrò in crisi profonda un pò come in tutta l'Europa del secondo dopo guerra.  Le difficoltà non impedirono al gruppo anarchico di Biasca, animato principalmente da [[Carlo Vanza]], di aprire una biblioteca (2 giorni la settimana) e diventare un punto di riferimento per tutto il movimento ticinese.
Non mancavano le riviste anarchiche, specialmente in lingua italiana, anche se non contavano più le stesse tirature del passato:  ''[[Libera Stampa]]'', ''[[Il Pungolo]]'' di Lugano, ''[[Il Dovere]]'' di Bellinzonaecc.
[[File:Marie-Christine Mikhaïlo e figli.jpg|thumb|left|280 px|[[Marie-Christine Mikhaïlo]] e figli]]
L'anarchico ed obiettore [[Pietro Ferrua]] fu negli anni '50 un grande animatore del nuovo movimento anarchico svizzero, contribuendo ad una nuova ristampa de ''[[Il Risveglio Anarchico]]'' (grazie anche a [[Claudio Cantini]]) dal [[1957]] al [[1960]] e poi partecipando alla fondazione a Ginevra nel [[1957]] del [[CIRA|Centro Internazionale di Ricerche sull'Anarchismo]]. Il Centro fu poi trasferito a Losanna da [[Marie-Christine Mikhaïlo]] e dalla figlia [[Marianne Enckell]]. L'anno dopo lo stesso Ferrua diede vita alla sezione svizzera di [[Solidarietà Internazionale Antifascista]].
 
Il movimento riprese definitivamente fiato nel [[1968]], assumendo connotati diversi da quello precedente, essendo formato da militanti notevolmente differenti da quelli del passato: molti giovani, più studenti e meno operai, in ogni caso non più un movimento di massa. Nel dicembre [[1973]] nasceva anche una nuova organizzazione svizzera, l'[[Organizzazione Anarchica Ticinese]] (OAT), che si prefiggeva l'ambizioso obiettivo di strutturarsi sul territorio ticinese alla stessa maniera della [[Federazione Anarchica Italiana]].
 
Nell'OAT, che pubblicava la rivista ''Azione Diretta'', convissero tra mille conflitti i vecchi ([[Carlo Frigerio]], [[Carlo Vanza]], [[Clelia Dotta]]...) ed i giovani reduci dal [[Maggio 1968|maggio 1968]]. Negli stessi anni, sul fronte opposto a quello organizzativo, si diffusero i principi maggiormente legati all'[[gruppi d'affinità |informalità]] e all'[[anarchismo verde]]. In quest'ambito l'anarchico [[Marco Camenisch]] divenne conosciuto per una serie di azioni che lo portarono prima a vivere in latitanza e poi a subire pesantissime condanne carcerarie.  Intanto nel [[1978]] nascevano le [[Edizioni La Baronata]] <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/baronata/ Ed. La Baronata]</ref> e nel [[1986]] l'associazione in ricordo di [[Carlo Vanza]] diventava un [[Circolo Carlo Vanza|omonimo circolo]]. Grazie alle politiche tolleranti dell'epoca, negli anni '80 e '90 nacque un vivace movimento [[squat]], tanto che intorno al [[1993]] ben 160 edifici risultavano occupati.
 
Il XX° secolo si chiuse con le manifestazioni di Davos contro il WTO, a cui parteciparono anche molti anarchici locali e non, che terminarono con violenti scontri tra manifestanti [[no-global|altermondialisti]] e [[polizia]]. <ref>[http://archive.is/ZGqLI Davos: scontri col popolo di Seattle]</ref>
[[Image:Camenish.jpg|right|thumb|300 px|[[Marco Camenisch]]]]
 
== Il XXI° secolo ==
Pur mancando sezioni dell'[[AIT-anarcosindacalista| AIT anarco-sindacalista]], dell'[[Internazionale delle Federazioni Anarchiche|IFA]] e del network [[Anarkismo.net]], nel paese non mancano le attività dei gruppi anarchici, spesso in stretta collaborazione con i loro compagni italiani, <ref>[https://web.archive.org/web/20161125015243/http://www.informa-azione.info/svizzera_formalizzata_l039accusa_contro_silvia_billy_e_costa Si veda il caso di Billy, Costa e Silvia (un ticinese di 26 anni residente in Italia, un agricoltore piemontese di 34 anni e sua moglie, una studentessa di 29 - )]: ''[http://archive.is/BUrj5 Nell'aprile 2010 Silvia, Costa e Billy, compagni anarchici, vengono arrestati nei pressi di Zurigo con l'accusa di voler attaccare con esplosivo il centro di nanotecnologia dell'IBM a Rueschlikon.]''</ref> francesi e tedeschi. In questo nuovo secolo, i circoli o i gruppi maggiormente presenti sul territorio sono: [[CSOA il Molino|InfoSpazio C.S.A il Molino]] (Lugano), [[Spazio anarchico « La Vendetta »]] (Lugano), [[Circolo Carlo Vanza]] (Locarno), CSA Auletta (Locarno), [[Libreria “Diffusione del Sapere”]] (Bellinzona), [[CIRA|Centro internazionale di Ricerche sull'Anarchismo]] (Losanna), [[Libreria Basta!]] (Losanna), [[Espace Autogeré]] (Losanna), [[Coopérative Espace Noir]] (Saint-Imier), [[Librairie du Boulevard]] (Ginevra), ''[[Usine]]'' (Ginevra) e ''[[Reitschule]]'' (Berna).
 
Stampato dalla [[La Cooperativa Tipolitografica]] di Carrara, nel [[2007]] ha visto la luce in Ticino un nuovo periodico: ''[[Voce libertaria]]''. La rivista, che esce 4 volte all'anno, ha preso il posto di ''LiberAzione'', che è stata pubblicata per tre anni a partire dal [[2004]] dallo stesso gruppo dirigente.
 
Recentemente la Svizzera è ritornata al centro delle attenzioni del movimento anarchico internazionale, quando dall'[[8 agosto|8]] al [[12 agosto]] [[2012]] si è tenuto a Saint-Imier un incontro internazionale anarchico tra militanti e simpatizzanti di ogni tendenza per commemorare la [[Internazionale antiautoritaria| prima internazionale anti-autoritaria]] organizzata nel [[1872]] proprio nel comune del cantone di Berna.
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Voci correlate ==
*[[Formazione Anarchica Liceale]]
*[[anarchismo francese|Anarchismo in Francia]]
*[[anarchismo italiano|Anarchismo in Italia]]
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.anarca-bolo.ch/vanza/ Circolo Carlo Vanza]
*[http://www.youtube.com/watch?v=Qi2ICqrt2tk ''CSOA il Molino a CultTV'' - un documentario di Danilo Catti]
 
[[Categoria:Storia]]
[[Categoria:Anarchismo in Svizzera]]

Versione attuale delle 16:30, 3 nov 2022