Max Stirner: differenze tra le versioni

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Le sua influenza la possiamo trovare inoltre, nella [[letteratura]] (I. Turgenev, [[Fedor Dostoevsky|F. Dostoevsky]], [[Albert Camus|A. Camus]], [[George Orwell|G. Orwell]]) o in quei filoni cinematografici che vedono protagoniste le storie di giustizieri solitari (contraddittori) situati ai margini di una qualche società. Taluni gli attribuiscono inoltre, un ruolo di primo piano nell'avere favorito la nascita di alcuni fenomeni culturali e subculturali della seconda metà del Novecento come, ad esempio, il Punk77 o gli Indiani Metropolitani.
Le sua influenza la possiamo trovare inoltre, nella [[letteratura]] (I. Turgenev, [[Fedor Dostoevsky|F. Dostoevsky]], [[Albert Camus|A. Camus]], [[George Orwell|G. Orwell]]) o in quei filoni cinematografici che vedono protagoniste le storie di giustizieri solitari (contraddittori) situati ai margini di una qualche società. Taluni gli attribuiscono inoltre, un ruolo di primo piano nell'avere favorito la nascita di alcuni fenomeni culturali e subculturali della seconda metà del Novecento come, ad esempio, il Punk77 o gli Indiani Metropolitani.
: «Il borghese (...) disdegna ogni tipo di vita vagabonda. E ci sono anche i vagabondi dello spirito, ai quali la dimora degli avi appare troppo angusta e opprimente per potersene restare tranquilli in quello spazio ristretto: invece di mantenersi entro i limiti di un modo di pensare moderato e di prendere per verità intoccabile ciò che a tanti dà conforto e sicurezza, essi oltrepassano tutti i confini della tradizione e vagabondano in strane regioni del pensiero, sollevando critiche irriverenti e dubitando impudentemente di tutto, questi vagabondi stravaganti. Essi formano la classe degli instabili, degli irrequieti, dei mutevoli, cioè dei proletari, e vengono detti, quando manifestano la loro natura randagia, “teste inquiete”... Tutti questi tipi non hanno né una residenza stabile, né solidi interessi, né una vita tranquilla e rispettabile, né un reddito fisso ecc..; insomma la loro esistenza non poggia su alcuna base sicura ed essi appartengono perciò alla pericolosa categoria dei “singoli” e degli “isolati”, al pericoloso proletariato: sono “individui scalmanati”, che non offrono alcuna “garanzia” e “non hanno niente da perdere” e quindi niente da arrischiare.» (Max Stirner)
: «Il borghese (...) disdegna ogni tipo di vita vagabonda. E ci sono anche i vagabondi dello spirito, ai quali la dimora degli avi appare troppo angusta e opprimente per potersene restare tranquilli in quello spazio ristretto: invece di mantenersi entro i limiti di un modo di pensare moderato e di prendere per verità intoccabile ciò che a tanti dà conforto e sicurezza, essi oltrepassano tutti i confini della tradizione e vagabondano in strane regioni del pensiero, sollevando critiche irriverenti e dubitando impudentemente di tutto, questi vagabondi stravaganti. Essi formano la classe degli instabili, degli irrequieti, dei mutevoli, cioè dei proletari, e vengono detti, quando manifestano la loro natura randagia, “teste inquiete”... Tutti questi tipi non hanno né una residenza stabile, né solidi interessi, né una vita tranquilla e rispettabile, né un reddito fisso ecc..; insomma la loro esistenza non poggia su alcuna base sicura ed essi appartengono perciò alla pericolosa categoria dei “singoli” e degli “isolati”, al pericoloso proletariato: sono “individui scalmanati”, che non offrono alcuna “garanzia” e “non hanno niente da perdere” e quindi niente da arrischiare.» (Max Stirner)
[[Image:Nietzsche.jpg|thumb|[[Friedrich Nietzsche]]]]
[[Image:Nietzsche.jpg|thumb|200px|[[Friedrich Nietzsche]]]]
Sebbene [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]] e quindi non libertario, [[Mao Tse-Tung]], in un un suo appunto riportato nel ''Libretto Rosso'', asserisce che:  
Sebbene [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]] e quindi non libertario, [[Mao Tse-Tung]], in un un suo appunto riportato nel ''Libretto Rosso'', asserisce che:  
«Sia il dogmatismo che il revisionismo si oppongono al marxismo. Il marxismo deve necessariamente avanzare, svilupparsi parallelamente allo sviluppo della pratica, non può essere statico. Se rimanesse stagnante e stereotipato non avrebbe più vita. Tuttavia non si possono violare i principi fondamentali del marxismo senza cadere nell'errore. Considerare il [[marxismo]] da un punto di vista metafisico e come qualcosa di rigido, è dogmatismo. Negare i principi fondamentali e la verità universale del marxismo è revisionismo, cioè una forma d'ideologia borghese. I revisionisti cancellano la differenza tra il socialismo e il capitalismo, tra la dittatura del proletariato e quella della borghesia. Ciò che sostengono di fatto non è la linea socialista, ma la linea capitalista. Nella attuali circostanze, il revisionismo è ancora più nocivo del dogmatismo. Uno dei nostri compiti importanti sul fronte ideologico è attualmente quello di criticare il revisionismo».
«Sia il dogmatismo che il revisionismo si oppongono al marxismo. Il marxismo deve necessariamente avanzare, svilupparsi parallelamente allo sviluppo della pratica, non può essere statico. Se rimanesse stagnante e stereotipato non avrebbe più vita. Tuttavia non si possono violare i principi fondamentali del marxismo senza cadere nell'errore. Considerare il [[marxismo]] da un punto di vista metafisico e come qualcosa di rigido, è dogmatismo. Negare i principi fondamentali e la verità universale del marxismo è revisionismo, cioè una forma d'ideologia borghese. I revisionisti cancellano la differenza tra il socialismo e il capitalismo, tra la dittatura del proletariato e quella della borghesia. Ciò che sostengono di fatto non è la linea socialista, ma la linea capitalista. Nella attuali circostanze, il revisionismo è ancora più nocivo del dogmatismo. Uno dei nostri compiti importanti sul fronte ideologico è attualmente quello di criticare il revisionismo».