Kronstadt: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
Nessun oggetto della modifica
Riga 51: Riga 51:
Per contrastare il [[socialismo libertario]] di Kronostad, i bolscevichi usarono l'arma della diffamazione, affiggendo sui muri delle principali città manifesti in cui si millantava il tradimento del [[soviet]] di Kronstadt, passato al comando del fantomatico controrivoluzionario Kozlovskij (esisteva a Kronstadt un ex-ufficiale con quel nome, ma non esercitava alcuna [[autorità]] e inoltre non era un controrivoluzionario). La «Leningradskaja Pravda» pubblicò la falsa notizia dell'arresto e dell'esecuzione non eseguita “per miracolo” del "Commissario della flotta e dell'esercito" Kuzmin (successivamente Kuzmin ebbe a dire che sostanzialmente se l'era vista brutta ma che non gli fu fatto niente).  
Per contrastare il [[socialismo libertario]] di Kronostad, i bolscevichi usarono l'arma della diffamazione, affiggendo sui muri delle principali città manifesti in cui si millantava il tradimento del [[soviet]] di Kronstadt, passato al comando del fantomatico controrivoluzionario Kozlovskij (esisteva a Kronstadt un ex-ufficiale con quel nome, ma non esercitava alcuna [[autorità]] e inoltre non era un controrivoluzionario). La «Leningradskaja Pravda» pubblicò la falsa notizia dell'arresto e dell'esecuzione non eseguita “per miracolo” del "Commissario della flotta e dell'esercito" Kuzmin (successivamente Kuzmin ebbe a dire che sostanzialmente se l'era vista brutta ma che non gli fu fatto niente).  


In realtà gli insorti (i “leader” della rivolta erano sostanzialmente degli sconosciuti: [[Stepan Petrichenko|Petricenko]] <ref name="Petrichenko">Prima di Kronstadt, Petrichenko fu uno dei leaders dell'esperienza vissuta nella [[Repubblica Sovietica di Naissaar]].</ref>, [[Perepelkin]] ecc.) avevano cercato di limitare gli episodi di [[violenza]] contro i bolscevichi (alcuni brutti episodi sono imputabili alle libere inizative di qualche testa calda del luogo), arrestando solo qualche funzionario bolscevico che si era dissociato dalle decisioni del "popolo di Piazza Ancora". Anzi, ancor di più, lo stesso Kuzmin e il "Presidente Esecutivo della Repubblica" Kalinin, furono accolti amichevolmente, ma quest'ultimo li accusò di egoismo e tradimento, promettendo una dura repressione che non tardò ad arrivare. <ref name="menzogne"> Le menzogne bolsceviche sono state ben illustrate da [[Victor Serge]] nel suo ''Memorie di un rivoluzionario'', pp. 154-162.</ref>
In realtà gli insorti (i “leader” della rivolta erano sostanzialmente degli sconosciuti: [[Stepan Petrichenko|Petricenko]] <ref name="Petrichenko">Prima di Kronstadt, Petrichenko fu uno dei leaders dell'esperienza vissuta nella [[Repubblica Sovietica di Naissaar]].</ref>, [[Perepelkin]] ecc.) avevano cercato di limitare gli episodi di [[violenza]] contro i bolscevichi (alcuni brutti episodi sono imputabili alle libere inizative di qualche testa calda del luogo), arrestando solo qualche funzionario bolscevico che si era dissociato dalle decisioni del "popolo di Piazza Ancora". Anzi, ancor di più, lo stesso Kuzmin e il "Presidente Esecutivo della Repubblica" Kalinin, furono accolti amichevolmente, ma quest'ultimo li accusò di egoismo e tradimento, promettendo una dura repressione che non tardò ad arrivare. <ref name="menzogne">Le menzogne bolsceviche sono state ben illustrate da [[Victor Serge]] nel suo ''Memorie di un rivoluzionario'', pp. 154-162.</ref>


Nell'appello ''agli operai, soldati rossi e marinai'', del [[13 marzo]] (cioè quando l'attacco bolscevico era già in atto da qualche girono), Kronstadt respingerà l'infame accusa di essere dei controrivoluzionari guidati da generali bianchi:
Nell'appello ''agli operai, soldati rossi e marinai'', del [[13 marzo]] (cioè quando l'attacco bolscevico era già in atto da qualche girono), Kronstadt respingerà l'infame accusa di essere dei controrivoluzionari guidati da generali bianchi:
Riga 57: Riga 57:


===Kronstadt nel mirino dei bianchi: il "Memorandum" del centro nazionale ===
===Kronstadt nel mirino dei bianchi: il "Memorandum" del centro nazionale ===
Che Kronštadt fosse nel mirino dei controrivoluzionari "Bianchi" è comprovato dalle attività dell'organizzazione antibolscevica che portava il nome di «Centro Nazionale» (o Unione Nazionale) - espressione del vecchio Partito dei cadetti <ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/partito-democratico-costituzionale-russo_%28Dizionario-di-Storia%29/ Partito dei cadetti]</ref>, degli ottobristi <ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/ottobristi.html Ottobristi]</ref> e dei popolisti di destra - e dalla scoperta di un suo segretissimo documento dal titolo di ''Memorandum sulla organizzazione di una rivolta a Kronstadt''.
Che Kronštadt fosse nel mirino dei controrivoluzionari "Bianchi" è comprovato dalle attività dell'organizzazione antibolscevica che portava il nome di «Centro Nazionale» (o Unione Nazionale) - espressione del vecchio Partito dei cadetti <ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/partito-democratico-costituzionale-russo_%28Dizionario-di-Storia%29/ ''Partito democratico costituzionale russo'']</ref>, degli ottobristi <ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/ottobristi.html ''Ottobristi'']</ref> e dei popolisti di destra - e dalla scoperta di un suo segretissimo documento dal titolo di ''Memorandum sulla organizzazione di una rivolta a Kronstadt''.
[[Image:Petrichenko.jpg|thumb|left|Stepan Maximovich Petrichenko.]]
[[Image:Petrichenko.jpg|thumb|left|Stepan Maximovich Petrichenko.]]
Nel ''Memorandum'' si descrivevano le possibilità di sostenere ed indirizzare le proteste dei marinai e dei soldati in chiave antibolscevica, di modo che si trasformasse in rvolta da diffondere poi a Pietrogrado e a tutta la [[Russia]], ponendo fine al [[bolscevismo|potere bolscevico]]. In realtà però, nulla di quanto da loro ipotizzato fu messo in pratica, dal momento che il carattere spontaneo e non eterodiretto dell'insurrezione è dimostrato dal fatto che se fosse stato seguito il piano del ''Memorandum'', allora gli insorti avrebbero quantomeno dovuto aspettare l'inizio della primavera e lo scioglimento dei ghiacci, che avrebeb comportato la liberazione delle due navi dal ghiaccio e contemporaneamente si scongiurasse l'attacco da terra della fanteria bolscevica. Non solo, qualche giorno dopo l'arresto, il funzionario bolscevico Kalinin fu rilasciato in libertà, quando invece sarebbe stato un prezioso ostaggio da utilizzare durante l'attacco dell'Armata Rossa. Inoltre i marinai non fecero nulla per estendere la rivolta, come volevano quelli del Centro Nazionale, visto che si limitarono ad inviare a Orianenbaum solo una forza rappresentativa insufficiente ad accendere il fuoco insurrezionale.  
Nel ''Memorandum'' si descrivevano le possibilità di sostenere ed indirizzare le proteste dei marinai e dei soldati in chiave antibolscevica, di modo che si trasformasse in rvolta da diffondere poi a Pietrogrado e a tutta la [[Russia]], ponendo fine al [[bolscevismo|potere bolscevico]]. In realtà però, nulla di quanto da loro ipotizzato fu messo in pratica, dal momento che il carattere spontaneo e non eterodiretto dell'insurrezione è dimostrato dal fatto che se fosse stato seguito il piano del ''Memorandum'', allora gli insorti avrebbero quantomeno dovuto aspettare l'inizio della primavera e lo scioglimento dei ghiacci, che avrebeb comportato la liberazione delle due navi dal ghiaccio e contemporaneamente si scongiurasse l'attacco da terra della fanteria bolscevica. Non solo, qualche giorno dopo l'arresto, il funzionario bolscevico Kalinin fu rilasciato in libertà, quando invece sarebbe stato un prezioso ostaggio da utilizzare durante l'attacco dell'Armata Rossa. Inoltre i marinai non fecero nulla per estendere la rivolta, come volevano quelli del Centro Nazionale, visto che si limitarono ad inviare a Orianenbaum solo una forza rappresentativa insufficiente ad accendere il fuoco insurrezionale.  
Riga 73: Riga 73:
[[File:Lenin CL Colour.jpg|150px|left|thumb|Vladimir [[Lenin]], uno dei responsabili della [[repressione]] di Kronstadt]]
[[File:Lenin CL Colour.jpg|150px|left|thumb|Vladimir [[Lenin]], uno dei responsabili della [[repressione]] di Kronstadt]]
Prima dell'assalto la popolazione fu avvisata da un manifesto diffuso a Kronstadt tramite un aereoplano, erroneamente poi attribuito a [[Lev Trotzkij|Trotzkij]] ma in realtà opera di Zinoviev, che recitava quanto segue:  
Prima dell'assalto la popolazione fu avvisata da un manifesto diffuso a Kronstadt tramite un aereoplano, erroneamente poi attribuito a [[Lev Trotzkij|Trotzkij]] ma in realtà opera di Zinoviev, che recitava quanto segue:  
:«Dietro i social rivoluzionari e i menscevichi, gli ufficiali bianchi mostrano i loro artigli. I capi reali della ribellione sono il generale Koslovski e i suoi complici Burkser, Kostrimintinov, Scirmanovski, e altre guardie bianche che vi ingannano. In realtà essi si battono per la restaurazione dello zarismo e perché un nuovo Viren <ref>Feroce comandante della base navale di Kronstadt sino al momento della sua esecuzione, avvenuta nel febbraio [[1917]].</ref> si istalli sulle vostre spalle. Che Pietrogrado, la Siberia e l'Ucraina siano pronte a seguirvi è un'infame menzogna. La verità è che siete circondati da ogni parte [...] all'ultimo minuto i Koslovski e i Petricenko vi lasceranno e si rifugeranno in Finlandia. Che cosa farete allora? Se li seguirete, pensate che i finlandesi vi daranno da mangiare? Non avete sentito che cosa è successo agli uomini di Wrangel, che muoiono come mosche di fame e malattie? Lo stesso destino vi attende, a meno che non vi arrendiate entro 24 ore. Se lo farete sarete perdonati; ma se non lo farete sarete massacrati come pernici.» <ref>Riportato da [[Paul Avrich]] in ''Kronstadt 1921'', Res Gestae, pp. 137-138.</ref> <ref name="mitragliati">[[Victor Serge]], in ''Memorie di un rivoluzionario'', p. 159, riporta invece in maniera più sintetica che il manifesto arrecava il seguente ultimatum: «'''Arrendetevi o sarete mitragliati come conigli!'''»  </ref>
:«Dietro i social rivoluzionari e i menscevichi, gli ufficiali bianchi mostrano i loro artigli. I capi reali della ribellione sono il generale Koslovski e i suoi complici Burkser, Kostrimintinov, Scirmanovski, e altre guardie bianche che vi ingannano. In realtà essi si battono per la restaurazione dello zarismo e perché un nuovo Viren <ref>Feroce comandante della base navale di Kronstadt sino al momento della sua esecuzione, avvenuta nel febbraio [[1917]].</ref> si istalli sulle vostre spalle. Che Pietrogrado, la Siberia e l'Ucraina siano pronte a seguirvi è un'infame menzogna. La verità è che siete circondati da ogni parte [...] all'ultimo minuto i Koslovski e i Petricenko vi lasceranno e si rifugeranno in Finlandia. Che cosa farete allora? Se li seguirete, pensate che i finlandesi vi daranno da mangiare? Non avete sentito che cosa è successo agli uomini di Wrangel, che muoiono come mosche di fame e malattie? Lo stesso destino vi attende, a meno che non vi arrendiate entro 24 ore. Se lo farete sarete perdonati; ma se non lo farete sarete massacrati come pernici». <ref>Riportato da [[Paul Avrich]] in ''Kronstadt 1921'', Res Gestae, pp. 137-138.</ref> <ref name="mitragliati">[[Victor Serge]], in ''Memorie di un rivoluzionario'', p. 159, riporta invece in maniera più sintetica che il manifesto arrecava il seguente ultimatum: «'''Arrendetevi o sarete mitragliati come conigli!'''»  </ref>


Il [[7 marzo]] [[1921]] l'[[Armata Rossa]], fondata da [[Lev Trotskij|Trotskij]], sotto il comando di Michail Nikolaevič Tuchačevskij iniziò i primi attacchi contro Kronstadt, proprio nel momento in cui il X Congresso del Partito Comunista aboliva le requisizioni forzate delle derrate alimentari (accettando quindi alcune proposte del soviet di Kronstadt) e proclamava la [[NEP]] (nuova politica economica). I bolscevichi però, preoccupati di possibili insubordinazioni dei militari, decisero di chiudere definitivamente la “questione Kronstadt”,.  
Il [[7 marzo]] [[1921]] l'[[Armata Rossa]], fondata da [[Lev Trotskij|Trotskij]], sotto il comando di Michail Nikolaevič Tuchačevskij iniziò i primi attacchi contro Kronstadt, proprio nel momento in cui il X Congresso del Partito Comunista aboliva le requisizioni forzate delle derrate alimentari (accettando quindi alcune proposte del soviet di Kronstadt) e proclamava la [[NEP]] (nuova politica economica). I bolscevichi però, preoccupati di possibili insubordinazioni dei militari, decisero di chiudere definitivamente la “questione Kronstadt”,.  
Riga 92: Riga 92:
Il [[18 marzo]] [[1921]], venne sancita dai bolscevichi la caduta della cittadella, ponendo fine al sogno di un [[socialismo libertario]], espressione del popolo e non dei partiti e della burocrazia. Quel giorno, per beffa della storia, ricorreva anche il 50° anniversario della [[la Comune di Parigi (1871)| Comune di Parigi]] e per le strade di Pietrogrado lo si festeggiò ipocritamente al suono dell'''[[L'Inno dell'Internazionale|Internazionale]]''.
Il [[18 marzo]] [[1921]], venne sancita dai bolscevichi la caduta della cittadella, ponendo fine al sogno di un [[socialismo libertario]], espressione del popolo e non dei partiti e della burocrazia. Quel giorno, per beffa della storia, ricorreva anche il 50° anniversario della [[la Comune di Parigi (1871)| Comune di Parigi]] e per le strade di Pietrogrado lo si festeggiò ipocritamente al suono dell'''[[L'Inno dell'Internazionale|Internazionale]]''.


«Le sue note – scrisse [[Emma Goldman]] - che un tempo esaltavano le mie orecchie, suonavano ora come un lamento funebre per le ardenti speranze del'umanità». <ref>Emma Goldman, ''Vivendo la mia vita''</ref> [[Alexander Berkman]] invece scriverà nel suo diario: «I vincitori celebrano l'anniversario della Comune del 1871. Trotzky e Zinoviev denunciano Thiers e Gallifet per la strage dei ribelli parigini.» <ref>[[Alexander Berkman]], ''The Bolshevik Myth''</ref>
«Le sue note – scrisse [[Emma Goldman]] - che un tempo esaltavano le mie orecchie, suonavano ora come un lamento funebre per le ardenti speranze del'umanità». <ref>Emma Goldman, ''Vivendo la mia vita''</ref> [[Alexander Berkman]] invece scriverà nel suo diario: «I vincitori celebrano l'anniversario della Comune del 1871. Trotzky e Zinoviev denunciano Thiers e Gallifet per la strage dei ribelli parigini». <ref>[[Alexander Berkman]], ''The Bolshevik Myth''</ref>


== Considerazioni sull'esperienza di Kronstadt ==
== Considerazioni sull'esperienza di Kronstadt ==
Riga 106: Riga 106:


Kronstadt insegna inoltre che solo le masse possono spontaneamente e consapevolmente decidere di mobilitarsi per la propria liberazione e nessun partito, nessuna avanguardia né tantomeno alcuno [[Stato]] può sostituirsi ad esse.
Kronstadt insegna inoltre che solo le masse possono spontaneamente e consapevolmente decidere di mobilitarsi per la propria liberazione e nessun partito, nessuna avanguardia né tantomeno alcuno [[Stato]] può sostituirsi ad esse.
==Note==
==Note==
<references/>
<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*[[Paul Avrich]], ''Kronstadt 1921'', Mondadori, Milano, 1971
*[[Paul Avrich]], ''Kronstadt 1921'', Mondadori, Milano, 1971