Anarchismo in Germania: differenze tra le versioni

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[[File:Fau_block.jpg|thumb|350px|Manifestazione della [[FAU]] (Berlino 1° novembre 2003]]L'anarchismo in [[Germania]] si sviluppò seguendo un percorso parallelo a quello nazionale. A metà  del XIX secolo, quando in [[Germania]] ancora non si era formato lo [[Stato]]-nazione attuale, dominava la tendenza individualista rappresentata dal filosofo [[Max Stirner]]. A partire dal [[1870]] nel [[movimento anarchico]] cominciò dapprima a diffondersi e poi a prevalere la tendenza [[collettivismo|collettivista e comunista]], fino a quando nel XX secolo prese piede una particolare forma di [[anarco-sindacalismo]], grazie al lavoro svolto principalmente da [[Rudolf Rocker]] e dall'organizzazione della [[FAUD]].
#REDIRECT[[Storia dell'anarchismo in Germania]]
 
== Il secolo XIX ==
 
=== I pionieri: egoismo stirneriano e mutualismo ===
Le prime influenze filosofiche esercitate sui libertari dell'Impero tedesco furono quelle di [[Hegel]] e [[Proudhon]] negli anni '40. In quegli anni [[Max Stirner]] pubblicò ''Der Einzige und sein Eigentum'' «(L'Unico e la sua proprietà»), la sua opera più importante che darà  impulso ad una [[anarco-individualismo|corrente individualista]] dell'[[anarchismo]] chiamata [[egoismo]]. Le idee stirneriane non ebbero inizialmente un grande impatto sulle masse e furono limitate ai circoli intellettuali tedeschi, ma il suo lavoro sarebbe stato salvato e riproposto decenni più tardi da [[John Henry Mackay]].<ref name="La anarquía a través de los tiempos">[[Max Nettlau]]; ''[http://www.antorcha.net/biblioteca_virtual/historia/anarquia_tiempos/nettlau5.html La anarquía a través de los tiempos]''</ref>
[[File:Stirner.jpg|thumb|left|Max Stirner]]
Un altro conosciuto anarchico fu [[Wilhelm Weitling]], che più tardi si convertirà  al [[comunismo]] influenzato da [[Fourier]] e [[Saint-Simon]]. Come gli [[anarco-comunismo|anarco-comunisti]] rifiutava [[proprietà  privata]] e il sistema salariale, proponendo nella sua opera ''Garantien und Freiheit der Harmonie'' (1842) un modello di società  armoniosa ispirata al modello del [[Falansterio]]. Le sue prime idee possono essere collocabili nell'ambito di quel [[socialismo]] che Marx definì [[socialismo utopico|utopistico]].
 
Weitling nel [[1849]] si trasferì negli [[Stati Uniti]], dove si avvicinò alla [[mutualismo|corrente mutualistica]] di [[Pierre Joseph Proudhon]]. A New York tra il [[1850]] e il [[1854]] pubblicò un mensile dal titolo ''Republik der Arbeiter'' («Repubblica dei Lavoratori»), in cui criticava le colonie utopiche sperimentali perché a sue dire deviavano le forze del [[movimento operaio]].<ref name="yo">[[George Woodcock]], Anarchism. Penguin Books Ltd, Londres, 1970.</ref>. Propose inoltre la formazione di una Banca di Interscambio collegata ad un'associazione di lavoratori per la produzione cooperativa. Attraverso questo sistema recuperavano fondi da utilizzare per creare ospedali, centri di sostegno per anziani e malati, scuole, ecc. In questa maniera si intendeva cancellare il monopolio di [[Stato]] e [[capitale]] nella gestione degli affari individuali e collettivi.
 
Altri teorici tedeschi influenzati da Proudhon furono uomini come [[Karl Grün]], che incontrò il filosofo francese nel [[1844]] e ne presentò le sue idee nell'opera ''Die Soziale Bewegung und Frankereich'' in [[Belgio]]. Un altro fu [[Moses Hess]], che durante quel periodo ebbe a Parigi contatti con [[Proudhon]] e [[Bakunin]], autore di ''Die Philosophie der Tat'' (1843) e ''Sozialismus und Kommunismus'', nel quale descrisse la sua filosofia vagamente anarchica.<ref name="La anarquía a través de los tiempos">[[Max Nettlau]]; ''[http://www.antorcha.net/biblioteca_virtual/historia/anarquia_tiempos/nettlau5.html La anarquía a través de los tiempos]''</ref>
 
L'[[egoismo]] di [[Stirner]] e il [[mutualismo]] di [[Proudhon]] non ebbero grande successo in Germania. La sconfitta rivoluzionaria del [[1848]] e del [[1849]] fecero cessare anche la sua effimera popolarità.<ref name="La anarquía a través de los tiempos">[[Max Nettlau]]; ''[http://www.antorcha.net/biblioteca_virtual/historia/anarquia_tiempos/nettlau5.html La anarquía a través de los tiempos]''</ref> Il [[movimento operaio]] e socialista tedesco durante gli anni della [[Prima Internazionale]] fu nella quasi totalità  interamente identificato con le idee di [[Marx]] ed [[Engels]] e in misura minore con quelle di [[Ferdinand Lassalle]].
 
===Sviluppo del movimento anarchico===
Nel [[1878]], mentre si trovava in esilio in Inghilterra, il socialdemocratico [[Johann Most]] abbracciò l'ideale anarchico. Due anni dopo, insieme a Wilhelm Hasselman, Most fu espulso dalle fila del partito. I due pubblicarono a Londra e New York il giornale ''[[Die Freiheit]]'' («Libertà»), che ebbe una certa influenza nei circoli socialisti. Questo giornale alimentò la nascita di circoli anarchici a Berlino, Amburgo e anche in Austria, tuttavia il suo carattere radicalmente violento in favore della [[propaganda col fatto]] impedì una diffusione di massa dell'ideale anarchico.
[[File:Auguste_Reinsdorf.png|thumb|[[August Reinsdorf]], organizzò un attentato contro l'imperatore]]
Tra il [[1880]] e il [[1884]] il [[movimento operaio]] austro-ungarico aveva una forte componente anarchica. Prova ne è che a Vienna [[Joseph Peukert]] pubblicava il giornale anarchico ''[[Zukunft]]''. Le [[autorità]] austriache vietarono le manifestazioni nel [[1882]], ma i libertari resistettero alla [[violenza]] rispondendo con uguale [[violenza]], che costò la vita anche ad alcuni poliziotti. Nel gennaio [[1884]] le autorità  dichiararono lo stato d'assedio di Vienna, di modo da poter agire indisturbati nella [[repressione]] di socialisti ed anarchici. Due di questi, [[Hermann Stellmacher]] ed [[Anton Kammerer]], sostenitori della fazione di Most, furono arrestati nel gennaio del [[1884]] (prima Stellmacher, il [[25 gennaio]], un pò più tardi Kammerer) ed in seguito condannati a morte con l'accusa di aver eseguito diversi attentati. Molti loro compagni furono arrestati ed altri ancora fuggirono all'estero, così il movimento anarchico venne sostanzialmente decapitato e ridotto ai minimi termini.
 
Tuttavia l'[[anarchismo]] continuava a diffondersi nell'impero tedesco: a Praga emersero alcuni gruppi di propaganda, oltre ad un circolo letterario libertario che occasionalmente ricevette la visita di [[Franz Kafka]] e [[Jaroslav Hasek]]. In [[Germania]], l'anarchico socialista [[August Reinsdorf]], nel [[1883]] organizzò un attentato contro Guglielmo I°, ma fu scoperto, arrestato e condannato a morte.
 
La diffusione delle idee socialisteggianti portò il governo alla promulgazione di leggi liberticide antisocialiste, che furono attive per oltre un decennio  (1878-1890), periodo durante il quale la [[libertà]] d'associazione fu garantita in [[Germania]] solo a livello locale, sia per quanto riguarda le attività  politiche che per quelle sindacali. Durante questi anni, proprio i lavori dei piccoli gruppi localistici caratterizzarono le lotte politico-sindacali, contribuendo così a porre le basi per lo sviluppo di un [[anarco-sindacalismo|sindacalismo anarchico]] molto specifico che prenderà  piede negli anni successivi.
 
Dopo l'abrogazione di queste leggi e la nuova costituzione del Partito Social-Democratico (SPD), nel paese fu di nuovo possibile costituire un grande sindacato socialdemocratico. Molte delle precedenti "unioni libere" continuarono però ad opporsi alla centralizzazione, cercando di mantenere il loro funzionamento tipicamente libertario. Il  Partito Social-Democratico guadagnò consensi nella corrente rivoluzionaria ed andò a sviluppare in tutta la [[Germania]] un [[sindacalismo]] di massa, dotandosi inoltre di una linea politica ben definita dal [[Programma di Erfurt]] del [[1891]].
 
== Il secolo XX ==
 
=== L'anarco-sindacalismo===
 
[[Image:RudolfMilly.jpg|thumb|[[Rudolf Rocker]] (secondo da sinistra in piedi) fotografato insieme ad un gruppo di anarchici, tra cui la sua compagna [[Milly Witkop]]]]
 
Nel [[1897]], alcuni socialisti (tra cui [[Rudolf Rocker]] e [[Fritz Katzer]]) fondarono la ''[[Freie Vereinigung deutscher Gewerkschaften]]'' (FVdG, «Associazione libera dei sindacati tedeschi»), che si opponeva al centralismo e individuava nell'esperienza localista del sindacato tedesco la via maestra da seguire. Nonostante le divergenze, molti «localisti» entrarono nell'organizzazione del partito social-democratico nel tentativo di imporgli una strutturazione orizzontale e libertaria.
 
Dopo un paio di anni di lotte intestine nel SPD, i localisti furono esclusi dal partito nel [[1887]]. Gli epurati diedero così vita al  ''Vereinigung Unabhängiger Sozialisten'' (VUS, «Associazione dei Socialisti Indipendenti»), nel quale convivevano due tendenze: una socialdemocratica e l'altra anarchica. Nel [[1893]] si realizzò una nuova scissione. La corrente anarchica si indirizzò verso un'idea anarco-comunista ispirata al pensiero di [[Kropotkin]].
 
Le due correnti, influenzandosi reciprocamente, svilupparono una particolare forma propriamente tedesca di [[anarco-sindacalismo]], in cui la lotta sindacale non è al primo posto ma corre parallelamente affianco di quella politica e culturale.
 
Nel dicembre del [[1919]] si svolse il 12° congresso che riuniva la FVDG con qualche altro piccolo sindacato libero. Fu promulgata la Dichiarazione relativa ai principi del [[sindacalismo]], scritta da [[Rudolf Rocker]] come enunciato politico che il [[15 settembre]] sancì la nascita ufficiale della '''[[Freie Arbeiter-Union Deutschlands]]''' (FAUD). [[Josef Hodek]], [[Rudolf Rocker]] e [[Wilhelm Paul]] furono tre dei principali fondatori della [[FAUD]].
[[File:Schwarzen Scharen.jpg|thumb|250 px|left|Alcuni membri della [[FAUD]] di Ratibor al funerale di un compagno (30 anni). Tra questi, alcuni membri delle [[Schwarzen_Scharen]] (a destra nella foto: ben evidenti con basco, cravatta e cintura); una delle due persone al centro con cappello è [[Tomas Pilarski]].]]
L'organizzazione nel [[1922]] contava circa 120.000 iscritti, un numero che nel giro di poco crebbe rapidissimamente sino a toccare quota 200.000. Il movimento, che si concentrava soprattutto nel bacino minerario della Ruhr, diede vita ad una sezione giovanile ([[Syndikalistisch-Anarchistische Jugend Deutschlands]]) e una femminile (''Syndikalistischer Frauenbund''). Inoltre, nacquero molti giornali su iniziativa della FAUD: ''Der Syndikalist'' (dal 1918 al 1932), ''Die Schöpfung'' (pubblicato in Renania dall'agosto al dicembre 1921) e ''Die Internationale'' (pubblicato sino alla fine del 1920).
 
La [[FAUD]] fu anche protagonista del congresso che dal [[25 dicembre]] [[1922]] al [[2 gennaio]] [[1923]] sancì la rinascita dell'[Associazione Internazionale dei Lavoratori (anarco-sindacalista)|Associazione Internazionale dei Lavoratori]], che riuniva diverse organizzazioni europee e americane di tendenza anarco-sindacaliste.
 
A partire dalla fine degli anni '20, ai margini delle attività  della [[FAUD]] erano sorti gruppi d'[[azione diretta]] antinazista - le cosiddette ''[[Schwarzen Scharen]]'' («Gruppi neri») - formati soprattutto da giovani attivi nei vari quartieri, quantunque ciò sollevò delle polemiche con diversi membri della FAUD che ritenevano sbagliato contrapporsi militarmente al [[nazismo]]. Essi inquadravano il Partito Nazional-Socialista nell'ambito esclusivamente economico-sindacale e prevalentemente su questo piano che secondo loro bisognava agire.
 
Nel [[1933]], con l'arrivo del [[nazismo]] al potere, la FAUD fu dissolta in breve tempo. La sede di Berlino fu assaltata dagli squadristi. Stessa sorte toccò ad altre sedi dell'organizzazione. Nonostante la [[repressione]], tentò di sopravvivere clandestinamente ed alcune organizzazioni di abitanti e dei lavoratori affiliati mantennero, fino a metà  del [[1937]], l'attività  dei gruppi anarco-sindacalisti che parteciparono in prima fila alla [[La resistenza anarchica nella Germania nazista|resistenza contro Hitler]].
[[Image:Repubblica di baviera.jpg|thumb|180 px|Il primo governo della Repubblica dei Consigli di Monaco. Al centro, seduto, si può vedere [[Erich Muhsam]].]]
=== La rivoluzione del 1918-19 ===
{{vedi|Repubblica dei Consigli di Baviera}}
In seguito agli eventi rivoluzionari sviluppatisi in [[Germania]] nel novembre del [[1918]] (crollo della monarchia e nascita della Repubblica), er un breve periodo nella regione della Baviera si costituì una repubblica "social-anarchica", la “'''[[Repubblica dei Consigli di Baviera]]'''” (''Bayerische Räterepublik'') o di Monaco (''Münchner Räterepublik'') che fu attiva dal [[7 aprile]] al [[2 maggio]] [[1919]].
 
La Repubblica bavarese, organizzata sotto forma di "[[consiliarismo|democrazia dei consigli]]" ed ispirata al sistema dei [[soviet]] russi, ebbe vita assai breve e fu contrastata tanto dai socialisti moderati che dalle forze reazionarie di destra. Alla fine la "Repubblica dei Consigli" subì una violentissima [[repressione]], del tutto simile a quella di [[La Comune di Parigi (1871)|Parigi del 1871]], che ripristinò violentemente l'ordine (pseudo) democratico e da cui, da lì a poco, sarebbe nato il regime [[Nazionalsocialismo|nazista]].
=== Gli anarchici e la resistenza antinazista ===
{{vedi|La resistenza anarchica nella Germania nazista}}
Tra la resistenza tedesca al nazionalsocialismo ce ne fu una poco considerata dai testi di storia odierni: quella libertaria e [[anarco-sindacalismo| anarcosindacalista]] contro il nazismo in [[Germania]], come peraltro restano sconosciuti vari movimenti d'opposizione (fatta eccezione per la famosa Rosa Bianca) e i vari attentati ad Adolf Hitler (fatta eccezione per il più famoso, quello del 20 Luglio '44).[[File:Marinus-van-der-lubbe.jpg|thumb|left|[[Marinus van der Lubbe]], consiliarita accusato di aver dato fuoco al reichstaf tedesco.]][[Image:Muhsam.jpg|thumb|150 px|[[Erich Muhsam]], anarchico tedesco, fu trucidato dai soldati nazisti]]
 
Eppure quella resistenza ci fu e combatté duramente, prima di essere pressoché annientata dal terrore bruno. Secondo un recente studio i nazisti e i loro alleati uccisero oltre 130.000 cittadini tedeschi, dei quali almeno 16.000 condannati a morte dai tribunali penali civili (il Volksgerichtshof, 'Tribunale del Popolo') e quindi deportati o impiccati.
In [[Germania]] i primi campi di concentramento comparvero non appena i nazionalsocialisti presero il potere, al fine di liquidare gli oppositori del regime; vi furono internati migliaia di comunisti, socialdemocratici, rivoluzionari, [[sindacalismo| sindacalisti]] e [[anarchici]]. La deportazione degli ebrei iniziò solo nel 1939.
Il ''lager di Dachau'' fu il primo campo di concentramento, aperto nel [[1933]] neanche 60 giorni dopo l'ascesa al potere di Hitler, destinato proprio a segregare circa 5.000 detenuti politici antinazisti, ma fu notevolmente ingradito durante il conflitto per far fronte all'internamento di migliaia di prigionieri di guerra. Nei giorni immediatamente precedenti la liberazione (fine aprile [[1945]]) arrivò a "contenere" (compresi i circa 30 sottocampi) oltre 67.000 deportati: politici di diversi paesi compresi numerosi reduci della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)| guerra di Spagna]], ebrei, omosessuali, delinquenti comuni, testimoni di Geova e moltissimi prigionieri di guerra, soprattutto sovietici.
 
In tutto passarono per questo lager circa 200.000 persone, tra le quali almeno 31.591 italiani di cui è nota l'identità.
Anche se non se ne conosce il numero esatto, furono tantissimi gli anarcocomunisti, gli anarcolibertari e gli anarcosindacalisti che conobbero, per primi, questo incubo, classificati sia con il '''Triangolo Rosso''' degli oppositori politici ma sovente anche col '''Triangolo Nero''' degli asociali, la categoria inventata dai nazisti che raccoglieva "renitenti al lavoro", "disfattisti" e "sabotatori dell'economia nazionale", oltre a senza-dimora, lesbiche e alcolisti.
 
A tutt'oggi infatti, nei migliori dei casi la resistenza tedesca è stata attribuita esclusivamente ai [[comunismo|comunisti]], ai socialdemocratici e ad alcuni gruppi cattolici, mentre invece sono stati fatti scomparire dai libri di storia le pur consistenti presenze della sinistra socialista e comunista anti-stalinista e dell'[[anarco-sindacalismo]] che, nel [[1932]] prima di entrare nella clandestinità, contava 7.000 iscritti alla [[Freie Arbeiterinnen- und Arbeiter-Union]], aderente alla [https://www.anarcopedia.org/index.php/index.php/l%27Internazionale_dei_lavoratori#L.E2.80.99Internazionale_anarcosindacalista AIT] così come la [[CNT]] spagnola e l'[[Unione Sindacale Italiana| USI]] italiana.
È molto difficile anche trovare tracce dell'[[organizzazione specifica]] '''FKAD''' ("Föderation Kommunisticher Anarchisten Deutschlands"), oppure degli anarchici che presero parte all'[[insurrezione spartachista]] di [[Rosa Luxemburg]] e al movimento dei consigli.
Particolarmente drammatica fu la vicenda di [[Erich Muhsam]], artista rivoluzionario e militante anarchico, assassinato dalle [[SS]] nel campo di Oranienburg nel [[1934|'34]] per via del suo pensiero socialista internazionale e libertario, nonchè per le sue origini ebraiche. Muhsam sino alla morte mantenne un'encomiabile coerenza con le sue idee pur di non rendersi complice o alleato dell'infamia e della follia nazista <ref>[http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2005/un15/art3712.html Da Umanità  Nova]</ref>.
 
===Il movimento anarchico dopo la seconda guerra mondiale===
 
[[File:Karl_Einstein.jpg|thumb|150 px|[[Carl Einstein]]]]
Dopo la seconda guerra mondiale, un articolo pubblicato sul giornale in lingua yddish ''[[Fraye Arbeter Shtime]]'' esponeva dettagliamene le difficoltà  materiali e non del [[movimento anarchico]] tedesco, appellandosi inoltre alla [[solidarietà]] dei compagni statunitensi che peraltro si concretizzò nel febbraio [[1946]] attraverso il cospicuo invio di numerosi pacchi. I problemi del movimento furono descritti anche da [[Rudolf Rocker]] nel saggio del [[1947]] ''Zur Betrachting der Lage in Deutschland'' («Per quanto riguarda la rappresentazione della situazione in Germania»), nel quale l'autore manifestava tutto il suo pessimismo riguardo alla nascita di un nuovo [[movimento anarchico]] in [[Germania]].
Nonostante ciò, nel [[1947]], ex membri della FAUD diedero vita ad una «Federazione dei libertari socialisti» (FFS), tuttavia è solo con gli anni '60, e il [[Maggio 1968|68]] in particolare, che si assistette ad una ripresa delle attività  anarchiche. Il [[movimento studentesco]] tedesco aveva infatti nel socialista anarchico-rivoluzionario [[Rudi Dutschke]] uno dei principali leader della [[rivolta]].
 
Nel [[1972]] aveva un discreto seguito la rivista anarco-pacifista ''Graswurzelrevolution'' («Rivoluzione dal basso») fondata da [[Wolfgang Hertle]], considerata la pubblicazione anarchica più influente e longeva del secondo dopoguerra tedesco.<ref> ''On the history of GWR and other libertarian periodicals in Germany cf. Bernd Drücke: Zwischen Schreibtisch und Straßenschlacht?'' Anarchismus und libertäre Presse in Ost- und Westdeutschland, doctoral thesis, Verlag Klemm & Oelschläger, Ulm 1998, p. 165 ff.</ref>
 
Per la prima grande organizzazione anarchica tedesca del dopo guerra bisognerà  attendere il [[1977]] con la nascita della [[Freie Arbeiter-Union]], fondata nel [[1977]] da alcuni anarchici che si rifacevano alla tradizione [[anarco-sindacalista]] della [[FAUD]].
 
Nel [[1980]] si costituì la ''[[Föderation Gewaltfreier Aktionsgruppen|Föderation Gewaltfreier Aktionsgruppen (FöGA)]]'', che riuniva diversi gruppi [[Anarcopacifismo|anarco-pacifisti]], [[Femminismo|femministi]] e [[Nonviolenza|non-violenti]]. Nel [[1989]], dopo diversi tentativi andati a vuoto negli anni precedenti, si costituì l'organizzazione nazionale di [[sintetismo anarchico|sintesi]] [[Föderation Deutschsprachiger AnarchistInnen]]. [[1992|Tre anni dopo]] aderì all'[[IFA]]
 
===Anarchismo nella Germania Est===
Dopo la fine della guerra la Germania fu divisa in due zone d'influenza, la parte occidentale (RDT) sotto quella statunitense, quella orientale (DDR) sotto quella sovietica. Anche nella DDR, grazie all'attivismo di numerosi lavoratori, il movimento anarchico riprese costituirsi e a portare avanti diverse attività  soprattutto di stampo [[anarco-sindacalista]].<ref>[https://web.archive.org/web/20070624085423/http://projekte.free.de/schwarze-katze/texte/a25.html Anarchisten in der DDR]</ref> Grazie a [[Wilhelm Jelinek]] a Zwickau si costituì un circolo particolarmente attivo, che addirittura riusciva a sviluppare stabili rapporti con i compagni della parte occidentale.
 
Nel [[1948]] fu convocato a Lipsia un convegno clandestino a cui erano stati invitati gli anarchici e antiautoritari della Germania Est. La notizia giunse però alle [[autorità]] comuniste e tutti i partecipanti furono tratti in arresto. Infatti, per il governo comunista i seguaci di [[Bakunin]] e [[Proudhon]] erano da considerare alla stregua di controrivoluzionari e per questo da reprimere in tutti i modi. Sino ad allora gli anarchici dell'est erano stati così forti dal poter loro stessi sostenere finanziariamente i compagni che vivevano dalla parte occidentale del muro.
 
Gradualmente però la repressione ebbe la meglio le attività  di fatto cessarono, sino a quando, a partire dal 1989, le autorità  tedesche dei due blocchi presero ad incontrarsi per organizzare la riunificazione della Germania.<ref>Bernd Drücke: ''[http://divergences.be/spip.php?article1527 Anarchy in East-Germany. Ohne Umweltblätter und telegraph hätte es die Wende 1989 so nicht gegeben]''. Über die libertäre Presse in der DDR. 15. September 2009. Abgerufen am 17. Mai 2012.</ref>
 
== Attualità  ==
Il movimento anarchico tedesco prosegue nelle proprie attività  diversificate, da una parte gli organizzatori ([[Freie Arbeiter-Union]],[[Föderation deutschsprachiger Anarchistinnen]], [[Anarcho-Syndikalistischen Jugend]]...) e dall'altra coloro che si muovono su un piano maggiormente [[gruppi d'affinità |informale]], come i [[black bloc]]<ref>Il termine ''Schwarzer Block'' fu coniato all'inizio degli anni '80 dalla [[polizia]] tedesca per identificare gli ''Autonomen'' (simili agli italiani Autonomi, appartenenti all'area della [[sinistra extraparlamentare]], seppur con un sostanziale distinguo sull'uso della tattica violenta</ref> e i gruppi più o meno numerosi che si oppongo alle nocività  contro la terra, al [[militarismo]], al [[fascismo]] e al [[capitalismo]].<ref>[https://www.informa-azione.info/germania_manifestazione_ad_amburgo_arrestati_alcuni_solidali_con_le_rivolte_in_grecia Manifestazione ad Amburgo, arrestati alcuni solidali con le rivolte in Grecia]</ref>
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Bibliografia ==
*[[Rudolf Rocker]], ''Nazionalismo e cultura'' <ref name="rudolf"> Il testo apparve a Barcellona durante la rivoluzione, negli anni '60 fu tradotto a puntate su «[[Umanità  Nova]]» da [[Virgilio Gozzoli]], e pubblicato in volume negli anni '70</ref>, pubblicato in due volumi dalle Edizioni Anarchismo («Nazionalismo e cultura analizza il nesso tra religione e stato, tra stato e la sua particolare religione: il nazionalismo».).
*AA.VV., ''Piegarsi vuol dire mentire. Germania: la resistenza libertaria al nazismo nella Ruhr e in Renania (1933-1945)'' Zero in Condotta-Milano 2005.
 
== Voci correlate ==
*[[Storia dell'anarchismo]]
[[Categoria:Anarchismo in Germania]]
[[Categoria:Storia]]

Versione attuale delle 16:29, 3 nov 2022