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[[File:Luigigalleani2.jpg|thumb|Luigi Galleani]] | [[File:Luigigalleani2.jpg|thumb|Luigi Galleani]] | ||
'''Luigi Galleani''' (Vercelli, [[12 agosto]] [[1861]] - Caprigliola, Aulla, Massa-Carrara, [[4 novembre]] [[1931]]) è stato un [[anarchico]] [[antiorganizzatore]] e propagandista italiano che visse lunghi periodi negli [[USA|Stati Uniti]]. Fondatore del celebre giornale | '''Luigi Galleani''' (Vercelli, [[12 agosto]] [[1861]] - Caprigliola, Aulla, Massa-Carrara, [[4 novembre]] [[1931]]) è stato un [[anarchico]] [[antiorganizzatore]] e propagandista italiano che visse lunghi periodi negli [[USA|Stati Uniti]]. Fondatore del celebre giornale ''[[Cronaca Sovversiva]]'', è stato autore di molti libri, tra cui ''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2018/06/Luigi-Galleani-La-fine-dellanarchismo.pdf La fine dell'Anarchismo?]''. | ||
==Biografia== | ==Biografia== | ||
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===Il periodo americano=== | ===Il periodo americano=== | ||
In Egitto rimase un solo anno e poi, a causa di una minaccia di estradizione, dovette andare a Londra e di qui negli [[USA]], dove giunse nel [[1901]], poco dopo che l'anarchico polacco [[Leon Czolgosz]] aveva giustiziato il Presidente William McKinley. Luigi Galleani si reca nel New Jersey, fermandosi a Paterson, piccola città con una folta presenza di anarchici emigrati, specie dall'[[Italia]]. Immediatamente assume il ruolo di capo redattore della [[stampa anarchica|rivista anarchica]], in lingua italiana, «[[La Questione Sociale (Paterson)|La Questione Sociale]]». Durante una manifestazione di [[solidarietà]] con gli operai della seta di Paterson, nel [[1902]], viene ferito da un colpo di revolver sparato da un poliziotto, ma per assurdo è Galleani stesso a rischiare l'arresto, per questo emigra momentaneamente in [[Canada]], tornando da clandestino negli [[USA]] l'anno seguente. Si stabilisce nel Vermont, a Barre, e qui fonda la [[stampa anarchica|rivista anarchica]] | In Egitto rimase un solo anno e poi, a causa di una minaccia di estradizione, dovette andare a Londra e di qui negli [[USA]], dove giunse nel [[1901]], poco dopo che l'anarchico polacco [[Leon Czolgosz]] aveva giustiziato il Presidente William McKinley. Luigi Galleani si reca nel New Jersey, fermandosi a Paterson, piccola città con una folta presenza di anarchici emigrati, specie dall'[[Italia]]. Immediatamente assume il ruolo di capo redattore della [[stampa anarchica|rivista anarchica]], in lingua italiana, «[[La Questione Sociale (Paterson)|La Questione Sociale]]». Durante una manifestazione di [[solidarietà]] con gli operai della seta di Paterson, nel [[1902]], viene ferito da un colpo di revolver sparato da un poliziotto, ma per assurdo è Galleani stesso a rischiare l'arresto, per questo emigra momentaneamente in [[Canada]], tornando da clandestino negli [[USA]] l'anno seguente. Si stabilisce nel Vermont, a Barre, e qui fonda la [[stampa anarchica|rivista anarchica]] ''[[Cronaca Sovversiva]]'', diretta dallo scultore italianao [[Carlo Abate]], disegnatore della testata del periodico e che si era stabilito nel Vermont alla fine del XIX secolo. | ||
A causa di una polemica sviluppatasi sulla stampa con Giacinto Menotti Serrati, [[socialista]] (in seguito diverrà capo dei socialisti massimalisti) e redattore de «Il Proletario», editato a New York, gli organi di [[repressione]] statunitensi lo individuano e iniziano l'iter di estradizione dal New Jersey. Nel frattempo è anche processato per i fatti di Paterson, da cui viene assolto, contrariamente ad uno degli scioperanti che viene invece condannato alla pena capitale. In qualche modo riesce comunque a rimanere nel New Jersey, continuando la sua attività di pubblicista, che gli "permette" di entrare in polemica con le tesi di [[Francesco Saverio Merlino]], l'anarchico italiano che per un certo periodo passò al partito socialista italiano. Questi nel [[1907]] aveva rilasciato un'intervista al giornale «La Stampa», il cui titolo enfatico era stato '' La fine dell'anarchismo''. Luigi Galleani risponde e controbatte quanto asserito da [[Francesco Saverio Merlino]] con numerosi articoli in | A causa di una polemica sviluppatasi sulla stampa con Giacinto Menotti Serrati, [[socialista]] (in seguito diverrà capo dei socialisti massimalisti) e redattore de «Il Proletario», editato a New York, gli organi di [[repressione]] statunitensi lo individuano e iniziano l'iter di estradizione dal New Jersey. Nel frattempo è anche processato per i fatti di Paterson, da cui viene assolto, contrariamente ad uno degli scioperanti che viene invece condannato alla pena capitale. In qualche modo riesce comunque a rimanere nel New Jersey, continuando la sua attività di pubblicista, che gli "permette" di entrare in polemica con le tesi di [[Francesco Saverio Merlino]], l'anarchico italiano che per un certo periodo passò al partito socialista italiano. Questi nel [[1907]] aveva rilasciato un'intervista al giornale «La Stampa», il cui titolo enfatico era stato '' La fine dell'anarchismo''. Luigi Galleani risponde e controbatte quanto asserito da [[Francesco Saverio Merlino]] con numerosi articoli in ''[[Cronaca Sovversiva]]'', da cui successivamente prenderà forma il libro ''La fine dell'Anarchismo?'' <ref>Il [[20 giugno]] del [[1907]] terminava il "Primo Congresso Anarchico Italiano". Vennero presentate sette relazioni su alcuni dei principali temi al centro dell'infuocato dibattito interno: organizzazione, [[sindacalismo]], [[antimilitarismo]], [[anticlericalismo]], socialriformismo e [[Stirner|individualismo stirneriano]]. In occasione del Congresso il pubblicista Cesare Sobrero intervistò [[Francesco Saverio Merlino]] (allontanatosi dal movimento intorno al [[1899]]); l'intervista, intitolata ''La fine dell'Anarchismo'', suscitò in [[Luigi Fabbri]], allora redattore con [[Pietro Gori]] de ''[[Il Pensiero]]'', meraviglia e dispiacere. A [[Luigi Fabbri|Fabbri]] fece eco, dall'America, Luigi Galleani con una serie di articoli, pubblicati su ''[[Cronaca Sovversiva]]'', che furono poi raccolti nel libro, ''La fine dell'Anarchismo?'': si tratta di uno dei testi più importanti per capire il complesso delle tesi sostenute nell'[[anarchismo]] (lo stesso [[Errico Malatesta]] era un grande estimatore della chiarezza espositiva di Galleani), un volume in cui l'autore, ad esempio, supera l'apparente inconciliabilità tra componenti comuniste e individualiste (sottolineata da [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]]) con parole come queste: «Tra il comunismo (non certo inteso come un aspetto nuovo di stato, di governo, condannato a riprodurre in sé tutte le iniquità ed i misfatti dei governi che lo hanno preceduto, ma come libera, volontaria, solidale cooperazione di tutti e di ciascuno alla produzione) e l'individualismo (nel senso che nessuna autorità di istituti, di maggioranze o di minoranze possa interferire con lo sviluppo e la libertà dell'individuo, e comunque attenuarne l'autonomia) non vi è né contraddizione né incompatibilità: l'uno è semplicemente il terreno economico nel quale l'altro abbia la possibilità di regolarizzarsi, di esercitarsi. Sono due termini che si integrano».</ref> | ||
==== Azione diretta contro le autorità ==== | ==== Azione diretta contro le autorità ==== | ||
Galleani nel [[1912]] si sposta dal New Jersey al Massachusetts, a Lynn, dove prosegue la pubblicazione di | Galleani nel [[1912]] si sposta dal New Jersey al Massachusetts, a Lynn, dove prosegue la pubblicazione di ''[[Cronaca sovversiva]]'', avvalendosi della preziosa collaborazione di [[Raffaele Schiavina]], e dalle cui pagine nel [[1914]] denuncia la guerra di rapina imperialistica, entrando in polemica con l'anarchico [[Kropotkin]], in quel momento favorevole all'appoggio alla Triplice Intesa. | ||
Non appena gli [[USA]] entrano in guerra nel [[1917]] avviene l'arresto di Luigi Galleani, con l'accusa di disfattismo, antipattriotismo, e la chiusura delle pubblicazione che curava. I gruppi che si rifacevano alle sue parole, tra cui dovrebbero esserci anche [[Sacco e Vanzetti]], vwnivano allora considerati dalle [[autorità]] americane come i responsabili di una serie innumerevoli di attentati iniziati nei primi anni '10 e volti a contro uomini delle istituzioni e del [[capitalismo]], colpevoli di aver organizzato la spietata repressione degli anarchici e dei proletari in lotta. <ref>Il governo americano attuò una serie di leggi volte a reprimere l'organizzazione dei proletari (si veda [[Anarchist Exclusion Act]]) e contemporaneamente utilizzò le forze militari per letteralmente massacrare i lavoratori in lotta: es. [[Massacro di Ludlow (USA, 1914)|massacro di Ludlow (1914)]], [[Massacro di Everett (USA, 1916)|massacro di Everett (1916)]], [[Massacro di Centralia (USA, 1919)|massacro di Centralia (1919)]].</ref> In uno di questi ([[2 giugno]] [[1919]]), diretto contro il procuratore Palmer, morì a causa della prematura esplosione della bomba l'ex-editore di | Non appena gli [[USA]] entrano in guerra nel [[1917]] avviene l'arresto di Luigi Galleani, con l'accusa di disfattismo, antipattriotismo, e la chiusura delle pubblicazione che curava. I gruppi che si rifacevano alle sue parole, tra cui dovrebbero esserci anche [[Sacco e Vanzetti]], vwnivano allora considerati dalle [[autorità]] americane come i responsabili di una serie innumerevoli di attentati iniziati nei primi anni '10 e volti a contro uomini delle istituzioni e del [[capitalismo]], colpevoli di aver organizzato la spietata repressione degli anarchici e dei proletari in lotta. <ref>Il governo americano attuò una serie di leggi volte a reprimere l'organizzazione dei proletari (si veda [[Anarchist Exclusion Act]]) e contemporaneamente utilizzò le forze militari per letteralmente massacrare i lavoratori in lotta: es. [[Massacro di Ludlow (USA, 1914)|massacro di Ludlow (1914)]], [[Massacro di Everett (USA, 1916)|massacro di Everett (1916)]], [[Massacro di Centralia (USA, 1919)|massacro di Centralia (1919)]].</ref> In uno di questi ([[2 giugno]] [[1919]]), diretto contro il procuratore Palmer, morì a causa della prematura esplosione della bomba l'ex-editore di ''[[Cronaca Sovversiva]]'' e collaboratore di Galleani [[Carlo Valdinoci]]. | ||
Il [[24 giugno]] [[1919]], dopo l'attentato contro la casa dell'"avvocato generale" Palmer ad opera di [[Carlo Valdinoci]], Luigi Galleani viene espulso ed estradato in [[Italia]], "grazie" all'introduzione della legge repressiva ''[[Anarchist Exclusion Act]]'', senza che la moglie ed i 4 figli possano seguirlo. <ref name="america">''[http://www.estelnegre.org/anarcoefemerides/2406.html Anarcoefemèrides del 24 de juny]''</ref> Con lui vengono espulsi otto suoi fedelissimi: [[Giovanni Fruzzetti]] (vero nome [[Giovanni Balloni]], uno degli storici fondatori di ''[[Cronaca Sovversiva]]''), [[Raffaele Schiavina]], [[Giuseppe Solari]], [[Tugardo Montanari]], [[Vincenzo De Lecce]], [[Alfonso Fagotti]], [[Irma Sanchini|Irma]] e [[Giobbe Sanchini]]. <ref>[[Paul Avrich]], ''Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti'', pp. 219-220.</ref> | Il [[24 giugno]] [[1919]], dopo l'attentato contro la casa dell'"avvocato generale" Palmer ad opera di [[Carlo Valdinoci]], Luigi Galleani viene espulso ed estradato in [[Italia]], "grazie" all'introduzione della legge repressiva ''[[Anarchist Exclusion Act]]'', senza che la moglie ed i 4 figli possano seguirlo. <ref name="america">''[http://www.estelnegre.org/anarcoefemerides/2406.html Anarcoefemèrides del 24 de juny]''</ref> Con lui vengono espulsi otto suoi fedelissimi: [[Giovanni Fruzzetti]] (vero nome [[Giovanni Balloni]], uno degli storici fondatori di ''[[Cronaca Sovversiva]]''), [[Raffaele Schiavina]], [[Giuseppe Solari]], [[Tugardo Montanari]], [[Vincenzo De Lecce]], [[Alfonso Fagotti]], [[Irma Sanchini|Irma]] e [[Giobbe Sanchini]]. <ref>[[Paul Avrich]], ''Ribelli in paradiso. Sacco, Vanzetti e il movimento anarchico negli Stati Uniti'', pp. 219-220.</ref> | ||
===Il ritorno in Italia=== | ===Il ritorno in Italia=== | ||
[[File:Cronaca.gif|thumb|400px|Testata di [[Cronaca Sovversiva]]]] | [[File:Cronaca.gif|thumb|400px|Testata di ''[[Cronaca Sovversiva]]''.]] | ||
Luigi Galleani tornato in [[Italia]] si stabilisce a Torino, riprendendo a pubblicare | Luigi Galleani tornato in [[Italia]] si stabilisce a Torino, riprendendo a pubblicare ''[[Cronaca Sovversiva]]'', sempre con la collaborazione di [[Raffaele Schiavina]], e combattendo i germi fascisti che cominciano ad insediarsi della società italiana. | ||
Si conosce la sua azione di [[antifascismo|antifascista]] in [[Italia]] grazie alla testimonianza del [[comunismo|comunista]] [[Francesco Leone]], uno dei più coraggiosi capi degli [[Arditi del Popolo]] del Vercellese: | Si conosce la sua azione di [[antifascismo|antifascista]] in [[Italia]] grazie alla testimonianza del [[comunismo|comunista]] [[Francesco Leone]], uno dei più coraggiosi capi degli [[Arditi del Popolo]] del Vercellese: | ||
: «Vedi, c'era un gruppo di anarchici. Qui c'era stato Luigi Galleani, che era stato in America e per un certo periodo poi era stato anche qui. Anzi, io credo che questo gruppo di anarchici si chiamasse il gruppo Galleani. E questo gruppo era composto da elementi molto decisi, molto decisi. Ricordo, per esempio, dopo quella lotta lì con i fascisti, io son sempre uscito tutte le sere, nonostante che ci fossero sempre scontri, una volta mi hanno anche sparato da un viale: a pochi metri di distanza non m'hanno preso. Ebbene, questi anarchici, a mia insaputa, dopo questo atto, si distribuivano la notte nei giardini proprio a mia difesa, senza che io neanche lo sapessi». <ref>[https://web.archive.org/web/20211016220304/http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/bermani100.html Intervista] di Francesco Leone rilasciata allo storico Cesare Bermani.</ref> | : «Vedi, c'era un gruppo di anarchici. Qui c'era stato Luigi Galleani, che era stato in America e per un certo periodo poi era stato anche qui. Anzi, io credo che questo gruppo di anarchici si chiamasse il gruppo Galleani. E questo gruppo era composto da elementi molto decisi, molto decisi. Ricordo, per esempio, dopo quella lotta lì con i fascisti, io son sempre uscito tutte le sere, nonostante che ci fossero sempre scontri, una volta mi hanno anche sparato da un viale: a pochi metri di distanza non m'hanno preso. Ebbene, questi anarchici, a mia insaputa, dopo questo atto, si distribuivano la notte nei giardini proprio a mia difesa, senza che io neanche lo sapessi». <ref>[https://web.archive.org/web/20211016220304/http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/bermani100.html Intervista] di Francesco Leone rilasciata allo storico Cesare Bermani.</ref> | ||
Con l'ascesa definitiva del [[Fascismo|fascismo]], | Con l'ascesa definitiva del [[Fascismo|fascismo]], ''[[Cronaca Sovversiva]]'' viene soppressa e Galleani è condannato a quattordici mesi di [[carcere]]. La sua colpa è di aver pubblicato il [[15 maggio]] [[1920]], un articolo intitolato ''Soldato, fratello!'' <ref name="rayneri">Sarà espulso dall'[[Italia]] anche [[Pietro Rayneri]], accusato dello stesso "crimine" ([http://www.estelnegre.org/anarcoefemerides/1505.html ''Anarcoefemèrides del 15 de maig'']).</ref> Tornato in [[libertà]] collabora, dall'[[Italia]], con la rivista statunitense «[[L'Adunata dei Refrattari]]», poi è nuovamente incarcerato nel [[1926]] e mandato al confino a Lipari. In seguito è nuovamente incarcerato per sei mesi presso il penitenziario di Messina a causa di una serie di insulti diretti contro [[Mussolini]]. Viene liberato per motivi di salute all'inizio del [[1930]] e inviato al soggiorno obbligato nel paesino di Caprigliola, vicino ad Aulla, dove muore l'anno seguente, il [[4 novembre]], per un attacco cardiaco. | ||
== Pensiero e azione== | == Pensiero e azione== | ||
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===L'azione diretta dei galleanisti=== | ===L'azione diretta dei galleanisti=== | ||
{{vedi|Anarchismo negli Stati Uniti}} | {{vedi|Anarchismo negli Stati Uniti}} | ||
Intorno alla carismatica figura di Galleani e alla propaganda di | Intorno alla carismatica figura di Galleani e alla propaganda di ''[[Cronaca sovversiva]]'' si costituirono [[gruppi d'affinità |gruppi informali]] dediti all'[[azione diretta]]. Si ritrovavano in circoli e gruppi dai nomi che erano tutto un programma - ''Autonomia'', ''Demolizione'', ''Gli Insorti'', ''11 novembre'' (data dell'esecuzione dei [[martiri di Chicago]]), ''29 luglio'' (data in cui [[Gaetano Bresci]] uccise Umberto I) - molto spesso per approfondire la conoscenza tra i vari militanti organizzavano feste di ballo, pic-nic, lotterie e giostre, nel corso delle quali altrettanto spesso si raccoglievano fondi per i compagni in [[carcere]], in difficoltà o in attesa di processo. Esistevano anche piccole compagnie teatrali che mettevano in scena seguitissimi spettacoli sulla storia e i principi dell'[[anarchia]]. Ma non era tutto rose e fiori, spesso tra i vari gruppi insorgevano divergenze importanti sulle modalità d'azione e altrettanto spesso era lo stesso Galleani ad essere pesantemente criticato. | ||
[[File:Palmer_Bombing.jpg|thumb|La casa del Procuratore Alexander Mitchell Palmer dopo l'attentato di Valdinoci ([[2 giugno]] [[1919]]) che morì nella prematura deflagrazione.]] | [[File:Palmer_Bombing.jpg|thumb|La casa del Procuratore Alexander Mitchell Palmer dopo l'attentato di Valdinoci ([[2 giugno]] [[1919]]) che morì nella prematura deflagrazione.]] | ||
I nomi che maggiormente sono stati legati a questo modo di intendere l'anarchismo sono: [[Mario Buda]], [[Carlo Valdinoci]], [[Frank Abarno]], [[Gabriella Segata Antolini]], [[Pietro Angelo]], [[Luigi Bacchetti]], [[Carmine Carbone]], [[Andrea Ciofalo]], [[Efisio Zonchello]], [[Ferruccio Coacci]], [[Emilio Coda]], [[Alfredo Conti]], [[Nestor Dondoglio]], [[Roberto Elia]], [[Luigi Falzini]], [[Frank Mandese]], [[Riccardo Orciani]], [[Nicola Recchi]], [[Sacco e Vanzetti]], [[Giuseppe Sberna]], [[Andrea Salsedo]], [[Raffaele Schiavina]] ed altri. | I nomi che maggiormente sono stati legati a questo modo di intendere l'anarchismo sono: [[Mario Buda]], [[Carlo Valdinoci]], [[Frank Abarno]], [[Gabriella Segata Antolini]], [[Pietro Angelo]], [[Luigi Bacchetti]], [[Carmine Carbone]], [[Andrea Ciofalo]], [[Efisio Zonchello]], [[Ferruccio Coacci]], [[Emilio Coda]], [[Alfredo Conti]], [[Nestor Dondoglio]], [[Roberto Elia]], [[Luigi Falzini]], [[Frank Mandese]], [[Riccardo Orciani]], [[Nicola Recchi]], [[Sacco e Vanzetti]], [[Giuseppe Sberna]], [[Andrea Salsedo]], [[Raffaele Schiavina]] ed altri. | ||
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Gli storici ritengono che i seguaci di Galleani cominciarono i loro attacchi dinamitardi nel [[1914]]. Essi furono coinvolti in almeno due attentati a New York, uno dei quale progettato contro John D. Rockefeller per il [[4 luglio]] ma che non andò in porto e causò la morte di [[Arthur Caron]] a causa della prematura esplosione della dinamite. Il [[14 novembre]] [[1914]], una bomba fu collocata agli uffici del Magistrato Campbell, che aveva condannato un anarchico per incitamento alla rivolta. Nel gennaio del [[1915]], la polizia aveva scoperto un complotto volto a far saltare in aria la Cattedrale di San Patrizio di New York, e una copia di ''La Salute è in voi!'' fu trovato a casa di un sospetto. Nel [[1916]] il cuoco anarchico [[Nestor Dondoglio]] fu accusato di aver avvelenato il cibo destinato ad un centinaio di personalità dell'industria, commercio e politica riunitisi in un ristorante. Il [[6 dicembre]] seguente, [[Alfonso Fagotti]] fu arrestato per aver accoltellato un poliziotto durante una sommossa in North Square di Boston. <ref name="PA">[[Paul Avrich]], ''Sacco and Vanzetti: The Anarchist Background'', Princeton University Press, [[1991]].</ref> | Gli storici ritengono che i seguaci di Galleani cominciarono i loro attacchi dinamitardi nel [[1914]]. Essi furono coinvolti in almeno due attentati a New York, uno dei quale progettato contro John D. Rockefeller per il [[4 luglio]] ma che non andò in porto e causò la morte di [[Arthur Caron]] a causa della prematura esplosione della dinamite. Il [[14 novembre]] [[1914]], una bomba fu collocata agli uffici del Magistrato Campbell, che aveva condannato un anarchico per incitamento alla rivolta. Nel gennaio del [[1915]], la polizia aveva scoperto un complotto volto a far saltare in aria la Cattedrale di San Patrizio di New York, e una copia di ''La Salute è in voi!'' fu trovato a casa di un sospetto. Nel [[1916]] il cuoco anarchico [[Nestor Dondoglio]] fu accusato di aver avvelenato il cibo destinato ad un centinaio di personalità dell'industria, commercio e politica riunitisi in un ristorante. Il [[6 dicembre]] seguente, [[Alfonso Fagotti]] fu arrestato per aver accoltellato un poliziotto durante una sommossa in North Square di Boston. <ref name="PA">[[Paul Avrich]], ''Sacco and Vanzetti: The Anarchist Background'', Princeton University Press, [[1991]].</ref> | ||
La posizione intransigente dei galleanisti veniva sostenuta dal giornale | La posizione intransigente dei galleanisti veniva sostenuta dal giornale ''[[Cronaca Sovversiva]]'' ed era in contrapposizione a quella portata avanti dal giornale di [[Carlo Tresca]] ''[[Il Martello (New York)|Il Martello]]'', che invece era fautore di un anarchismo meno radicale e più possibilista ai compromessi con gruppi non necessariamente anarchici. | ||
Ad ogni modo gli attentati nel paese si susseguirono numerosi, anche se non tutti quelli attribuiti ai galleanisti furono effettivamente opera loro. A fine aprile del [[1919]], almeno 36 trappole con bombe a dinamite vennero inviate per posta a diversi politici e funzionari vari. <ref>il Tra questi c'era il procuratore generale degli Stati Uniti d'America, ufficiali giudiziari, John Davison Rockefeller, il sindaco di Seattle, Ole Hanson e il senatore Stato della Georgia, Thomas W. Hardwick (questi ultimi due avevano duramente criticato gli scioperi dei lavoratori e si erano fatti promotori della [[repressione]]).</ref> Gli ordigni, nelle intenzioni dei galleanisti, avrebbero dovuto giungere a destinazione in occasione delle celebrazioni del [[1° maggio|primo Maggio]], ma la maggior parte furono intercettate e disinnescate prima che potessero esplodere. | Ad ogni modo gli attentati nel paese si susseguirono numerosi, anche se non tutti quelli attribuiti ai galleanisti furono effettivamente opera loro. A fine aprile del [[1919]], almeno 36 trappole con bombe a dinamite vennero inviate per posta a diversi politici e funzionari vari. <ref>il Tra questi c'era il procuratore generale degli Stati Uniti d'America, ufficiali giudiziari, John Davison Rockefeller, il sindaco di Seattle, Ole Hanson e il senatore Stato della Georgia, Thomas W. Hardwick (questi ultimi due avevano duramente criticato gli scioperi dei lavoratori e si erano fatti promotori della [[repressione]]).</ref> Gli ordigni, nelle intenzioni dei galleanisti, avrebbero dovuto giungere a destinazione in occasione delle celebrazioni del [[1° maggio|primo Maggio]], ma la maggior parte furono intercettate e disinnescate prima che potessero esplodere. | ||
Altri attentati ci furono il [[2 giugno]] [[1919]], quando esplosero quasi simultaneamente ben otto bombe in otto differenti città statunitensi. La bomba diretta al Procuratore Palmer esplose prematuramente uccidendo [[Carlo Valdinoci]], un ex-editore della | Altri attentati ci furono il [[2 giugno]] [[1919]], quando esplosero quasi simultaneamente ben otto bombe in otto differenti città statunitensi. La bomba diretta al Procuratore Palmer esplose prematuramente uccidendo [[Carlo Valdinoci]], un ex-editore della ''[[Cronaca Sovversiva]]'' e collaboratore di Galleani. Ogni ordigno veniva accompagnato da un volantino intitolato «Parole semplici» (''Plain words''), spesso recante il seguente contenuto: | ||
: «La guerra, lo scontro di classe e voi siete stati i primi a portarci sotto le ali delle potenti istituzioni che voi chiamate ordine, nell'oscurità delle vostre leggi. Dovrà scorrere sangue; non ci faremo abbindolare; ci dovranno essere degli omicidi; noi uccideremo, perché è necessario; ci dovrà essere distruzione; noi distruggeremo per liberare il mondo dalle vostre tiranniche istituzioni». <ref name="PA"></ref> | : «La guerra, lo scontro di classe e voi siete stati i primi a portarci sotto le ali delle potenti istituzioni che voi chiamate ordine, nell'oscurità delle vostre leggi. Dovrà scorrere sangue; non ci faremo abbindolare; ci dovranno essere degli omicidi; noi uccideremo, perché è necessario; ci dovrà essere distruzione; noi distruggeremo per liberare il mondo dalle vostre tiranniche istituzioni». <ref name="PA"></ref> | ||
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*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2018/06/Luigi-Galleani-La-fine-dellanarchismo.pdf La fine dell'anarchismo?]'' di Luigi Galleani | *''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2018/06/Luigi-Galleani-La-fine-dellanarchismo.pdf La fine dell'anarchismo?]'' di Luigi Galleani | ||
*''[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/galleani/una_battaglia/pdf/galleani_una_battaglia.pdf Una battaglia]'' di Luigi Galleani | *''[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/galleani/una_battaglia/pdf/galleani_una_battaglia.pdf Una battaglia]'' di Luigi Galleani | ||
*''[https://www.academia.edu/42303522/LUIGI_GALLEANI_ALCUNI_ARTICOLI_DALLA_SUA_CRONACA_SOVVERSIVA Alcuni articoli da | *''[https://www.academia.edu/42303522/LUIGI_GALLEANI_ALCUNI_ARTICOLI_DALLA_SUA_CRONACA_SOVVERSIVA Alcuni articoli da ''[[Cronaca Sovversiva]]'' (1904-1906)]'' di Luigi Galleani | ||
*''[https://fdocumenti.com/document/luigi-galleani-scuola-moderna-di-francisco-ferrer-1902-1909.html «Scuola moderna» di Francisco Ferrer (1902-1909)]'' di Luigi Galleani | *''[https://fdocumenti.com/document/luigi-galleani-scuola-moderna-di-francisco-ferrer-1902-1909.html «Scuola moderna» di Francisco Ferrer (1902-1909)]'' di Luigi Galleani | ||
*''[http://anarcopedia.altervista.org/LG_madri.pdf Alle madri d'Italia! Per Augusto Masetti]'' di Luigi Galleani | *''[http://anarcopedia.altervista.org/LG_madri.pdf Alle madri d'Italia! Per Augusto Masetti]'' di Luigi Galleani |