Anarchici e Resistenza in Francia: differenze tra le versioni

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===Considerazioni sugli esuli antifascisti spagnoli in Francia===
===Considerazioni sugli esuli antifascisti spagnoli in Francia===


In linea di massima si può affermare che gli esuli [[antifascismo|antifascisti]] spagnoli non costituirono gruppi monolitici ed omogenei ideologicamente, bensì, come d'altronde è ovvio in simili frangenti, furono caratterizzati da una certa informalità  organizzativa con continue scissioni e ricomposizioni, causate in primis dagli scontri fratricidi verificatisi nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione Spagnola]], come quelli del maggio [[1937]] a Barcellona in cui gli anarchici e i comunisti del [[POUM]] furono sotto il tiro degli stalinisti, che avevano lasciato pesanti strascichi nelle due fazioni repubblicane. Nonostante le differenze tra gli esuli non si verificarono mai scontri degni di considerazione storica, poiché essi considerarono prioritaria, sempre e comunque, la lotta al nazifascismo. Nonostante combattessero fianco a fianco dei ''maquis'' (partigiani) francesi<ref name="maquis2"> '''Maquis''' significa "macchia", ovvero «darsi alla macchia» ed è il termine che nel gergo si riferisce al movimento di resistenza francese  nella seconda guerra mondiale. I combattenti partigiani erano detti ''maquisard''. Identico termine viene usato per i "guerriglieri spagnoli" che proseguirono la Resistenza armata contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco dopo la fine della guerra civile spagnola, tali formazioni furono particolarmente attive in Cantabria, sui Pirenei e in Andalusia. La componente anarchica è fu assai rilevante e poi rimase l'unica dopo l'abbandono della lotta armata da parte dei comunisti di osservanza moscovita </ref>, essi tuttavia non avevano grandi simpatie per quel paese che li aveva accolti scaraventandoli nei campi di prigionia dopo ''[[La Retirada]]''. (In quel momento il governo delle sinistre francese, che comunque avrebbe dato un minimo di aiuto agli [[antifascismo|antifascisti]] spagnoli, dimostrato anche dal nascere spontaneo di varie organizzazioni di [[solidarietà ]], perfino cattoliche, fu sostituito da un governo di destra e questo spiegherebbe il perché un gran numero di francesi considerò in qualche modo legale il governo di Vichy, almeno inizialmente). Gli esuli antifascisti spagnoli [[anarchia|anarchici]] ritenevano prioritaria la riorganizzazione interna dei vari gruppi politici mantenendo contatti con i militanti di spicco rinchiusi nei campi di disciplina francesi o africani.
In linea di massima si può affermare che gli esuli [[antifascismo|antifascisti]] spagnoli non costituirono gruppi monolitici ed omogenei ideologicamente, bensì, come d'altronde è ovvio in simili frangenti, furono caratterizzati da una certa informalità  organizzativa con continue scissioni e ricomposizioni, causate in primis dagli scontri fratricidi verificatisi nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione Spagnola]], come quelli del maggio [[1937]] a Barcellona in cui gli anarchici e i comunisti del [[POUM]] furono sotto il tiro degli stalinisti, che avevano lasciato pesanti strascichi nelle due fazioni repubblicane. Nonostante le differenze tra gli esuli non si verificarono mai scontri degni di considerazione storica, poiché essi considerarono prioritaria, sempre e comunque, la lotta al nazifascismo. Nonostante combattessero fianco a fianco dei ''maquis'' (partigiani) francesi<ref name="maquis2"> '''Maquis''' significa "macchia", ovvero «darsi alla macchia» ed è il termine che nel gergo si riferisce al movimento di resistenza francese  nella seconda guerra mondiale. I combattenti partigiani erano detti ''maquisard''. Identico termine viene usato per i "guerriglieri spagnoli" che proseguirono la Resistenza armata contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco dopo la fine della guerra civile spagnola, tali formazioni furono particolarmente attive in Cantabria, sui Pirenei e in Andalusia. La componente anarchica è fu assai rilevante e poi rimase l'unica dopo l'abbandono della lotta armata da parte dei comunisti di osservanza moscovita </ref>, essi tuttavia non avevano grandi simpatie per quel paese che li aveva accolti scaraventandoli nei campi di prigionia dopo ''[[La Retirada]]''. (In quel momento il governo delle sinistre francese, che comunque avrebbe dato un minimo di aiuto agli [[antifascismo|antifascisti]] spagnoli, dimostrato anche dal nascere spontaneo di varie organizzazioni di [[solidarietà ]], perfino cattoliche, fu sostituito da un governo di destra e questo spiegherebbe il perché un gran numero di francesi considerò in qualche modo legale il governo di Vichy, almeno inizialmente). Gli esuli antifascisti spagnoli [[anarchia|anarchici]] ritenevano prioritaria la riorganizzazione interna dei vari gruppi politici mantenendo contatti con i militanti di spicco rinchiusi nei campi di disciplina francesi o africani.


== Note sulla resistenza francese ==
== Note sulla resistenza francese ==
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===Alcuni motivi per il ritardo dell'inizio della Resistenza in Francia ===
===Alcuni motivi per il ritardo dell'inizio della Resistenza in Francia ===
La forza di "sinistra" numericamente maggiore e più organizzata in [[Francia]] al momento dell'armistizio era quella comunista legata a Stalin <ref> A quel momento era ancora in vigore il patto di non aggressione russo-tedesco Molotov-Ribbentrop.</ref>, fino a che i nazisti non invasero la [[Russia]] il [[22 giugno]] [[1941]] essi rimasero fedeli al motto: «Ni soldats de l'Angleterre avec De Gaulle! Ni soldats de l'Allemagne avec Pètain! Vive l'union de la Nation Française! (Né soldati dell'Inghilterra con De Gaulle! Né soldati della Germania con Petain! Viva l'Unione della Nazione Francese!). I libertari, in sintonia con alcune frange della sinistra antistalinista, al momento interpretarono il conflitto in atto come uno scontro fra predoni imperialisti e con nessuna possibilità  di sbocco rivoluzionario, quindi in qualche modo a loro sostanzialmente estraneo. Ciò non toglie che il governo di Vichy iniziò immediatamente a sbarazzarsi delle forze della sinistra, sopratutto di quelle che avevano spiccata matrice [[internazionalismo|internazionalista]] che per loro era sinonimo di antinazionalismo. Per questo i primi ad essere colpiti furono quelli del [[POUM]] e del movimento anarchico (solo in seguito toccò la stessa sorte ai [[comunismo|comunisti]] e ai [[socialismo|socialisti]]), tra questi fu arrestato [[Jaime Esgleas]], marito dell'anarchica e ministro della sanità  [[Federica Montseny]] e membro del [[Mouvement Libertaire Espagnol]] (MLE) <ref> [http://public.federation-anarchiste.org/article.php3?id_article=106 Notizie su Mouvement Libertaire Espagnol]</ref>. Stessa sorte subì un folto gruppo di [[Personalità  anarchiche|anarchici]] che furono processati dal tribunale militare di Tolosa per violazione dell'art. 80 del Codice Penale, ovvero per «intrighi [[anarchismo|anarchici]] contro la sicurezza dello [[Stato]]», con condanne al [[carcere]] da uno a tre anni.   
La forza di "sinistra" numericamente maggiore e più organizzata in [[Francia]] al momento dell'armistizio era quella comunista legata a Stalin <ref> A quel momento era ancora in vigore il patto di non aggressione russo-tedesco Molotov-Ribbentrop.</ref>, fino a che i nazisti non invasero la [[Russia]] il [[22 giugno]] [[1941]] essi rimasero fedeli al motto: «Ni soldats de l'Angleterre avec De Gaulle! Ni soldats de l'Allemagne avec Pètain! Vive l'union de la Nation Française! (Né soldati dell'Inghilterra con De Gaulle! Né soldati della Germania con Petain! Viva l'Unione della Nazione Francese!). I libertari, in sintonia con alcune frange della sinistra antistalinista, al momento interpretarono il conflitto in atto come uno scontro fra predoni imperialisti e con nessuna possibilità  di sbocco rivoluzionario, quindi in qualche modo a loro sostanzialmente estraneo. Ciò non toglie che il governo di Vichy iniziò immediatamente a sbarazzarsi delle forze della sinistra, sopratutto di quelle che avevano spiccata matrice [[internazionalismo|internazionalista]] che per loro era sinonimo di antinazionalismo. Per questo i primi ad essere colpiti furono quelli del [[POUM]] e del movimento anarchico (solo in seguito toccò la stessa sorte ai [[comunismo|comunisti]] e ai [[socialismo|socialisti]]), tra questi fu arrestato [[Jaime Esgleas]], marito dell'anarchica e ministro della sanità  [[Federica Montseny]] e membro del [[Mouvement Libertaire Espagnol]] (MLE) <ref> [http://public.federation-anarchiste.org/article.php3?id_article=106 Notizie su Mouvement Libertaire Espagnol]</ref>. Stessa sorte subì un folto gruppo di [[Personalità  anarchiche|anarchici]] che furono processati dal tribunale militare di Tolosa per violazione dell'art. 80 del Codice Penale, ovvero per «intrighi [[anarchismo|anarchici]] contro la sicurezza dello [[Stato]]», con condanne al [[carcere]] da uno a tre anni.   


La [[repressione]] portò alla fine a 911 arresti, 610 internamenti, 1.420 perquisizioni e 177 espulsioni. In generale il reato maggiormente contestato ai militanti fu la «ricostituzione di società  disciolte - distribuzione di volantini d'ispirazione straniera tali da nuocere all'interesse nazionale - attività  comunista», per questo vennero spediti ai lavori forzati nel Sahara, anche se ancora i comunisti di fede stalinista si mostrarono indifferenti fino all'invasione [[Nazionalsocialismo|nazista]] dell'URSS.
La [[repressione]] portò alla fine a 911 arresti, 610 internamenti, 1.420 perquisizioni e 177 espulsioni. In generale il reato maggiormente contestato ai militanti fu la «ricostituzione di società  disciolte - distribuzione di volantini d'ispirazione straniera tali da nuocere all'interesse nazionale - attività  comunista», per questo vennero spediti ai lavori forzati nel Sahara, anche se ancora i comunisti di fede stalinista si mostrarono indifferenti fino all'invasione [[Nazionalsocialismo|nazista]] dell'URSS.
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L'UNE, organizzazione del partito comunista spagnolo, grazie anche ai maggiori mezzi a disposizione, divenne forza predominante fra i rifugiati spagnoli in [[Francia]] che entrarono nella file dei partigiani dell'FTP (''Francs-Tireurs et Partisans''). La struttura agile dei ''maquis'' (partigiani)<ref name="maquis3"> '''Maquis''' significa "macchia", ovvero «darsi alla macchia» ed è il termine che nel gergo si riferisce al movimento di resistenza francese  nella seconda guerra mondiale. I combattenti partigiani erano detti ''maquisard''. Identico termine viene usato per i "guerriglieri spagnoli" che proseguirono la Resistenza armata contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco dopo la fine della guerra civile spagnola, tali formazioni furono particolarmente attive in Cantabria, sui Pirenei e in Andalusia. La componente anarchica è fu assai rilevante e poi rimase l'unica dopo l'abbandono della lotta armata da parte dei comunisti di osservanza moscovita </ref>, composta da squadre di poche decine d'uomini, portò come ovvia conseguenza allo sviluppo di una forte [[autonomia]] d'azione, pur sempre sotto il comando centrale, e ad una qualche omogeneità  ideologico-politica. In previsione dello sbarco in Normandia, poco prima del marzo [[1944]],  il generale De Gaulle impose la militarizzazione  di tutte le forze partigiane raggruppandole nelle "[[Francia libera|FFL-Forces Françaises de l'Intérieur - F.F.I]]", estensione interna alla Francia delle "[[Francia libera|Forces françaises libres - FFL]]", a comando del generale Koenig. Al momento dello sbarco alleato fu impartito l'ordine alle bande  partigiane di cooperare con il comando alleato al fine di rallentare i movimenti dei [[Nazioanlsocialismo|nazifascisti]], che avrebbero tentato di far confluire verso la costa ingenti rinforzi <ref> Si consulti [http://www.fondazionefeltrinelli.it/it/biblioteca/cataloghi_speciali/resistenza-francese-i-periodici/preview_popup periodici Raccolta di periodici clandestini della Resistenza francese (1940-1945)], opera della biblioteca della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, la maggior parte dei cui periodici provengono dal Fondo Angelo Tasca]. </ref>.
L'UNE, organizzazione del partito comunista spagnolo, grazie anche ai maggiori mezzi a disposizione, divenne forza predominante fra i rifugiati spagnoli in [[Francia]] che entrarono nella file dei partigiani dell'FTP (''Francs-Tireurs et Partisans''). La struttura agile dei ''maquis'' (partigiani)<ref name="maquis3"> '''Maquis''' significa "macchia", ovvero «darsi alla macchia» ed è il termine che nel gergo si riferisce al movimento di resistenza francese  nella seconda guerra mondiale. I combattenti partigiani erano detti ''maquisard''. Identico termine viene usato per i "guerriglieri spagnoli" che proseguirono la Resistenza armata contro i [[Fascismo|fascisti]] di Franco dopo la fine della guerra civile spagnola, tali formazioni furono particolarmente attive in Cantabria, sui Pirenei e in Andalusia. La componente anarchica è fu assai rilevante e poi rimase l'unica dopo l'abbandono della lotta armata da parte dei comunisti di osservanza moscovita </ref>, composta da squadre di poche decine d'uomini, portò come ovvia conseguenza allo sviluppo di una forte [[autonomia]] d'azione, pur sempre sotto il comando centrale, e ad una qualche omogeneità  ideologico-politica. In previsione dello sbarco in Normandia, poco prima del marzo [[1944]],  il generale De Gaulle impose la militarizzazione  di tutte le forze partigiane raggruppandole nelle "[[Francia libera|FFL-Forces Françaises de l'Intérieur - F.F.I]]", estensione interna alla Francia delle "[[Francia libera|Forces françaises libres - FFL]]", a comando del generale Koenig. Al momento dello sbarco alleato fu impartito l'ordine alle bande  partigiane di cooperare con il comando alleato al fine di rallentare i movimenti dei [[Nazioanlsocialismo|nazifascisti]], che avrebbero tentato di far confluire verso la costa ingenti rinforzi <ref> Si consulti [http://www.fondazionefeltrinelli.it/it/biblioteca/cataloghi_speciali/resistenza-francese-i-periodici/preview_popup periodici Raccolta di periodici clandestini della Resistenza francese (1940-1945)], opera della biblioteca della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, la maggior parte dei cui periodici provengono dal Fondo Angelo Tasca]. </ref>.
===Il ruolo delle donne===
===Il ruolo delle donne===
È doveroso ricordare l'apporto dato da molte donne alla resistenza, anche combattendo fianco a fianco degli uomini, compiendo spesso operazioni meno visibili ma non meno rischiosi, subendo, come gli uomini, incarceramenti, torture e deportazione nei campi di sterminio [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Le donne esuli dalla [[Spagna]], temprate dalla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]], dall'internamento nei campi di concentramento francesi e in generale dal durissimo esilio, oltre che dai loro compiti di madri, mogli e compagne dei miliziani [[antifascismo|antifascisti]], svolsero un formidabile ruolo di supporto alla lotta ai [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]]. Chiamate ''Armèe de l'ombre'' (Esercito dell'ombra), la loro opera è spesso sconosciuta o trascurata dagli storici, ma esse svolsero diversi importanti compiti: agenti di collegamento, [[sabotaggio|sabotatrici]], affittacamere, addette al trasporto d'armi e documenti, accompagnatrici ecc., ma è solo quando vennero incarcerate o uccise o deportate che gli" storici" han tramandano un loro ricordo.
È doveroso ricordare l'apporto dato da molte donne alla resistenza, anche combattendo fianco a fianco degli uomini, compiendo spesso operazioni meno visibili ma non meno rischiosi, subendo, come gli uomini, incarceramenti, torture e deportazione nei campi di sterminio [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Le donne esuli dalla [[Spagna]], temprate dalla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]], dall'internamento nei campi di concentramento francesi e in generale dal durissimo esilio, oltre che dai loro compiti di madri, mogli e compagne dei miliziani [[antifascismo|antifascisti]], svolsero un formidabile ruolo di supporto alla lotta ai [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]]. Chiamate ''Armèe de l'ombre'' (Esercito dell'ombra), la loro opera è spesso sconosciuta o trascurata dagli storici, ma esse svolsero diversi importanti compiti: agenti di collegamento, [[sabotaggio|sabotatrici]], affittacamere, addette al trasporto d'armi e documenti, accompagnatrici ecc., ma è solo quando vennero incarcerate o uccise o deportate che gli" storici" han tramandano un loro ricordo.


=== Il revisionismo storico di gollisti e stalinisti ===
=== Il revisionismo storico di gollisti e stalinisti ===