Storia dell'anarchismo nel Regno Unito: differenze tra le versioni

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:«Nel decennio [[1880]]-[[1990]] i ribelli erano [[comunisti anarchici]] e a noi almeno sembravano infinitamente più interessanti di quella folla eterogenea di suffragette e gentlemen di Oxford che prima della guerra sembravano guidare i ribelli [[sindacalisti]]. Il [[comunismo anarchico]] era, in ogni caso, una dottrina coerente e quasi sublime. I suoi leaders, come il principe [[Kropotkin]] e [[Nikolaj Vasilievič Čajkovskij]], erano uomini di straordinarie capacità e di carattere irreprensibile e i membri del movimento, per lo più esuli che avevano cercato asilo in [[Inghilterra]] per sfuggire ai regimi oppressivi europei, avevano rapporti diretti con partiti analoghi operanti all'estero, dei quali non eravamo in grado di valutare esattamente l'importanza».
:«Nel decennio [[1880]]-[[1990]] i ribelli erano [[comunisti anarchici]] e a noi almeno sembravano infinitamente più interessanti di quella folla eterogenea di suffragette e gentlemen di Oxford che prima della guerra sembravano guidare i ribelli [[sindacalisti]]. Il [[comunismo anarchico]] era, in ogni caso, una dottrina coerente e quasi sublime. I suoi leaders, come il principe [[Kropotkin]] e [[Nikolaj Vasilievič Čajkovskij]], erano uomini di straordinarie capacità e di carattere irreprensibile e i membri del movimento, per lo più esuli che avevano cercato asilo in [[Inghilterra]] per sfuggire ai regimi oppressivi europei, avevano rapporti diretti con partiti analoghi operanti all'estero, dei quali non eravamo in grado di valutare esattamente l'importanza».
[[File:Arbeter_Fraint.jpg|miniatura|300px|Testata di ''[[Der Arbeter Fraint]]''.]]
[[File:Arbeter_Fraint.jpg|miniatura|300px|Testata di ''[[Der Arbeter Fraint]]''.]]
Due gruppi fra i quali l'anarchia trovò molti seguaci furono gli immigrati ebrei dell'East End di Londra e i letterati ed artisti ribelli dell'ultimo decennio del secolo. Gli immigrati ebrei erano per lo più operai e manovali occupati - spesso con orari pesantissimi e bassi salari - in varie branche dell'industria tessile. Bruciavano di comprensibile risentimento al pensiero di essere fuggiti dalla tirannia politica e dai program di cui erano vittime sotto gli zar
Due gruppi fra i quali l'[[anarchia]] trovò molti seguaci furono gli immigrati ebrei dell'East End di Londra e i letterati ed artisti ribelli dell'ultimo decennio del secolo. Gli immigrati ebrei erano per lo più operai e manovali occupati - spesso con orari pesantissimi e bassi salari - in varie branche dell'industria tessile. Bruciavano di comprensibile risentimento al pensiero di essere fuggiti dalla tirannia politica e dai program di cui erano vittime sotto gli zar
solo per venire a farsi sfrattare da uomini della loro stessa razza e religione nella libera [[Inghilterra]] e per trent'anni, dal [[1885]] circa al [[1914]], fornirono al [[movimento anarchico]] più reclute che tutto il resto della popolazione britannica. A Londra gli anarchici ebrei si raccoglievano intorno a ''[[Der Arbeter Fraint]]'', un giornale yiddish che cominciò ad uscire nel [[1885]] per dare espressione letteraria ai diversi punti di vista [[socialisti]] discussi cosi loquacemente, una settimana dopo l'altra, all'Intemational Club di Berners Street, a Whitechapel. Nel [[1891]], in gran parte a causa dell'espulsione degli anarchici dalla [[II Internazionale]], il Club di Berners Street fu diviso da gravi dissensi politici, dai quali gli anarchici emersero trionfanti, padroni del club di ''[[Der Arbeter Fraint]]''. Il periodo più attivo del [[movimento anarchico]] ebraico a Londra cominciò con l'arrivo di [[Rudolf Rocker]] in [[Inghilterra]] nel gennaio [[1895]]. [[Rudolf Rocker|Rocker]], di mestiere rilegatore di libri, era un tedesco di purissima razza; non parlava lo yiddish e non aveva mai conosciuto ebrei fino, al suo arrivo
solo per venire a farsi sfrattare da uomini della loro stessa razza e religione nella libera [[Inghilterra]] e per trent'anni, dal [[1885]] circa al [[1914]], fornirono al [[movimento anarchico]] più reclute che tutto il resto della popolazione britannica. A Londra gli anarchici ebrei si raccoglievano intorno a ''[[Der Arbeter Fraint]]'', un giornale yiddish che cominciò ad uscire nel [[1885]] per dare espressione letteraria ai diversi punti di vista [[socialisti]] discussi cosi loquacemente, una settimana dopo l'altra, all'Intemational Club di Berners Street, a Whitechapel. Nel [[1891]], in gran parte a causa dell'espulsione degli anarchici dalla [[II Internazionale]], il Club di Berners Street fu diviso da gravi dissensi politici, dai quali gli anarchici emersero trionfanti, padroni del club di ''[[Der Arbeter Fraint]]''. Il periodo più attivo del [[movimento anarchico]] ebraico a Londra cominciò con l'arrivo di [[Rudolf Rocker]] in [[Inghilterra]] nel gennaio [[1895]]. [[Rudolf Rocker|Rocker]], di mestiere rilegatore di libri, era un tedesco di purissima razza; non parlava lo yiddish e non aveva mai conosciuto ebrei fino, al suo arrivo
a Parigi, come profugo politico, nel [[1893]], quando gli furono presentati gli anarchici dei ghetti polacchi di quella città. Giunto a Londra, prese immediatamente contatto con il grappo ebraico di Whitechapel, imparò l'inglese e nel
a Parigi, come profugo politico, nel [[1893]], quando gli furono presentati gli anarchici dei ghetti polacchi di quella città. Giunto a Londra, prese immediatamente contatto con il grappo ebraico di Whitechapel, imparò l'inglese e nel
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Fra il [[1898]] e il [[1914]] il movimento accentrato intorno a ''[[Der Arbeter Fraint]]'' si evolse in una rete complessa di attività sociali e culturali. Nel [[1902]] fu fondata la Federazione dei gruppi anarchici ebraici in Gran Bretagna e a Parigi, che mantenne sino al [[1914]] una continuità d'azione e di cooperazione rara in organizzazioni anarchiche di quella portata. ''[[Der Arbeter Fraint]]'' divenne gradualmente il centro di un'impresa editoriale di notevoli proporzioni, che oltre al giornale e ad una rivista culturale, ''[[Germinal]]'', pubblicò un'importante serie di traduzioni di grandi romanzieri e drammaturghi contemporanei. Nel [[1906]], dopo la fondazione del Jubilee Street Institute, venne varato un programma educativo, con corsi d'inglese per immigrati polacchi e russi e di storia, letteratura e sociologia, sulle linee delle Università Popolari in Francia. Infine venne fondata un'organizzazione di mutuo soccorso, [[The Worker's Gircle]], con compiti educativi e di assistenza ai malati e ai bisognosi. Il successo di queste molteplici attività parve dimostrare la validità delle idee anarchiche sulla cooperazione volontaria; bisogna però ricordare che quelle attività erano svolte da uomini che tradizioni secolari predisponevano ad un alto grado di cooperazione, come forma di difesa contro minacce esterne.
Fra il [[1898]] e il [[1914]] il movimento accentrato intorno a ''[[Der Arbeter Fraint]]'' si evolse in una rete complessa di attività sociali e culturali. Nel [[1902]] fu fondata la Federazione dei gruppi anarchici ebraici in Gran Bretagna e a Parigi, che mantenne sino al [[1914]] una continuità d'azione e di cooperazione rara in organizzazioni anarchiche di quella portata. ''[[Der Arbeter Fraint]]'' divenne gradualmente il centro di un'impresa editoriale di notevoli proporzioni, che oltre al giornale e ad una rivista culturale, ''[[Germinal]]'', pubblicò un'importante serie di traduzioni di grandi romanzieri e drammaturghi contemporanei. Nel [[1906]], dopo la fondazione del Jubilee Street Institute, venne varato un programma educativo, con corsi d'inglese per immigrati polacchi e russi e di storia, letteratura e sociologia, sulle linee delle Università Popolari in Francia. Infine venne fondata un'organizzazione di mutuo soccorso, [[The Worker's Gircle]], con compiti educativi e di assistenza ai malati e ai bisognosi. Il successo di queste molteplici attività parve dimostrare la validità delle idee anarchiche sulla cooperazione volontaria; bisogna però ricordare che quelle attività erano svolte da uomini che tradizioni secolari predisponevano ad un alto grado di cooperazione, come forma di difesa contro minacce esterne.
I letterati che simpatizzarono con gli anarchici nell'ultimo decennio del secolo avevano invece in comune soltanto l'idea che l’anarchia e dottrine analoghe rappresentavano la traduzione in termini sociali della loro convinzione
I letterati che simpatizzarono con gli anarchici nell'ultimo decennio del secolo avevano invece in comune soltanto l'idea che l'[[anarchia]] e dottrine analoghe rappresentavano la traduzione in termini sociali della loro convinzione
che alla fioritura dell'[[arte]] fosse necessaria la [[libertà]] dell'[[individuo]]. Andavano da scrittori importanti come [[William Morris]] e [[Edward Carpenter]] - che difese i sogni [[libertari]] senza accettare del tutto la definizione di anarchico - a poeti decadenti minori come [[Evelyn Douglas]], che portò nella sua interpretazione della "[[propaganda del fatto]]" una nota d'eccentricità squisitamente inglese sparando con un revolver contro la facciata di pietra delle Houses of Parliament. Le più deliziose rappresentanti del gruppo furono senza dubbio le due giovanissime figlie di [[William Michael Rossetti]], [[Olivia Michael Rossetti|Olivia]] ed [[Helen Michael Rossetti|Helen]], a cui l'ammirazione per [[Kropotkin]] ispirò, nel [[1895]], l'idea di pubblicare un giornale dal fiero cipiglio: ''[[The Torch]]'': ''A Revolutionary Journal of Anarchist Communism''. Memori della propria ascendenza straniera, le sorelle Rossetti si specializzarono nel far conoscere ai loro lettori gli scritti di anarchici "continentali", da [[Louise Michel]] a [[Charles Malato]], [[Errico Malatesta]], [[Nikolaj Ivanovič Žukovskij]], [[Sébastien Faure]] e, in campo letterario, [[Octave Mirbeau]] e persino [[Émile Zola]]; fra i collaboratori più giovani c'era l'adolescente che divenne poi [[Ford Madox Ford]]. Ma ''[[The Torch]]'' bruciò presto, e più tardi entrambe le sorelle scrissero della loro adolescenza anarchica con umorismo un po' acido. Il più ambizioso contributo all'anarchismo letterario dell'ultimo decennio del secolo fu senza dpbbio ''L'anima umana in regime socialista'' di [[Oscar Wilde]].  
che alla fioritura dell'[[arte]] fosse necessaria la [[libertà]] dell'[[individuo]]. Andavano da scrittori importanti come [[William Morris]] e [[Edward Carpenter]] - che difese i sogni [[libertari]] senza accettare del tutto la definizione di anarchico - a poeti decadenti minori come [[Evelyn Douglas]], che portò nella sua interpretazione della "[[propaganda del fatto]]" una nota d'eccentricità squisitamente inglese sparando con un revolver contro la facciata di pietra delle Houses of Parliament. Le più deliziose rappresentanti del gruppo furono senza dubbio le due giovanissime figlie di [[William Michael Rossetti]], [[Olivia Michael Rossetti|Olivia]] ed [[Helen Michael Rossetti|Helen]], a cui l'ammirazione per [[Kropotkin]] ispirò, nel [[1895]], l'idea di pubblicare un giornale dal fiero cipiglio: ''[[The Torch]]'': ''A Revolutionary Journal of Anarchist Communism''. Memori della propria ascendenza straniera, le sorelle Rossetti si specializzarono nel far conoscere ai loro lettori gli scritti di anarchici "continentali", da [[Louise Michel]] a [[Charles Malato]], [[Errico Malatesta]], [[Nikolaj Ivanovič Žukovskij]], [[Sébastien Faure]] e, in campo letterario, [[Octave Mirbeau]] e persino [[Émile Zola]]; fra i collaboratori più giovani c'era l'adolescente che divenne poi [[Ford Madox Ford]]. Ma ''[[The Torch]]'' bruciò presto, e più tardi entrambe le sorelle scrissero della loro adolescenza anarchica con umorismo un po' acido. Il più ambizioso contributo all'anarchismo letterario dell'ultimo decennio del secolo fu senza dpbbio ''L'anima umana in regime socialista'' di [[Oscar Wilde]].