Il Martello (New York): differenze tra le versioni

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Dal [[27 gennaio]] [[1934]] il giornale fu sottotitolato «'''settimanale di battaglia a cura del Gruppo Il Martello'''», poi, dal [[14 maggio]] dello stesso anno, «'''published twice a month by the Martello Group'''».
Dal [[27 gennaio]] [[1934]] il giornale fu sottotitolato «'''settimanale di battaglia a cura del Gruppo Il Martello'''», poi, dal [[14 maggio]] dello stesso anno, «'''published twice a month by the Martello Group'''».


Gli anni intorno al [[1936]]-[[1939]] furono anni di speranze per il gruppo [[anarchico]] de ''Il Martello'', che vide nella [[rivoluzione spagnola]] una delle tappe fondamentali della lotta fra forze [[fasciste]] e forze [[rivoluzionarie]] a livello internazionale. ''Il Martello'' giudicò conveniente la formazione di un fronte unico che rafforzasse le fila degli [[antifascisti]] spagnoli, e per questo giustificò anche la partecipazione al governo di una parte degli [[anarchici]] <ref>Cfr. ''L'atteggiamento degli anarchici spagnoli'', XXII, 1, 14 gennaio 1937, p. 5.</ref>, anche se appoggiò le posizioni di [[Durruti]], che dal fronte rivolse dure parole alle forze che minavano con la loro azione il processo di socializzazione dell'economia in atto <ref>Cfr. [[Carlo Tresca]], ''Durruti'', XXI, 20, 28 novembre 1936, p. 1.</ref>, e riportò con entusiasmo le posizioni degli «[[amici di Durruti]]», che protestavano spesso «contro gli sperperi, le manovre governative» e lottavano «per la rivoluzione sociale» <ref>Cfr. ''Voci di ammonimento della gioventù spagnola'', XX, 17, 14 ottobre 1936, p. 4.</ref>
Gli anni intorno al [[1936]]-[[1939]] furono anni di speranze per il gruppo [[anarchico]] de ''Il Martello'' (dal [[14 febbraio]] [[1938]] sottotitolato «'''published weekly by Martello Group'''»), che vide nella [[rivoluzione spagnola]] una delle tappe fondamentali della lotta fra forze [[fasciste]] e forze [[rivoluzionarie]] a livello internazionale. ''Il Martello'' giudicò conveniente la formazione di un fronte unico che rafforzasse le fila degli [[antifascisti]] spagnoli, e per questo giustificò anche la partecipazione al governo di una parte degli [[anarchici]] <ref>Cfr. ''L'atteggiamento degli anarchici spagnoli'', XXII, 1, 14 gennaio 1937, p. 5.</ref>, anche se appoggiò le posizioni di [[Durruti]], che dal fronte rivolse dure parole alle forze che minavano con la loro azione il processo di socializzazione dell'economia in atto <ref>Cfr. [[Carlo Tresca]], ''Durruti'', XXI, 20, 28 novembre 1936, p. 1.</ref>, e riportò con entusiasmo le posizioni degli «[[amici di Durruti]]», che protestavano spesso «contro gli sperperi, le manovre governative» e lottavano «per la rivoluzione sociale» <ref>Cfr. ''Voci di ammonimento della gioventù spagnola'', XX, 17, 14 ottobre 1936, p. 4.</ref>


Questa posizione ambigua de ''Il Martello'' era dovuta all'entusiasmo suscitato dall'esperienza che gli [[anarchici]] e le forze [[rivoluzionarie]] stavano vivendo in [[Spagna]], dalla considerazione che ciò che si stava realizzando fosse in fase sperimentale ed avesse quindi bisogno di aiuto e di comprensione. Ma queste giustificazioni caddero quando l'esperienza spagnola si concluse in maniera negativa, creando una frattura insanabile fra movimento libertario e [[comunisti]] stalinisti. <ref>È necessario notare che ''Il Martello'', come la maggior parte dei [[giornali anarchici]], aveva appoggiato in un primo momento la rivoluzione bolscevica sia per mancanza di notizie dettagliate che per l'entusiasmo destato dagli avvenimenti. Il primo articolo critico nei confronti del governo bolscevico apparve nell'agosto del 1921 (''La fame in Russia'', VII, 27, 13 agosto 1921, p. 2), ma l'opposizione si fece sempre più puntuale e serrata, fino ad arrivare alla netta presa di posizione antileninista (cfr., ad esempio, [[Carlo Tresca]], ''Lenin'', X, 5, 2 febbraio 1924, p. 3.</ref>
Questa posizione ambigua de ''Il Martello'' era dovuta all'entusiasmo suscitato dall'esperienza che gli [[anarchici]] e le forze [[rivoluzionarie]] stavano vivendo in [[Spagna]], dalla considerazione che ciò che si stava realizzando fosse in fase sperimentale ed avesse quindi bisogno di aiuto e di comprensione. Ma queste giustificazioni caddero quando l'esperienza spagnola si concluse in maniera negativa, creando una frattura insanabile fra movimento libertario e [[comunisti]] stalinisti. <ref>È necessario notare che ''Il Martello'', come la maggior parte dei [[giornali anarchici]], aveva appoggiato in un primo momento la rivoluzione bolscevica sia per mancanza di notizie dettagliate che per l'entusiasmo destato dagli avvenimenti. Il primo articolo critico nei confronti del governo bolscevico apparve nell'agosto del 1921 (''La fame in Russia'', VII, 27, 13 agosto 1921, p. 2), ma l'opposizione si fece sempre più puntuale e serrata, fino ad arrivare alla netta presa di posizione antileninista (cfr., ad esempio, [[Carlo Tresca]], ''Lenin'', X, 5, 2 febbraio 1924, p. 3.</ref>