Antispecismo: differenze tra le versioni

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2) '''L'antispecismo si oppone allo [[specismo]] inteso come pensiero unico dominante nell'attuale società  umana concepita come verticistica''', basata sulla legge del diritto del più forte e sulla repressione del più debole, orientata alla difesa dell'interesse personale e del patrimonio, a discapito dei diritti, dell'[[uguaglianza]] e della solidarietà  nei confronti dei più deboli tra gli animali umani e non umani. L'antispecismo, pertanto, non è un movimento che intende riformare la società  umana moderna, ma cambiarla radicalmente eliminandone le spinte [[discriminazione|discriminatorie]], liberticide, violente nei confronti dei più deboli, [[gerarchia|gerarchiche]], autoritarie ed [[antropcentrismo|antropocentriche]]. In una sola parola rivoluzionandola abbattendo l'ideologia del dominio che la contraddistingue.
2) '''L'antispecismo si oppone allo [[specismo]] inteso come pensiero unico dominante nell'attuale società  umana concepita come verticistica''', basata sulla legge del diritto del più forte e sulla repressione del più debole, orientata alla difesa dell'interesse personale e del patrimonio, a discapito dei diritti, dell'[[uguaglianza]] e della solidarietà  nei confronti dei più deboli tra gli animali umani e non umani. L'antispecismo, pertanto, non è un movimento che intende riformare la società  umana moderna, ma cambiarla radicalmente eliminandone le spinte [[discriminazione|discriminatorie]], liberticide, violente nei confronti dei più deboli, [[gerarchia|gerarchiche]], autoritarie ed [[antropcentrismo|antropocentriche]]. In una sola parola rivoluzionandola abbattendo l'ideologia del dominio che la contraddistingue.
[[Image:International-animal-rights-protest--madrid 962866.jpg|270px|right|thumb|Manifestazione internazionale in favore dei diritti animali di Igualdad animal (Madrid, dicembre 2011)]]
[[Image:International-animal-rights-protest--madrid 962866.jpg|270px|right|thumb|Manifestazione internazionale in favore dei diritti animali di Igualdad animal (Madrid, dicembre 2011)]]
3) '''Come l'[[antirazzismo]] rifiuta la [[discriminazione]] arbitraria basata sulla diversità  razziale umana, l'antispecismo respinge quella basata sulla specie'''. Le radici culturali, morali, filosofiche e politiche dell'antispecismo sono una naturale evoluzione delle lotte sociali per l'affrancamento dei più deboli tra gli umani, ed il riconoscimento dei loro diritti fondamentali (pur presentando peculiarità  molto importanti che lo distinguono da qualsiasia altra lotta sociale, politica e culturale). L'antispecista, pertanto, non solo si batte per l'eliminazione delle [[discriminazione|discriminazioni]] dovute alle fittizie e strumentali barriere di specie innalzate dall'uomo per sottrarsi ai suoi doveri nei confronti della natura e delle altre specie; ma assume come elementi base il riconoscimento dei pieni diritti dell'umano a prescindere da sesso, [[religione]], orientamento sessuale, condizioni fisiche e mentali, ceto, etnia, nazionalità  etc… L'antispecismo deve essere considerato una naturale evoluzione del pensiero [[antirazzismo|antirazzista]], [[antisessismo|antisessista]], [[antimilitarismo|antimilitarista]] e pertanto anche in assoluta antitesi con xenofobia, discriminazioni sessuali, sociali, etniche, culturali, religiose, ed in generale con il [[Fascismo|fascismo]] ed i totalitarismi di qualunque orientamento politico o natura, in quanto fautori dell'ideologia del dominio dell'oppressione e della repressione.
3) '''Come l'[[antirazzismo]] rifiuta la [[discriminazione]] arbitraria basata sulla diversità  razziale umana, l'antispecismo respinge quella basata sulla specie'''. Le radici culturali, morali, filosofiche e politiche dell'antispecismo sono una naturale evoluzione delle lotte sociali per l'affrancamento dei più deboli tra gli umani, ed il riconoscimento dei loro diritti fondamentali (pur presentando peculiarità  molto importanti che lo distinguono da qualsiasia altra lotta sociale, politica e culturale). L'antispecista, pertanto, non solo si batte per l'eliminazione delle [[discriminazione|discriminazioni]] dovute alle fittizie e strumentali barriere di specie innalzate dall'uomo per sottrarsi ai suoi doveri nei confronti della natura e delle altre specie; ma assume come elementi base il riconoscimento dei pieni diritti dell'umano a prescindere da sesso, [[religione]], orientamento sessuale, condizioni fisiche e mentali, ceto, etnia, nazionalità  etc... L'antispecismo deve essere considerato una naturale evoluzione del pensiero [[antirazzismo|antirazzista]], [[antisessismo|antisessista]], [[antimilitarismo|antimilitarista]] e pertanto anche in assoluta antitesi con xenofobia, discriminazioni sessuali, sociali, etniche, culturali, religiose, ed in generale con il [[Fascismo|fascismo]] ed i totalitarismi di qualunque orientamento politico o natura, in quanto fautori dell'ideologia del dominio dell'oppressione e della repressione.
L'ottica antispecista pur quindi essendo mutuata da quella della lotta per i diritti civili umani, ha peculiarità  e caratteristiche diverse e sostanziali: essa non dovrebbe prevedere concessioni ad altri (allargamento della sfera dei diritti, o allargamento della sfera morale, o allargamento della ''polis''), ma piuttosto il controllo delle proprie attività  e delle attività  della propria specie in relazione a principi di equità , giustizia e solidarietà  nei riguardi delle altre specie (ripensamento delle attività  della specie umana in base ai propri doveri nei confronti delle altre specie viventi non più considerate inferiori, ma semplicemente diverse - persone non umane, e pertanto popolazioni di persone non umani).
L'ottica antispecista pur quindi essendo mutuata da quella della lotta per i diritti civili umani, ha peculiarità  e caratteristiche diverse e sostanziali: essa non dovrebbe prevedere concessioni ad altri (allargamento della sfera dei diritti, o allargamento della sfera morale, o allargamento della ''polis''), ma piuttosto il controllo delle proprie attività  e delle attività  della propria specie in relazione a principi di equità , giustizia e solidarietà  nei riguardi delle altre specie (ripensamento delle attività  della specie umana in base ai propri doveri nei confronti delle altre specie viventi non più considerate inferiori, ma semplicemente diverse - persone non umane, e pertanto popolazioni di persone non umani).
L'azione antispecista mira dunque nell'immediato alla tutela degli interessi degli animali non umani (in quanto privi di diritti elementari e naturali e di status privilegiati), ma con il pieno riconoscimento dei diritti dei più deboli tra gli umani. L'attivista antispecista è moralmente tenuto ad impegnarsi nel quotidiano contro ogni tipo di ingiustizia e di prevaricazione nei confronti dei più deboli o svantaggiati, siano essi umani o non. Le attenzioni verso gli umani e verso l'ambiente e la Terra sono da considerarsi parte integrante della lotta per la liberazione degli animali non umani, e viceversa.
L'azione antispecista mira dunque nell'immediato alla tutela degli interessi degli animali non umani (in quanto privi di diritti elementari e naturali e di status privilegiati), ma con il pieno riconoscimento dei diritti dei più deboli tra gli umani. L'attivista antispecista è moralmente tenuto ad impegnarsi nel quotidiano contro ogni tipo di ingiustizia e di prevaricazione nei confronti dei più deboli o svantaggiati, siano essi umani o non. Le attenzioni verso gli umani e verso l'ambiente e la Terra sono da considerarsi parte integrante della lotta per la liberazione degli animali non umani, e viceversa.